Come scegliere la migliore pietra refrattaria per pizza Whirlpool del 2024?
Il nome può trarre in inganno e può far pensare a una pietra stile Neanderthal: non è così! Si tratta in realtà di una piastra fatta di materiale refrattario (come l’argilla o la cordierite) che ha molteplici proprietà.
innanzitutto può cuocere molto velocemente gli alimenti ad altissime temperature, perché trattiene il calore consentendo al forno tradizionale di superare il suo limite in materia di gradi. Riesce poi ad assorbire i liquidi in eccesso dai cibi, donando una particolare croccantezza a prodotti lievitati come il pane e la pizza.
Caratteristica molto importante, non consente di bruciare le pietanze, in quanto la superficie a contatto con la pietra si dorerà senza carbonizzarsi. Infine, riesce a mantenere costante la temperatura del forno, anche quando lo si apre, riducendo gli sbalzi termici provocati dall’apertura dello sportello.
Spessore, forma e dimensioni
Chi è solito confrontare i prezzi, terrà conto del costo delle pietre refrattarie in commercio per individuare quella più economica. Una volta appurato questo fattore, ce ne sono altri da prendere in considerazione.
Nella classifica poniamo all’apice lo spessore, che è uno degli aspetti più importanti in assoluto. Un prodotto molto sottile ha minore inerzia termica: per questo motivo potrà assorbire e trattenere meno calore, dando un contributo esiguo al mantenimento della stabilità della temperatura del forno.
D’altro canto, una piuttosto spessa cuocerà molte pizze senza perdere calore ma richiederà parecchie ore per scaldarsi completamente, utilizzando così troppa energia. Per questa ragione, è preferibile optare per una tra gli 1,5 e i 2,5 centimetri, in grado di realizzare più pietanze alla volta ma scaldandosi in un tempo ragionevole (tra i 40 e i 60 minuti).
Per quanto concerne la forma, la migliore marca è quella che produce pietre refrattarie di forma quadrata o rettangolare, che si dimostrano essere più comode e versatili rispetto a quelle rotonde. Le dimensioni devono essere pari a quelle del forno di casa, altrimenti il prodotto risulterà una spesa inutile.
Qualche accortezza
Anche se può conquistare l’occhio, la pietra smaltata è assolutamente dannosa per la salute. Contiene infatti piombo, che è velenoso e deve essere sempre evitato in cucina. La stessa attenzione si deve prestare se si pensa di utilizzare elementi presenti sul mercato che riguardano il settore edilizio.
Questa scelta è del tutto sconsigliabile, in quanto prodotti del genere potrebbero contenere sostanze molto nocive alla salute che vengono a sprigionarsi nel momento della cottura.
Whirlpool PTF100
Principale vantaggio
Le dimensioni pari a 35×35 cm consentono di preparare pizze anche grandi, al pari di quelle che vengono prodotte in una normale pizzeria con forno a legna. Consente anche di cuocere altri alimenti come pesce al cartoccio, carne e così via.
Principale svantaggio
La pietra da forno refrattaria di Whirlpool tende a trattenere l’olio utilizzato per la pizza, quindi si macchia molto facilmente, anche se per fortuna non trattiene odori e non condiziona la preparazione delle pizze.
Verdetto: 9.8/10
Pietra refrattaria che cambia la vita di chi ama prepararsi la pizza in casa. Consente una cottura uniforme e le sue dimensioni permettono di preparare pizze tonde o quadrate dalle buone dimensioni. Il prezzo è nella media.
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Descrizione Caratteristiche Principali
Cottura a regola d’arte
La principale qualità della pietra refrattaria per pizza prodotta da Whirlpool è la sua capacità di cuocere in maniera uniforme qualsiasi cibo venga posto sopra di essa. Nata per cucinare pizze a regola d’arte, la versatilità di questa pietra refrattaria è confermata dai giudizi entusiastici degli utenti che l’hanno acquistata che, oltre alla pizza, hanno preparato crostate, pane, biscotti, pesce al cartoccio con il medesimo, ottimo risultato.
La pietra refrattaria è prodotta in terracotta, materiale utilizzato per cucinare fin dai tempi antichi. Il suo habitat naturale, ai giorni nostri, è il forno a elettrico o a gas, ma si può tranquillamente adoperare per cucinare utilizzando un camino o un barbecue, rendendola quindi molto pratica e predisposta a vari tipi di fonti di calore destinate alla cottura di alimenti.
Pizza come in pizzeria
Quando si cucina una pizza, motivo principale per cui molti utenti si sono indirizzati verso questo prodotto, il calore generato dalla pietra, più quello del forno, consente una cottura perfetta di questo alimento, sia nella parte poggiate sulla pietra, sia nella parte dove sono gli ingredienti. In soli 4 minuti, con un forno ben caldo, si può sfornare una gustosa pizza.
Molti utenti consigliano di riscaldare il forno a 240 gradi prima di inserire la piastra, che di norma va posizionata a mezza altezza. Appena questa raggiunge una temperatura elevata si può inserire la pizza cruda, aiutandosi con la pala in legno fornita in dotazione. Dopo pochi minuti, all’incirca tra i 4 e i 6, si può sfornare la pizza e gustarla.
L’utilizzo della pietra refrattaria consente di eliminare il problema dei forni attuali che tendono a “biscottare” alcuni tipi di alimenti a lievitazione, appunto come la pizza, non riuscendo ad arrivare alle temperature molto elevate che sono tipiche dei forni a legna delle normali pizzerie. Questo problema è appunto risolto con la pietra refrattaria, che trattiene il calore senza disperderlo arrivando così alla temperatura ideale per cuocere la pizza.
Composizione
Tra le caratteristiche tecniche che sono determinati per questo tipo di prodotto, spicca tra tutte la qualità dei materiali con cui è fatta questa pietra refrattaria. Infatti il modello proposto da Whirlpool è realizzato con particolari tipi di argille, cotte alla temperatura di ben 1.320 gradi per amalgamarle alla perfezione.
Le dimensioni della piastra, pari a 35×35 cm. consentono di inserirla in forni tradizionali da cucina senza problemi. Tali misure, inoltre, permettono di preparare pizze dalle dimensioni standard, ovvero come quelle che si possono degustare in pizzeria. Non serve utilizzare carta da forno, ma basta solamente appoggiare la pizza sulla piastra. Non sarà impossibile che l’olio che cola dalla pizza vada a macchiare la piastra, ma questo non è un problema tale da limitare le sue potenzialità nella cottura delle pizze successive.
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