Halloween: storia di una festa che ha origini celtiche

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

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Un appuntamento molto atteso anche in Italia: quella di Halloween è una festa divertente ma che ha origine molto antiche. Scopriamo insieme quali.

 

La festa di Halloween è arrivata fino a noi grazie all’America ma, in realtà, ha origini molto antiche che riportano all’Irlanda. Infatti la notte di Halloween coincide con il capodanno celtico, ovvero Samhain.

Gli emigranti, spinti verso l’America dalla carestia nell’800, ne diffusero la tradizione: ma come ha fatto a cambiare in questo modo, partendo proprio dal nome?

 

Come nasce Halloween

Se pensiamo a questa ricorrenza, ci vengono subito in mente teschi, zucche e soprattutto i bambini e gli adulti vestiti con quelli che potremmo definire molto simili a dei costumi di Carnevale.

Ma conosciamo il vero significato di Halloween? Partiamo dall’etimologia del nome: si tratta della forma contratta di All Hallows’ Eve, in cui la parola Hallow corrisponde al nostro Santo. Coincide infatti con la vigilia di tutti i Santi, un evento molto importante per i Celti. 

Infatti questa popolazione, costituita per lo più da pastori, scandiva i propri ritmi di vita in base all’allevamento del bestiame, per cui l’anno nuovo non iniziava, come per noi, il primo di gennaio ma il primo di novembre, quando arrivava l’inverno e ci si chiudeva in casa per raccontarsi storie e leggende.

Questo momento di passaggio veniva festeggiato e prendeva il nome di Samhain, che avrebbe il significato di “summer’s end”, ovvero, appunto, la fine dell’estate. In quel momento, quando si era preparato tutto per il periodo rigido, quindi si era ricchi di scorte, era possibile ringraziare gli Dei e prepararsi al riposo.

Ma il significato della celebrazione sta proprio nel fatto che i Celti davano molta importanza al tempo, che veniva suddiviso in cicli: infatti non festeggiavano solo questo momento, ma anche il primo di agosto, con Lughnasadh, il 30 aprile con Beltane, Imbolc tra il primo e il due di febbraio, Yule il 21 dicembre, Ostara il 21 marzo, Litha il 21 giugno e Mabon il 21 settembre.

L’avvento del Cristianesimo ha reso sue molte di queste feste, pagane, eliminando il significato originario. Se pensiamo a Samhain, questa era collegata proprio al culto dei morti, in quanto la stagione invernale porta la natura a riposare, anche se si rinnova di continuo sotto terra, dove riposano i defunti.

Secondo i Celti, il 31 ottobre Samhain chiamava a sé tutti gli spiriti, per consentire loro di vagare sulla Terra, unendosi ai vivi: si tenevano raduni nei boschi, sacrifici animali e l’accensione del Fuoco Sacro. Questa popolazione, durante il rito, vestiva con maschere molto grottesche: ecco da dove derivano quelle della festa di Halloween.

Si facevano poi luce con cipolle intagliate, all’interno delle quali venivano inserite le braci del fuoco acceso in precedenza: ecco da dove invece proviene la storia di Halloween di Jack-o-Lantern

 

Halloween e Cristianesimo

Con le conquiste romane, i Celti vennero a contatto con i Cristiani, che cercavano di sradicare il culto pagano in ogni modo, non sempre con successo. Ecco perché la notte di Halloween non fu cancellata ma trasformata nel giorno di Ognissanti.

Per l’esattezza, Odilone di Cluny fu l’artefice di questa tradizione, che partì nel 998 d.C., dando l’ordine di festeggiare il primo del mese di novembre in onore dei defunti. Il giorno successivo, quello dei santi, doveva invece essere commemorato con un’Eucarestia da offrire al Signore. 

Per avere la sua effettiva istituzionalizzazione, è necessario però attendere fino al IX secolo d.C., quando Papa Gregorio IV ne estese i festeggiamenti a tutta la Chiesa. Il culto di Samhain non fu però sradicato, in quanto, successivamente, venne anche aggiunta la festa del due di novembre, per l’esattezza nel X secolo.

 

La festività dall’Irlanda agli Stati Uniti

Accade nel XIX secolo che l’Irlanda venga colpita da una carestia tremenda, che viene ricordata ai giorni nostri con molta enfasi da parte della popolazione irlandese: si trattò infatti di un evento importante, in quanto molti furono costretti a lasciare la terra e a tentare fortuna proprio negli Stati Uniti, a causa della povertà.

Qui vennero a creare una comunità molto forte, nella quale le tradizioni della madrepatria restarono vive: tra queste spicca naturalmente la notte del 31 ottobre, quando veniva appunto celebrato Halloween. Presto questa usanza si diffuse anche tra la popolazione indigena, fino quasi a raggiungere lo status di festa nazionale. 

Con il passare del tempo e con l’avvento del cinema e della televisione, mezzi di comunicazione, come sappiamo, molto potenti, questo evento venne esportato nel resto del mondo, fino a contagiare anche l’Europa e l’Italia, per quanto ci riguarda. 

Non c’è oggi infatti un bambino che non sappia di cosa parliamo quando si dice: “Dolcetto o scherzetto?”, che corrisponde al “Trick or Treat” americano, per non parlare poi della zucca e dei bambini mascherati che vanno appunto in giro a bussare alle porte.

Non solo poi i film ma anche i libri, con trame horror, che prendono proprio la notte di Halloween come tematica per spaventare e coinvolgere lo spettatore o il lettore. Infatti l’aspetto puramente religioso, anche se assorbito dal Cristianesimo, ha perso tutto il suo significato negli Stati Uniti, per cui questa festa è diventata solo un’occasione di svago.

Un divertimento però assai dispendioso, visto che, solo per i costumi e gli addobbi, gli americani spendono circa due milioni di dollari! In Italia il fenomeno si è diffuso e ha preso piede soprattutto negli ultimi tempi, ma siamo ben lontani da budget di questo tipo.

In ogni caso, è bene sapere cosa si festeggia, il significato delle parole e da quale tradizione provenga un evento così significativo: conoscere il passato vuol dire anche comprendere bene il futuro e viverlo meglio. 

 

 

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