Perché Las Vegas è una città straordinaria

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

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Quando si sente parlare di Las Vegas la fantasia corre sfrenata; la capitale del divertimento, dello shopping, del gioco d’azzardo e dello spettacolo, infatti, è famosa in tutto il mondo ed è una meta ambita per turisti provenienti da ogni angolo del pianeta.

Per capire come mai questa città esercita tanto fascino, però, bisogna fare un passo indietro e ripercorrere la sua storia.

 

La città dal punto di vista amministrativo

Las Vegas come la conosciamo oggi è un insieme di diverse unità amministrative che rappresentano a loro volta ulteriori città: la vera e propria Las Vegas e le città di Paradise, Henderson e North Las Vegas, che sono anch’esse accorpate a una vasta area territoriale, non costituita in quanto città ma che per la sua gestione dipende comunque dalla contea, all’interno della quale si trova la famosissima Strip, ovvero la strada dove sorgono la maggior parte degli hotel e dei casinò, e che di notte si trasforma in uno spettacolo di fontane e luci sfavillanti.

 

Territorio e Origini

Las Vegas è il nome dato a una valle situata all’interno del vasto deserto del Mojave; il primo insediamento umano in questa zona risale al 1855 circa, quando venne eretto un fortino con funzione di stazione di posta sul percorso tra Salt Lake City e la nuova colonia di San Bernardino in California.

Nel 1905 venne creato un villaggio ferroviario nell’area che oggi è il centro di Las Vegas, ma la prima carta di diritto pubblico che cita ufficialmente la città risale al 1911; ciò nonostante, però, durante i successivi decenni la città continuò a rimanere un mero punto di sosta per le carovane dirette in California e per i treni che trasportavano le merci da una costa all’altra del continente nordamericano

 

L’era dei casinò

Il 19 marzo del 1931, come estremo tentativo per risollevare l’economia dello Stato dagli effetti nefasti della Grande Depressione, il Legislatore dello Stato del Nevada tenne una votazione allo scopo di legalizzare il gioco d’azzardo. Quel giorno diede inizio alla cosiddetta Era dei Casinò e a partire da quel momento Las Vegas intraprese il cammino che la portò a diventare la capitale mondiale del gioco d’azzardo; la città e l’intero Stato del Nevada rifiorirono così, grazie alle tasse istituite sul gioco.

Nel 1936 la costruzione della diga Hoover richiamò ulteriore attenzione da parte dei turisti, e nel frattempo anche la criminalità organizzata aveva cominciato a nutrire un forte interesse per la città a causa della liberalizzazione del gioco d’azzardo.

Che la criminalità organizzata abbia giocato un ruolo chiave nello sviluppo della città di Las Vegas è innegabile, basta infatti citare l’antesignano di tutti gli Hotel Casinò sorti sulla Strip: il Flamingo Las Vegas, fatto costruire nel 1946 dal famoso gangster ebreo Bugsy Siegel. Questo, però, è soltanto uno dei tanti capitoli nella complessa storia della città di Las Vegas.

Da capitale del gioco d’azzardo a capitale dell’intrattenimento

Il continuo flusso di turisti attirati dai casinò e dalle slot machine, nel corso degli anni ha innescato una crescita costante, inizialmente lenta ma a un certo punto divenuta a dir poco esponenziale.

Nel 1940 la città contava appena 40.000 abitanti, infatti, e nei 15 anni successivi l’incremento era stato di soli 15.000 abitanti; nel 1995, invece, l’area metropolitana raggiunse la cifra tonda di un milione di abitanti e le stime dell’anno 2005 videro questa cifra raddoppiare quasi, raggiungendo il ragguardevole numero di 1.950.000 persone residenti.

Se inizialmente i principali poli di attrazione erano costituiti dal gioco d’azzardo e dagli spettacoli per adulti, col passare del tempo sono fiorite ulteriori attività, in particolar modo gli spettacoli.

Ogni anno a Las Vegas, a parte i concerti di star di calibro internazionale, vengono allestiti spettacoli di ogni tipo, perfino il Cirque du Soleil è diventato una presenza stabile con otto rappresentazioni all’anno.

Di recente la giunta amministrativa della città sta lentamente cambiando la percezione della città di Las Vegas; trasformare la definizione di “Capitale mondiale del gioco d’azzardo” in quella di “Capitale mondiale dell’intrattenimento” non è solo un modo per scrollarsi di dosso una certa reputazione, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti.

Attualmente, infatti, Las Vegas è una delle sedi preferite per l’allestimento di grandi mostre d’arte contemporanea e di eventi di ogni tipo; infatti basta citare il CES, la più grande e influente fiera al mondo sulla tecnologia che si tiene regolarmente a Las Vegas con scadenza annuale.

 

La mecca dello shopping

L’enorme flusso di visitatori e turisti che ogni anno attraversano questa città, hanno dato un enorme impulso anche allo shopping; negli ultimi decenni infatti, a Las Vegas sono sorti alcuni tra i più grandi centri commerciali esistenti negli Stati Uniti d’America.

Questi ultimi sono spesso parte integrante dei grandi complessi architettonici degli Hotel Casinò, come nella migliore tradizione della città del resto; i più famosi tra questi sono il Grand Canal Shoppes che si trova nel The Venetian Resort, il Forum Shops dello storico Caesar’s Palace, dove ogni sera si tengono anche i concerti di star del calibro di Céline Dion e Britney Spears, e il Miracle Mile Shops del Planet Hollywood.

Una menzione speciale va al Total Wine & more, che come lascia intuire il nome è un grande negozio specializzato esclusivamente nella vendita di ogni tipo di distillato, dal vino fino alla birra; la succursale di Las Vegas fa parte di una più ampia catena di negozi Total Wine & more, e vi si possono trovare vini e liquori pregiati sia di produzione locale sia d’importazione.

Curiosità

Las Vegas è famosa anche per la sua “vicinanza” alla base aerea di Nellis e al Nevada Test Site, dove durante il periodo della Guerra Fredda, negli anni dal 1951 fino al 1962, vennero eseguiti numerosi test esplosivi di bombe nucleari, sia all’altezza del suolo sia a diversi chilometri di quota.

L’aeroporto internazionale di Las Vegas-McCarran, inoltre, è sede di un terminal ad accesso ristretto adoperato esclusivamente dalla fantomatica Janet Airlines, definizione non ufficiale per una flotta di aerei passeggeri altamente classificati adibiti al trasporto quotidiano del personale civile e militare che lavora all’interno della famigerata “Area 51”, la struttura dove sarebbero custoditi i reperti del famoso incidente di Roswell.

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