Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Grazie alla presenza del software Smart Chord ogni nota eseguita con la mano sinistra viene riconosciuta e il pianoforte esegue l’accordo corrispondente come se si stesse suonando il pezzo con altri musicisti.
Se non spaventa il prezzo, questo pianoforte digitale Yamaha soddisferà tutte le aspettative. Infatti dalle molte recensioni non si evincono difetti rilevanti o altri tipi di problemi che ne possano sconsigliare l’acquisto.
Pianoforte digitale di alta gamma, venduto ad un prezzo non per tutti, soprattutto se si è alle prima armi con questo tipo di strumento. Qualità e caratteristiche tecniche sono tra i top del mercato.
La seconda opzione
Il suono riprodotto viene reso ancora più cristallino dal software integrato Pure CF Sound Engine, che si occupa di offrire frequenza molto simili a quelle offerte dai martelletti che vanno a picchiare sulle corde di un normale pianoforte analogico.
I tasti sono ritenuti in poco pesanti, molto lontani a livello di corrispondenza di quelli offerti con un pianoforte a coda. Questo problema si evidenzia dalla forza necessaria che bisogna imprimere sul tasto per far uscire la nota.
Il rapporto qualità/prezzo di questo pianoforte digitale è ritenuto molto buono dagli utenti che l’hanno acquistato che lo consigliano anche per ha giù buona dimestichezza con questo strumento.
Da considerare
Sono davvero tanti i pregi di questo pianoforte che viene considerato tra i migliori del marchio Yamaha. Spicca la possibilità di registrare il proprio pezzo appena suonato e riascoltarlo subito dopo, anche durante l’esecuzione del brano.
Gli effetti presenti non sono poi molti, come fanno notare gli utenti che hanno acquistato questo pianoforte digitale, e qualcuno in più sarebbe stato sicuramente gradito.
Pianoforte digitale destinato a soddisfare le esigenze sia dei professionisti sia da chi inizia a prendere confidenza con questo strumento. Il prezzo è considerato in linea con quanto proposto.
Come scegliere i migliori pianoforti digitali Yamaha?
Hai già individuato la marca del tuo prossimo pianoforte digitale, ma non sai ancora quale modello preferire. È per darti più elementi di comparazione e facilitarti la scelta che ti proponiamo questa guida corredata delle recensioni dei migliori modelli Yamaha oggi sul mercato. Ti spieghiamo cosa aspettarti da un piano digitale della famosa casa giapponese ma scendiamo ancora più in dettaglio indicandoti cosa offrono gli specifici modelli più apprezzati quest’anno.
La Yamaha Corporation oggi vanta una vasta produzione industriale che spazia tra i settori più disparati. Pochi sanno però che la vocazione principale dell’azienda è proprio quella di produrre strumenti musicali, pianoforti nello specifico.
È con la realizzazione di strumenti a tastiera, come pianoforti e organi a canne, che inizia la storia di una ditta conosciuta in tutto il mondo per la qualità e affidabilità dei suoi manufatti. Non è un caso, infatti, che il logo sia composto da tre diapason intrecciati. Gli strumenti realizzati vantano l’ultracentenaria esperienza che affonda le radici nella produzione di strumenti analogici da cui le versioni digitali attingono per raggiungere livelli ineccepibili di verosimiglianza e purezza del suono.
In particolare il pianoforte digitale deve essere in grado di accompagnare il musicista verso l’uso dello strumento analogico senza far troppo pesare la differenza tra elettrificato e acustico. Dettagli come la pesatura dei tasti, che rende possibile variare l’intensità della nota in base alla pressione del dito, o la possibilità di simulare l’effetto dei pedali, sono alcuni degli accorgimenti da ricercare in un piano digitale.
In più la versione elettrificata dello strumento a corde percosse, deve poter offrire vantaggi che solo un modello digitale può consentire. Ecco che ricercare basi o simulatori di altri strumenti, consente di arricchire il repertorio del musicista, principiante o esperto, e incrementare il potenziale di espressione artistica di chi suona. Altri dettagli utili da ricercare in un piano digitale riguardano la possibilità di riversare direttamente su PC la registrazione delle proprie esecuzioni, che si tratti di riascoltare i propri progressi oppure di improvvisare una sala registrazioni in casa.
Prodotti raccomandati
Yamaha DGX650B
Il modello DGX-650 offre una gamma di feature davvero interessanti che vediamo brevemente per descriverlo al meglio. Non si distingue di certo per il basso costo ma per una serie di accorgimenti che lo rendono particolarmente interessante per chi ha intenzione di sfruttare un’unica postazione per arricchire i pezzi con arrangiamenti e basi.
Notevole la quantità di campionamenti che colgono l’essenza dei diversi strumenti che possono essere aggiunti al pezzo che si vuole eseguire per dargli più corpo e spessore. Accorgimento interessante per chi si esibisce da solo è la presenza del software Smart Chord, questa funzione riconosce automaticamente le note eseguite dalla mano sinistra e riproduce l’accordo corrispondente per accompagnare il pezzo come si trattasse di una vera band.
Mentre lo Style Recommender è in grado di suggerire lo stile più adatto al pezzo che si vuole riprodurre risparmiando lunghe ricerche tra le miriadi di possibilità offerte dalla tastiera. Il display dove vengono indicati i suggerimenti proposti dallo stesso software funge anche da leggio riproducendo spartiti e testi da caricare attraverso la specifica porta USB.
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Yamaha P115B
Il modello 115 della serie P vanta caratteristiche interessanti da prendere in considerazione specie per chi ha deciso di imparare a suonare e vuol farlo contando su uno strumento dalle caratteristiche semi professionali.
Non è facile decidere quale sia il miglior pianoforte digitale Yamaha, del resto ne esistono svariati modelli e ognuno è pensato per rispondere a specifiche esigenze. Questo modello al pari di altri della Yamaha è dotato di tastiera graded hammer standard, in questo modo simulando al meglio le caratteristiche dei tasti di un piano analogico.
Il suono è campionato a partire dalle note del CFIIIS, piano a coda da concerto della stessa Yamaha, e sfrutta il software Pure CF Sound Engine per riprodurre un suono cristallino e il più possibile vicino alle frequenze generate dalla vibrazione delle corde percosse dai martelletti. Sono quattordici i pattern ritmici a disposizione in questo piano, che consentono di fare da accompagnamento un po’ a qualsiasi genere musicale.
Quattro voci e dieci stili sono le possibili variazioni di cu il piano dispone per coprire una buona fetta della musica contemporanea, dal rock al jazz passando per la classica.
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Yamaha NYDP142B
Arius è un modello che in molti hanno eletto il miglior pianoforte digitale Yamaha del 2024. Si tratta di certo di preferenze individuali, ma la gamma di vantaggi e possibilità offerte da questo piano, insieme all’esborso nella media per questo tipo di strumenti, ne fanno un compagno di viaggio da preferire a molti altri.
Serve bene tanto i professionisti che i principianti: grande è l’attenzione che è stata riservata alla qualità del suono riprodotto. Oltre ai noti software Pure CF Sound Engine e la possibilità di contare su tasti pesati GH, in questo piano è sviluppato anche un sistema di ottimizzazione delle frequenze, Acustic Optimizer, il cui scopo è quello di controllare le risonanze e arricchire il suono nel suo complesso.
È semplificata l’operazione di registrazione delle proprie performance, tanto per verificare i propri andamenti che per sentire come suona il nuovo brano appena composto.
Un’altra chicca è quella di potere registrare e riascoltare una traccia durante l’esecuzione: l’applicazione più immediata è quella per gli studenti che possono lavorare migliorando la destrezza di una mano per volta, lasciando andare la registrazione dell’altra mano. Ma le potenzialità creative sono davvero infinite.
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September 24, 2020 at 5:52 am
meglio preferire un piano Yamaha p140 o un dgx630 a partirà di prezzo? Quali le differenze tra serie p e dgx? Grazie
Risposta
September 25, 2020 at 5:31 pm
Salve Giovanni,
sono entrambi ottimi strumenti con tastiera Graded Hammer Standard (GHS) per un tocco più preciso e un feeling simile a quello di un vero pianoforte acustico. Il P140 si avvicina più al concetto di pianoforte digitale, con un design intuitivo e un suono fedele, ottenuto tramite un campionamento a tre layer. Il DGX-630 ha un interfaccia un filo più complessa, in quanto presenta diversi suoni e tipologie di chorus e riverbero. Diciamo che questo modello si adatta più alle esigenze di chi vuole comporre musica o magari ha già maturato un po’ di esperienza, in quanto dispone di molte funzioni utili per la registrazione e l’ascolto dei loop.
Saluti
Team BeE
Risposta