I 6 Migliori Sintoamplificatori del 2024

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

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Sintoamplificatore – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Prima di acquistare un sintoamplificatore è importante valutare con attenzione una serie di parametri che sono quelli che abbiamo analizzato nella guida che segue, corredata anche da una serie di recensioni dei modelli più interessanti. Qui abbiamo voluto anticiparvi quelli che, secondo noi, sono i due apparecchi migliori: il Denon AVR-X2400H è un entry level che stupisce per le funzioni e la qualità audio; il Sony STR-DN1080 è un modello 7.2 compatibile Dolby Atmos e in grado di gestire anche il video con risoluzione 4K e HDR.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Guida all’acquisto – Come scegliere il miglior sintoamplificatore?

 

La passione per i film si può coltivare anche tra le mura di casa creandosi un piccolo cinema domestico formato da un televisore di buone dimensioni, da un impianto home theatre e da un sintoamplificatore che gestisca il tutto.

Nella nostra guida ci concentriamo proprio su quest’ultimo apparecchio che si occupa di gestire i segnali audio e video, acquisendoli da una sorgente (lettore Blu-ray, decoder, console) e smistandoli a TV e casse.

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Potenza erogata

Nella classifica degli aspetti a cui prestare attenzione per scegliere l’apparecchio che soddisfi appieno le tue esigenze, oltre al prezzo, al primo posto vengono potenza e numero di canali supportati. Vediamo di analizzare questi due aspetti nel dettaglio così da aiutarti a comprenderli al meglio e non lasciarti ingannare dalla comunicazione solitamente messa in atto dai produttori.

Una delle tecniche di vendita, come evidenziato anche dalla recensioni di questi prodotti, è quella di sbandierare la potenza che un sintoamplificatore è in grado di erogare. Ebbene, non è necessariamente detto che questo parametro debba essere il più alto possibile, perché il modello più potente potrebbe non offrire le giuste prestazioni se collocato nel tuo salotto. Tieni conto che tipicamente questi apparecchi hanno una potenza dichiarata che oscilla tra i 50 e i 200 watt per canale.

Un dispositivo che eroga 100 watt, per esempio, è perfettamente in grado di offrire tutta la potenza necessaria per diffondere l’audio in una stanza di una ventina di metri quadrati. Fai dunque le tue valutazioni, tenendo anche conto delle casse che pensi di abbinare, visto che devono essere capaci di sopportare il livello di volume massimo diffuso dal sintoamplificatore. Metti anche a confronto i prezzi così da trovare il giusto compromesso tra costo, potenza e numero di canali disponibili.

 

Canali e Dolby

Come detto, il sintoamplificatore è in grado di diffondere l’audio alle casse di un impianto home theatre. Tutti i modelli delle migliori marche possono avere un numero variabile di canali, ovvero di uscite a cui collegare le casse per la creazione dell’effetto surround.

Gli apparecchi più diffusi sono quelli che gestiscono il 5.1, ovvero sei casse da posizionare in un ambiente così da ottenere un elevato coinvolgimento audio. Ma sul mercato si stanno diffondendo sempre di più i modelli 7.1, che coordinano una coppia di diffusori in più. Fai le tue considerazioni tenendo anche conto dello spazio di cui disponi, perché per collocare otto casse hai bisogno di un ambiente piuttosto ampio.

Per quanto riguarda la capacità di gestire le codifiche audio è bene puntare su un sintoamplificatore che ne supporti un numero elevato, così da poter riprodurre in modo gratificante ogni tipo di DVD o Blu-ray. Quindi controlla che l’apparecchio sia compatibile con Dolby Digital e DTS nelle loro varie declinazioni.

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Gli ingessi e le uscite video

I sintoamplificatori sono in grado di gestire sia audio sia video e risultano dunque particolarmente comodi perché vi si possono collegare più dispositivi in contemporanea e lasciare che l’apparecchio smisti i vari segnali verso il televisore. Grazie al telecomando potrai facilmente cambiare la sorgente del segnale: una bella comodità soprattutto nel caso tu abbia molti device, dal lettore DVD alla console per i videogame.

È molto importante che l’apparecchio che sceglierai sia in grado di accogliere numerosi dispositivi e che sia dunque dotato di più ingressi, meglio se HDMI, che rappresenta lo standard per la trasmissione delle immagini in alta definizione.

Se infine vuoi utilizzare il sintoamplificatore anche per riprodurre la musica archiviata sul PC o su una chiavetta, opta per un modello che sia dotato di ingresso USB o di Bluetooth, così da agevolare l’operazione.

 

I 6 Migliori Sintoamplificatori – Classifica 2024

 

I veri amanti di musica e cinema non possono fare a meno di un buon sintoamplificatore. Ma come scegliere un buon ricevitore AV o un buon sintoamplificatore se non si è degli esperti? Facendosi guidare dai nostri consigli d’acquisto, che adottano un linguaggio semplice accessibile a tutti e propongono solo i migliori tra i modelli più venduti sul mercato.

 

1. Denon AVR-X2400H, Sintoamplificatore Multicanale

 

Principale vantaggio:

Nonostante questo sintoamplificatore sia un entry level, le tante funzioni disponibili lo ergono sopra la media. 

 

Principale svantaggio:

Le poche istruzioni, per giunta estremamente sintetiche, non hanno aiutato i clienti meno esperti a sfruttare tutte le potenzialità del sintoamplificatore.

 

Verdetto: 9.9/10

Buon rapporto qualità/prezzo per il sintoamplificatore Denon che è ricco di funzioni e dunque capace di regalare un’esperienza audio difficilmente possibile con altri dispositivi entry level.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Entry level 7.2

Generalmente chi si affida a Denon va a colpo sicuro o quasi. In questo caso siamo al cospetto di quello che secondo noi è un buonissimo entry level 7.2 canali. Dal punto di vista tecnologico è certamente un sintoamplificatore al passo coi tempi come dimostra, ad esempio, il sistema wireless multiroom HEOS con il quale si può ascoltare la musica praticamente in tutta la casa; è sufficiente avere dei diffusori compatibili con il sistema, al resto ci pensa la comoda applicazione per la gestione del tutto. 

E se in famiglia non avete gli stessi gusti musicali? Nessun problema perché la musica può essere riprodotta in ogni ambiente da fonti diverse, in contemporanea. Buona la potenza con i suoi 150 W per canale. 

Cogliamo l’occasione per fare un cenno alla funzione Auto Eco che regola l’uscita dall’amplificatore di potenza tenendo conto del livello del volume con lo scopo di consumare meno energia. Come vi abbiamo detto si tratta di un sintoamplificatore entry level, per questo siamo sicuri vi stupirete ancor di più per la qualità audio: il suono è definito e potente.

Lo streaming non delude

Sono tantissimi gli utenti che ascoltano la musica in streaming e alla Denon lo sanno bene, ecco perché hanno prestato molta attenzione a questo particolare; c’è totale compatibilità con tutte le piattaforme musicali che diffondono musica liquida. 

Non è da meno la sezione video: troviamo otto porte HDMI ma la cosa più importante è che potrete vivere una più che piacevole esperienza home cinema. A riguardo vi segnaliamo il processore video che è alla base dell’ottimo upscaling dei contenuti video. Si ottengono ottimi risultati anche con le immagini di scarsa definizione; il miglioramento è netto ed evidente.

 

Materiali: Denon non delude

Per quanto riguarda i materiali Denon non gioca brutti scherzi, ma sinceramente il pensiero non ci aveva sfiorato neanche per un istante: il sintoamplificatore è robustissimo. Il design è sobrio e tale scelta si riflette anche sul display che sebbene ampio e ben leggibile non presenta particolari colori. 

Sul pannello di controllo i pulsanti ci sono ma non si vedono nel senso che ben si mimetizzano per non rovinare le linee pulite del sintoamplificatore. Ma veniamo alle critiche negative, poche a dire il vero. Sebbene la configurazione non sia complicata, le tante funzioni disponibili possono causare confusione ai meno esperti e che non trovano il supporto necessario nelle istruzioni, in quanto troppo sintetiche e poco chiare. Questa è una lamentela che è apparsa sovente nelle recensioni scritte dagli utenti.

 

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2. Sony STR-DN1080 Sintoamplificatore

 

Il modello proposto da Sony fa della versatilità il suo tratto distintivo visto che è possibile configurarlo in modo da ottenere il suono desiderato in base ai propri gusti personali ma anche alle dimensioni dell’ambiente in cui lo andrete a posizionare.

Questo perché è possibile sfruttare lo speaker posteriore Phantom in modo che riproduca un suono surround a sette canali senza avere la necessità di collocare sette altoparlanti ma solo cinque. Allo stesso modo, grazie al sistema S-Force PRO Front Surround, riesce a creare una sorta di surround virtuale appoggiandosi esclusivamente a due speaker, senza la necessità dunque di posizionarne alle spalle del posto di visione.

Le qualità del sintoamplificatore dell’azienda giapponese non si limitano all’audio visto che è in grado di gestire anche il segnale video fino alla risoluzione 4K con l’aggiunta dell’HDR per incrementare e ottimizzare luminosità e contrasto. La connettività è priva di falle, visto che ci sono ben sei ingressi Hdmi (più altri due in uscita) e il Wi-Fi ed è facilmente configurabile con Chromecast, Spotify, Audio AirPlay e SongPal Link.

Alle numerose qualità di questo modello fa da contraltare qualche problema di compatibilità con alcuni dispositivi, per esempio l’Xbox One X, come hanno fatto notare alcuni utenti.

Pro
Performance:

Garantisce prestazioni eccellenti, con una qualità e una spazialità del suono multicanale davvero apprezzabile, anche tenendo conto di un prezzo di vendita non economico ma nemmeno inavvicinabile.

Video:

Gestisce senza difficoltà il segnale video fino alla risoluzione 4K e lo migliora grazie all’integrazione dell’HDR che migliora luminosità e contrasto.

Connessioni:

I collegamenti non sono un problema, visto che è dotato di un totale di 8 Hdmi e del Wi-Fi, nonché totalmente compatibile con Chromecast e predisposto per un utilizzo semplificato di Spotify.

Contro
Compatibilità:

Qualche utente ha avuto qualche problema a stabilire una connessione con alcuni dispositivi, in particolare la Xbox One X. D’altra parte tra Sony e Microsoft non scorre buon sangue…

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3. Yamaha RX-V485 Sintoamplificatore

 

Il sintoamplificatore Yamaha si presenta con un prezzo molto conveniente e una qualità di suono garantita dalla ditta giapponese che in questo campo difficilmente sbaglia. Sono diverse le opinioni positive degli utenti che hanno lodato il prodotto in quanto ottimo per la diffusione audio in tutta la casa.

Si possono infatti collegare tutti gli speaker, soundbar e diffusori della casa che supportano il MusicCast dell’azienda giapponese, per poter ascoltare i propri artisti preferiti in qualsiasi stanza. È una soluzione ottima anche per un’attività commerciale o un bar per intrattenere i clienti con della buona musica. La tecnologia avanzata di Yamaha con circuiti analogici e digitali alimentati separatamente consente di riprodurre l’audio riducendo al minimo le distorsioni.

Per l’audio di TV e videogiochi, questo sintoamplificatore si avvale di Cinema DSP che ricrea l’acustica delle sale cinematografiche più famose, emulando un suono tridimensionale simile a quello del dolby surround.

I pregi del prodotto si sprecano, andiamo quindi a riassumerli nella nostra tabella sottostante, dove riportiamo anche l’unico difetto riscontrato dagli utenti che lo hanno provato.

Pro
MusicCast:

Con questa funzione sarà possibile diffondere la musica dal sintoamplificatore a tutti gli speaker compatibili per poter riprodurre le proprie playlist in tutto l’ambiente.

Cinema DSP:

Il dispositivo è in grado di emulare l’effetto audio 3D simile a quello di un surround, ideale per film e videogame.

Qualità:

I componenti di alto livello e la tecnologia avanzata di Yamaha consentono al sintoamplificatore di ottenere un suono preciso e senza distorsioni.

Contro
Limitato:

Gli utenti avrebbero gradito qualche funzione in più, specialmente per lo streaming delle playlist da Spotify o altre app.

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4. Denon AVR-X540 Sintoamplificatore

 

Tra i produttori di componenti audio, Denon ha saputo ritagliarsi un posto importante per la sua capacità di proporre dispositivi di alta qualità, venduti spesso a un prezzo accessibile. Il modello di sintoamplificatore AVR-X540 non fa eccezione, anzi si propone come una scelta azzeccata per chi non è disposto ad accettare eccessive rinunce in cambio di una spesa contenuta.

Il dispositivo vanta una potenza di 130 watt per ognuno dei cinque canali, supporta tutte le più diffuse decodifiche audio e consente di dialogare con smartphone e tablet via Bluetooth e tramite un’applicazione compatibile con iOS e Android. Ricca la dotazione di ingressi e uscite, tra cui spiccano sei Hdmi (anche con capacità di gestione del video, con risoluzione massima 4K), una USB e due ingressi ottici.

La resa sonora è più che soddisfacente, sebbene non manchi chi fa notare come la potenza massima non sia elevatissima, almeno non abbastanza per soddisfare le esigenze degli audiofili più esigenti. Considerato il prezzo, comunque, la soddisfazione è diffusa e si tratta di un apparecchio ideale per chi vuole costruire il proprio home theatre pezzo a pezzo senza svenarsi.

Pro
Qualità e prezzo:

Con una spesa tutto sommato contenuta vi porterete a casa un valido sintoamplificatore, perfetto per soddisfare le più disparate esigenze d’ascolto.

Bluetooth e app:

Grazie al supporto per la tecnologia wireless dialoga senza problemi con smartphone e tablet, sui quali è anche possibile installare l’applicazione che agevola il controllo del sintoamplificatore.

Immagini:

Le sei porte Hdmi consentono di gestire numerose sorgenti audio ma anche video, fino alla risoluzione massima 4K.

Contro
Entry level:

Come detto il rapporto tra qualità e prezzo è ottimo ma resta comunque un prodotto economico, dunque la potenza che regala potrebbe non soddisfare tutti gli acquirenti.

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5. Yamaha R-S201 Sintoamplificatore

 

4.Yamaha R-S201Quando si tratta di recensire prodotti legati al mondo della musica, è praticamente inevitabile imbattersi in almeno un prodotto della Yamaha che si distingua per qualità e/o convenienza. Se state ancora riflettendo su quale sintoamplificatore comprare e i modelli precedenti vi sono sembrati troppo costosi e non avete trovato buone offerte, questo prodotto potrebbe costituire una buona alternativa.

Dotato di due canali con una buona potenza in uscita (100 W), è stato progettato secondo il principio del “natural sound”, ovvero nell’ottica di riprodurre suoni il più possibile simili a quelli reali.

Permette di memorizzare ben 40 stazioni AM e FM, che potremo poi selezionare facilmente tramite i comandi del sintoamplificatore o il telecomando.

Dato che anche l’occhio vuole la sua parte, soprattutto in un bel mobile TV, questo sintoamplificatore è stato realizzato con un design moderno e raffinato, che permette un ottimo abbinamento con gli altri componenti dell’impianto Hi-Fi.

Yamaha firma i modelli più affidabili sul mercato, e questo modello non è da meno. Scopri la breve sintesi degli aspetti più caratterizzanti questa soluzione adatta a tutte le tasche che non scontenta nemmeno i più esigenti.

Pro
Natural sound:

È la filosofia con la quale è stato ideato, progettato e realizzato questo sintoamplificatore: essa, in poche parole, si ripropone di generare suoni il più possibile analoghi a quelli che si ascoltano nella realtà.

Rapporto qualità / prezzo:

Tra tutti i dispositivi finora analizzati, questo presenta certamente il miglior vantaggio in termini di rapporto qualità / prezzo: a fronte di una qualità non del tutto paragonabile ai modelli precedenti, l’aspetto positivo è che il prezzo è decisamente conveniente e che la marca Yamaha, in ogni caso, è sinonimo di buona resa.

Contro
Numero di canali:

Il sintoamplificatore della Yamaha presenta due soli canali, seppur con potenza di 100 W. Si tratta di una scelta progettuale che ci lascia un attimo perplessi, considerato che la casa giapponese, leader nel settore, avrebbe potuto fare di meglio in questa direzione.

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6. Pioneer VSX-329-K Sintoamplificatore

 

5.Pioneer VSX-329-KChiudiamo la nostra top 5 sui migliori sintoamplificatori con un altro modello di qualità, non a caso tra quelli maggiormente venduti online, anche per via di un prezzo molto competitivo.

Dotato di 5.1 canali con una potenza di uscita a 105 W, è particolarmente “amico” di dispositivi portatili come l’iPod e l’iPhone per via dell’ingresso USB posto nella parte anteriore. Grazie alla tecnologia Advanced Sound Retriever la qualità audio dei file compressi verrà ripristinata.

Questo dispositivo è ottimo anche per gli amanti del cinema e dei Blu-ray in particolare, dato che supporta alla perfezione le ultime colonne sonore surround DTS-HD Master Audio e Dolby TrueHD e i video a ultra risoluzione 4K.

A limitare un po’ le potenzialità di questo sintoamplificatore è la mancanza di Bluetooth e Wi-Fi. Se siete amanti di web radio, Spotify e simili, vorrete optare per un’altra soluzione.

Altra firma di spicco nel panorama mondiale, Pioneer ha dalla sua il vantaggio di garantire buone prestazioni e varie gamme di prezzo tra cui scegliere il dispositivo più adatto. Ecco in breve pro e contro del modello VSX-329K.

Pro
Appetibile:

Tra tutti i prodotti fin qui recensiti, questo è certamente quello maggiormente venduto online, dal momento che il prezzo è davvero invitante e che la tecnologia Advanced Soud Retriever è in ogni caso un fiore all’occhiello del sintoamplificatore.

Contro
Niente Wi-fi e Bluetooth:

Con questo dispositivo, purtroppo, non è possibile immaginare collegamenti Wi-fi o Bluetooth con altri dispositivi elettronici: questo è certamente un limite importante che la Pioneer avrebbe potuto in qualche modo evitare, ma prezzo di ridurre l’economicità del prodotto.

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Come utilizzare un sintoamplificatore

 

Durante l’epoca d’oro dell’alta fedeltà audio, il sintoamplificatore rappresentava il cuore dell’impianto Hi-Fi, al quale venivano poi collegati i diffusori, il giradischi, le piastre di registrazione e, per gli amatori più esigenti, anche equalizzatore, camera eco o altri apparati per migliorare la qualità della resa sonora.

L’avvento della tecnologia digitale ha portato, però, dei grandi cambiamenti, anche nel settore dell’alta fedeltà audio.

Alcune cose sono scomparse, come per esempio le audiocassette a nastro magnetico e le relativa componentistica Hi-Fi, sostituite dai nuovi supporti digitali; altre cose invece sono state integrate, come la TV e gli impianti di registrazione e riproduzione video, trasformando pian piano quella che era nata soltanto come una tecnologia audio, in un sistema più ampio e moderno, di tipo multimediale.

Al giorno d’oggi, infatti, il sintoamplificatore continua a svolgere la funzione per cui è nato, ma invece di essere il cuore di un sistema prettamente audio, si è trasformato in un hub di controllo per sistemi che includono TV, giradischi, lettori CD e DVD, equalizzatori, diffusori e anche computer, laptop e dispositivi mobili quali smartphone e tablet.

Interfacce e connettività

Per espletare al meglio le sue funzioni di hub di controllo, il sintoamplificatore deve possedere un adeguato numero di ingressi. Bisogna fare attenzione, in questo caso, dato che esistono ancora sul mercato, specialmente nella fascia più economica, dei sintoamplificatori dedicati esclusivamente agli impianti audio; questi ultimi sono privi di connettività WiFi e non hanno ingressi di tipo HDMI.

La maggior parte dei sintoamplificatori, disponibili in tutte le fasce di prezzo, invece, è dotata di sistemi Bluetooth e ingresso Ethernet, per quello che riguarda la possibilità di connettersi a internet tramite modem o altri dispositivi con modem integrati, come smartphone, tablet e computer, nonché di ingressi USB e HDMI, a parte le classiche uscite RCA per i diffusori e gli ingressi Phono e Aux, per giradischi e cuffie.

In tal modo il sintoamplificatore può gestire la riproduzione di qualsiasi tipo di traccia audio e video, sia tramite lo streaming dei dati sia riproducendo i file archiviati su PC o supporti esterni di memoria, come pendrive e hard disk esterni.

Potenza e numero di canali

I sintoamplificatori variano anche per potenza e numero di canali disponibili. Per quel che riguarda la potenza, i modelli attualmente in vendita vanno dai 50 ai 200 watt a canale.

Fatta eccezione per chi ha particolari esigenze, o è in condizioni di poter ascoltare musica a volume elevato senza causare fastidi al vicinato, un sintoamplificatore con una media di emissione di 100 watt a canale, offre una resa più che soddisfacente in termini di potenza.

Il numero di canali invece, subordinato alla tipologia di sistema Dolby supportato dal sintoamplificatore, può variare dai 5.1 ai 7.1; i più diffusi, e anche più economici, gestiscono 5.1 canali, ovvero possono collegarsi fino a sei diversi diffusori, in modo da creare un ambiente a elevato coinvolgimento audio, come gli impianti Home Theatre tanto per fare un esempio.

I sintoamplificatori devono offrire anche un’ampia compatibilità con tutti i tipi di file digitali audio e video impiegati attualmente.

 

 

Domande frequenti

 

Cos’è un sintoamplificatore?

Il sintoamplificatore è un sistema di riproduzione audio che permette di collegare tutte le diverse fonti in modo da poterne gestire il volume e le frequenze tramite un solo dispositivo. Potete collegare il vostro impianto hi-fi, il televisore, un lettore Blu-Ray, la console di gioco o il PC e usare solo il sintoamplificatore come fonte sonora. 

È una buona soluzione se in casa avete diversi dispositivi che utilizzate con una certa frequenza e non volete tenere telecomandi sparsi ovunque. I sintoamplificatori vengono spesso utilizzati anche per gli impianti home theater o negli studi di registrazione per poter gestire il volume delle periferiche audio con più facilità.

 

Come funziona un sintoamplificatore?

Il sintoamplificatore può disporre di diversi ingressi ai quali si dovranno collegare i vari dispositivi. Gli ingressi HDMI sono dedicati a lettori Blu-Ray, TV HD o 4K e per moderne console di gioco o PC con schede grafiche HD/4K. Negli ingressi dei canali per le casse andranno collegati gli speaker e il subwoofer, a seconda del numero di canali (5 o 7) sarà possibile collegare un determinato numero di casse. Una volta effettuati i collegamenti non dovrete fare altro che accendere il sintoamplificatore e i dispositivi, provando ogni ingresso a volume basso o medio per verificare il funzionamento corretto.

 

Cos’è il sintonizzatore DAB?

Il sintonizzatore DAB è un dispositivo particolare che permette di ricevere i canali della radio digitale. La sigla sta per Digital Audio Broadcasting e viene usato per definire tutte le trasmissioni radiofoniche con tecnologia digitale. Potete collegare il sintonizzatore DAB al sintoamplificatore proprio come gli altri dispositivi, in modo da poter gestire il volume e le frequenze con più facilità, aumentando la qualità del suono.

 

Come collegare il PC al sintoamplificatore?

Dipende molto dal PC e dai componenti. Se avete un computer con una scheda grafica di ultima generazione con driver sonoro integrato allora potreste cercare di effettuare il collegamento tramite il cavo HDMI sfruttando uno degli ingressi della scheda video. In caso contrario dovrete collegare la scheda sonora (esterna o interna) al sintoamplificatore usando dei cavi RCA bianco\rosso (o rosso\nero in alcuni casi). Per i PC portatili dovrete cercare un adattatore jack\RCA da inserire nell’ingresso delle cuffie o degli speaker del laptop.

 

Quanto costa un sintoamplificatore?

I sintoamplificatori non sono apparecchi economici, infatti il meno costoso si aggira intorno ai 300 €. I modelli di livello più alto prodotti dalle marche migliori del settore possono arrivare a costare anche 600 o addirittura 1.000 €. Il prezzo può variare in base ai componenti, alle funzioni, al numero di canali e alla compatibilità con tecnologie surround o TV in 4K. 

Se volete risparmiare vi consigliamo di puntare su un prodotto con un buon rapporto qualità-prezzo, oltretutto meglio partire con un sintoamplificatore ‘base’ specialmente se non ne avete mai utilizzato uno. Ovviamente non vi conviene spendere troppo se non disponete di molti dispositivi da collegare e state cercando un sintoamplificatore solo ed esclusivamente per il vostro impianto hi-fi.

 

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2 COMMENTI

Ettore Borrelli

March 24, 2021 at 10:39 am

Buongiorno faccio una domanda da profano ignorante.
L’HDR è una feature specifica è corretto? non è automaticamente presente un un ampli 4K. Corretto?
Grazie mille per l’eventuale risposta, a presto

Risposta
BuonoedEconomico

March 26, 2021 at 8:00 pm

Salve Ettore,

l’HDR (High Dynamic Range) è una specifica particolare di televisori e dispositivi come console di gioco, monitor o lettori Blu-Ray. In generale i sintoamplificatori compatibili con schermi 4K si adattano anche a quelli HDR, in quanto questa funzione particolare è solitamente integrata in televisori e monitor per migliorare il contrasto e la luminosità, quindi non ha nulla a che vedere con la qualità audio.

Saluti

Team BeE

Risposta

Buonoedeconomico fa parte del gruppo Seroxy che gestisce diversi progetti in vari Paesi: Germania, Francia, Olanda, Spagna, Polonia, Romania e Canada.

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