Principale vantaggio
Grafica mozzafiato e azione coinvolgente vi terranno incollati allo schermo dall’inizio alla fine di questo ‘reboot’ delle avventure di Lara Croft.
Principale svantaggio
Lo sviluppo del personaggio di Lara da innocua archeologa a esperta di sopravvivenza avviene in modo repentino, lasciando un po’ disorientati.
Verdetto: 9.6/10
Il primo capitolo del reboot di Tomb Raider da parte di Crystal Dynamics rimane probabilmente il loro lavoro migliore. I fan storici dell’amata avventuriera potranno trovarla in una veste più umana, apprezzando la giocabilità fluida e la grafica di nuova generazione.
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DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Benvenuti nella giungla
Fino a pochi anni fa, i videogiochi sono stati principalmente una fonte di intrattenimento indirizzata a un pubblico maschile. Era difficile trovare un gioco d’azione con un’eroina, ma Tomb Raider di Eidos Interactive fu l’eccezione presentando al mondo Lara Croft. Sorta di Indiana Jones al femminile, dotata di due pistole al posto della frusta (per tacere su altri attributi…), Lara doveva farsi strada in una serie tombe antiche per trovare tesori nascosti.
Per presentare il personaggio in una nuova veste, Square Enix e Eidos affidano il progetto a Crystal Dynamics che ci presenta una Lara Croft alle prese con la sua prima avventura. E che avventura! Dopo un naufragio causato da una tempesta durante la ricerca di un’isola nel Pacifico, Lara si trova catapultata in una giungla e dovrà fare di tutto per sopravvivere e salvare i membri della sua squadra.
La grafica del gioco è assolutamente spettacolare, con paesaggi mozzafiato e effetti resi con una cura maniacale. La telecamera seguirà Laura ovunque, persino nelle grotte più claustrofobiche, facendo sentire il giocatore partecipe delle situazioni pericolose in cui l’avventuriera si andrà a cacciare. Graficamente Tomb Raider è uno spettacolo dall’inizio alla fine, accompagnato da un cast di doppiatori molto abile e da una colonna sonora d’atmosfera.
La legge del più forte
Per quanto riguarda la giocabilità, Tomb Raider segue lo schema dei moderni action game in terza persona, alternando esplorazione, sezioni platform, stealth e sparatorie con un buon ritmo. I controlli responsivi e le armi precise (specialmente l’arco) rendono Tomb Raider un vero piacere da giocare, il gameplay scorre fluido e ogni tanto viene spezzato da intermezzi dedicati allo sviluppo della storia o da sequenze interattive QTE (quick time events) che dovremmo superare per evitare che la nostra Laura faccia una fine raccapricciante.
Durante l’avventura si avrà un senso di progressione grazie alle skill variegate di Lara che si potranno potenziare e sbloccare portando a termine determinate missioni o capitoli della trama principale. Sarà anche possibile costruire e migliorare il proprio equipaggiamento grazie a un sistema di ‘crafting’, cosa che ai livelli di difficoltà più alti è davvero indispensabile.
Razziatori di tombe
Non mancano ovviamente le ‘tombe’ da razziare, in questo episodio sparse nella mappa dei vari livelli. Il ritrovamento di alcune di queste aree di gioco non è necessariamente legato allo sviluppo della trama, infatti spesso le tombe sono obiettivi opzionali che possiamo decidere di trovare per dei bonus extra utili per combattere gli agguerriti nemici di Lara.
Durante i vari capitoli del gioco, dovremo risolvere anche dei puzzle ben costruiti che danno un buon livello di sfida, senza risultare troppo ostici alterando la progressione del gioco.
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