Più comprensibile del tennis, questo sport sta spopolando negli ultimi anni anche in Italia, dove migliaia di persone si stanno appassionando in maniera sempre più viva.
Il termine paddle deve le proprie origini dalla lingua inglese: in italiano si potrebbe tradurre come pagaia, e si riferisce alla forma della racchetta che veniva adoperata durante le prime fasi dell’evoluzione del gioco. Infatti, si trattava di oggetti di legno aventi una base piatta su cui far saltare la pallina.
In realtà, secondo una leggenda furono i militari della marina inglese all’inizio del ‘900 a coniare questo nome, mentre si divertivano a far rimbalzare una palla con l’aiuto dei remi.
Tuttavia, la diffusione del padel come sport vero e proprio si deve all’imprenditore spagnolo Alfonso de Hohenlohe, che fu ispirato dall’idea del suo amico messicano Enrique Corcuera dopo aver giocato nel campo costruito nella sua casa. Da quel momento tale disciplina si estese in tutta l’America Latina, soprattutto in Argentina e Messico, dove è possibile trovare le migliori squadre del mondo.
Padel: come si gioca?
Per fortuna, sembra che questo sport abbia delle regole abbastanza semplici, strutturate appositamente per chi ha voglia di giocare divertendosi senza tenere conto di tutte le regole del tennis, note per essere molto complicate. Tutti possono giocare, grandi e piccini: è proprio questo il motivo per il quale si sta diffondendo a macchia d’olio, inoltre, è una disciplina poco dispendiosa che può avvenire sia all’esterno, sia all’interno.
Una partita va gestita necessariamente a coppie, non importa se dello stesso sesso oppure mista, tuttavia è possibile trovare anche piccoli campi di paddle singolo, che vengono generalmente utilizzati per fare pratica o per eseguire gare amatoriali con il semplice scopo di divertirsi.
Come è fatto il campo da padel?
Il paddle non ha bisogno di uno spazio molto ampio: il terreno di gioco è di forma rettangolare, ha il lato più lungo di 20 m mentre quello corto misura 10 m. Al centro è presente una rete che divide le varie zone in cui avviene il match, tuttavia, ciò che lo rende completamente differente da un campo da tennis è la presenza dei muri, alti 4 m nella parte in fondo e 3 m sui due laterali.
Generalmente si tratta di pareti in vetro o comunque un materiale trasparente, per permettere agli spettatori di guardare la partita, tuttavia, per i campi indoor è possibile realizzarle in cemento dipinto di un colore chiaro. I pannelli che si trovano ai lati della rete sono in maglia metallica: un dettaglio che incide notevolmente sulla qualità dei lanci e la traiettoria delle palline. Per quanto riguarda il suolo invece, generalmente viene adoperato il cemento, trattato con una vernice antiscivolo che consente di giocare anche durante il cattivo tempo.
Le regole del padel
Ciò che rende così importante e fondamentale la struttura del campo è la possibilità di utilizzarlo in tutte le sue parti, comprese le griglie metalliche e i muri. Infatti, in determinate circostanze la palla può rimbalzare senza problemi sulle pareti senza rischiare di perdere punti. Una partita di padel deve essere disputata da due coppie di partecipanti: l’area attorno la rete è divisa in quattro parti, ognuna delle quali sarà destinata a un giocatore.
Anche la struttura del punteggio è molto simile a quella del tennis, ed è distribuita in sei game e tre set totali, con possibilità di effettuare tie-break in caso di pareggio. I punti vengono contati in questo modo: 15-30-40-45, dove ogni numero corrisponde a un gioco e l’ultimo rappresenta la fine e la vittoria della partita.
Il match comincia con il servizio che parte da destra e si dirige verso l’altra metà campo opposta: il primo battitore viene scelto tramite il lancio della monetina e affinché sia valido, la pallina dovrà colpire il suolo prima di rimbalzare su qualsiasi altra cosa, comprese le pareti e le griglie. I piedi del giocatore dovranno essere fermi dietro la linea senza mai toccarla fino a quando non avrà colpito, tuttavia, se si dovesse commettere un fallo, la battuta nel padel si può ripetere una seconda volta.
I partecipanti non possono urtarsi o essere toccati, nonostante ciò, si può uscire dal campo per recuperare la sfera senza perdere il punto, a meno che questa non sia prima rimbalzata a terra due volte.
Non è possibile rispondere al lancio tramite un volèe, tecnica paragonabile a una schiacciata sotto rete, salvo il caso in cui la palla non sia balzata precedentemente sulla propria metà campo, tuttavia, quest’ultima non può sfiorare il suolo più di una volta, altrimenti il punto sarà concesso all’avversario. Viene considerato errore e scorrettezza tentare di colpire direttamente le zone esterne, come le reti e le pareti: la pallina infatti, non può raggiungere tali parti prima di finire nel terreno rivale.
Quale abbigliamento da padel scegliere?
Questo sport non richiede dei vestiti particolarmente costosi o specifici, l’importante è che sia comodo e che si adatti perfettamente ai nostri movimenti. L’utilizzo di magliette e pantaloncini traspiranti sarebbe l’ideale: il padel si può giocare sia al chiuso sia all’aperto, per questo motivo è necessario non inzupparsi di sudore.
Per quanto riguarda le scarpe è possibile scegliere lo stesso modello adoperato per il tennis, leggero, e dotato di una suola in gomma anti scivolo. È consigliabile l’impiego di polsini, che proteggono i movimenti, e di una visiera in caso di partite svolte al sole, per evitare che i raggi possano limitare la visibilità.
Gli accessori
Per giocare è necessario avere una racchetta da paddle: molto differente da quella da tennis, si tratta di un oggetto dalle dimensioni più piccole, privo della caratteristica maglia interna intrecciata e che presenta dei piccoli fori effettuati direttamente nel disco centrale.
Sono strutturate in modo tale da risultare leggere e maneggevoli: inizialmente erano realizzate in legno o grafite, tuttavia, ora è possibile trovare racchette in fibra di vetro, in carbonio oppure in kevlar. La parte interna invece, in grado di assorbire i colpi, è in etilene vinil acetato, un materiale necessario a evitare contraccolpi e lesioni al polso.
Le palline sono più morbide rispetto a quelle da tennis: una scelta dovuta alla possibilità di rimbalzare meglio sulla griglia metallica e le pareti. In ogni caso, è preferibile optare per un modello pressurizzato, che darà la giusta consistenza alla sfera.
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