Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Il filtro passa-basso è pensato per non far passare alcune frequenze ritenute inutili ma di esaltare quelle basse offrendo una qualità davvero molto alta dell’audio in uscita da questo subwoofer.
Non ci sono difetti particolari che possano sconsigliare l’acquisto di questo potente subwoofer passivo, che piace agli utenti soprattutto per la potenza audio in uscita che è grado di proporre.
Prezzo molto accattivante per questo subwoofer passivo che volendo si può anche installare su un treppiede per poterlo utilizzare durante un piccolo concerto. La qualità dei bassi offerta è di buon livello grazie alla presenza di un filtro passa-basso.
La seconda opzione
La buona dotazione di ingressi jack e morsetti, compresa un collegamento stativo per poterlo alloggiare su un treppiede lo rendono un dispositivo versatile e utile per spettacoli e rappresentazioni.
Con qualche particolare tipo di cassa potrebbe soffrire un po’ di sottotono ma niente di talmente clamoroso da sconsigliarne l’acquisto.
Potente e con una buona dotazione di ingressi, il subwoofer passivo Malone si rende ideale per chi ha necessità di aumentare i bassi durante un concerto o una rappresentazione. Prezzo nella norma.
Da considerare
Dimensioni ridotte e design compatto ed elegante sono sicuramente i pregi da tenere in considerazione rispetto a questo subwoofer passivo che si rivela anche molto semplice da installare in auto.
La protezione del woofer è effettuata da solo due barre che corrono orizzontalmente nella parte anteriore del dispositivo. Una griglia a maglia a ricoprire l’intera zona sarebbe stata più gradita.
Subwoofer da integrare nell’impianto audio della propria automobile, che si distingue per la semplicità di installazione e anche per un prezzo che non si rivela particolarmente alto rispetto alla qualità offerta.
Come scegliere i migliori subwoofer passivi del 2024?
La potenza e la ricchezza di un impianto audio si misurano non solo dalla qualità degli altoparlanti, ma anche da un buon subwoofer capace di gestire i bassi restituendo una ricchezza del suono adeguata. In questa guida ci preme analizzare quelle specifiche che possono aiutare gli indecisi e i poco informati, tenendo ben presente la qualità e non solo il basso costo.
La prima utile distinzione riguarda la tipologia di subwoofer, che si differenzia tra modelli attivi e passivi. I primi sono dotati di un amplificatore integrato mentre i secondi ricevono l’alimentazione da un amplificatore esterno collegato con un cavo di potenza. Per chi vuole collocare in salotto il proprio impianto, è bene capire il giusto posizionamento delle casse in base alla conformazione della stanza: a differenza degli altoparlanti che si occupano delle frequenze alte, il subwoofer non necessita di un posizionamento particolare, questo perché le basse frequenze sono difficilmente percepibili e localizzabili dall’orecchio umano.
Il nostro consiglio è quello di scegliere un luogo adatto, sul pavimento, sopra un mobile o una mensola delle giuste dimensioni, evitando gli angoli così da scongiurare una cattiva propagazione del suono. La dimensione dell’altoparlante è espressa in pollici, con un range che varia da un minimo di 4 fino a un massimo di 34. All’interno di un appartamento la misura media si assesta sui 12 pollici, ovvero sui 30 centimetri. Il diametro di un subwoofer è infatti mediamente più grande rispetto alla struttura verticale degli altoparlanti, motivata dal tipo di frequenza di cui si occupa.
Nei modelli a basso costo il numero delle regolazioni possibili è ridotto all’osso; vi suggeriamo quindi di spendere qualcosa in più e avere un miglior margine di personalizzazione e controllo, adattabile ai film o al tipo di audio che si desidera ascoltare.
Di norma, un buon set di bassi deve emergere e sentirsi nei momenti topici, così da restituire un audio ben calibrato e ricco nelle sue sfumature. Queste sono le doti che il miglior subwoofer passivo del 2024 deve mettere in tavola per conquistarsi un posto in casa vostra.
Prodotti raccomandati
Skytec 600 Watt
Costruzione resistente per questo subwoofer passivo, capace di soddisfare gli amanti dei bassi potenti che vogliono dare una bella scossa alle pareti di casa. L’altoparlante ha una grandezza niente male, che si assesta sui 15” pollici, corrispondenti a 38 cm di diametro.
Il sub è dotato di un ingresso per stativo, utile per chi vuole poggiarlo su un treppiedi e fornire così una base stabile durante uno spettacolo teatrale o un concerto. Gli utenti che hanno avuto occasione di provarlo, confermano la buona cura costruttiva e un montaggio intuitivo.
Il peso di 15 chili non risulta eccessivo, anche in virtù delle misure generali, e consente agli utenti di sistemarlo in punti strategici senza sforzi eccessivi. Il filtro passa basso si occupa di bloccare determinate frequenze ottimizzando il passaggio di quelle basse che, senza interruzioni e dispersioni di segnale, vengono esaltate ed emergono a dovere quando arriva il loro momento.
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Malone PW-1018
Rivestito con materiali di buona qualità, il subwoofer è stato progettato per durare a lungo, con una resa sonora potente che raggiunge il picco massimo di 1.200 Watt. La praticità non manca grazie alla maniglia integrata, per un trasporto su palchi e una collocazione all’interno di un teatro non troppo complicata.
Buona la predisposizione agli attacchi jack e ai morsetti, per un collegamento rapido e senza problemi con la varie fonti esterne. Nella parte inferiore è presente un inserto per il collegamento con uno stativo: in questo modo si può procedere anche a una installazione su treppiede. La flangia sottostante permette anche il montaggio su due piani, creando così una struttura doppia per chi vuole dare ancora più corpo ai bassi.
Il diametro dell’altoparlante è di 38 cm, una misura ragguardevole che ne suggerisce l’uso in ambienti dedicati a spettacoli o rappresentazioni.
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JBL Stage 1200B
Lo Stage 1200B, prodotto dal noto marchio JBL, è un subwoofer passivo da 12 pollici di diametro, equivalenti a 30 centimetri, con un design compatto che non sacrifica nulla in termini di prestazioni audio e, allo stesso tempo, gli permette di essere installato senza problemi all’interno di qualsiasi veicolo.
Ha una bobina vocale da 2 pollici di diametro e un’impedenza di 4 Ohm, ha una potenza costante di 250 Watt, con picchi occasionali fino a 1.000 Watt, mentre la sua risposta in frequenza va dai 34 fino ai 200 Hertz; la confezione contiene, oltre al subwoofer, anche la sua custodia, due adesivi JBL da applicare a piacimento e il manuale delle istruzioni.
Gli acquirenti lo hanno apprezzato molto per il prezzo vantaggioso, soprattutto considerando che JBL è uno dei marchi blasonati nel settore dell’Alta Fedeltà; anche le prestazioni sono di ottimo livello, con bassi profondi, potenti e privi di distorsioni.
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Questi prodotti sono tra quelli più consigliati, ma al momento non sono disponibili
Macrom M2SW-801P
La compattezza e le misure ridotte sono le carte su cui l’oggetto gioca e vince la sfida della portabilità e della semplicità d’uso. Il subwoofer Macrom nasce con il preciso scopo di pompare i bassi all’interno di una macchina. A fronte di queste specifiche, la migliore installazione è sotto uno dei sedili o nella zona del bagagliaio. La qualità costruttiva e la cura nella realizzazione si notano già nella parte frontale, con la presenza di una griglia parzialmente rimovibile.
La bontà del subwoofer passivo si bilancia e trova un senso anche in virtù di un prezzo aggressivo e concorrenziale, motivo per cui il piccolo di Macrom si candida a miglior subwoofer passivo della categoria. La formula vincente sta nel racchiudere tanto in poco spazio, con soddisfazione del cliente e risultati che si sentono, sotto il sedile e dentro la macchina.
In tal senso la potenza massima di 250 Watt offre una scarica di bassi potenti il giusto e in grado di lasciare il segno.
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