Dischi in vinile – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni del 2024
Non serve essere un DJ per apprezzare i dischi in vinile: molti appassionati preferiscono ascoltare la musica su questi supporti. Meglio un 45 giri, con una sola canzone per lato, o un 33, con un intero album? Molto dipende dai vostri gusti e se intendete collezionare dei prodotti d’epoca. Considerate quindi anche il budget a disposizione e il grado di conservazione del disco, che ne determina anche il valore. Nella nostra guida potrete conoscere meglio i criteri di valutazione per avere in casa il vinile giusto. Se non avete il tempo di leggerla, ecco qui una piccola anticipazione dei nostri preferiti. Pink Floyd Wish You Were Here è un classico del 1975, indispensabile per una collezione che si rispetti. Questa versione in mint conditions è un piacere per le orecchie. Ci è piaciuto molto anche il 33 giri di Breakfast in America dei Supertramp, che contiene tutto l’album di uno dei gruppi più famosi degli anni ‘70.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Se siete alla ricerca di un pezzo per appassionati, Wish You Were Here dei Pink Floyd è qui nella versione rimasterizzata del 1980, in mint conditions, quindi in stato ottimale per arricchire la vostra collezione. Arriva nella busta nera tipica degli anni ‘70.
Trattandosi di un pezzo raro, ha un costo molto alto, non accessibile a tutti. Considerate il budget che avete a disposizione per capire se potete permettervi una spesa del genere.
Un pezzo raro che non potrà mancare tra i vinili più rinomati e che vi farà rivivere le atmosfere psichedeliche di uno dei gruppi più amati ancora oggi dal pubblico.
La seconda opzione
Quello dei Supertramp è un 33 giri che riporta l’intero album del 1979. Si caratterizza anche per la sua copertina molto grottesca, una chicca per veri collezionisti. Le condizioni di conservazione sono accettabili per un prodotto d’epoca tanto ricercato.
Il costo di questo disco è davvero molto alto e non alla portata di tutte le tasche. Dovrete verificare di disporre di una cifra elevata se non volete assolutamente rinunciare ad averlo.
Un viaggio nella musica degli anni ‘70 con uno dei pezzi introvabili, che darà ancora più prestigio alla vostra raccolta di dischi in vinile.
Da considerare
Se volete rimanere sul classico, questo 33 giri include molti successi, tra il 1962 e il 1966, dei Beatles. Un elemento di pregio è la qualità audio, davvero molto buona anche se si tratta di un disco d’epoca, che permette di ascoltare tutte le canzoni senza limitazioni.
Secondo alcuni utenti, per ascoltare questo album al meglio è necessario avere a disposizione un impianto stereo adeguato. Verificate di possederlo se intendete acquistare il prodotto a questo scopo.
Un articolo che è venduto a un prezzo concorrenziale, nonostante sia d’epoca e in condizioni molto buone, quindi un vero affare per chi è alla ricerca dell’offerta.
Come scegliere il miglior disco in vinile
Chi ha vissuto gli anni ruggenti dei dischi, sa bene come sia piacevole ascoltarne uno ancora oggi. Se volete diventare dei veri e propri collezionisti, potreste non sapere come trovare il modello più ricercato, piuttosto che la migliore marca. Date un’occhiata alla nostra guida, che vi aiuta a reperire il prodotto più in voga sul mercato.
Guida all’acquisto
45 o 33 giri?
Sia che stiate cercando un disco vintage o uno di nuova produzione, la domanda principale deve essere sempre la stessa: meglio un 45 o un 33 giri? Che differenza c’è tra i due? Parliamo innanzitutto del modello più in voga negli anni ‘60, il 45 giri, che ha spopolato tra coloro che non amavano molto il concetto di album. La caratteristica di questo prodotto è quella di avere due lati, su ognuno dei quali è stata incisa solo una canzone.
Sul lato A è presente il pezzo in voga, mentre sul lato B una canzone di minore importanza, per una durata complessiva di 8 minuti. Se siete appassionati di un solo cantante e cercate l’edizione speciale di un brano in particolare, questa può essere la scelta giusta per voi.
Dovrete certo considerare il prezzo, che può essere alto se il vinile in questione è raro o ricercato. Un discorso a parte merita il 33 giri, detto anche LP (long playing), che invece contiene l’intero album di un artista e deve essere perciò preferito da chi vuole conoscere l’opera di una band o di un cantante oppure collezionare tutta una discografia.
Le condizioni del disco
Se avete intenzione di confrontare i prezzi, dovete tenere conto anche della qualità di conservazione del disco che vi interessa, visto che esiste una classifica vera e propria, in grado di farvi conoscere le sue condizioni.
Se non avete problemi a spendere per un modello di vecchia data, che si trovi in perfetto stato, dovete cercare un Unplayed, ovvero uno che abbia ancora il cellophane, come se fosse appena stato sfornato.
Un Mint è invece un disco in eccellenti condizioni, che è stato magari ascoltato ma senza presentare graffi sulla superficie o sulla copertina, per cui perfetto come nuovo. Near Mint e Mint Minus sono dischi conservati in ottime condizioni, con qualche segno del tempo che non ne compromette la bellezza o la qualità della riproduzione.
Very Good Plus ed Excellent sono sempre modelli molto validi, che presentano piccoli segni d’usura, come quello del giradischi sull’etichetta posta vicino al centro. Il costo scende per i Very Good Minus, Good Plus e Good, che invece sono stati riprodotti con una certa frequenza e hanno un maggior numero di segni di usura, oltre a non presentare una copertina in condizioni eccellenti.
I Fair e Poor sono quelli che presentano grandi difetti e che potrete scegliere nel caso in cui si tratti di rarità o pezzi unici e introvabili.
Prima o seconda stampa
La recensione degli altri utenti non potrà aiutarvi a capire se si tratta di una prima o di una seconda stampa. Basterà guardare i numeri e le lettere incise vicino all’etichetta oppure il marchio, che solo dopo gli anni ‘70, in Italia, si è trasformato da Biem in Siae.
I migliori dischi in vinile del 2024
Ecco i cinque prodotti che ci sono piaciuti di più tra quelli venduti online. Date un’occhiata alla nostra classifica per individuare le offerte più convenienti per le vostre tasche.
Prodotti raccomandati
Pink Floyd Wish You Were Here
Principale vantaggio:
L’album contiene due dei brani che hanno fatto la storia della band: Shine on you crazy diamond e Wish you were here. Da soli valgono l’acquisto del disco.
Principale svantaggio:
È una ristampa, non ci sono bonus track o chicche che possano ingolosire i fan, ecco perché crediamo che il prezzo non sia giustificato. Oltretutto c’è un’eccessiva disparità con la versione CD.
Verdetto 9.7/10
Il nostro giudizio sull’album in sé non può che essere positivo. Non che manchi qualche punto debole ma quale disco non ne ha? Ci manteniamo appena sotto il voto massimo a causa del prezzo e dell’assenza di bonus track.
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Descrizione Caratteristiche Principali
Un album che mette tutti d’accordo
I Pink Floyd sono una di quelle poche band che riescono a mettere d’accordo fan di generi anche molto diversi tra loro. Dopotutto se si ama la buona musica piuttosto di quella imposta dal mercato, non si può non stimare la band britannica e in particolare Wish you were here.
Pubblicato originariamente nel 1975, è divenuto un album storico e fondamentale, conosciuto da tutti. Le persone che non conoscono almeno la title track si contano sulle dita di una massimo due mani. La versione che vi presentiamo, chiaramente, si tratta di una ristampa rimasterizzata. La stessa è possibile trovarla in formato CD.
E qui veniamo subito a quello che secondo noi è l’aspetto più negativo, ovvero, l’eccessiva disparità di prezzo tra i due formati. Sappiamo che, a differenza del passato, quando i CD fecero la loro comparsa con un prezzo superiore agli LP, oggi le parti si sono invertite ma questo non giustifica un tale costo per una ristampa di un vinile.
Splendi diamante pazzo
Nel primo paragrafo abbiamo detto come la title track Wish you were here sia uno dei brani più conosciuti, anche da chi non è esattamente un fan dei Pink Floyd. Ma secondo noi la vera canzone simbolo dell’intero disco e, perché no, della prima parte della carriera della band è la suite Shine on you crazy diamond.
È un brano diviso in nove parti, impossibile da mettere per intero su un solo lato del disco (se all’epoca ci fossero stati i CD, probabilmente, la band avrebbe fatto una scelta diversa) e dunque, una metà è stata inserita in apertura del lato A e l’altra in chiusura del lato B. Da sola, questa canzone, che è dedicata all’amico ed ex membro dei Pink Floyd, Syd Barrett, vale l’acquisto del disco.
Cinque brani da ascoltare
L’album in questione, così come la prima edizione, contiene cinque canzoni, due sul lato A e tre sul lato B per un totale di poco più di 43 minuti di musica. Non ci sono bonus track. Sul lato A troviamo le parti da 1 a 5 di Shine on you crazy diamond per una durata di oltre 13 minuti. Segue Welcome to the machine, un brano di denuncia contro l’avidità dell’industria discografica.
Il lato B si apre con Have a cigar, canzone poco entusiasmante secondo noi, per proseguire con l’arcinota Wish you were here, il pezzo più commerciale dell’intero lavoro. Si chiude così come si era aperto, con le parti da 6 a 9 di Shine on you crazy diamond.
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Breakfast in America Supertramp
Breakfast in America è uno degli album più conosciuti dei Supertramp e forse il migliore disco in vinile a 33 giri per chi vuole ripercorrere le atmosfere di fine anni ‘70. Le tracce incluse sono dieci, tutte originali e risalenti al 1979.
Vogliamo subito dirvi che, trattandosi di un disco d’epoca, il suo costo è davvero importante, anche se questo non costituisce un impedimento per chi è un vero collezionista. Caratteristica e abbastanza grottesca la copertina, con una cameriera di una certa età dal sorriso finto e inquietante. Molti utenti raccomandano di ascoltarlo con il giusto impianto, per eliminare alcuni difetti che si possono incontrare dopo un certo numero di anni.
Il vinile è in condizioni abbastanza buone, risulta impolverato ma non molto rovinato: chi ha ricevuto un disco pieno di graffi, e quindi difficilmente ascoltabile, ha potuto sostituirlo con uno in condizioni migliori.
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The Beatles 1962-1966
Tra i migliori dischi in vinile del 2024, da acquistare per avere una collezione come si deve, non possiamo non includere il best dei Beatles, che include tutti i successi compresi tra il 1962 e il 1966.
Al suo interno troverete canzoni molto famose come Love me do o She loves you, pezzi intramontabili che hanno accompagnato il pubblico degli anni ‘60 e fino ai giorni nostri. La qualità audio, in comparazione ad altri vinili simili, è apprezzata da chi è alla ricerca di un disco non solo da conservare ma anche da ascoltare.
C’è chi però sostiene che sia necessario disporre di un impianto adatto per fare in modo che il suono si esplichi al meglio. Per quanto concerne il costo, nonostante si tratti di un prodotto d’epoca è venduto a un prezzo molto concorrenziale, che non ha niente a che vedere con quello pensato per vinili con una certa età.
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Deep Purple in Rock
Se non avete ancora idea di quale disco in vinile comprare, continuate a scorrere i nostri consigli d’acquisto che hanno in serbo ancora sorprese per voi. Gli amanti del rock anni ‘70 non potranno certo rinunciare anche a quello dei Deep Purple, che torna alla mente degli amatori grazie ai brani contenuti, come Child in Time.
La copertina, che raffigura il monte Rushmore, vede le effigi dei cinque componenti della band scolpite nella pietra, al posto di quelle dei presidenti. All’interno il vinile, che purtroppo non brilla per la chiarezza audio, secondo alcuni utenti, in quanto risente della trasposizione da una superficie a un’altra.
Il costo non ha niente a che vedere con quello di altri album davvero poco abbordabili, per cui potrete acquistarlo senza dover chiedere un mutuo in banca!
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The Rolling Stones Get Yer Ya-Ya’s Out
Concludiamo i nostri consigli su come scegliere un buon disco in vinile con un classico del rock: l’album che ha segnato il passaggio dagli anni ‘60 ai ‘70 di un gruppo mitico come quello dei Rolling Stones.
Il costo molto abbordabile ne consente l’acquisto a tutti coloro che amano ancora ascoltare musica su vinile. Il formato qui proposto è il classico da 180 grammi, mentre il sound piace e convince chi è scettico sulla bontà d’ascolto di un concerto dal vivo.
Molto apprezzata la percezione degli strumenti, che appaiono ben udibili e non sovrastano la voce se non in alcuni punti, difetto non certo dovuto al disco ma al tipo di registrazione in diretta.
La copertina è rigida e non apribile ma di qualità buona e in grado di soddisfare il collezionista più attento ai particolari.
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Pink Floyd Wish You Were Here
Chi è alla costante ricerca di un pezzo da collezione non potrà che indirizzarsi su uno degli articoli più venduti del web. L’album Wish You Were Here dei Pink Floyd è infatti un must per tutti coloro che amano gli anni ‘70 e le sonorità psichedeliche proprie di questo gruppo.
Trattandosi di un pezzo del 1975 arriva in una busta nera, come si era soliti fare all’epoca, con l’etichetta attaccata che indica titolo e nome dell’artista. All’interno è presente la cover in cartoncino rigido e un poster che raffigura la famosa fotografia di due uomini, uno dei quali va a fuoco.
L’edizione qui presente è una rimasterizzazione del 1980, pensata solo per il pubblico degli Stati Uniti, in mint condition, ovvero con alcuni segni dell’ascolto ma comunque in stato davvero ottimale. Ciò giustifica il prezzo abbastanza alto, che solo un vero collezionista può affrontare.
Tuttavia alcuni utenti avrebbero preferito che l’esterno della confezione fosse lasciato senza adesivo identificativo, così da dare all’acquirente la scelta sul dove applicarlo.
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Consigli sul vinile
Lo avevano dato per spacciato ma il vinile è ancora qui, anzi, probabilmente è più forte di un tempo. C’è un consistente numero di veri appassionati di musica che non ha mai rinunciato a questo formato, neanche quando le case discografiche avevano smesso di produrre gli LP in favore dei CD. Alla fine tanto le major quanto le piccole etichette hanno dovuto ricredersi, tornando non solo a pubblicare album su vinile ma anche ristampando vecchi titoli in questo formato.
Teneteli con cura
Il vinile è un supporto delicato pertanto va maneggiato con cura. Il suo tragitto deve essere il seguente: custodia, giradischi e nuovamente custodia subito dopo l’ascolto. È importante non lasciare l’album più del dovuto sul piatto perché, anche se coperto, accumula polvere e questa si deposita nei solchi. Ma sull’argomento torneremo a breve. Quando maneggiate il disco, afferratelo delicatamente ai lati, meglio evitare di lasciare le vostre impronte sulla superficie.
La pulizia dei dischi
I dischi si sporcano, soprattutto si impolverano. Questo non va bene, anzi, è deleterio e pregiudica la qualità del suono. Periodicamente è necessario eseguire una bella pulizia. Ci sono diversi sistemi. Per una spolverata quotidiana o comunque dopo ogni ascolto, servitevi di un panno antistatico di buona qualità. Per una pulizia più in profondità. Ci sono le spazzole di carbonio che sono molto efficaci per rimuovere lo sporco dai solchi.
Queste spazzole sono realizzate con un materiale conduttivo il quale scarica l’elettricità statica creatasi in seguito allo sfregamento. Buoni risultati lo danno i rulli, fatti con una gomma molto morbida in grado di rimuovere la polvere. È importante lavare il rullo perché se c’è troppa polvere accumulata sulla superficie, perde efficacia.
Ci sono anche dei kit di pulizia che comprendono un panno (comunissimo in vero) e un liquido che va spruzzato sul disco. Dopo aver applicato il prodotto, basta attendere pochi secondi e poi passare in senso circolare il panno, prima dall’esterno verso l’interno e poi dall’interno verso l’esterno. Fatto ciò, date qualche minuto al disco affinché si asciughi.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
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