I 5 Migliori Auricolari Bluetooth del 2024

Ultimo aggiornamento: 23.12.24

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Auricolari Bluetooth – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Gli auricolari Bluetooth hanno un indiscutibile vantaggio: non si trasformano in un garbuglio di cavi inestricabili e sono sempre pronti all’uso. Sono quasi insostituibili per ascoltare musica e parlare al telefono quando si fa sport o si è in auto, e in qualche caso possono essere usati anche in piscina mentre si nuota. Permettono di connettersi a un impianto stereo in una diversa stanza della casa liberi dal vincolo di un cavo, e, se la scelta è giusta, garantendosi un’ottima qualità del suono. Ne abbiamo analizzato diverse tipologie, per consigliare quella più adatta alle vostre esigenze. Il primo posto è stato assegnato a un modello particolarmente economico, ma non per questo scadente. Anzi, visto che le HomeScam Cuffie Bluetooth 5.0 si accoppiano facilmente a qualunque dispositivo e hanno dimensioni e peso davvero ridotti. Apple AirPods con custodia di ricarica wireless rappresentano una tra le eccellenze per quel che riguarda gli auricolari senza fili. Design che punta come sempre a un bianco minimal, nascondono al loro interno un mondo in cui tecnologia e connettività vanno mano nella mano.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Guida all’acquisto – Come scegliere i migliori auricolari Bluetooth?

 

Gli auricolari Bluetooth sono ideali per lo sport, ma anche per ascoltare musica comodamente adagiati su una poltrona mentre si legge un libro, senza l’impiccio di un cavo, e magari di una prolunga, che attraversa l’intera stanza. 

L’ascolto in cuffia, compatibilmente con la cautela che merita il vostro udito, consente maggiore libertà nella regolazione dell’audio, senza disturbare i vicini. Insomma, tra i cosiddetti prodotti cellular line, le cuffie Bluetooth sono forse i più utili.

Qualunque sia il vostro obiettivo, proviamo a suggerire pochi criteri per capire quale auricolare Bluetooth comprare. Rispetto alle cuffie, questi modelli hanno sicuramente il vantaggio delle dimensioni ridotte, per cui vanno tranquillamente in borsa, borsello per donna, zainetto.

 

 

Per lo sport: comodità prima di tutto

Se state cercando un prodotto per fare sport, il comfort è uno dei principali elementi di valutazione: il migliore auricolare Bluetooth è quello che ci si può dimenticare di avere indosso. 

I prodotti creati a questo scopo, generalmente, si agganciano alle orecchie e al collo, con un filamento sottile, oppure si indossano all’interno dell’orecchio, senza nessun tipo di cavetto che li colleghi.

Devono essere leggeri, ma garantire stabilità nel movimento e, possibilmente, resistere al sudore e all’acqua.

Sono ormai quasi tutti dotati di microfono, per rispondere alle telefonate: è sempre più diffusa la voce sintetica che annuncia il mittente o legge un messaggio in arrivo.

In ogni caso, hanno bisogno di connettersi al vostro cellulare o, quantomeno, a un dispositivo Bluetooth su cui abbiate caricato la musica che preferite.

Esistono modelli di cuffie da running che permettono anche di archiviare localmente un certo numero di file, ma in tal caso la tecnologia Bluetooth non serve: si tratta di auricolari con lettore di Mp3 incorporato. 

La distanza massima tra il segnale e il dispositivo di ricezione non dovrebbe superare i 10 metri. Esiste la possibilità teorica, per un segnale Bluetooth, di percorrere fino a 100 metri, ma è improbabile (per non dire impossibile) che possediate un telefonino o un notebook con un chip di questa potenza.

In un auricolare Bluetooth è invece fondamentale una buona autonomia della batteria ricaricabile, e la comodità dei comandi manuali. 

Alcuni modelli con microfono consentono di usare gli assistenti vocali di iOS e Android e di collegarsi ad Alexa di Amazon.

 

Potenza del Bluetooth

La maggior parte dei dispositivi con Bluetooth trasmette con una potenza di 2,5 mW (milliwat) ed è definita di classe 2.

Ma esistono ulteriori discriminanti per capire la qualità di segnale e di ricezione Bluetooth.

Parliamo, di fatto, di una trasmissione che viaggia su frequenze radio. Le stesse che usa il Wi-Fi di casa vostra, ma con una potenza 35 volte inferiore.

Se il Wi-Fi serve a collegare più dispositivi sparsi su un’ampia superficie, il Bluetooth ne accoppia solitamente due, sebbene non si tratti di un limite invalicabile (a un computer si possono abbinare mouse, tastiera e cuffie Bluetooth, senza problemi).

Le versioni attualmente sul mercato vanno dalla 1.0 alla 5.0. Le differenze tra un aggiornamento e l’altro sono di diverso tipo: dalla possibilità di cifratura del segnale alla velocità di trasmissione. 

Sembra proprio che l’ultimo nato, il 5.0, costituisca il più significativo balzo in avanti fin qui compiuto da questa tecnologia.

Per sfruttare pienamente le potenzialità delle versioni più recenti, occorre siano supportate da entrambi i dispositivi che si desidera connettere: se vogliamo ascoltare musica su una cuffia con Bluetooth, per esempio, 4.0, bisogna scegliere una trasmittente (sia essa una cellulare o un impianto stereo) 4.0.

 

Cuffie per cultori del suono

Se il vostro obiettivo non è un auricolare Bluetooth per lo sport, ma siete più interessati alla qualità del suono e all’isolamento, potreste orientarvi verso un tipo di prodotto completamente diverso, e mediamente più costoso. 

Non si tratta di auricolari da inserire all’interno del padiglione (in ear), pratica che comporta pur sempre qualche problema “igienico”, ma cuffie vecchio stile che coprono completamente le orecchie (on ear – over ear).

Non è raro, ormai, incontrare persone che adottano questi modelli, equipaggiati di microfono e di sofisticate funzioni di eliminazione dei rumori di fondo, anche quando viaggiano su un autobus o in treno.

In questo caso, a fare la differenza è la qualità di trasmissione e di ricezione del segnale. Come si è detto, questa non dipende solamente dalle caratteristiche delle cuffie che acquistate, ma anche dalla potenza della “trasmittente”.

 

 

Auricolari senza auricolari

Mentre cercate di capire come scegliere un buon auricolare Bluetooth, nulla vieta di valutare i modelli che sfruttano la trasmissione ossea del suono. Si appoggiano, per esempio, alla base del cranio e hanno il principale vantaggio di non costringervi a infilare e tenere un tappo di silicone nelle orecchie, magari in una situazione in cui sudate molto. 

Inoltre, riducono l’isolamento acustico, potenzialmente rischioso se, per esempio, si corre in città e si deve attraversare una zona di traffico. Ci sono luoghi e circostanze in cui è importante conservare una buona percezione dei suoni intorno a noi.

 

I 5 Migliori Auricolari Bluetooth – Classifica 2024

 

1. Homscam Cuffie Bluetooth 5.0

Principale vantaggio

Davvero ottimo il rapporto tra qualità e prezzo, tenendo anche conto sia delle dimensioni davvero ridotte sia dalla presenza del Bluetooth 5.0, che assicura connessioni semplici e una resa sonora di buon livello.

 

Principale svantaggio

Migliorabile la resa dei bassi, inoltre in ambienti particolarmente rumorosi l’ascolto della musica o delle conversazioni telefoniche è pregiudicato.

 

Verdetto: 9.7/10

Auricolari Bluetooth made in China economici ma semplici da indossare e da utilizzare. La resa in fase d’ascolto è soddisfacente, inoltre l’autonomia è davvero apprezzabile e la custodia che fa anche da ricarica è la classica ciliegina sulla torta. 

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Piccoli ed economici

Uno dei trend degli ultimi anni sono indubbiamente gli auricolari senza fili di dimensioni ridotte e che si adattano perfettamente alle orecchie. Sul mercato ce ne sono davvero tantissimi modelli ma noi abbiamo voluto premiare quelli di Homscam in virtù dell’eccellente rapporto tra qualità e prezzo, visto che costano poco ma soddisfano sotto tanti punti di vista, a cominciare dalla presenza del Bluetooth in versione 5.0.

Questa scelta consente di avere una connessione sempre stabile, a una distanza fino a circa 30 metri dal dispositivo a cui sono collegati (muri spessi permettendo…), e di godere di una qualità d’ascolto di buon livello. Certo stiamo parlando pur sempre di auricolari low cost ma la resa della musica o del parlato (si possono utilizzare anche per effettuare e ricevere telefonate) è più che soddisfacente. Qualche perplessità l’abbiamo solo sui bassi che, pur intervenendo sull’equalizzatore, restano piuttosto piatti e poco entusiasmanti ma, lo ribadiamo, a queste cifre è ingiusto pretendere di più. 

Autonomia e ricarica

Come molti altri modelli analoghi, anche questi auricolari di Homscam sono dotati di una custodia che funziona da carica batterie. È dunque sufficiente posizionare le due cuffiette nei loro alloggiamenti perché vengano ricaricate. Inoltre non appena le rimuoverete si accenderanno e attiveranno immediatamente, effettuando in automatico la connessione con lo smartphone o il lettore MP3. 

L’autonomia è più che soddisfacente, tanto più che la custodia non è ingombrante e dunque potrete portarla con voi, così da riporvi gli auricolari quando non li utilizzate. Piacevole la gestione delle varie funzioni tramite i tasti touch a sfioramento. 

Gli auricolari sono piccoli, leggeri (meno di 5 grammi ognuno) e, grazie alla presenza di diversi gommini, si adattano piuttosto facilmente alle varie tipologie di orecchie. L’aggancio è saldo e questo spinge numerosi utenti a utilizzarli anche quando praticano sport, all’aperto come in palestra. 

 

Conclusioni

Nella sterminata possibilità di scelta di modelli simili, dunque, gli auricolari Bluetooth di Homscam si fanno apprezzare e, a nostro giudizio ma anche leggendo i pareri di coloro che hanno avuto già modo di acquistarli e provarli, meritano di essere tenuti in considerazione, in particolare se non avete specifiche esigenze d’ascolto e se non volete spendere cifre importanti. 

Va infine detto che si tratta di dispositivi made in China, il che aiuta a comprendere il perché del prezzo economico. Nel complesso però, anche analizzando la qualità dei materiali, non possiamo che esprimere una certa soddisfazione e, quindi, collocarli al primo posto della nostra classifica dei migliori auricolari Bluetooth del 2024.

 

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2. Apple AirPods con Custodia di Ricarica Wireless

 

Sfruttando il chip H1 di Apple, la casa di Cupertino ha inserito dentro due piccoli auricolari una potenza in scala ultraridotta. Velocità nella gestione dei brani che si accompagna alla rapidità nella connessione bluetooth e nel rapporto con il sistema vocale Siri. All’interno della confezione si trova anche la custodia con sistema di ricarica wireless. Si ha così la certezza di un set di auricolari al massimo della carica.

Una combinazione di sensori ottici e accelerometri capisce quando vengono indossate le cuffie, interrompendo poi la riproduzione una volta che gli auricolari sono rimossi. Un sistema di riconoscimento vocale comprende quando si sta conversando, così da smussare e attutire i rumori di fondo per una migliore conversazione. Per capire al volo quanta carica resta ancora, è sufficiente avvicinare gli auricolari all’iPhone così da non avere brutte sorprese e restare senza musica.

L’interazione con Siri è la chiave ulteriore che sblocca l’accesso a una multimedialità che passa oltre alla musica anche alle chiamate e alla gestione di altre informazioni, così da mettere in comunicazione il telefono con gli auricolari

Pro
Design:

Il tocco Apple si nota anche in questo modello, pensato e progettato con una cura e un’attenzione speciale. Forma e sostanza che si uniscono in uno dei migliori auricolari attualmente sul mercato.

Autonomia:

Una volta tolti dalla base di carica, gli auricolari garantiscono fino a tre ore di ascolto continuato di musica. L’aver poi una base wireless che si può ricaricare grazie al sistema di ricarica certificata Qi.

Gestione ascolto:

Nessun tasto o altro elemento accessori. Basta un semplice tap e l’avvicinamento dell’auricolare a un telefono Apple per dare il via all’ascolto. Un discorso intuitivo che segue anche la ricezione di chiamate telefoniche e informazioni da ricevere via Siri.

Contro
Configurazione:

Per chi vuole provare le cuffie e impostarle per l’ascolto su un dispositivo Android è d’obbligo passare per un primo settaggio via iPhone. Al momento è l’unico modo per scaricare un firmware e superare così l’impasse.

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3. Jabra Elite 65t Cuffie Auricolari True Wireless, In-Ear, Bluetooth 5.0

 

Con il Jabra élite 65t facciamo un bel salto di prezzo, ma anche di prestazioni e di comfort.

Parliamo di auricolari separati e usabili separatamente (in auto, per esempio), che si infilano semplicemente nell’orecchio.

Sono incredibilmente leggeri ed ergonomici, tanto da non accorgersi di averli addosso. Possono essere usati per lo sport grazie anche a una buona impermeabilità (IP55), perfetta per il sudore, per frequenti risciacqui, perfino per una doccia, ma non per tenerli immersi in acqua. 

I comandi manuali posti sulla parte superiore dell’auricolare sono reattivi ed efficienti. 

Basta un tocco leggero per cambiare volume e canzone. Per mettere in pausa, invece, è sufficiente togliere dall’orecchio una delle due punte. Quando la si indossa nuovamente, l’ascolto riprende dal punto di interruzione.

Il sistema a quattro microfoni offre un ottimo isolamento dai rumori esterni, anche se, considerato il prezzo, ci si poteva aspettare qualcosa in più.

In compenso, la resa del suono è fantastica. Se si vuole cercare il pelo nell’uovo, si trova qualche limite nella restituzione dei bassi, ma molto dipende dal tipo di musica che si ascolta: nel complesso il suono è cristallino e ben bilanciato e bassi troppo invadenti danno fastidio quando si ascolta, per esempio, un film. 

La batteria garantisce 5 ore, effettive, di autonomia, moltiplicabili fino a 15 grazie alla custodia tascabile, che permette tre ricariche complete.

Compatibile con Bluetooth 5.0, se la trasmittente è all’altezza offre una connessione sicura, senza latenze e interruzioni. 

L’app abbinata al prodotto funziona perfettamente su Android e iOS, ma dà il meglio di sé con i modelli più recenti.

In questo schema, sintetizziamo i punti di forza e di debolezza di questo elegantissimo prodotto.

Pro
Perfetta ergonomia:

ogni orecchio è diverso, ma queste auricolari si adattano ai padiglioni e non sembra neppure di indossarli. 

Suono eccellente:

suono bilanciato e cristallino. Sono cuffie ideali per lo sport, ma adatte all’ascolto puro della musica.

Bluetooth 5.0:

supporta la versione più avanzata della tecnologia Bluetooth, garantendo connessioni stabili e di alta qualità.

Contro
Prezzo alto:

Il prezzo è oggettivamente alto, ma include un caricatore portatile che permette di allungare l’autonomia della batteria.

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4. SoundPeats Air3 Auricolari Bluetooth V5.2

 

Gli auricolari proposti da SoundPeats abbinano stile e qualità complessiva tipiche dei modelli di ben altra fascia di prezzo ma l’azienda produttrice è riuscita a coniugare questi elementi con un prezzo di vendita molto interessante. Parliamo di auricolari Bluetooth 5.2 con design semi-in-ear e pensati sia per l’ascolto della musica sia per essere utilizzati per le conversazioni telefoniche.

Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive più interessanti degli Air3 spiccano un driver a diaframma da 14,2 mm in grado di assicurare un campo sonoro più ampio, la tecnologia Qualcomm TrueWireless Mirroring che, in abbinamento con il Bluetooth 5.2, offre una connettività esente dalle interruzioni e la funzione che permette agli auricolari di “capire” quando vengono indossati e rimossi, così da attivare o interrompere la riproduzione musicale. 

A tutto questo si aggiunge, aspetto rilevante tenendo conto del prezzo di vendita, la tecnologia di eliminazione del rumore cVc 8.0, ottima durante le conversazioni telefoniche, visto che aumenta la chiarezza della voce dell’interlocutore e riduce drasticamente il rumore ambientale. L’interazione avviene tramite il touch che, però, è davvero molto sensibile e non sempre è semplice impartire il comando che si desidera. Piacevole il design della custodia di ricarica, realizzata con un materiale piuttosto scivoloso ma che integra un tasto per passare dall’accoppiamento con un dispositivo a un altro. Più che soddisfacente la durata della batteria. 

Pro
Chiarezza:

La funzione di cancellazione del rumore garantisce conversazioni telefoniche sempre nitide sia per voi sia per il vostro interlocutore.

Hi-tech:

Davvero numerose le soluzioni tecnologiche integrate che consentono un ascolto gratificante nonché una gestione semplice dei vari dispositivi abbinati.

Prezzo:

Tenendo conto della qualità dei materiali, della ricchezza delle funzioni e della resa sonora, il costo di queste Air3 appare decisamente interessante.

Contro
Comandi:

Sono touch nonché molto sensibili, il che non sempre rende agevole impartire l’ordine che si desidera e vederlo eseguito al primo colpo.

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5. Samsung Galaxy Buds 2024 Auricolari Wireless

 

Ecco un altro prodotto che riscuote successo online ed è tra i più venduti. I mini auricolari in-ear di Samsung possono essere usati separatamente, quindi sono adatti anche all’uso in macchina e si possono condividere, rinunciando alla stereofonia.

Dispongono, inoltre, di una particolare modalità Ambient, che consente di non isolarsi e continuare a percepire voci e rumori circostanti.

La qualità del suono, d’altra parte, non è elevatissima, ma è più che accettabile se si considerano le dimensioni dei padiglioni, e l’audio stereo in conversazione si traduce in comunicazioni più nitide. 

A questo proposito, una voce sintetica annuncia il nome del mittente della chiamata o di un messaggio, permettendovi di rispondere o rifiutare con un tocco delle dita.

I comandi per il volume e per la gestione delle chiamate si trasmettono, infatti, attraverso l’area touch posta sugli auricolari stessi. 

Con un tocco prolungato è possibile personalizzare e differenziare le funzioni sull’orecchio destro e sinistro.

A proposito di orecchie, sono venduti con tre diversi archetti e tre punte in gomma di diverse dimensioni.

La custodia, grande come un portapillole, funziona da caricabatterie (tra l’altro in modalità wireless, quindi senza cavetti aggiuntivi) e permette di estendere l’autonomia delle auricolari da 5 ore fino a 7. 

Vi proponiamo una tabella riassuntiva per capire meglio se queste siano le auricolari Bluetooth adatte a voi.

Pro
Quasi invisibili:

auricolari e custodia occupano lo spazio di un portapillole, adatto a qualunque tasca.

Personalizzazione:

Dall’area touch predisposta sui padiglioni è possibile personalizzare le funzioni accessibili dall’auricolare destro e sinistro. Ma attenti a non confondervi...

Contro
Poco sportive:

se lo scopo dell’acquisto è avere un prodotto adatto a fare sport, meglio cercare altrove. Non sono state disegnate per condizioni estreme.

Suono non impeccabile:

non si può chiedere troppo a un modello pensato per essere soprattutto leggero e compatto, ma la qualità del suono, sebbene accettabile, non è tra le sue caratteristiche migliori.

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Come usare gli auricolari Bluetooth

 

Dopo un’attenta comparazione tra le offerte del mercato, fatta la propria scelta, bisogna che  l’acquisto funzioni. Un auricolare Bluetooth si accoppia potenzialmente a qualunque dispositivo sia predisposto alla stessa tecnologia: impianto stereo, tv, computer, cellulare, tablet. Non tutti lo sanno, ma è possibile usarli anche se, per ipotesi, la nostra tv o il nostro impianto stereo non sono esattamente all’avanguardia.

 

 

Occorre munirsi di un trasmettitore Bluetooth che si colleghi agli ingressi audio di un vecchio televisore o di casse un po’ vintage, con una spesa che può andare dai 20 ai 100 euro, e il gioco è fatto.

Le istruzioni per farli dialogare possono variare a seconda del tipo di prodotto e del software usato.

In generale, occorre attivare la funzione Bluetooth su entrambi i dispositivi, quindi, tramite software, attendere che appaia il nome della periferica a cui vogliamo abbinarci e procedere alla connessione.

Gli auricolari, generalmente, prevedono si parta con il prodotto spento. Si deve poi individuare il tasto multifunzione, che solitamente regola la ricezione delle chiamate dal cellulare, e tenerlo premuto finché un led non cominci a segnalare che è stata attivata la funzione di abbinamento a un altro dispositivo. Si incontrano molti prodotti, ormai, che comunicano vocalmente l’avvenuto o fallito “accoppiamento”.

Tutti i cellulari Android e Apple permettono di accedere facilmente all’attivazione del Bluetooth da menu semplici e chiari.

Per Android, bisogna cercare e selezionare l’icona Impostazioni, quindi accedere alla voce Wireless e reti e, infine, nella sottosezione Bluetooth, spostare su ON la levetta virtuale che sta proprio accanto a Bluetooth. Dopo poco, si vedrà il nome del nostro auricolare tra i Dispositivi disponibili.

Ugualmente semplice è la procedura su un iPhone: dall’icona impostazioni (la rotella dentata) si passa a un quadro generale delle funzioni, tra cui, visibile tra le prime, quella Bluetooth. Si sposta su ON l’apposita levetta e il resto è storia.

 

Questione di Codec

La qualità del suono che arriva a una cuffia wireless è in buona parte determinata anche dai codec audio supportati, un elemento sottovalutato nei consigli d’acquisto in Rete.

La parola Codec è la sintesi di “compressione-decompressione”. In pratica, l’audio digitale è compresso alla fonte, così da permetterne la trasmissione wireless agli auricolari, e decompresso quando giunge a destinazione, per poterlo ascoltare. 

Ci sono codec che garantiscono una fedeltà al suono originale meglio di altri, ma è tutto vano se non sono supportati dal dispositivo sorgente e dalle cuffie. 

Tra i codec più comuni e universalmente supportati c’è l’SBC, con una banda massima di 328 Kbps. 

Se cercate un suono ad alta risoluzione, non fa per voi. Inoltre, tende a mostrare una latenza elevata, vale a dire un intervallo di tempo eccessivo tra il momento in cui il suono è prodotto e quello in cui è trasmesso. 

Un difetto evidente se usate cuffie Bluetooth per ascoltare la tv, e l’audio potrebbe risultare disallineato rispetto alle immagini. 

 

Il suono migliore

Non soffre di questi problemi il Codec apTX, acquistato anni fa da Qualcomm, capace di avvicinarsi molto alla qualità audio originale di un CD. 

L’azienda ne ha sviluppato di recente una versione più aggiornata ed efficiente, chiamata apTX HD, che consente di codificare l’audio in una risoluzione a 24 bit con frequenze di campionamento fino a 48 kHz, teoricamente superiori a quelle di un CD.

Gli utenti Apple non possono fare a meno del codec AAC, necessario per iTunes, ma usato anche in alcune console di gioco, lettori audio digitali ad alta risoluzione e sistemi di intrattenimento per auto. AAC offre un audio più fedele rispetto al diffusissimo codec MP3, a parità di trasmissione in bit.

Infine, Sony ha sviluppato il suo LDAC, con una larghezza di banda fino a 990 Kbps, audio codificato in una risoluzione fino a 24 bit e frequenze di campionamento fino a 96 kHz.

 

 

Mantenete il controllo

È indispensabile accedere direttamente dagli auricolari ad alcune funzioni, quali il volume, la ricezione di una chiamata telefonica o il passaggio da una canzone all’altra.

Per farlo, molti produttori collocano alcuni pulsanti a destra o a sinistra, in posizioni comode per le dita.

L’esperienza risulta ancora più semplice se si possono riconoscere al tatto i simboli che caratterizzano le diverse funzioni.

La nuova tendenza è predisporre sull’auricolare una superficie sensibile al tocco, che risponde ad alcuni movimenti. 

Se si fa scorrere il dito dalla parte posteriore verso la parte anteriore, è possibile passare alla traccia successiva nella playlist. Quando, invece, si scorre il dito verso l’alto o verso il basso, si regola il volume. Altre funzioni si attivano in base al numero di “tap”, cioè di tocchi con il dito, che si effettuano sul dispositivo.

 

 

 

Domande frequenti

 

Cosa significa Bluetooth? 

Bluetooth è la traduzione inglese di Blåtand, nome del condottiero Danese Harald I, che riunì le popolazioni scandinave sotto il cristianesimo. 

Allo stesso modo, metaforicamente, il protocollo inventato dalla Ericsson permette la connessione, senza fili, tra periferiche diverse. 

Il successo è stato tale da renderlo uno standard. Lo strano logo che lo identifica è il risultato della sovrapposizione di due rune nordiche (l’antico alfabeto vichingo, per semplificare), che rappresentano le iniziali H e B (Harald Blåtand, appunto).

È diviso in classi da 1 a 4, dove 1 è la più potente e 4 la più debole. 

Gli aggiornamenti hanno lo scopo principale di migliorare l’efficienza energetica e aumentare la sicurezza della trasmissione.

 

Cosa significa la sigla Pan? 

Pan o Wpan sono acronimi spesso associati alla tecnologia Bluetooth. Stanno per Wireless Personal Area Network. 

La definizione serve a distinguere scopi e struttura delle reti create tramite Bluetooth.

Non si tratta, come nel caso del Wi-Fi, di estese aree di lavoro che mettono in connessione decine di periferiche, ma di un piccolo network personale, su un’area non superiore ai dieci metri.

Questo non esclude, naturalmente, il collegamento di più dispositivi contemporaneamente. 

Nel caso degli auricolari, è evidente che non è possibile agganciarsi a più di una fonte di trasmissione nello stesso tempo. 

 

Il Bluetooth è sicuro per la salute? 

La domanda è legittima, poiché parliamo di dispositivi che trasmettono e ricevono attraverso frequenze radio, così come i cellulari e il Wi-Fi. 

Sembra di poter dire che gli auricolari Bluetooth, pur così vicini alla testa, non costituiscono un rischio per la salute. 

La loro potenza di trasmissione non è tale da produrre un significativo assorbimento di radiazioni. 

Tutti i prodotti in commercio si tengono molto al di sotto dei limiti di SAR (che è l’unità di misura per l’energia elettromagnetica assorbita dal corpo quando esposto a un campo elettromagnetico a radiofrequenza) previsti dall’Unione Europea, solitamente abbastanza prudente. 

L’Europa stabilisce un tetto di 2 Watt per kg, mentre gli auricolari Bluetooth non superano generalmente 0,250 Watt e, anzi, possono scendere a valori di 0,001 Watt. Molto più sicuri di un cellulare senza cuffie. 

 

Cos’è una connessione NFC?

NFC è l’acronimo di Near Field Communication. In pratica, i dispositivi compatibili con questa tecnologia possono essere collegati l’uno all’altro tramite Bluetooth, semplicemente accostandoli. 

Occorre, per prima cosa, sbloccare la voce NFC del nostro cellulare o del nostro tablet. Una volta fatto, il dispositivo deve essere accostato al tipico logo della tecnologia NFC, una “N” bianca in campo nero, presente, in questo caso, sull’auricolare. 

Se l’accoppiamento riesce, il dispositivo collegato dovrebbe rispondere con una vibrazione, o un suono. 

 

Qual è la migliore marca di auricolari Bluetooth?

È sempre difficile rispondere a questa domanda, in un mercato in grande espansione e molto diversificato. 

È evidente che i produttori impegnati da decenni nel settore audio danno solide garanzie: Bose, Pioneer, Sony, Bang & Olufsen, Jabra, per fare degli esempi.

Huawei, anche in questo settore, si propone con prodotti di buona fattura, come le FreeBuds, molto simili, nel design, alle auricolari Apple.

Gli appassionati dei prodotti Apple risponderebbero senza esitare che la mela morsicata è l’unico marchio a cui affidarsi ciecamente, ma è anche tra i più costosi. 

È meglio raccogliere più informazioni possibili, qualunque sia il nome del produttore, e avere le idee chiare su cosa si sta cercando. 

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici!

4 COMMENTI

Stefania

January 23, 2020 at 9:56 am

Buongiorno, la mia esigenza è trovare auricolari wireless che si colleghino contemporaneamente a due cellulari accesi; esistono e di quale marca?
grazie

Risposta
BuonoedEconomico

January 24, 2020 at 8:11 pm

Salve Stefania,

questa possibilità esiste ma non con tutte le tipologie di smartphone e di auricolari. Dunque la riuscita dell’operazione dipende da quali sono i due smartphone e quali gli auricolari. L’importante è che i vari dispositivi siano compatibili con la versione 5.0 del Bluetooth con supporto per il Dual Bluetooth, quello che consente collegamenti multipli. In alternativa ci sono alcuni modelli di cuffie, come per esempio queste Sony SBH52 (le trovi qui: https://www.amazon.it/Sony-1307-4710-SBH56-Headset/dp/B06XYVTBBV/) dotate di modalità Multipoint che consente di gestire due connessioni contemporaneamente, per chiamare da un dispositivo e riprodurre musica da un altro. È necessario passare manualmente alla modalità Multipoint dopo aver associato correttamente l’auricolare con un secondo dispositivo. Se si interrompe l’utilizzo di uno dei due dispositivi, è necessario passare manualmente alla modalità Singlepoint.

Saluti

Risposta
Mauro Bolognesi

September 25, 2019 at 5:26 pm

Potreste darmi qualche informazione sui nuovi auricolari bluetooth mifo ? Grazie

Risposta
BuonoedEconomico

September 26, 2019 at 6:46 pm

Salve Mauro,

immaginiamo tu ti riferisca agli auricolari Mifo O5. Si caratterizzano per una grande attenzione al design, sia per quel che riguarda la confezione – compatta e interamente in metallo – sia per i due auricolari, che si identificano facilmente perché contraddistinti da due colorazioni differenti, così da sapere con un colpo d’occhio quale sia il destro e quale il sinistro. La loro forma è studiata per adattarsi al meglio all’interno dell’orecchio, dunque sono perfetti per essere indossati mentre si corre o si pratica un’altra attività sportiva. Gli auricolari sono certificati IPX7 il che li rende resistenti all’acqua, dunque possono essere utilizzati anche quando piove o nel caso si sudi in modo abbondante. Dal punto di vista del sonoro, si tratta di un modello di fascia media, dunque non aspettarti un audio che lasci a bocca aperta ma la resa è comunque valida, in particolare in termini di pulizia di medi e alti. Per quanto riguarda gli aspetti meno convincenti, il pulsante per la regolazione del volume (integrato in uno dei due auricolari) è un po’ duro da premere e il microfono integrato non ha un range adeguato per essere sfruttato in modo soddisfacente per le conversazioni telefoniche. Insomma si tratta di un prodotto interessante, venduto a un prezzo non proprio low cost ma comunque adeguato alla tipologia dell’oggetto e alle sue caratteristiche sia di design sia di resa sonora.

Saluti

Risposta

Buonoedeconomico fa parte del gruppo Seroxy che gestisce diversi progetti in vari Paesi: Germania, Francia, Olanda, Spagna, Polonia, Romania e Canada.

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