Amplificatori per chitarra – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni del 2024
Nella classifica che abbiamo stilato spiccano due marchi molto celebri che hanno fatto la storia della musica. Il primo posto va senza dubbio al Marshall JVM 410 C che ha quattro canali e che dimostra di essere un amplificatore dalla grande versatilità mentre il Fender Frontman 10G è indicato per i principianti con un budget molto contenuto.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
È un amplificatore da sogno, molto versatile e che dispone di quattro canali per fronteggiare qualsiasi esigenza di sound. Ottima la qualità costruttiva.
L’unico vero problema per l’amplificatore JVM 2410 C, abbastanza grosso a dire il vero, è il prezzo. Costa tanto, perciò non è per tutte le tasche.
Chiunque suoni la chitarra sogna un giorno di possedere un amplificatore come il Marshall JVM 410 C. Versatile come pochi, vi farà perdere la testa.
La seconda opzione
Abbina a dimensioni compatte, che contribuiscono alla sua trasportabilità e alla collocazione anche in stanze non troppo ampie, una resa sonora di buona qualità, in particolare se abbinato con una chitarra della stessa marca.
I chitarristi più esperti o chi è in cerca di un amplificatore da utilizzare per le performance live potrebbe trovare questo modello di Fender non sufficientemente potente.
Un amplificatore piccolo ma potente. Riesce a soddisfare le esigenze di chi cerca un prodotto da utilizzare in casa, per studiare o per avvicinarsi allo strumento. Prezzo imbattibile.
Da considerare
Amplificatore venduto a un buon prezzo, grazie all’uscita per le cuffie si può suonare di giorno e di notte senza disturbare.
La qualità dei materiali per i potenziometri è molto bassa, questi poi non sono neanche precisissimi.
Buona soluzione low cost per i principianti e per quanti cercano un amplificatore da usare durante lo studio dello strumento.
Come scegliere il miglior amplificatore per chitarra
La nostra guida si compone di due parti: la prima esamina alcune caratteristiche che potresti trovare utili per scegliere il modello giusto in base alle tue esigenze; la seconda contiene la recensione degli amplificatori che abbiamo selezionato tra tutti quelli disponibili sul mercato perché li riteniamo i migliori quanto a rapporto tra le prestazioni offerte e il prezzo di vendita. L’obiettivo è aiutarti a individuare in breve tempo l’alleato ideale per la tua chitarra.
Guida all’acquisto
Sound e potenza
L’amplificatore, divenendo parte integrante della chitarra, contribuisce a definirne il suono e, quindi, la personalità. Ecco perché è difficile individuare il modello giusto o la migliore marca. Il consiglio è di optare per un dispositivo che produca un sound il più vicino possibile ai propri gusti – pulito, brillante, caldo, sporco – senza trascurare il genere musicale che riesce a esprimere meglio o il chitarrista preferito al quale ispirarsi.
Uno dei parametri a cui bisogna fare riferimento è la potenza che viene espressa in watt. Se pensi di usare l’amplificatore unicamente nella tua camera per esercitarti, non avrai bisogno di un modello troppo potente. In questo caso anche 15 W potrebbero essere sufficienti; una potenza maggiore potrebbe far irritare i vicini. Se, invece, pensi di usarlo anche in compagnia di amici per piccole jam session ed esibizioni, avrai bisogno di un modello più potente che permetta alla tua chitarra di farsi sentire in mezzo alla batteria e agli altri strumenti. In ogni caso, è importante che le prestazioni siano adeguate con volume basso e alto.
Non dovrebbero mai mancare, infine, l’ingresso per inserire il supporto esterno – CD, lettore – per esercitarsi su una base e l’uscita per collegare le cuffie in modo da provare, per esempio, di sera tardi senza disturbare nessuno.
Dimensioni e trasportabilità
Chi confronta prezzi e prestazioni dovrebbe prestare attenzione anche alle dimensioni dell’amplificatore, specialmente se intende trasportarlo spesso da casa propria allo studio o in un locale. I sistemi più pratici da questo punto di vista sono i combo che uniscono in una sola struttura le tre componenti fondamentali dell’amplificatore e, cioè, preamplificatore, finale di potenza e diffusore. È, quindi, un modello che integra anche controlli volume ed effetti, tutto in uno. Anche il costo, generalmente, è molto contenuto.
Avere un amplificatore dal design compatto e dal peso ridotto significa poterlo posizionare praticamente ovunque e, soprattutto, trasportarlo in uno zaino con estrema comodità.
Nonostante l’ingombro minimo di alcuni amplificatori, la potenza e la resa sonora possono essere sorprendenti e inattese.
A valvole o a transistor?
Se stai per acquistare un amplificatore per chitarra dovresti, innanzitutto, chiederti se per le tue esigenze può andar bene un modello valvolare o a transistor. La differenza sta nella tecnologia utilizzata che dà vita a un suono diverso. Gli amplificatori a valvole – generalmente più costosi degli altri – hanno un sound decisamente più caldo e le distorsioni armoniche sono meno fastidiose. Potrebbe essere ideale per generi musicali come rock e metal dove potresti preferire un suono più sporco e corposo. Nel caso del jazz, invece, è richiesto un suono più fedele e meno alterato da distorsioni.
Dai un’occhiata alla classifica che trovi in basso, potresti trovare il modello giusto, qualunque sia la tua scelta.
I migliori amplificatori per chitarra del 2024
Nella classifica che segue puoi trovare quelli che sono per noi i migliori amplificatori per chitarra tra cui poter fare una comparazione. Li abbiamo selezionati per le prestazioni offerte e il prezzo vantaggioso a cui possono essere acquistati. L’obiettivo è aiutarti a scegliere in poco tempo il modello più adatto alle tue esigenze.
Prodotti raccomandati
Marshall JVM 410 C amplificatore chitarra Combo
Principale vantaggio
L’amplificatore ha quattro canali, ciascuno con tre modalità diverse, che rendono il JVM 410 C uno strumento dalla grande versatilità.
Principale svantaggio
L’unico vero aspetto di un amplificatore che pare non avere significativi punti deboli è senza di dubbio il suo costo elevato.
Verdetto 9.9/10
È un amplificatore che non sfigurerebbe neanche tra le mani di un professionista, il suo suono è eccezionale così come la qualità costruttiva.
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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Quasi per professionisti
Marshall è probabilmente il top in fatto di amplificatori, non a caso miriadi di chitarristi hanno un amp con il riconoscibilissimo logo dell’azienda in bella mostra. Il modello che abbiamo scelto è i JVM 410 C della potenza do 100 W. È per professionisti? È per dilettanti? Diciamo che è un amplificatore di alto livello che però non può sostituirsi alla classica accoppiata testata cassa.
Tutti i controlli si trovano sulla parte anteriore il che, all’inizio, può provare un senso di caos, spaesamento, soprattutto se si proviene da un ampli di fascia bassa a due canali (qui ne abbiamo quattro) e con poche regolazioni da effettuare. Ad ogni modo ben presto si prende confidenza e si riesce a giostrare con disinvoltura tra i vari potenziometri.
I canali
Nel primo paragrafo abbiamo appena accennato che il Marshall ha quattro canali, adesso vediamoli più nel dettaglio che sono clean, crunch, OD1 e OD2. Per ciascun canale ci sono tre modalità indipendenti ossia Green, Orange e Red. Cominciamo dal canale pulito che vi sorprenderà per i suoni cristallini che otterrete ma potrete sempre passare a una versione più crunch selezionando la modalità orange oppure rossa per un suono distorto.
Ottime le impressioni anche dal canale Crunch che in modalità green vi permette di ottenere un suono molto simile a quello di un certo rock e hard rock dei “seventies”. Attivando la modalità orange avrete un suono più moderno rispetto al precedente mentre la modalità red risulterà parecchio interessante per i fan di Slash. Per gli amanti dello high gain e dei suoni caldi, corposi, suggeriamo di passare immediatamente ai canali OD1 e OD2.
Robusto
Marshall si conferma una ottima marca non solo per la circuiteria ma anche per il case dell’amplificatore che appare molto robusto, solido, una vera roccia. Insomma la qualità dei materiali e quella costruttiva in generale si mantiene su livelli altissimi.
Di grande solidità è anche il footswitch per una gestione dell’amplificatore hand free. Lo sappiamo, ve lo state domandando e probabilmente temete la nostra risposta. Purtroppo dobbiamo confermare i vostri timori circa il costo che è abbastanza alto ma si sà, Marshall è il top.
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Fender Frontman 10G
Se non sai come scegliere un buon amplificatore per chitarra potresti affidarti al marchio Fender che non ha certo bisogno di presentazioni e rappresenta di per sé una garanzia di affidabilità.
Rispetto agli altri modelli simili colpisce per le dimensioni estremamente compatte e la notevole leggerezza che lo rendono ideale da trasportare. Nonostante il design compatto, la resa, come tengono a sottolineare tanti chitarristi, è sorprendente e inaspettata. Rappresenta, quindi, una soluzione da studio poco ingombrante, sufficientemente potente, economica e dal design accattivante. Insomma, se non è il miglior amplificatore per chitarra del 2024, poco ci manca.
Si caratterizza per il suono molto pulito e la versatilità che deriva dal controllo di gain selezionabile per ottenere una notevole gamma di sonorità, ideale per i diversi generi musicali.
Non manca l’ingresso per le cuffie in modo da potersi esercitare in silenzio e quello per inserire un supporto esterno e suonare con la base.
Vediamo adesso quali sono i pro e i contro di questo nuovo amplificatore creato da una delle marche che ha praticamente inventato le chitarre elettriche e l’apposita strumentazione. Se vuoi saperne di più clicca sul link qui di seguito dove acquistare il prodotto a un prezzo ridotto.
Le dimensioni ridotte di questo modello possono essere davvero l’ideale per non occupare troppo spazio nella stanza o per suonare in locali di media grandezza.
Pochi selettori ti permettono di creare i tuoi suoni senza dover impazzire districandoti tra troppe manopole. Ottimo per i principianti che devono ancora farsi le ossa sull’equalizzazione.
La pulizia sonora di questo Fender potrà darti molte soddisfazioni, specialmente se possiedi una chitarra della stessa marca.
Come molti amplificatori Fender, non è proprio l’ideale se stai cercando un amplificatore per provare a suonare qualche genere un po’ più “duro”.
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Yamaha GA15II Amplificatore per Chitarra Elettrica
Per i principianti con pochi soldi da spendere abbiamo pensato a un amplificatore come lo Yamaha GA15II. Dispone di due canali, naturalmente pulito e distorto. La bassa potenza, appena 15 watt lo rende perfetto per lo studio senza disturbare i vicini.
I controlli sono il minimo indispensabile quindi volume, gain e gli equalizzatori. Non ci sono piaciuti per qualità, la plastica è molto economica, lo si capisce ad occhio. A sottolineare il suo “carattere studentesco” c’è l’uscita per le cuffie. Utile l’uscita AUX. Non avrete problemi di spazio in quanto le sue dimensioni sono contenute e trasportarlo è semplicissimo anche grazie all’apposita maniglia che si trova sulla parte superiore.
Come suona? Il suono distorto non è male se lo paragoniamo con altri modelli da 15 W. Bene anche il suono clean. Sempre facendo il confronto con altri amplificatori di pari potenza, il prezzo ci sembra conveniente.
L’amplificatore costa poco, meno di altri che hanno pari potenza pertanto il rapporto qualità prezzo lo riteniamo buono.
Grazie a questa uscita si può suonare la chitarra a qualsiasi ora senza timore di disturbare parenti e vicini.
La qualità dei materiali usati per i potenziometri è molto bassa, oltretutto non sono neanche particolarmente precisi.
Un amplificatore del genere non può uscire dalle mura domestiche, è assolutamente inadeguato a qualsiasi contesto live, anche se per pochi intimi.
Laney LA10 Combo
Un altro valido amplificatore per chitarra acustica che raccomandiamo di valutare è quello realizzato dalla britannica Laney, specialmente per chi ha un budget a disposizione molto ristretto. Il prezzo accessibile, infatti, è uno dei vantaggi principali di questo modello. Un altro è rappresentato dalle dimensioni estremamente ridotte che facilitano incredibilmente il trasporto, l’ideale per chi deve portarlo spesso in giro.
I 10 watt di potenza potrebbero non essere sufficienti per qualcuno, ma vanno benissimo per esercitarsi a casa o per piccole jam session in studio.
Realizzato per essere facile da usare, assicura un suono acustico naturale e pulito, mentre la funzione Shape arricchisce ed esalta le tonalità medio alte.
L’ingresso mini jack AUX permette di collegare MP3/iPod/CD per accompagnare una base musicale, mentre l’uscita per le cuffie è utile in tante occasione come, per esempio, durante gli esercizi in tarda serata.
Se non sei ancora convinto, ti invitiamo a leggere i pro e i contro di questo amplificatore che riportiamo qui di seguito. Analizzali per scoprire se può davvero essere quello che cerchi per valorizzare il suono del tuo strumento.
Forse il modello più economico di questa classifica, ideale se stai cercando un amplificatore di riserva da portare in studio o se sei un principiante e non vuoi spendere troppo per il tuo primo acquisto.
Nel mondo degli amplificatori poche manopole sono sinonimo di semplicità d’uso. Questo Laney ne ha solo tre quindi potrai creare il tuo suono facilmente anche se è la prima volta che metti le mani su un combo.
Difficile trovare un modello così compatto, potrai usarlo in casa senza occupare troppo spazio. Potrebbe essere davvero l’ideale per la cameretta dei tuoi figli o se vivi in una stanza in affitto.
Difficile che i suoi soli 10 watt di potenza ti permettano di utilizzarlo fuori da un contesto domestico o da una jam session con al massimo un altro strumento.
Classic Cantabile SG-200R
Elegante, vintage, quello proposto dalla Classic Cantabile è un altro valido modello per chi si chiede quale amplificatore per chitarra comprare. Ha un prezzo competitivo che permette agli appassionati di non svenarsi e, grazie al design compatto e al peso ridotto, può essere trasportato in giro senza problemi. La pratica maniglia agevola ancora di più l’operazione. Nonostante le dimensioni contenute, l’amplificatore vanta 60 watt di potenza in uscita che lo rendono ideale non solo a casa ma anche per piccole sessioni di gruppo. La possibilità di inserire le cuffie permette di poterlo utilizzare di giorno e di notte.
È completo e dovrebbe soddisfare le esigenze della maggior parte degli amatori perché presenta due canali per il suono pulito e quello overdrive e, in più, il volume dei due è regolabile separatamente, così come il grado di distorsione che può essere settato singolarmente. Ce n’è quanto basta, dunque, per ottenere la giusta sonorità personalizzata.
Dopo aver visto quali sono le caratteristiche principali, riepiloghiamo adesso i pro e i contro di questo amplificatore Classic Cantabile.
Può essere trasportato facilmente grazie al suo peso ridotto e alla comoda maniglia superiore.
Sarà anche piccolo, ma quando vuole sa fare davvero rumore. 60 watt di potenza ti permettono di usarlo non solo in casa, ma anche in sala prove con il tuo gruppo.
Puoi scegliere tra un canale pulito e uno overdrive per variare un po’ sulle sonorità ed esercitarti su diversi stili.
Secondo alcuni pareri degli utenti, questo amplificatore non rende molto bene sulle distorsioni.
Yamaha Line6 Spider IV15
Difficile mettere in discussione la qualità dei prodotti Yamaha, spesso tra i più venduti sul mercato e apprezzati dagli appassionati. L’amplificatore Spider IV della serie Line 6, in particolare, è l’evoluzione dei modelli precedenti, incorpora diversi miglioramenti e non poteva mancare nei nostri consigli d’acquisto.
Si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, per la presenza di un accordatore e di sei effetti che lo rendono completo, versatile e adatto a ogni esigenza.
Con un solo tocco è possibile scegliere uno dei quattro modelli di amplificazione programmabili. Non può mancare l’ingresso per inserire il supporto con la musica preferita da accompagnare e, in alternativa, l’uscita per le cuffie in modo da non disturbare nessuno.
Colpiscono, soprattutto, le tonalità pulite, brillanti, ispirate agli artisti più conosciuti e il crunch classico, e la distortion “Brown” ispirata, invece, al Marshall Plexi da 100 watt che permettono di ottenere quelle sonorità apprezzate dai chitarristi di tutto il mondo.
Line 6 presenta spesso degli ottimi amplificatori transistor come questo, andiamo adesso a vedere insieme quali sono i suoi pro e contro.
Questo combo transistor può essere utilizzato sia per studio che per dei concerti dal vivo, riuscendo a esprimere una buona potenza di suono specialmente se microfonato.
Permette di scegliere fino a quattro modelli di suono programmabili che vanno dal suono pulito alla distorsione più dura per suonare i generi estremi.
Sebbene non sia un amplificatore valvolare ha delle buone sonorità sia in pulito che in distorto, specialmente sulla ritmica.
Gli assolo in distorto potrebbero non avere molta profondità e potrebbero suonare un po’ troppo “digitali”, specialmente sui bending e sui vibrati.
Come utilizzare un amplificatore per chitarra
Quanti amano dare una nuova dimensione al proprio sound si trovano nelle condizioni di dover scegliere il giusto amplificatore per lo strumento di cui hanno necessità. Nelle righe che seguono facciamo il punto su quelle note fondamentali da non tralasciare quando si collega una chitarra.
Verificate la potenza
A seconda del tipo di brano che andrete ad eseguire, può essere utile regolare di conseguenza il volume e il corpo del suono. In spazi ristretti vi suggeriamo di non superare i 15 watt di potenza, specialmente in occasione di sessioni solitarie. Un volume troppo elevato e improvviso può rovinare irrimediabilmente il vostro ampli, oltre a spazientire i vicini di casa.
Collegate il jack
La presenza di un cavo di collegamento è essenziale per la riproduzione della musica che volete produrre. Disporre di uno spinotto di buona fattura riduce il rischio di rumori di fondo e problemi di connessione, precludendo così a una performance adeguata e di qualità.
Prendete confidenza con le manopole
La capacità di testare e giocare con i volumi, aumentando o diminuendo il corpo del suono, fa parte dell’avvicinamento necessario alla conoscenza del proprio amplificatore. Solo verificando di persona e con progressione le varie sfumature, si può procedere a una personalizzazione veramente tale dell’amplificatore.
Sfruttate i canali
La possibilità di muoversi tra le modalità “clean” e la funzione “lead”, varia lo spettro e la caratura della nota. Nel primo caso il segnale in uscita risulterà più pulito mentre nel secondo si virerà su un sound più distorto.
Verificate la buona trasportabilità
Per quanti vogliono muoversi in libertà, senza l’ingombro di un oggetto agile, è opportuno soppesare l’apporto e la struttura complessiva del vostro ampli. Controllate la buona tenuta della maniglia e la presenza di uno spazio in cui inserire il cavo di collegamento.
Non settate al massimo il volume
Per avere un controllo e una consapevolezza sul tipo di suono a cui puntare è bene non mettere la manopola al massimo. Facendo così si avrà poco margine di regolazione, con poca sensibilità e la perdità di quelle sfumature che danno un contributo essenziale alla musica di ogni singolo chitarristica e riescono a esaltare lo strumento.
Preparate la zona
Una volta disposto l’amplificatore, abbiate cura di organizzare lo spazio intorno, lasciando campo alla libertà di movimento. Rimuovete oggetti e supporti che possono intralciare esecuzione e una pratica comoda, sia da seduti sia in piedi.
Sperimentate
Nella ricerca di quella nota caratteristica una serie di fattori va a contribuire in maniera determinante. Legare l’amplificatore a una chitarra è il passo fondamentale che muove da prove e tentativi. Il consiglio che possiamo darvi è di procedere e non fermarvi alla prima sensazione, evolvendo le regolazioni con il passare del tempo e una nuova esperienza maturata.
Utilizzate le cuffie
Per chi desidera suonare a tutte le ore, la presenza di un attacco a cui collegare un sistema di insonorizzazione è quanto mai consigliata. Alternare musica dal vivo con un ascolto più attento può evidenziare sfumature a volte poco percepibili.
Domande frequenti
Come regolare l’amplificatore per chitarra elettrica?
Dipende molto da cosa volete suonare. Solitamente per i generi l’hard rock e metal si deve alzare il gain ed equalizzare gli alti e i medi a media potenza o leggermente superiore, mentre i bassi vanno tenuti su una potenza minore in quanto non devono coprire la batteria e il basso. Il gain va alzato a seconda della distorsione che volete ottenere, perciò se siete dei metallari impostatela pure al massimo! Attenzione però al volume, perché quando il gain è troppo alto potrebbe creare del feedback, ovvero quel fastidioso fischio.
Alcuni amplificatori dispongono di riduzione del rumore, ma il nostro consiglio in generale è quello di non tenerlo mai al massimo, specialmente se suonate in casa. In sala prove regolate i volumi e le frequenze con la band in modo da ottenere un suono più comprensibile possibile.
Se invece volete suonare del rock o del pop più leggero, dovete tenere il gain al minimo e alzare un po’ i bassi in modo da far risaltare le note più basse sugli accordi. L’impostazione di un amplificatore può variare dai vostri gusti personali e dal modello, quindi non vi resta che sperimentare!
Come si ripara un amplificatore?
Prima di tutto munitevi di cacciaviti, poi scollegate l’amplificatore dalla presa elettrica. Dovrete svitare le viti sulla parte posteriore, rimuovendola completamente. Ora dovete scollegare tutti i fili all’interno e lasciare l’amplificatore a riposo per dieci minuti. In seguito dovrete disegnare uno schema dei cavi dell’amplificatore come promemoria da tenere per il rimontaggio.
Tolto il telaio e staccate le spine dovrete fare un test tramite una sonda a multimetro. Se la resistenza in ampere supera la quantità del voltaggio allora dovrete rimuovere le parti difettose o bruciate e sostituirle con quelle nuove facendo degli accurati test per controllare che tutto funzioni correttamente.
Ovviamente se non avete mai fatto niente del genere, vi consigliamo di seguire qualche video o manuale che spieghi almeno le basi in modo da sapere dove e come mettere le mani. Se il vostro amplificatore è in garanzia non manomettetelo, contattate il produttore e chiedete un reso o un rimborso.
Come collegare l’amplificatore per chitarra al PC?
Per collegare l’amplificatore per chitarra al PC avrete bisogno di una scheda audio esterna con apposita uscita jack. In alternativa potete provare con un riduttore per cavo jack e collegare così l’amplificatore all’uscita per le cuffie o per gli speaker del vostro computer o laptop. In realtà più che collegare l’amplificatore al PC per registrare vi conviene optare per una scheda audio esterna dove collegare direttamente la chitarra e amplificarla tramite le casse del computer. Ci sono diversi emulatori di amplificatori disponibili online grazie ai quali potrete creare i vostri suoni senza dover far passare il segnale dall’amplificatore al PC.
Come microfonare un amplificatore per chitarra?
Per microfonare un amplificatore per chitarra dovrete prima di tutto disporre di un mixer con uscita per i microfoni. Vi consigliamo di scegliere un microfono cardioide e di sistemarlo con un’asta a una distanza intermedia con la rete dell’amplificatore. Una volta fatti i giusti collegamenti accendete l’amplificatore e impostate le frequenze, in seguito alzate lievemente il volume del microfono dal mixer e provate a suonare. Se il suono uscirà chiaramente e il volume non andrà in ‘picco’ allora vorrà dire che avrete fatto tutto nel modo corretto, altrimenti dovrete regolare il volume dal mixer, dall’amplificatore e aggiustare la posizione del microfono.
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Yamaha Line6 Spider IV15
Principale vantaggio:
Potente, nonostante tutto. Diciamo così per sottolineare la sorpresa nell’ascoltare il volume capace di sprigionare questo amplificatore che sorprende, nonostante i soli 15 W.
Principale svantaggio:
Se per suonare in casa è probabilmente anche più potente del necessario, non si presta a contesti live per i quali è chiaramente inadeguato. È un buon amplificatore ma resta destinato ai principianti.
Verdetto 9.6/10
Chi è agli inizi crediamo resterà molto soddisfatto dall’amplificatore Yamaha, buono per studiare lo strumento o passare qualche ora spensierata in camera, in compagnia della propria chitarra. Convincente il rapporto qualità/prezzo.
Descrizione Caratteristiche Principali
Piccolo ma potente
Con la Serie Line6 Yamaha propone diversi ampli che si differenziano innanzitutto per la potenza. In questo caso specifico parliamo di un amplificatore a transistor da 15 W. Dunque escludiamo l’uso live, salvo che non vogliate racimolare qualche spicciolo suonando in strada o in stazione.
Quanto appena detto ci porta a una considerazione, questo amplificatore è molto semplice da trasportare perché compatto e leggero. Ma piccolo significa anche trovargli senza grosse difficoltà un posticino in casa dove, attenzione, se avete vicini non spingete al massimo il volume perché comunque per un ambiente domestico 15 W potrebbero non essere pochi, tanto è vero che diversi chitarristi si sono detti sorpresi del volume.
Versatile
Il Line6 non è un semplice amplificatore perché oltre ai settaggi personalizzabili ha quattro preset o, se preferite, modelli di amplificatore che sono il clean, il crunch, il metal e infine l’insane. Non è finito perché al suono della chitarra si possono aggiungere una serie di effetti che risparmiano, almeno per i primi tempi, l’acquisto di pedali o pedaliera. Gli effetti sono quelli più classici come il chorus, flanger, tremolo e phaser, giusto per citarne qualcuno. Inoltre c’è il noise gate, fondamentale per ridurre e/o eliminare i fastidiosi rumori di fondo che spesso e volentieri si verificano, soprattutto se il cavo utilizzato non è di buona qualità.
Insomma, pur con tutti i limiti che può avere un amplificatore del genere, chiaramente destinato ai principianti, sentiamo comunque di poter parlare di un amplificatore versatile.
Ha l’ingresso per le cuffie
Il carattere casalingo e didattico di questo amplificatore si nota anche dall’ingresso CD/MP3, utile per suonare su brani di altri, imparandoli, o per avere una base di accompagnamento, e l’uscita delle cuffie grazie alle quali si può suonare indisturbati ma anche senza disturbare; perché diciamoci la verità, è fastidioso essere continuamente interrotti da mamma e papà che dicono di abbassare il volume che chissà perché, anche se impostato al minimo, per loro è sempre alto. Prima di concludere soffermiamoci un attimo sul design. Non è nulla di rivoluzionario, sia chiaro, tuttavia le linee ci sembrano essere morbide e il risultato finale è gradevole alla vista secondo noi.
Bugera BC15
Tra gli amplificatori valvolari per chitarra ti consigliamo di analizzare questo modello che, anche se non è tra i più venduti online, presenta diversi vantaggi per l’utente. È un prodotto che si differenzia e si fa apprezzare rispetto agli altri per il design vintage spesso molto gradito ai chitarristi. È, inoltre, molto compatto e leggero e, pertanto, facile e comodo da trasportare, anche in uno zaino.
Il suono, come per tutti gli amplificatori a valvole, è particolarmente caldo e corposo e con distorsioni armoniche meno fastidiose di quelle prodotte dai modelli a transistor.
L’amplificatore, grazie al preamplificatore a due canali e alla buona varietà di suoni che consente, è versatile e adatto per esercitazioni, registrazioni, piccole esibizioni. Tra i punti di forza evidenziati dai chitarristi c’è la grande facilità d’uso, ideale per chi è alle prime armi.
Continuiamo la nostra guida per scegliere il miglior amplificatore per chitarra analizzando i pregi e i difetti di questo Bugera che potrebbe essere davvero gradito da chi cerca un modello “vintage”.
A meno che tu non sia un metallaro incallito alla ricerca del look graffiante, potrai davvero apprezzare il design vintage di questo amplificatore che ricorda quelli degli anni '60/'70.
Si differenzia da altri combo per le valvole che creano un suono più caldo e autentico rispetto a un modello transistor.
Potrai selezionare tra due canali diversi per programmare due tipi di suoni, così ti potrai esercitare in diversi stili o passare dall’uno all’altro durante le tue esibizioni.
Probabilmente non si tratta del combo più versatile di questa classifica.
Si adatta a situazioni domestiche, ma è difficile che possa dare grandi soddisfazioni se utilizzato per delle esibizioni dal vivo.
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