Lampada per coltivazione – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni
Le lampade per coltivazione hanno preso ormai il sopravvento sui naturali e moderni metodi di illuminazione, con la moda sempre crescente di creare serre fai da te e coltivazioni in privato di qualsiasi pianta. Tra le numerose caratteristiche di questi dispositivi, c’è la capacità di emettere calore e luce, con diversi livelli di intensità e a seconda della tipologia di coltura scelta dal consumatore. Molto spesso, le piantagioni risultano perfette, perché non ci sono agenti atmosferici o altri problemi a intaccarle. Abbiamo analizzato alcuni modelli e quello che ci ha più convinto è Niello 50W Lampada per Piante Upgrade Grow Light, dotata di ben due interruttori per regolare la giusta intensità di luce e con la possibilità di scegliere tre diverse colorazioni, dal blu al rosso a intermittenza. Un altro prodotto che ci ha colpito è anche Roleadro Lampade per Piante 75w Grow LED, che si è fatta apprezzare per le sue dimensioni, visto che copre un’ampia superficie in cui potete disporre le vostre piante come ritenete opportuno.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Si tratta di un prodotto multifunzione, perché possiede due diverse intensità di luce a seconda della coltura; adatto sia per i semi sia per i germogli, è possibile farli crescere in totale libertà, senza il rischio di vederli seccare dopo poco tempo.
Unica pecca sta nel prezzo, poco vantaggioso anche per chi è alle prime armi con esperienze simili e preferirebbe una soluzione meno costosa, per capire come coltivare al meglio.
Nel complesso si può dire che svolge egregiamente la sua funzione, e vi permetterà di seguire le vostre colture senza scossoni, dai primi semi fino alla completa fioritura.
La seconda opzione
Con delle buone dimensioni e la possibilità di scegliere la giusta intensità, questa è la scelta migliore per piante vegetative, che ricevono così luce e calore nella misura in cui è necessario, ottenendo con il tempo una loro buona riuscita.
Il pannello è provvisto di un timer specifico, con cui è possibile decidere quanto e come la lampada deve illuminare le colture; di fatto però sembra avere dei problemi, perché anche la funzione automatica non viene eseguita.
Questa lampada è il perfetto compromesso per chi vuole cimentarsi in questa particolare avventura e costruire una serra fai da te, con un prodotto poco costoso.
Da considerare
La comodità è la prima caratteristica di questa lampada: è facilmente adattabile a qualsiasi ambiente ed è non solo a basso costo, ma anche a basso consumo energetico, per cui le spese sono ridotte al minimo.
La lampada è molto fragile, basta veramente poco per mandarla in pezzi, a causa della scarsa qualità dei materiali impiegati durante la fabbricazione. Consigliamo perciò di inserirla in un luogo lontano da possibili cadute.
Soluzione modesta ma adatta alle esigenze di chi ha poco spazio e vuole godere della propria serra personale senza troppe preoccupazioni.
Guida all’acquisto – Come scegliere la migliore lampada per coltivazione?
Chi non vuole accontentarsi ed è alla ricerca della migliore lampada per coltivazione presente sul mercato, tra quelle vendute online, può consultare qui le informazioni base e gli elementi da considerare per fare la scelta più opportuna alle esigenze.
Trovare la potenza…
A volte capire come scegliere una buona lampada per coltivazione non è facile, considerato che ci sono diversi fattori tecnologici da tenere in conto prima di effettuare l’acquisto. Due elementi importanti, da questo punto di vista, sono la potenza e la gradazione: il primo passo da fare è calcolare il proprio spazio in metri quadri, perché non conta quanti vasi sono inseriti all’interno, ma quanto la lampada, specialmente in una serra indoor, sia efficiente.
La buona riuscita di questa operazione è testimoniata dal fatto che le coltivazioni saranno forti perché riceveranno tutte lo stesso quantitativo di luce, senza zone d’ombra. Se, per esempio, la lampada ha una potenza di 400 watt, ovviamente non potrà illuminare più di 2 metri quadri di zona coltivata, e poco importa se quello spazio è riempito da cinque o otto vasi.
Esiste una tabella precisa per decidere la potenza da dedicare al proprio spazio di coltivazione, che determina la perfetta riuscita della coltura, o al contrario la sua distruzione; è bene consultarla attentamente prima di decidere.
…e la gradazione giusta
Se parliamo della questione in termini di gradazione, ciò sta a indicare il livello maggiore o minore in cui cresceranno le piante, a seconda di come sono disposte. Inserire nella serra personale cinque vasi permetterà ai germogli di svilupparsi con ampio respiro, di farsi largo con la radici e nella crescita, espandendosi all’interno.
Al contrario, se si preferisce riempire la zona con dieci piante, impareranno a convivere in modo ristretto, prendendo lo spazio che possono avere. La differenza tra le due tipologie è che la prima arriva a maturazione più in fretta, ma è qualitativamente minore nei frutti, mentre succede il contrario con la coltura di più piante.
Al di là della luce giusta, le piante devono essere trattate con attenzione giorno per giorno, soddisfacendo le caratteristiche di ciascuna; per una coltura di tipo vegetativo, poco spazio con più piante è sufficiente, ma se al contrario possedete una serra personale, consigliamo sempre una maggiore libertà.
Il modello più adatto
Tra le numerose offerte a prezzi bassi che si trovano in commercio, qual è preferibile per la propria coltivazione? Ci sono diverse tipologie venduti online, che cambiano a seconda del prezzo e del consumo, ma che si raggruppano in lampade compatte fluo e lampade a scarica.
Le prime sono dette CFL e vengono per lo più impiegate in piccoli spazi, con colture ancora in crescita, visto che la luce che emettono è meno intensa e i germogli richiedono particolari cure; inoltre non forniscono molto calore, per cui vengono installate di solito poco sopra le cime delle piante coltivate, in modo da ridurre al minimo la dissipazione luminosa.
Quando le suddette piante iniziano a crescere, hanno bisogno di molta più luce e di calore, motivo per cui si passa al modello a scarica, una tra le migliori lampade per coltivazione del 2024, per come è progettata.
Ne esistono di due tipi: quella HPS, che ha una luce più calda e soffusa, perfetta per la fioritura di boccioli delicati, e quella MH, con una temperatura più fredda e ideale per le coltivazioni vegetative. Ovviamente è importante ricordarsi che la quantità di calore emessa è molto maggiore rispetto alle CFL, e per questo bisogna tenerle lontane dalle cime, per evitare che si brucino.
Le 5 migliori lampade per coltivazione – Classifica 2024
Continuiamo con i nostri consigli d’acquisto per aiutarvi a capire quale lampada per coltivazione comprare tra quelle disponibili.
1. Niello 50W Lampada per Piante Upgrade Grow Light
Principale vantaggio
Questa lampada possiede due interruttori selezionabili dal consumatore, uno specificamente pensato per la semina, l’altro per la fioritura; è possibile regolare le diverse intensità della luce e scegliere anche tra tre modalità differenti il colore blu, quello rosso o rosso e blu.
Principale svantaggio
Il costo è un po’ troppo elevato per un prodotto che, concordi con i pareri degli utenti, se si continua a farne un uso costante tende a diminuire le sue performances; infatti una delle luci dopo diversi mesi perde la sua luminosità o si brucia.
Verdetto: 9.8/10
A parte qualche piccolo problema nei costi, si può dire che questa lampada a LED ha ben poco da invidiare a molte altre presenti sul mercato, grazie alle sue innumerevoli funzioni.
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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Dispositivo a LED viola
La lampada proposta da Niello è stato uno dei primi modelli standard a essere messo a disposizione dei coltivatori per la cura delle piantagioni, e da allora il prodotto si è largamente diffuso, essendo più economico rispetto alle altre tipologie.
Questa sua prima caratteristica è molto allettante, considerato che normalmente una buona lampada per coltivazione ha un prezzo molto elevato, in particolare oggi, con le moderne tecnologie in atto.
Dotata di numerosi lucine a LED con una potenza media, dai 3 ai 5 watt, su un dispositivo quadrato compatto e diviso in due interruttori differenti, viene definita dai più esperti a luce viola, perché di fatto il cliente può scegliere tre diversi colori di emissione.
Tra questi c’è l’intermittenza di blu e rosso insieme, che danno un effetto piuttosto caldo e gradevole. La sua produzione avviene all’estero, un altro punto di vantaggio se non sapete dove acquistare, perché vi basterà ordinarlo online oppure presso un negozio di riferimento, essendo facilmente reperibile.
La resa finale
Tuttavia, ciò che contraddistingue in negativo questo prodotto è il rapporto qualità/prezzo, in quanto anche altri LED della stesso tipo risultano fabbricati con materiali scarsi e scadenti, per cui dopo un utilizzo costante tendono a danneggiarsi o bruciarsi del tutto.
Sembra essere per questo adatta soprattutto a colture vegetative, che non richiedono una luce molto intensa e frequente; infatti in questi casi abbiamo notato che i risultati sono soddisfacenti.
Una leggenda tra coltivatori, che da alcuni è stata smentita ma da altri è confermata, è quella che vede questa lampada a LED, come le sue simili, protagoniste di una resa delle piante migliore.
Infatti sembra che le coltivazioni alimentate con tali luci soffuse e intermittenti, le faccia crescere più forti, sane e con cime più alte rispetto a quelle normalmente trattate in modo naturale o con altre lampade. Poiché non abbiamo ancora stabilito con certezza questa informazione, vi lasciamo con il dubbio e la sfida all’acquisto, per controllare se sia effettivamente così o meno.
La durata
Uno dei dubbi che spesso colpisce i consumatori riguarda anche la durata effettiva dei LED di questa lampada. Abbiamo già accennato al fatto che, a causa della sua qualità scarsa tende a danneggiarsi, ma se dobbiamo trattare più nello specifico le singole luci, possiamo rassicurarvi dicendovi che hanno una durata fino a 50.000 ore, un bel po’ di tempo in più rispetto ad altre in categoria.
Inoltre, i LED sono a basso consumo, quindi non vi daranno troppi problemi per quanto riguarda le bollette o la loro sostituzione. Il consiglio che ci sentiamo di darvi è di stare sempre attenti ai segnali: se notate che la luce inizia ad affievolirsi, a perdere brillantezza e inizia a funzionare a intermittenza, allora è il caso di cambiarla prima che sia troppo tardi.
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2. Roleadro Lampade per Piante 75w Grow LED
Procediamo con la nostra guida per scegliere la migliore lampada per coltivazione con quella proposta da Roleadro, un prodotto a LED tra i più venduti sul mercato. Si tratta di un pannello quadrato di medie dimensioni, adatto per colture indoor vegetative, visto che copre una superficie abbastanza ampia; dotato di circa 169 LED, misti tra blu e rossi, con un’intensità non troppo forte, ha una potenza di 75 watt.
Non è necessario disporla troppo vicino alle piante, perché la forma del pannello permette di far arrivare la luce, che può essere assorbita al 98% dalle piante, in modo uniforme. Impostando la luce rossa è possibile garantire maggiore calore al germoglio, che così fiorirà più velocemente, mentre la luce blu è essenziale per le piante in crescita, con la sua intensità soffusa e non troppo forte da bruciare le cime.
Anche se ha un controllo timer per stabilire quando la lampada deve accendersi e spegnersi, sembra esserci qualche difetto nel suo funzionamento, che vedremo ora con i pregi e difetti.
Essendo di misura maggiore, questo pannello copre più spazio, per cui potete inserire più piante facendo in modo che ciascuna abbia lo spazio per crescere libera e senza vincoli.
Una buona caratteristica il fatto che si possa regolare l’intensità della luce a piacimento, a seconda delle esigenze delle proprie piante; si può passare da quella più calda a una più fredda.
Questa lampada è molto economica, per cui la consigliamo a coloro che sono alle prime armi e vogliono cimentarsi nell’arte della serra indoor, come prima prova di buona riuscita.
Sebbene sia dotata di timer, questo è del tutto inservibile; bisogna infatti accendere e spegnere la lampada a mano, perché ciò non capita in automatico, anche se la si imposta tramite comando.
3. Yokunat Lampada Piante Coltivazione 60 LED 27W
Facendo una comparazione tra numerosi prodotti a LED, abbiamo deciso di inserire anche la lampada Yokunat, con una potenza di 27 watt. Si tratta infatti di un nuovo prototipo del classico articolo, sia nella forma e sia nelle caratteristiche tecniche, essendo a basso consumo ma ad alta luminosità.
Le dimensioni sono piccole, e la forma è quella di un tubo affusolato simile alle moderne lampade per ufficio, dotata però di microluci a due colori, di cui 39 rosse e 21 blu. Questi ultimi migliorano la crescita dei gambi, favorendo la fotosintesi della pianta, mentre quelli rossi donano calore per accelerare la maturazione e farle giungere presto a fioritura.
Tra l’altro, incluso nel prezzo, che non è eccessivo ma accessibile a tutti, un set di articoli da giardinaggio gratuiti, che comprende tre diverse palette in legno e ferro, due pinzette di cui una curva, una spazzola per la pulizia, forbici e piantatrice.
Vediamo quali sono i suoi vantaggi e svantaggi.
La presenza di tre tubi a LED permette di irrorare la luce a tutte le piante, grazie al comodo manico che è accorciabile o espandibile a piacimento, per regolare la giusta intensità.
La lampada non è per niente ingombrante, infatti può essere disposta a piacimento in ogni ambiente della casa, visto che occupa poco spazio e per di più ha un design accattivante.
Oltre ad avere un prezzo basso, le spese legate a questo prodotto saranno minime, visto che le luci sono pensate per offrire la massima luminosità ma a basso consumo energetico.
Unica pecca sta nei materiali, forse un po’ troppo fragili per una lampada simile; se accidentalmente dovesse scivolare, è molto probabile che si rompa o che comunque risulti danneggiata.
4. Niello Lampada da Coltivazione a LED COB da 600W
La sigla COB di questa lampada, proposta da Niello, sta per “chip on board”, per cui è dotata di centinaia di piccoli LED integrati e connessi a un unico piccolo dispositivo elettronico. Tra quelle normalmente proposte, è una delle migliori perché emette una luce molto forte, che per intensità è vicina a quella naturale del sole.
Il vantaggio di averla nella propria serra sta nel fatto che tale luce penetra in profondità all’interno delle foglie, rendendole brillanti e vivaci. La resa finale risulta simile, se non uguale, alla tipologia di pianta ottenuta da lampade di qualità superiore.
Anche il costo è più elevato rispetto a quelle che vi abbiamo elencato finora, visto che ha una percentuale più alta di prestazioni e materiali. Sono una buona alternativa per spazi molto ampi, perché i dispositivi COB possono essere disposti in modo uniforme su tutta la superficie, come ritenete più opportuno.
Anche qui una pratica lista di vantaggi e svantaggi.
Tutta la potenza dei LED confluisce in pratiche coppe riflettenti che, oltre a garantire un’intensità di luce ottimale e omogenea a tutte le piante, permette anche di consumare meno energia.
Ottimo anche il sistema per la ventilazione, che previene il surriscaldamento delle lampade, le rende silenziose e dissipa il calore per garantire una maggiore durata del prodotto.
Ogni lampada, prima di essere confezionata, viene accuratamente testata da esperti per offrire una maggiore sicurezza sia alle piante, per evitare che si brucino, sia al consumatore.
Sono un po’ difficili da fissare tramite gli appositi laccetti, per cui sarebbe più comodo crearne una diversa che sia più facile e veloce da montare.
5. Niello CREE COB Lampada da Coltivazione 600W
Se state cercando un tipo di lampada efficace per l’illuminazione di piantine e colture in vaso, la tipologia di Niello, grazie al COB, è quella che fa per voi. Questo modello emette una luce gradevole e non troppo intensa, perfetta per la fioritura e la crescita di foglie e germogli, che hanno bisogno di maggiore cura e, se non trattati nella giusta maniera, tendono a seccare.
La caratteristica più importante è la presenza di ben due chip all’interno, a cui sono ricondotti tutti i LED, per offrire un’intensità di luce più omogenea possibile e accelerare la crescita delle piantine, con una splendida fioritura.
Questo elemento è pensato per garantire un altro vantaggio in più, ossia che tale luminosità non sia dissipata, facendo sviluppare i germogli in uno stato meno confortevole e propenso. Inoltre, grazie alle ventole interne, il prodotto non si surriscalda, ma si mantiene freddo e in più agisce nel pieno silenzio, unendo quindi l’utile al dilettevole.
Guardiamo quali sono i suoi maggiori svantaggi e vantaggi.
Questo prodotto non ha nulla di pretenzioso, ma è semplice, dalle forme lineari e non troppo ingombrante o appariscente. Può essere usato da chiunque non voglia attirare l’attenzione.
Non è necessario avere spine particolari o prese per far funzionare la lampada, che ha dei comandi molto intuitivi ed è pratica anche da montare in vari ambienti della casa.
Anche il fatto che la ventola interna non emetta quel fastidioso ronzio, comune alle lampade COB, è un vantaggio in più, che non vi farà pentire della scelta fatta.
Alcune componenti della lampada sono in plastica, come il vetro di protezione, che dà al consumatore un effetto sporco e anche un’impressione di scarsa qualità.
Come utilizzare la lampada per coltivazione
Sfruttare al massimo l’azione della lampada
Abbiamo già stabilito in precedenza i tipi di lampade sul mercato, che possono servire allo scopo di una coltivazione indoor, ma vogliamo spiegarvi anche come sfruttare al massimo le loro capacità per facilitare la crescita delle vostre piante.
Una delle più gettonate è sicuramente quella a LED, che è più economica e permette una crescita completa grazie alle sue caratteristiche; per usarla nel modo corretto, in primis cercate di non annaffiare troppo le piantine, perché queste lampade emettono poco calore e non seccano il terreno come altre tipologie più all’avanguardia.
D’altra parte, se possedete una lampada HIV e siete passati a quella a LED, ricordate di impostare una temperatura della stanza o della serra, in cui avete le piante, a un livello più elevato, a causa del poco calore rispetto alle prime.
Per quanto riguarda i diversi tipi di lampade, c’è un’accortezza che le accomuna: ricordatevi sempre di stabilire bene come le posizionate, a quale distanza e a quale altezza precisa, perché la giusta maturazione e una crescita rigogliosa dipendono anche da questo fattore. Per esempio una lampada a LED, a causa del calore e dell’intensità della luce, andrà disposta poco sopra le cime delle piante, in modo da favorire il loro arrivo in modo omogeneo e non dispersivo.
La luce
Per favorire una crescita accelerata e continua di tutte le vostre piante, un consiglio che spesso offrono anche i migliori coltivatori è quello di acquistare più lampade, disponendole non troppo lontane le une dalle altre.
In questo modo non ci saranno zone d’ombra nella vostra serra, ma anzi la sovrapposizione di più fasci di luce su una sola piantina ne renderà migliore anche la fioritura e ottimizzerà i tempi e i consumi.
I cicli di illuminazione non vanno impostati a caso, secondo la propria logica, ma tenendo conto delle specifiche esigenze di ciascuna pianta e di quanta luce hanno bisogno: per esempio un’orchidea non richiede molta acqua o un’illuminazione forte e costante.
Di solito viene consigliato un ciclo di 18 ore di luce e 6 ore di buio durante la fase vegetativa, possibile anche per frutta e verdura, e passare poi a 12 ore di luce e 12 di buio per stimolare la fioritura e la maturazione. Ovviamente questi orari standard possono subire delle modifiche in base al periodo dell’anno, all’ambiente oppure agli agenti atmosferici.
La luce migliore per le piante
Ci sono diversi colori a cui fare riferimento per la crescita ottimale di ciascuna pianta; questi spettri tendenti al blu, al rosso e al verde non sono pensati a caso, ma svolgono ciascuno una specifica azione .
Il rosso favorisce la crescita delle fronde e della biomassa, motivo per cui viene utilizzata più di frequente dai coltivatori; è proprio in questa fase, infatti, che le piante prendono le loro caratteristiche, mostrandosi forti e sane oppure deboli.
Anche il blu è un colore fondamentale, specialmente per i germogli appena nati, perché evita le crescite sproporzionate della piantina, o meglio fuori controllo, regolando anche l’apertura stomatica e una maturazione ottimale. La luce verde, che non è manifesta di solito perché si tratta più che altro di un riflesso, serve a garantire la normale fotosintesi della pianta.
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