La miglior lezione di batteria

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

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Lezioni di batteria – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

La batteria è uno strumento meraviglioso ma che per essere suonato richiede una grande capacità di coordinazione e indipendenza degli arti. Eh sì, perché la batteria si suona non solo con le mani ma anche con i piedi e credeteci, non è un modo di dire per denigrare qualcuno che suona male. Tale abilità si acquisisce attraverso lo studio, l’applicazione costante e tanto sacrificio. Il supporto di un professore è sempre auspicabile ma quando non è possibile, vuoi per mancanza di denaro o di tempo, o perché no, di entrambe le cose, si può fare ricorso alle migliori lezioni di batteria del 2024.  Tra i nostri consigli d’acquisto trovate anche questi due che vi invitiamo a prendere in seria considerazione: Stick control. Time rudiments, spiegato in modo molto chiaro, e Stick control fondamentale, per migliorare il controllo delle bacchette.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Come scegliere la migliore lezione di batteria

 

Non è facile decidere quale lezione di batteria comprare e non solo perché sul mercato ci sono tante di quelle offerte da perdersi ma anche per una questione di poca conoscenza delle possibili alternative. Poi diciamocelo, non tutti hanno l’esperienza necessaria per individuare la migliore lezione di batteria.

Ma non disperate perché la nostra guida, unitamente alla classifica che abbiamo stilato, vi sarà di grande aiuto nel fare una comparazione tra i diversi metodi.

 

 

Guida all’acquisto

 

Esercitarsi con pad e sordine

Non state più nella pelle, finalmente è arrivata a casa la vostra prima batteria ma c’è un problema, anzi, diversi problemi, soprattutto se la vostra batteria non è elettronica bensì acustica: i vostri vicini!

Questo strumento, lo abbiamo già detto, è meraviglioso, ma presenta almeno due inconvenienti: fa parecchio rumore e ingombra. In attesa che possiate insonorizzare la stanza dove suonate, potete procurarvi delle sordine oppure dei pad. In questo modo potete fare i vostri esercizi anche in orari dove è poco consono suonare a certi volumi.

Tenete presente che soprattutto i fondamentali dello strumento possono essere appresi esercitandovi su un solo pad, oltretutto, la prima cosa che bisogna imparare è reggere la bacchetta che, per quanto vogliate colpire forte, non va brandita come una mazza da baseball.

 

Procedete per gradi

Volete sapere come scegliere una buona lezione di batteria? Innanzitutto chiedetevi qual è il vostro livello. Se non avete mai suonato prima, è preferibile iniziare con un metodo per principianti dove la prima lezione riguarda proprio l’impugnatura della bacchetta cui abbiamo fatto cenno poco fa.

È una cosa fondamentale che determina il vostro modo di suonare come sicuramente troverete spiegato in qualsiasi metodo comprerete. Al di là del metodo (fondamentalmente sono quattro) che farete vostro, tutti vi insegneranno due questioni fondamentali; la prima è l’uso e il controllo del rimbalzo mentre la seconda riguarda l’armonizzazione e l’economica del movimento. Ma non stiamo qui a scendere i dettagli che trovate su qualsiasi metodo per batteristi.

 

 

Corsi con DVD

Tra i metodi più venduti online ci sono quelli che hanno in allegato un DVD. Noi crediamo che soprattutto quando si è ancora inesperti, sia opportuno prediligere un corso che assicuri un supporto video perché in questo modo, se non si ha la possibilità di prendere lezioni private con un maestro, si ha modo di capire meglio come va eseguito un esercizio.

Certo, sta a voi rendervi conto se state impugnando bene la bacchetta o se state commettendo qualche errore, ma si tratta comunque di un supporto valido che, a nostro modo di vedere, accelera l’apprendimento.

 

Le migliori lezioni di batteria del 2024

 

Avete portato a casa la batteria della migliore marca ma è solo l’inizio. Bisogna imparare a suonarla e per farlo vi serve uno dei metodi che abbiamo selezionato per voi tra quelli più venduti e che compongono la nostra classifica. Abbiamo scritto con cura e attenzione per i dettagli ogni singola recensione: leggetele, confrontate i prezzi e traete le vostre conclusioni.

 

Prodotti raccomandati

 

Time rudiments. Una guida per migliorare la percezione del tempo

 

Principale vantaggio:

Il pregio principale di questo metodo sta nel migliorare il timing, la capacità di percepire i beat. Gli esercizi hanno il pregio di far emergere le lacune e colmarle.

 

Principale svantaggio:

Non è assolutamente adatto a chi non ha buone basi, inoltre l’assenza di un supporto visivo come può essere quello dato da un video didattico, rafforza questa nostra opinione.

 

Verdetto 9.8/10

Il metodo di Maurizio dei Lazzaretti è ben fatto. Gli esercizi sono spiegati in modo chiaro e sono tutti molto utili a migliorare la propria tecnica.

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Descrizione Caratteristiche Principali

 

Un metodo chiaro

Lo scopo principale di questo corso è approfondire la capacità di percepire i beat. Gli esercizi sono ben strutturati e concepiti in modo tale da eseguirli ripetutamente ma con tempi sempre diversi. Gli esercizi, inoltre, hanno il pregio di far emergere le lacune che purtroppo quasi sempre sfuggono e dunque correggere il difetto, la mancanza al fine di migliorare il controllo e perfezionare ogni battuta.

Ma vediamo un attimo più da vicino i contenuti. Si va dai rudimenti al controllo della cassa passando per la tecnica per le mani. Ai tempi dispari, poi, viene dato lo spazio che meritano. Il tutto è spiegato con grande chiarezza a patto che si abbiamo già delle buone conoscenze di base. Ma su questo punto torneremo nel paragrafo successivo.

Poco adatto a chi non ha le basi

È importante chiarire che questo metodo di batteria è adatto a chi ha già delle buone basi. Insomma, si deve conoscere lo strumento e i suoi rudimenti. Si tratta di un passo successivo per migliorare la propria abilità dietro le pelli. Un principiante dovrebbe pensare all’acquisto di questo titolo solo in un secondo momento.

L’autore è Maurizio dei Lazzaretti e chi conosce i batteristi italiani ne avrà sicuramente sentito parlare, anche in virtù di un curriculum di tutto rispetto che vede, oltre alla sua esperienza con l’orchestra Filarmonica della Scala, collaborazioni con musicisti a tutti noi noti come Gloria Gaynor, Michael Bublè e Michael Bolton, giusto per citare qualcuno.

 

CD allegato ma niente DVD

A completare il metodo per batteria di Maurizio dei Lazzaretti c’è un CD. È certamente un supporto utile ma ci dispiace apprendere che questo possa essere usato soltanto servendosi del computer mentre con un comune lettore non funziona. Questa scelta, secondo noi, è limitante.

Per imparare a suonare (o migliorare la propria tecnica di base) uno strumento come la batteria, giova molto un aiuto visivo. Purtroppo per questo metodo non è provvisto un DVD che aiuti l’allievo nello svolgimento corretto degli esercizi guidandolo nella corretta impostazione ed esecuzione. Tale assenza ci convince ancor più che il metodo Dei Lazzaretti non sia adatto ai principianti, o quantomeno non senza l’aiuto di un maestro.

 

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Stick control. Il metodo di rullante dei batteristi

 

Il metodo di George Lawrence Stone ha come scopo quello di apprendere il controllo delle bacchette. In particolare si punta a sviluppare le abilità meccaniche attraverso una selezione di ritmi organizzata secondo una forma ginnica; in modo tale si acquisisce un miglior controllo e scioltezza delle dita, del polso e dei muscoli delle braccia.

Man mano che si prosegue con gli esercizi si nota l’aumento della precisione e l’abilità sia nei tocchi leggeri sia in quelli potenti. Dobbiamo dire che un metodo del genere ha bisogno di una delle seguenti due premesse: avere già una conoscenza dello strumento oppure essere supportati da un maestro perché gli esercizi non sono corredati da spiegazioni; tanto meno c’è il supporto di tracce audio e/o video.

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La coordinazione di quattro arti

 

Lo scopo principale di questo metodo è sviluppare l’indipendenza degli arti, una cosa fondamentale se si vuol suonare la batteria. Il metodo è stato scritto da Marvin Dahgren ed Elliot Fine ed è tra i titoli più conosciuti e usati da chi studia lo strumento.

Gli esercizi sono ben spiegati ed efficaci; i miglioramenti, a patto che si metta l’impegno necessario, non tarderanno a farsi notare. Secondo noi il problema principale è l’eccessivo salto di difficoltà tra i primi esercizi, adatti sicuramente anche a chi parte da zero, e i successivi.

Avremmo preferito una maggiore progressività della difficoltà. Cerchiamo di spiegarci meglio. Immaginiamo di avere una scala di difficoltà che va da 1 a 10, ora, da questa scala, arrivati al livello 3 vi accorgete che mancano il 4, 5 e il 6 e dovete passare direttamente al livello 7.

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Suonare la batteria. Guida completa per imparare a suonare la batteria da zero

 

Suonare la batteria è un metodo scritto dal maestro Corrado Bertonazzi e che si fa apprezzare per quanto è completo; la disponibilità di un video tutorial e dei file audio da scaricare sono un supporto prezioso soprattutto per chi è agli inizi. Il lavoro è molto curato e si nota parecchia attenzione per i dettagli.

Gli esercizi sono a difficoltà progressiva, accompagnati da tanti consigli che si dimostrano essere di grande utilità.

I temi trattati sono diversi; ovviamente si parte dall’impostazione delle mani per poi passare alla teoria musicale senza dimenticare la tecnica sul rullante e i fondamentali esercizi per l’indipendenza degli arti. Concludiamo dicendo che il prezzo è allettante per un metodo così completo.

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Lezioni di batteria. Guida completa per imparare a suonare lo strumento

 

Il metodo proposto da Alessandro Pacifici si rivolge soprattutto ai principianti, anche se non mancano gli spunti interessanti per chi ha già acquisito una certa abilità.

Il metodo ci sembra abbastanza completo, ricco di tematiche pratiche e tecniche si sicura utilità per chi vuole imparare a suonare la batteria. Certo, forse a tratti è un po’ dispersivo per quanto riguarda lo sviluppo della conoscenza necessaria all’esecuzione di tanti generi musicali spesso troppo diversi tra loro.

Da questo punto di vista avremmo preferito una maggiore selezione degli stili o, in alternativa, un volume più ampio così da dedicare la necessaria attenzione a ogni stile magari dando anche la possibilità all’allievo di saltare quegli argomenti che, per gusti musicali, sono poco interessanti.

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Time rudiments. Una guida per migliorare la percezione del tempo

 

Tra i metodi più venduti c’è quello scritto da Maurizio dei Lazzaretti. Il suo nome è noto a chi bazzica il mondo dei batteristi italiani. Stiamo parlando di un maestro che nel suo curriculum vanta collaborazioni no solo con artisti italiani ma anche di caratura internazionale come Michael Bolton, Michael Bublè e Gloria Gaynor, senza dimenticare la sua esperienza con l’orchestra filarmonica della Scala. Il lavoro, corredato da un CD, ha al centro l’importanza del tempo.

Gli esercizi sono volti a verificare la capacità di percepire il beat. Tutto è spiegato in modo chiaro e appassionante.

È comunque un corso che serve a completare o quantomeno arricchire le conoscenze di base dello strumento, in altre parole, non è adatto ai principianti, almeno secondo noi. Tenete presente che non c’è un supporto video che possa aiutare chi ne sa poco della batteria. Un ultimo appunto al CD che funziona solo con il computer, non con lo stereo.

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Come iniziare a suonare la batteria

 

La batteria è uno strumento tutt’altro che semplice da suonare. Per raggiungere risultati decenti serve esercitarsi con costanza. Si può apprendere lo strumento da autodidatti? Riteniamo di sì ma a patto che innanzitutto si abbia un buon metodo per batteria su cui studiare, magari con supporto video. Ad ogni modo la scelta migliore è sempre avere l’aiuto di un maestro presso il quale recarsi almeno una volta a settimana.

 

 

Cosa vi serve

Cosa serve per imparare a suonare la batteria? Lo strumento. Risposta banale potrebbe obiettare qualcuno e magari in parte è così. Allora riformuliamo la domanda. Cosa deve comprendere il kit di un principiante? Deve essere semplice, base. Ma cosa intendiamo per un kit base? Lo spieghiamo subito. Rullante, due tom, un timpano, grancassa, charleston, crash e ride. Cosa manca? Ovviamente le bacchette.

 

Scegliete le bacchette giuste

Abbiamo chiuso il paragrafo precedente con le bacchette. Ma approfondiamo il tema perché non tutte le bacchette sono uguali. Mettendo da parte i discorsi sulla qualità dei materiali e le marche, dovete sapere che le bacchette si differenziano per lunghezza e spessore o se preferite, diametro.

Il primo valore è indicato da una lettera mentre il secondo da un numero. Cerchiamo di semplificare il tutto: le bacchette A sono quelle con il diametro più piccolo, le B sono una misura intermedia mentre le S sono quelle con il diametro maggiore. Finite qui le differenze? No, perché anche la punta differisce per forma. Cerchiamo di essere generici anche in questo caso: una punta piccola regala un suono più definito mentre quella più grande offre un maggior volume al colpo oltre a cogliere più sfumature.

 

 

La scelta del metodo

È importante scegliere il metodo giusto. Non stiamo facendo una questione incentrata sul discorso “l’autore X è più bravo di quello Y”. No. Se siete dei principianti, dovete scegliere un metodo che si rivolga a voi. Se è vero che una casa si costruisce dalle fondamenta, lo è altrettanto per il batterista. Partita dal piano terra non dal primo. Acquisite le basi, i concetti rudimentali ma che soltanto padroneggiandoli vi consentiranno di passare al livello successivo. Iniziare subito con esercizi troppo complessi avrà effetti negativi.

Chi scrive un metodo per batteristi a livello avanzato dà per scontato che già si conoscano determinate cose. Il rischio è una eccessiva difficoltà che vi scoraggerà portandovi ad abbandonare lo strumento. Non sottovalutate, poi, la presenza di un DVD con video didattici, soprattutto se non vi servite di un maestro. Un video vi aiuterà nella corretta impostazione ed esecuzione degli esercizi.

 

 

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