Camini a bioetanolo – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni del 2025
Il top per noi è Outsunny 110 cm 3LT, un camino in acciaio inox verniciato con polveri resistenti al calore. La presenza di due bruciatori consente di emanare più calore, riscaldando prima l’ambiente. Subito dopo viene Homcom 1.5 LT 78 x 25 x 58, dal design elegante e moderno, adatto per ambienti di 20 m². Ha un serbatoio da 1,5 L per circa tre ore di utilizzo ma molto dipende dalla fiamma che è regolabile.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!

Il camino a bioetanolo Outsunny è dotato di ben due bruciatori che consentono di riscaldare l’ambiente molto velocemente. La struttura in acciaio inox è inoltre verniciata con materiale resistente a un calore che arrivi fino a 800 gradi, impedendo al prodotto di rovinarsi.
Alcuni utenti sostengono che il bioetanolo, data la presenza di più ugelli, crei un odore un po’ troppo forte e disturbante. Raccomandano perciò di non fare un uso spropositato di questo prodotto.
Un articolo pensato per essere un perfetto complemento d’arredo, ma con il vantaggio di propagare un certo tepore in una stanza di dimensioni abbastanza contenute.
La seconda opzione

È un caminetto apprezzato soprattutto per il design moderno ed elegante, capace di abbellire un ambiente anche quando è spento.
Non può essere fissato alla parete, al massimo può essere posizionato su una mensola.
Questo modello va bene per ambienti di 20 m² al massimo. Il serbatoio è da 1,5 L e dovrebbe essere sufficiente per circa tre ore; la fiamma è regolabile.
Da considerare

Quello di Stones è un camino a bioetanolo ideale per chi vuole acquistare un prodotto dalla forma particolare, che dia un aspetto diverso al proprio ambiente. È pensato per essere fissato al muro e aggiungere eleganza all’ambiente, grazie al suo mix di metallo, acciaio e vetro.
Alcuni utenti, che si aspettavano di vedersi recapitato anche un litro di etanolo in omaggio, sono rimasti delusi. Il carburante deve essere acquistato a parte, ma non si tratta di una spesa così esosa.
Chi vuole distinguere la propria casa può inserire un elemento del genere in un ambiente contenuto, per unire alla produzione di calore una decorazione davvero suggestiva.
Come scegliere il miglior caminetto a bioetanolo
Il caminetto a bioetanolo è un oggetto divenuto nel corso del tempo un complemento d’arredo per ambienti domestici e non solo. Il suo grande vantaggio sta nell’utilizzare un combustibile che non rilascia sostanze nocive per la salute né odori poco piacevoli.
La nostra guida è stata pensata per sottolineare quali siano le caratteristiche principali da non sottovalutare nella scelta. Dai un’occhiata anche ai prezzi per individuare il modello più conveniente sul mercato.
Guida all’acquisto
Come funziona
Perché scegliere un caminetto a bioetanolo? Principalmente per la sicurezza del combustibile, che riesce anche a riscaldare velocemente la stanza nella quale si trova. Viene inizialmente inserito in un serbatoio che lo trasforma in vapore, per poi arrivare nel bruciatore, costruito in acciaio inossidabile.
L’assenza di canna fumaria rende più facile la propagazione del calore all’interno dell’ambiente: in una sala di piccole dimensioni ci vorrà circa un’ora per avere il giusto tepore. Non è necessario collegarlo né all’impianto a gas, né a quello elettrico, garantendo un risparmio anche sui costi di installazione.
Quest’ultima si rivela molto facile e non richiede particolari competenze, dato che risulta anche molto sicuro per la mancanza di esalazioni negative che avrebbero bisogno di una cura maggiore. Non alimentandosi poi con legna o pellet, non sporca la casa con i suoi residui, quindi pulirlo si rivela un’azione semplice e rapida.
La migliore marca sarà quella che darà una garanzia di almeno 24 mesi, mettendo a disposizione un servizio di assistenza in caso di guasti o malfunzionamenti.
Le tipologie
Chi è solito confrontare i prezzi, si renderà presto conto che la spesa da effettuare per un camino a bioetanolo non dovrà essere inferiore a una certa cifra, per non rischiare di acquistare un prodotto poco valido.
Nonostante la grande varietà di modelli presenti in commercio, possiamo raggruppare questi prodotti in tre tipologie principali. Il più tradizionale e in cima alle classifiche degli acquirenti è quello da terra, posizionato a ridosso di una parete o ad angolo. Questo modello è di solito preferito da chi vuole un caminetto che rievochi il più possibile quello classico.
I modelli a isola possono invece essere posti in qualsiasi parte della stanza perché non hanno bisogno di una superficie posteriore che li sostenga. Inoltre sono spesso dotati di ruote che permettono di spostarli facilmente dove si desidera.
Chi vuole essere ancora più originale può optare per un caminetto da tavolo, come quello a forma di vaso, che diventa un complemento d’arredo ovunque lo si voglia mettere.
I consumi
Se hai già consultato la recensione di altri utenti, saprai bene che molto spesso non si sceglie un modello del genere come principale elemento per riscaldare gli ambienti. Il consumo del camino a bioetanolo è infatti abbastanza elevato, intorno ai 2.000-5.000 watt, a seconda del modello scelto. Se hai in mente di tenerlo acceso per più di un paio d’ore, dunque, preparati a una bolletta più consistente di quella che ricevi di solito.
Pensato per essere anche un prodotto di design, questo camino deve incontrare i tuoi gusti e intonarsi con lo stile dell’appartamento, perciò opta per il prodotto che più ti piace e che sia in grado di dare un tocco in più a una stanza ben arredata, aggiungendo l’utile al dilettevole.
I migliori caminetti a bioetanolo del 2025
Qui trovate i cinque modelli più validi, che abbiamo reperito tramite una comparazione di quelli venduti online. Date loro un’occhiata per individuare uno dei migliori camini a bioetanolo del 2025.
Prodotti raccomandati
Outsunny 110 cm 3LT
Optare per un caminetto a bioetanolo da parete può essere una scelta saggia quando si intende aggiungere un elemento di pregio a una stanza elegante. Questi modelli diventano un quadro vivente, che crea atmosfera e riscalda allo stesso tempo.
Uno dei prodotti più venduti risulta essere quello di Outsunny, realizzato in acciaio inox molto resistente al calore grazie alla vernice della quale è rivestito. Questo camino è ideale per ambienti di grandezza non superiore ai 30 mq, se si vuole creare un buon tepore al loro interno.
I due bruciatori da 1,5 litri ciascuno, consentono di riscaldare abbastanza velocemente e per un tempo di circa 4 ore, motivo per il quale non lo si può preferire come unico sistema di riscaldamento (oltre ai consumi in termini di energia elettrica).
L’unico inghippo riscontrato da alcuni utenti riguarda l’odore molto forte che emana il bioetanolo, quando vengono usati entrambi i bruciatori. Meglio, perciò, non utilizzarlo continuativamente.
È il momento di scoprire dove acquistare questo caminetto: di seguito troverete il link che porta al rivenditore online più affidabile. L’elenco che segue vi servirà a identificare in fretta le caratteristiche che differenziano questo modello dagli altri.
La sua grande autonomia di funzionamento è garantita dal serbatoio di bioetanolo che arriva complessivamente a 3 litri.
Il produttore dichiara che questo modello sia idoneo per ambienti di 25/30 metri quadri, un dato che pare essere confermato anche dagli utenti che lo hanno testato in casa.
Il design è piacevole e la sua forma si abbina con facilità un po’ a qualsiasi arredo, specie quelli moderni e molto minimali.
Qualche acquirente che ha lasciato la propria recensione ha fatto notare come l’odore della combustione del bioetanolo possa lasciare una traccia persistente e poco gradevole.
Homcom 1.5 LT 78 x 25 x 58
Si tratta di un camino che ha suscitato reazioni molto positive da parte degli utenti soprattutto per il design, davvero gradevole: moderno, elegante, impreziosisce l’ambiente sia da acceso che da spento.
È di colore bianco opaco e l’azienda lo consiglia per ambienti non superiori a 20 m². Bisogna acquistare il combustibile a parte, mentre è incluso l’attrezzo per chiudere il coperchio scorrevole e spegnere la fiamma.
Non è predisposto per essere fissato direttamente alla parete ma può comunque essere posizionato in prossimità, per esempio su una mensola, anche a pochi centimetri di distanza dal muro: gli utenti che l’hanno fatto non hanno riscontrato problemi alla parete che non si rovina.
Il serbatoio è da 1,5 L e dovrebbe essere sufficiente per circa tre ore di utilizzo; certo, molto dipende dalla potenza alla quale si tiene la fiamma che è regolabile.
Chi non cerca a tutti i costi il modello più economico, ma ha una certa predilezione per gli stili che rompono con le linee classiche potrebbe trovare una buona risposta in questa soluzione. Vediamone ora gli aspetti essenziali che vi aiuteranno a chiarire le idee per capire se effettivamente merita di far parte dell’arredo della vostra casa.
Oltre all’aspetto inusuale, offre anche una buona struttura che previene il rischio di incidenti durante la combustione del bioetanolo, con una protezione per la fiamma in vetro temperato e una buona altezza da terra che aiuta la diffusione del calore nella stanza.
Raggiunge i 2 kW emanando calore costante e in grado di riscaldare un ambiente medio/piccolo di 20 metri quadri in poco tempo.
Le finiture sono buone e grande è l’attenzione per la realizzazione del prodotto che deve essere proporzionale alla qualità del suo design.
La potenza limitata è anche dovuta al serbatoio di dimensioni ridotte rispetto alla media per questi prodotti. Prima di decidere se questo sarà il vostro nuovo caminetto, assicuratevi di verificare che risponda bene alle vostre reali esigenze di riscaldamento.
Stones FP/012
Se non sapete ancora quale camino a bioetanolo comprare ma lo desiderate essenzialmente come complemento d’arredo, date un’occhiata al modello di Stones. Si tratta infatti di un prodotto pensato per essere fissato al muro, data la sua forma molto particolare e decisamente decorativa.
I materiali che lo compongono sono il metallo, verniciato di nero, e l’acciaio satinato, che danno vita a un mix in contrasto molto chic. Il vetro di protezione è temperato e aggiunge sicurezza oltre a una visibile eleganza.
Le finiture curate fanno felici gli acquirenti che l’hanno scelto tra i tanti proposti dal web, ottenendo il risultato sperato nella stanza alla quale è destinato il camino. Il bruciatore da 1,5 litri emette un calore sufficiente per un piccolo ambiente: si deve tenere presente che questo modello è più pensato come elemento decorativo più che come fonte principale per il riscaldamento.
Alcuni utenti, però, hanno da ridire sull’assenza del litro di bioetanolo in omaggio che l’azienda ha promesso a chi lo avesse scelto.
Tanti pareri positivi eleggono questo prodotto tra quelli migliori dell’anno che meritano di essere presi in seria considerazione in vista di un acquisto. Vediamo adesso in breve le caratteristiche che meglio lo descrivono.
Perfetto per completare un arredamento ricercato e di grande classe, si presta bene a fare il suo dovere lasciando vedere i giochi ipnotici della fiammella ma senza perdere protagonismo quando è spento.
Proprio come un quadro, si fissa alla parete e si contempla in ogni momento a differenza del classico caminetto che assume un aspetto un po’ lugubre quando è in disuso. In più offre maggiore sicurezza allontanando la fiamma dalla portata di animali o bambini.
I materiali usati e il loro assemblaggio è di alta qualità e questo concorre a renderlo così elegante.
Non ha una grande capacità di riscaldamento perché il serbatoio non è grandissimo e di conseguenza anche la fiamma è poco potente.
Stones fp/006
Continuiamo i nostri consigli d’acquisto su come scegliere un buon camino a bioetanolo, con un altro modello proposto da Stones, questa volta adatto a essere collocato sul pavimento. Si compone di una lunga elle in metallo verniciato di nero, sorretta da due lastre di vetro temprato, adatto a proteggere dalla fiamma.
Il bruciatore da 1,5 litri è in grado di creare un tepore adatto ad ambienti ristretti: se si sceglie un modello del genere si pensa prima di tutto allo stile e poi al calore che propaga. Tuttavia il tepore pare rimanere per almeno 4 ore, sufficienti per chi non deve sostare molto a lungo nella stessa parte della casa.
Una volta installato sul pavimento, operazione che risulta abbastanza semplice, non ha bisogno di fermi che lo sorreggano. Spostarlo sembra un po’ difficile dato il suo peso, ma chi già sa quale sia il posto dedicato, non avrà di questi problemi.
Prezzi bassi o stile? Il dilemma attanaglia tanti, e questo modello che abbiamo appena descritto sembra offrire un buon compromesso tra costo accessibile e qualità alta. Vediamone in breve le caratteristiche che meglio lo descrivono.
Fa proprio bella figura grazie al sapiente uso dei vuoti e pieni e delle trasparenze che offre il vetro temperato che ne costituisce la maggior parte.
Il gioco delle fiammelle può essere più o meno vivace per permettere di ottenere un effetto decorativo differente.
Si sposta e posiziona dove e come si vuole visto che non necessita di essere fissato a parete o di essere collegato alla corrente o simili.
Chi consulta una guida per scegliere il migliore caminetto a bioetanolo potrebbe stare cercando solo un originale elemento d’arredo e non destinato a far aumentare la temperatura della stanza, questo non è pensato per riscaldare una stanza.
Bio Camino Mod XXL
Questo modello è studiato per essere appeso alla parete, come una sorta di quadro in grado di trasformarsi in un camino e irradiare anche calore. L’accensione del fuoco passa attraverso l’integrazione di sei bruciatori che vanno alimentati a bioetanolo.
Una volta montato, tenete presente che in confezione non sono inclusi i tasselli necessari a completare l’operazione, il primo impatto non lascia a bocca aperta, visto che esteticamente da spento non è una meraviglia. Una volta però posizionati gli elementi decorativi e accesa la fiamma il risultato cambia e il prodotto crea immediatamente una piacevole atmosfera e restituisce un impatto più che soddisfacente.
La capacità di riscaldare l’ambiente è limitata a stanze non troppo grandi, diciamo che è efficace in un salotto di una quarantina di metri quadri. Quello che non convince è l’autonomia, perché il prodotto di InterWorld24 consuma i sei contenitori di bioetanolo nel giro di un’oretta scarsa, questo vuol dire che dovrete rabboccarli molto spesso, con un’incidenza significativa sulle spese, visto che il liquido costa circa 3 euro al litro.
Una volta appeso, collocati i sassi di decorazione e accesa la fiamma restituisce un’atmosfera molto piacevole e una visione di sicuro impatto.
Può essere sfruttato per incrementare la temperatura in una stanza, a patto che si tratti di un ambiente non troppo grande.
Il bioetanolo viene bruciato molto rapidamente e con un pieno dei sei contenitori integrati vi garantirete meno di un’ora di autonomia.
Non tutti gradiscono l’odore rilasciato dal bioetanolo quando brucia e che, con questo modello, si avverte piuttosto forte.
Come utilizzare un camino a bioetanolo
Avete sempre desiderato possedere un camino da accendere nelle giornate fredde e starvene comodamente sul divano a rilassarvi? Non avete la possibilità di installare il camino a legna? Non disperate perché non è ancora detta l’ultima parola. Certo, si tratta di un compromesso ma è comunque una bella soluzione moderna ed efficace. Un camino a bioetanolo può regalarvi dei bei momenti e non dovrete prendervi il disturbo di procurarvi la legna da ardere.
Che cos’è il bioetanolo
Non tutti sanno cos’è il bioetanolo e crediamo che prima di comprare un camino che usa tale combustibile sia opportuno sapere con cosa si ha a che fare. Il bioetanolo è un prodotto che si ricava a seguito di un processo di fermentazione delle biomasse. Ora vi starete chiedendo cosa siano queste biomasse.
E noi ve lo diciamo subito. Le biomasse sono prodotti agricoli ricchi di zuccheri oppure di cellulosa. Dunque, nel primo caso i cereali, vinacce ecc. mentre nel secondo, paglia e alghe.
Le regole da seguire
Ci sono alcune piccole regole da seguire. Innanzitutto il blocco bruciatore non va riempito del tutto ma soltanto per ¾. Se il bioetanolo è esaurito, bisogna dare tempo al blocco bruciatore di raffreddarsi prima di aggiungere del nuovo combustibile e mai rifornire il serbatoio con il camino in funzione o comunque ancora caldo.
Come oggetto di design
Ai vantaggi pratici si accompagnano anche quelli estetici. I camini a bioetanolo, infatti, sono complementi d’arredo che secondo noi ben si sposano in ambienti moderni. Danno un tocco in più, sono eleganti e in generale belli da vedere. Di conseguenza svolgono una loro funzione anche in estate, pur restando spenti perché abbelliscono il vostro salotto o il vostro soggiorno.
Questo ci porta a suggerire di scegliere il vostro modello tenendo in grande considerazione lo stile dell’abitazione.
Domande frequenti
Come funziona un caminetto a bioetanolo?
Il caminetto a bioetanolo è analogo al modello a legna tradizionale, visto che è composto da una camera predisposta per ospitare una combustione controllata. A differenza del caminetto classico e delle stufe a legna, però, i caminetti alimentati a bioetanolo non necessitano del collegamento a una canna fumaria, in quanto il combustibile usato non produce fumi inquinanti che devono essere necessariamente espulsi all’esterno. Il bioetanolo, infatti, è un liquido prodotto da biomasse vegetali ricche di zucchero, mediante un processo di fermentazione.
Quanto scalda un caminetto a bioetanolo?
La resa termica di un caminetto a bioetanolo è medio-alta, quindi pari, se non addirittura superiore, a quella di un caminetto tradizionale. Dal momento che non vi è alcuna necessità di espellere i fumi di combustione, infatti, il calore prodotto dal camino viene interamente conservato e usato per riscaldare l’ambiente in cui esso si trova.
La sua efficienza, in ogni caso, si fa sentire soprattutto negli ambienti di medie dimensioni, fino ai 50-70 metri quadri, che possono essere riscaldati in breve tempo con un rateo di incremento nella temperatura di circa dieci gradi ogni ora.
Quanto consuma un caminetto a bioetanolo?
Il consumo del caminetto a bioetanolo è strettamente legato al tipo di bruciatore e alla potenza calorica in grado di sviluppare; un altro fattore che incide sul consumo orario è la qualità del combustibile utilizzato.
Per un’ora di funzionamento, di solito, vengono consumati da 0,4 a 0,6 litri di combustibile con un bruciatore dotato di un sistema per il rallentamento della combustione; un bruciatore privo di questo sistema tenderà a consumare di più, quindi, ma è comunque possibile acquistare dei sistemi ritardanti che si possono installare e senza l’uso di strumenti o attrezzi, in modo da risolvere facilmente il problema.
Il costo del combustibile, invece, varia dai 2,5 ai 5 euro circa al litro; è superfluo dire che il combustibile più è economico e meno risulta efficiente in termini di durata, oltre a produrre anche cattivo odore.
Come si accende il caminetto a bioetanolo?
Per accendere il camino a bioetanolo bisogna innanzitutto riempire il serbatoio del bruciatore con il liquido combustibile. Il serbatoio non va mai riempito fino all’orlo, ma soltanto per 4/5, a prescindere dalla sua dimensione; un camino con serbatoio della capacità di 1,5 litri, per esempio, andrà riempito con 1,2 litri al massimo.
Una volta inserito il bioetanolo, basterà avvicinare un fiammifero lungo già acceso, oppure utilizzare il classico accendigas da cucina; per spegnerlo, invece, basterà chiudere l’apertura del bruciatore.
Per riaccendere un caminetto spento dopo essere stato precedentemente usato però, quindi con del combustibile ancora all’interno, dopo aver aperto la feritoia del bruciatore, prima di avvicinare l’accendigas bisogna smuovere leggermente l’aria sulla stessa con un cartoncino o un foglio, in modo da ossigenare i vapori ristagnanti.
A cosa serve la spugna di ceramica in un caminetto a bioetanolo?
La spugna di ceramica è uno dei sistemi ritardanti aggiuntivi a cui avevamo accennato in precedenza. Disponendo un letto di questa spugna sulla feritoia del bruciatore, si può rallentare la combustione e ridurre ulteriormente il consumo di bioetanolo.
October 25, 2018 at 3:29 pm
Buonasera,ultimamente sono molto tentata dal fatto di acquistare un caminetto al bioentanolo per abbellire la mia parte in cartongesso, l’unica cosa che mi frena è il fatto che ci sono diversi pareri contrastanti riguardo all’odore, vorrei sapere sinceramente se emanano cattivo odore o no
grazie
Mimma Letterucci
Risposta
October 25, 2018 at 5:22 pm
Buonasera Mimma,
in effetti diversi utenti non hanno gradito l’odore del bioetanolo, specialmente quando il camino viene portato alla massima potenza.
Saluti
Risposta