La migliore etichettatrice

Ultimo aggiornamento: 08.05.24

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Etichettatrici – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni del 2024

 

L’etichettatrice è un dispositivo elettronico che permette di stampare etichette con caratteri e numeri, in alcuni casi anche i codici a barre, ed è utilizzato sia in ambito domestico sia lavorativo. Sul mercato sono disponibili numerosi modelli, anche nella fascia dei prodotti a basso costo; per questo motivo abbiamo raccolto i pareri e le esperienze degli acquirenti, alla ricerca di quelle che possono essere considerate le migliori etichettatrici del 2024. La prima è la EPSON LabelWorks LW-400, la più apprezzata in assoluto dagli acquirenti per le sue prestazioni e l’eccellente rapporto qualità-prezzo; la seconda è la DYMO LetraTag LT-100H, un modello base che si distingue per la sua economicità.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

Come scegliere la migliore etichettatrice

 

Se non avete tempo per dilungarvi nella lettura e preferite avere subito qualche dritta su come scegliere una buona etichettatrice, allora potete saltare la guida e andare direttamente alla nostra tabella comparativa con i consigli d’acquisto relativi ai migliori modelli e quale etichettatrice comprare in base alle proprie esigenze.

La tabella, infatti, confronta prezzi, pregi e difetti delle etichettatrici che si sono piazzate ai primi posti della nostra classifica, sulla base delle loro caratteristiche e del loro rapporto qualità-prezzo.

Guida all’acquisto

 

Scegliere in base alle proprie esigenze

Le etichettatrici hanno un’ampia gamma di applicazioni, sia in ambito domestico sia lavorativo, ragion per cui esiste una vasta scelta di modelli con funzionalità e prezzi differenti, in base alla tipologia e alla destinazione d’uso che si intende farne.

Nella scelta di un modello che possa soddisfare al meglio le vostre esigenze, dovrete concentrarvi sulle sue caratteristiche e sul tipo di prestazioni, a prescindere se si tratti o meno di un prodotto della migliore marca oppure no.

I modelli professionali, infatti, cioè quelli usati nei magazzini e nelle attività lavorative più disparate, offrono sicuramente un livello di prestazioni e funzionalità superiori, ma sono caratterizzati anche da un prezzo di gran lunga più elevato, che non sarebbe assolutamente giustificato nel caso in cui ci si dovesse limitare a un uso domestico.

 

Funzionalità di stampa

Le etichettatrici moderne utilizzano dei nastri su cui vengono stampate le informazioni e i dati e che possono essere di diversa larghezza e materiale.

Nella maggior parte dei casi ogni apparecchio è in grado di lavorare con nastri prodotti dalla stessa marca, per motivi di compatibilità, ma non tutti i modelli sono compatibili con tutte le larghezze disponibili; ci sono etichettatrici, per esempio, capaci di lavorare soltanto con nastri da 6 mm, oppure da 9, mentre altre riescono a lavorare con nastri di ogni larghezza, offrendo una maggiore versatilità.

Allo stesso modo, non tutte le etichettatrici offrono la stessa varietà di funzioni, alcune sono in grado di stampare soltanto caratteri alfanumerici, mentre altre includono anche la funzionalità di stampa dei codici a barre.

Alimentazione e consumabili

Il discorso dei nastri ha la sua importanza in quanto, come detto in precedenza, la maggior parte delle etichettatrici è compatibile soltanto con nastri prodotti dalla stessa marca, e tendono a incepparsi se si utilizzano nastri di brand diversi, oppure di materiale differente da quello per cui la macchina è ottimizzata.

Dal momento che i nastri rappresentano una delle principali spese di utilizzo è normale prestare particolare attenzione alle specifiche tecniche del modello che si intende acquistare, per evitare di doversi sobbarcare, in seguito, una spesa maggiore di quello che ci si aspettava.

Un altro aspetto importante, che riguarda le spese di esercizio dell’etichettatrice, è il tipo di alimentazione; i modelli migliori sono quelli che includono, nella confezione, un adattatore con cavo di alimentazione da rete; poi ci sono i modelli con alimentazione doppia, adattatore e batterie, in questi però, l’adattatore va acquistato a parte.

I modelli alimentati esclusivamente a batterie, invece, sono molto costosi da mantenere dal momento che utilizzano dalle 4 alle 6 batterie AAA per volta e, a meno che non abbiate quelle ricaricabili, a lungo andare la spesa di esercizio diventa proibitiva.

 

Le migliori etichettatrici del 2024

 

A seguire troverete una recensione approfondita di cinque modelli venduti online, che sono tra quelli più apprezzati in assoluto dagli acquirenti.

Al primo posto si trova la EPSON LabelWorks LW-400, un modello che ha superato le aspettative degli acquirenti sotto tutti gli aspetti; seguono le etichettatrici DYMO LetraTag LT-100H e DYMO LabelManager LM-160, che si distinguono per il loro prezzo economico, che ne fa i modelli ideali per coloro che si limitano a farne un uso prettamente domestico.

La Brother PT-H100R, invece, è ancor più economica, ma ha un elevato consumo di nastri, mentre la Casio KL-820 è il modello con la maggiore versatilità, dato che può lavorare con nastri della larghezza da 6 a 24 millimetri.

 

Prodotti raccomandati

 

EPSON LabelWorks LW-400

 

Principale vantaggio:

Funziona sia con le batterie sia con la corrente elettrica. Queste caratteristiche fanno sì che l’etichettatrice possa essere usata ovunque ci si trovi e dove se ne presenti la necessità.

 

Principale svantaggio:

La risoluzione è una delle poche cose a non aver convinto di questo modello, I problemi sono particolarmente evidenti per alcuni caratteri e simboli particolari.

 

Verdetto 9.8/10

A nostro avviso si tratta di un’ottima etichettatrice, oltretutto venduta a un prezzo ragionevole. Pratica e versatile, non presenta difficoltà di utilizzo.

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Descrizione Caratteristiche Principali

 

Versatile

Grazie a questo dispositivo avete la possibilità di stampare le vostre etichette ovunque vi troviate. Infatti, funziona sia collegato alla presa della corrente elettrica sia con le batterie così da fornire libertà di movimento. L’etichettatrice è molto versatile, può stampare fino a un massimo di quattro righe, ci sono otto codici a barre e quattordici diversi font.

Oltretutto si possono assegnare cinque dimensioni ai caratteri e sono disponibili il grassetto, corsivo, ombra e bordato. Grazie al display retroilluminato si può avere l’anteprima dell’etichetta da stampare, ben visibile anche in condizioni di scarsa luce. Molto utile la possibilità di creare e salvare etichette personalizzate, se ne possono salvare fino a cinquanta modelli.

Possibilità di usare diversi nastri

Grazie alla sua vasta compatibilità con nastri di diverse misure (6, 9, 12 e 18 mm), l’etichettatrice Epson può fare fronte alle esigenze di chiunque. Qui però dobbiamo segnalare alcune lamentele in merito. Alcuni utenti riferiscono che non è possibile modificare la distanza tra una riga e l’altra e questo fa sì che non ci sia molta differenza tra lo scrivere su nastro da 12 o 18 mm.

Altro neo è la risoluzione, un problema che si fa più evidente con alcuni simboli. Le etichette possono essere stampate su carta trasparente, opaca, standard o nero. La varietà di colori è ampia e le etichette hanno una grande forza adesiva capace di resistere anche all’acqua.

 

Facile da usare

A parte un paio di pareri contrari, la maggior parte delle persone che hanno comprato l’etichettatrice hanno detto che è molto semplice da usare. La LW-400 ha una tastiera integrata molto comoda da usare, grazie ad alcuni pulsanti si ha accesso diretto alle funzioni di stampa e taglio.

Una finestra di dialogo informa circa la quantità di taglio disponibile. L’etichettatrice, inoltre, funziona in modo tale da evitare gli sprechi di carta. Il dispositivo è accessoriato con due nastri per etichette da 4 metri. Per quanto riguarda i materiali, non ci sono lamentele. L’etichettatrice è solida e ben costruita. Con la dovuta cura crediamo possa avere una lunga e produttiva vita.

 

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DYMO LetraTag LT-100H

 

L’etichettatrice DYMO LetraTag LT-100H è un modello palmare dal design ergonomico, utilizzabile in qualsiasi circostanza.

Ha un display LCD retroilluminato da 13 caratteri e una tastiera semplificata, non qwerty; la dimensione dei caratteri può essere scelta tra cinque differenti misure, inoltre integra sette stili di stampa e otto diversi tipi di cornice, con possibilità di visualizzare la resa dei caratteri sul display prima della stampa.

Rispetto alla etichettatrice EPSON, però, la memoria è limitata solo a nove etichette personalizzate, e per la stampa può usare soltanto nastri da 12 millimetri.

Le persone che l’hanno acquistata ne hanno apprezzato innanzitutto l’economicità e la maneggevolezza; si tratta di un modello basico che, seppur limitato in alcune cose, fa il suo lavoro e costa poco.

Le pecche sono la mancanza di istruzioni in italiano e la tendenza a incepparsi se si usano i nastri di carta al posto di quelli di plastica.

L’etichettatrice di Dymo ha convinto molti acquirenti, dei quali ha conquistato i pareri positivi. Se volete avere nozioni più approfondite su questo articolo, date un’occhiata ai pregi e ai difetti che lo contraddistinguono.

Pro
Design:

Chi sceglie questo modello, sa di portare a casa uno palmare e dal design ergonomico, per cui facile da usare senza troppa fatica.

Schermo:

Ha un display LCD che è anche retroilluminato, con caratteri regolabili a seconda delle proprie preferenze e con la possibilità di visualizzare in anteprima l’etichetta creata.

Prezzo:

Quello imposto risulta abbastanza conveniente in rapporto alla qualità e alla resa dell’articolo.

Contro
Memoria:

A differenza di altri modelli, può memorizzare solo nove etichette personalizzate, che potrebbero non essere sufficienti per qualcuno.

Istruzioni:

Chi ha bisogno di aiuto, purtroppo, non potrà contare su quelle in italiano.

Nastri:

L’etichettatrice tende a incepparsi con quelli di plastica, per cui è preferibile utilizzare esclusivamente quelli di carta.

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DYMO LabelManager LM-160

 

L’etichettatrice DYMO LM 160 invece, pur essendo il modello base della serie LM, a differenza del modello descritto in precedenza può lavorare con nastri da 6, 9 e 12 millimetri, ha sei dimensioni di carattere, otto stili di testo e oltre 200 tra simboli e immagini ClipArt tra cui scegliere.

La tastiera è in formato qwerty ed è molto facile da usare, grazie ai tasti di formattazione automatica per grassetto, corsivo, sottolineato e riquadrato, e a quello per l’accesso rapido ai caratteri speciali.

Costa un po’ di più, rispetto all’etichettatrice DYMO LW-100H, ma anche le prestazioni sono migliori pur rimanendo però un modello base; le pecche, secondo gli acquirenti, sono la mancanza di istruzioni in italiano e l’alimentazione, che richiede ben sei pile AAA, con la conseguenza che un utilizzo regolare dell’etichettatrice porta a un notevole dispendio e alla necessità di dotarsi di batterie ricaricabili.

Buona anche l’etichettatrice di Dymo, che potete trovare a prezzi bassi seguendo il nostro link in fondo, se non sapete dove acquistare un modello del genere. Riepiloghiamo tutti i pregi e i difetti che abbiamo potuto riscontrare nella nostra recensione.

Pro
Tastiera:

Un punto di forza di questo modello è la tastiera qwerty, che ha tasti preposti alla formattazione e all’accesso rapido per i caratteri speciali. In questo modo, creare la vostra etichetta sarà davvero un’impresa molto semplice.

Compatibilità:

Sarà possibile farla lavorare con nastri di diverse dimensioni, ovvero da 6, 9 e 12 millimetri, offrendovi una vasta scelta.

Contro
Istruzioni:

Mancano quelle in italiano che non potranno aiutarvi se avrete bisogno di un suggerimento su alcune funzioni.

Alimentazione:

L’etichettatrice ha bisogno di ben sei pile per essere attiva, per cui, se intendete farne largo uso potreste dover affrontare grandi spese in fatto di batterie.

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Brother PT-H100R

 

L’etichettatrice Brother PT-H100R è la più economica tra tutte quelle esaminate nella nostra guida; si tratta di un modello palmare ideale sia per l’ufficio sia per la casa.

A parte il design leggero e compatto, può contare su un display LCD a dodici caratteri di facile lettura, 9 diversi stili di carattere, 170 simboli e sette cornici decorative; offre anche un’ampia possibilità di scelta nella personalizzazione delle etichette, dal momento che può lavorare tranquillamente con i nastri Brother TZe da 3,5, 6, 9 e 12 millimetri di larghezza.

La tastiera è del tipo ABC con 54 tasti, inclusi quelli per i caratteri speciali e la formattazione rapida, in modo da garantire un’estrema facilità e velocità di utilizzo.

Le persone che l’hanno acquistata la ritengono pratica, leggera e maneggevole; è abbastanza facile da usare ma è impossibile scegliere quando tagliare la striscia e, in questo modo, molto del nastro va sprecato.

Quello di Brother è il prodotto più economico tra quelli che abbiamo analizzato. Se questo fattore non basta a convincervi ad acquistarlo, guardate quali sono i suoi lati positivi e quelli negativi.

Pro
Design:

Si tratta di un modello palmare, molto compatto e facile da maneggiare, che potrà essere portato in giro quando ne avete bisogno.

Display:

Oltre a essere LCD è molto semplice da leggere e può contare anche su una tastiera intuitiva, dotata di tasti speciali per raggiungere velocemente funzioni utili.

Contro
Taglio del nastro:

Pare che sia molto difficile comprendere quando il nastro possa essere tagliato, per cui ci si ritrova a sprecarne una grande parte.

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Casio KL-820

 

L’etichettatrice Casio KL-820 è capace di stampare non soltanto etichette, ma anche codici a barre di tipo EAN-8 e EAN-13.

È dotata di un display LCD a 4 righe e 16 caratteri, 5 diversi tipi di font, 24 dimensioni di scrittura e 60 loghi preinstallati; la tastiera è di tipo qwerty e include i tasti per la formattazione rapida e i caratteri speciali, oltre a quelli per la gestione facilitata delle funzioni.

Può lavorare con nastri di 6, 9, 12, 18 e 24 millimetri di larghezza, e questo la rende il modello più versatile tra tutti quelli esaminati in precedenza.

La persone che l’hanno acquistata la ritengono una buona etichettatrice, apprezzabile soprattutto per la funzione dei codici a barre e per l’ampio formato di nastri compatibili; la pecca, comune anche ad altre etichettatrici, è l’alimentazione tramite 6 batterie AAA, ma è possibile alimentarla anche con un adattatore, da acquistare separatamente.

Riepiloghiamo di nuovo ciò che ci ha colpito e ciò che lo ha fatto meno di questa etichettatrice Casio.

Pro
Funzioni:

Questo modello dà la possibilità di stampare non solo etichette ma anche codici a barre di tipo EAN-8 e EAN-13, divenendo un punto di riferimento per chi cerca un articolo multifunzione.

Display:

Consta in 4 righe e 16 caratteri, oltre che in 60 loghi preinstallati, e può contare sulla bontà della qualità LCD.

Versatile:

Può lavorare con una grande varietà di nastri, ovvero quelli da 6, 9, 12, 18 e 24 millimetri di larghezza, dimostrandosi uno dei modelli più versatili in circolazione.

Contro
Alimentazione:

Sono necessarie ben sei pile, che comportano una grossa spesa in più se lo si vuole usare continuativamente. Se preferite, potete utilizzare un alimentatore, anche se è necessario acquistarlo separatamente.

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EPSON LabelWorks LW-400

 

L’etichettatrice professionale LabelWorks LW-400, prodotta da EPSON, è uno strumento dalle dimensioni compatte, leggero e portatile, in grado di stampare etichette sia in ufficio sia in movimento; è molto utile per la catalogazione, l’archiviazione, l’identificazione e l’etichettatura di documenti, materiali e apparecchiature.

È dotata di display LCD retroilluminato e tastiera qwerty, offre un’ampia scelta di formati, font, stili e margini e può lavorare con nastri da 6, 9, 12 e 18 millimetri in rotoli da 9 metri; dispone anche di una memoria per salvare fino a 50 formati diversi di etichette personalizzate.

La confezione include, oltre all’etichettatrice, un adattatore AC, due nastri da 4 metri ognuno, l’elenco dei materiali di consumo, la guida rapida, i documenti di garanzia e il manuale delle istruzioni.

Secondo gli acquirenti, nonostante il prezzo elevato, è la migliore etichettatrice della nostra classifica, sia per le prestazioni e facilità d’uso, sia per l’affidabilità del marchio EPSON.

La nostra guida per scegliere la migliore etichettatrice mette insieme diversi oggetti di qualità e accessibili a tutte le tasche. La funzionalità di quella di Epson ha soddisfatto tanti acquirenti: andiamo ad analizzare nel dettaglio tutti i pro e i contro che la caratterizzano.

Pro
Dimensioni:

Il grande vantaggio di questo prodotto è quello di avere dimensioni compatte, che permettono di portarlo con sé quando necessario. Infatti è anche molto leggero e non costituirà un peso esagerato nella vostra borsa.

Struttura:

Può contare su un display LCD retroilluminato e una tastiera qwerty, che rendono molto semplice creare le etichette.

Memoria:

Grazie a questa funzione, sarà possibile salvare fino a 50 diversi formati di etichette personalizzate, così da non doverle impostare di nuovo.

Accessori:

All’interno della confezione troverete anche un adattatore AC, due nastri della lunghezza di 4 metri ciascuno, le istruzioni, la garanzia e anche una guida rapida che vi aiuta a capirne meglio il funzionamento.

Contro
Costo:

Non è proprio popolare, per cui dovrete essere disposti a spendere una cifra più alta pur di portarla a casa.

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Come utilizzare l’etichettatrice

 

Quante volte vi è capitato di riporre nei cassetti della libreria delle scatole o dei fascicoli di documenti e di dimenticarvi il loro contenuto? Oppure, avete conservato nel freezer un involucro in alluminio senza indicare la data o la descrizione dell’alimento? In casi come questi, che si tratti di situazioni lavorative o prettamente domestiche, un’etichettatrice sarebbe stata molto utile.

 

 

Caratteristiche

Se prevedete di utilizzare l’etichettatrice per sistemare gli scaffali della cucina o del ripostiglio, le cartelle con le pagelle dei vari anni scolastici oppure quelle con i documenti della commercialista, scegliete un dispositivo essenziale e dal costo contenuto, purché risulti funzionale e intuitivo. Vi basterà un modello con un paio di font tra cui scegliere e una memoria limitata in cui salvare le etichette più frequenti. Se invece desiderate archiviare materiali e apparecchiature aziendali, preferite quella con ampia memoria (fino a 50 etichette), tanti font e dimensioni di scrittura disponibili e con addirittura dei loghi preinstallati.

La compatibilità con nastri di carta o di plastica e di lunghezze diverse rappresenta un’ottima possibilità per risparmiare, scegliendo quello dal costo più contenuto e per adattarsi alle varie situazioni (etichette grandi o più discrete): questi spaziano da 6 a 24 millimetri di larghezza e vengono prodotti da molte aziende. Alcune etichettatrici possono stampare solo su nastri della stessa casa e questo può rappresentare un fattore abbastanza scomodo al momento della sostituzione. In che modo ricaricare l’etichettatrice?

Molto dipende dall’utilizzo: per uso sporadico, vi andrà bene anche un dispositivo senza fili e con pile AAA che vi accompagnerà dove serve, per il massimo della portabilità, e che dovrete sostituire quando necessario (fate attenzione, perché le confezioni di batterie AAA non sempre hanno un costo conveniente). Se siete disposti a investire un budget superiore ma cercate un dispositivo affidabile e sempre pronto all’uso, optate per uno dotato di alimentazione o almeno con alimentazione doppia: collegatelo alla presa di corrente oppure alternate tra questa e le batterie, a seconda del contesto di utilizzo.

 

 

Funzionamento

Per prima cosa, inserite le batterie AAA (anche ricaricabili) o collegate l’etichettatrice alla presa di corrente. Quindi, posizionate il nastro compatibile nell’apparecchio, in modo tale da evitare inceppamenti. Premete il pulsante di accensione e impostate la lingua (solo al primo utilizzo). Inserite il testo digitando le lettere sulla tastiera semplificata o su quella qwerty (uguale a quella del PC, per intenderci) e memorizzatela.

Se sbagliate, niente paura: cancellate l’errore e riprendete a digitare. Potete, poi, impostare la dimensione del testo, scegliendo tra le grandezze (in genere sono tre) e lo stile del carattere (normale, grassetto, corsivo ecc.). Nei modelli più completi, potrete aggiungere anche cornici, simboli, design e layout particolari. Infine, stampate l’etichetta premendo il pulsante dedicato.

 

 

 

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2 COMMENTI

jean michel ferrari

October 18, 2018 at 7:29 pm

Per la Casio kl 820. Stampa in verticale? E su nastri colorati? Su nastri di concorrenza da 24?

Risposta
BuonoedEconomico

October 19, 2018 at 4:08 pm

Buonasera Jean Michel,

ti rimandiamo al manuale del produttore qui.

Saluti

Risposta

Buonoedeconomico fa parte del gruppo Seroxy che gestisce diversi progetti in vari Paesi: Germania, Francia, Olanda, Spagna, Polonia, Romania e Canada.

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