Tastiere MIDI. Consigli d’acquisto, Classifica e Recensione del 2024
La tastiera MIDI è una piacevole alternativa al pianoforte e può essere utilizzata in contesti musicali come il pop, il rock e il metal. Se vuoi una mano a scegliere il modello adatto ci siamo qui noi, con la nostra classifica delle tastiere MIDI più vendute online e apprezzate dagli utenti. Se non hai tempo di leggerla tutta e vuoi subito vedere quali sono i modelli migliori, allora ti possiamo consigliare la tastiera M-Audio Keystation Mini 32 II che si distingue per la qualità del suono dei suoi 32 tasti semipesati synth action e il suo sistema Ignite che ti dà accesso a 275 tonalità diverse. Se sei un musicista navigato e vuoi spendere qualcosa in più, allora potrai apprezzare il modello Akai Professional MPK Mini MK2 che possiede molti controlli hardware tra i quali il joystick per il pitch bend e svariate scelte di suono.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
È fornita di default con il software Ableton Live, uno dei più famosi programmi per la produzione di musica elettronica. Oltre a consentire la composizione e il mix dei brani in studio, ha la particolarità di poter essere utilizzata anche per performance live.
Si tratta di uno strumento che non regge a un uso troppo intenso, tant'è vero che nel tempo può accadere che alcuni tasti oppure le porte USB smettano di funzionare correttamente.
Non si trova sul mercato una tastiera ugualmente economica, che possa competere con la ricchezza di funzioni di questo modello. L'importante è non illudersi che duri per sempre.
La seconda opzione
È la tastiera midi da viaggio perfetta, viste le dimensioni estremamente contenute. Ospita soltanto 25 tasti, ma è ricca di controlli ed effetti per il suono. Colpisce la presenza di un joystick, con il quale è possibile modulare il suono ed effettuare il bending.
La taglia mini e l'affollamento di manopole e pads non vanno d'accordo con chi ha ricevuto in sorte mani grosse. Sarebbe imbarazzante premere il pulsante sbagliato, soprattutto se state suonando live.
Consigliamo questa tastiera midi soltanto a chi ha davvero necessità di un modello super compatto, altrimenti per lo stesso prezzo si trovano strumenti più comodi da usare.
Da considerare
Una tastiera da 49 tasti è un incentivo a comporre la propria musica, soprattutto se sono sensibili alla dinamica come in questo caso. È anche adatta ad essere suonata dal vivo, visto che ha un'estensione che consente di eseguire molti brani senza dover cambiare l'ottava.
È un prodotto che può dare soddisfazione a un principiante, ma non è all'altezza di musicisti consumati e soprattutto del loro orecchio. Consigliata a chi vuole avvicinarsi al mondo della musica elettronica.
A patto di non aspettarsi performance mozzafiato, è una buona scelta per chi ha pochi soldi da spendere, ma desidera acquistare una tastiera midi completa.
Come scegliere le migliori tastiere MIDI del 2024?
Guida all’acquisto
Se sei un appassionato di musica e ti diletti a suonare puoi provare a usare una tastiera MIDI. Questa tipologia di strumento è in grado di produrre il suono attraverso impulsi elettrici digitali che vengono trasmessi a un computer.
Per scegliere quella giusta per te, dai un’occhiata alle nostre proposte e valuta bene le caratteristiche di ognuna.
Il primo elemento da valutare è lo spazio che la tastiera in questione può occupare nell’ambiente nel quale desideri inserirla. Se vuoi un prodotto a basso costo ma non vuoi rinunciare a una buona qualità del suono ti consigliamo di sceglierne uno da cinque ottave e 61 tasti. Nel caso in cui tu sia disposto a spendere di più puoi invece orientarti su uno da sei ottave e 73 tasti o uno con estensione pianoforte con 88 tasti.
Bisogna poi valutare il tipo di pesatura della tastiera per avere risultati più soddisfacenti in rapporto alla cifra che sei disposto a versare. Una Synth Action o non pesata ha un rilascio immediato dei tasti per cui si addice a chi vuole produrre suoni non dinamici ed è alle prime armi oltre a non voler spendere molti soldi. Una semi pesata è molto più facile da trasportare ed è una via di mezzo tra una Synth e un pianoforte: questi tipi di tastiere sono molto diffuse tra i professionisti e i più avanzati perché si adattano a tutte le esigenze stilistiche. Infine quella pesata riproduce esattamente l’inerzia e la resistenza di un pianoforte vero e proprio per cui si trova essenzialmente su modelli a 88 tasti: è molto più pesante delle precedenti e ha un prezzo molto più alto.
Importante anche la forma dei tasti: quelli diving board sono tipici delle Synth; i waterfall sono squadrati e simili a quelli dei pianoforti ma mancanti del dentino superiore; i pieni sono uguali a quelli dei pianoforti e non si trovano mai su tastiere non pesate.
Il pannello di controllo è dotato di vari pulsanti, manopole e cursori che hanno diverse funzioni: è importante scegliere quelli che ti occorrono per creare la tua traccia musicale.
Prodotti raccomandati
M-Audio Keystation Mini 32 II
Di piccole dimensioni, questo prodotto della M-Audio appare come una delle migliori, se non la migliore tastiera MIDI sul mercato.
Viene a essere molto apprezzata dagli utenti per il suo basso costo in rapporto alla buona qualità del suono prodotto attraverso i suoi 32 tasti dotati di synth action ma semipesati.
Un altro aspetto che soddisfa gli acquirenti è la sua grande leggerezza che consente di portarla con sé ovunque senza fatica. Viene a essere facilmente riconosciuta dai più diffusi sistemi operativi grazie alla sua compatibilità con PC e può anche essere collegata all’iPad tramite un dispositivo venduto separatamente. In questo modo puoi comporre musica anche dal tuo tablet e usufruire del sistema Ignite che mette a disposizione più di 275 suoni di strumenti. Attraverso quest’ultimo è possibile anche inviare i brani creati tramite email o esportarli come file WAV e MIDI.
Fornito del programma Ableton Live ti permette anche di comporre, registrare e remixare i tuoi brani come un vero professionista. L’unica pecca di questa tastiera appare la fragilità dei tasti che non sembrano funzionare in più in parte dopo un utilizzo abbastanza frequente.
Tra gli strumenti che non possono mancare nella guida per scegliere la migliore tastiera midi c’è quella proposta da M-Audio. Nelle righe che seguono scoprirete le sue peculiarità e troverete anche il link dove acquistare questo prodotto che vi consentirà di creare la vostra musica preferita sfruttando anche i suoi software dedicati.
Una tastiera con soli 32 tasti ma che è in grado, grazie ai pulsanti per la trasposizione delle ottave, di offrire l’intera scala melodica. Le dimensioni compatte però permettono di trasportarla senza alcuna difficoltà, riponendola anche in uno zaino. E se non avete molto spazio in casa le troverete facilmente un posticino.
I tasti sono sensibili alla dinamica, semipesati e dotati di synth-action così da assicurare una piacevole sensazione quando vengono premuti ma anche una resa soddisfacente. Una serie di controlli permettono di aggiungere vari tocchi professionali alle proprie esibizioni live.
Lo strumento viene venduto insieme con Ableton Live Lite, un apprezzato programma di produzione musicale, ideale per creare, registrare, comporre e remixare i brani. Inoltre M-Audio propone anche una piattaforma musicale virtuale ricca di suoni da abbinare a quelli della tastiera, per composizioni ancora più sorprendenti e originali.
Alcuni pareri negativi si concentrano sulla fragilità della tastiera, in particolare quella della porta Usb e di alcuni tasti, che non hanno resistito a un utilizzo nemmeno troppo intenso. Prestate dunque attenzione quando inserite o scollegate il cavo.
Akai Professional MPK Mini MK2
Il modello della Akai Professional sta in una borsa grande quanto quella del computer grazie alla sua compattezza.
Si compone di soli 25 tasti dotati di synth action che la rendono non troppo semplice da suonare a due mani soprattutto per chi ha delle estremità grandi. Nonostante questo possiede vari elementi che la connotano di vantaggi in particolar modo per il suo prezzo abbastanza contenuto.
Può essere facilmente portata in viaggio e anche lì usare i controlli hardware che permettono ti creare musica quando senti l’ispirazione. Il joystick consente di regolare il pitch bend e la modulation mentre gli otto pad retroilluminati e le otto manopole si articolano su due banchi e offrono più opzioni ai suoni che desideri riprodurre.
Un plus è la presenza nel pannello posteriore di un ingresso per collegare il pedale sustain che solitamente non è presente in tastiere di così piccole dimensioni.
Puoi collegare questo strumento al computer tramite un cavo USB oppure ai device iOS con l’acquisto di un dispositivo a parte.
Non sarà certo il modello di tastiera Midi più economico ma è comunque uno di quelli che possono essere acquistati senza svenarsi. Vediamo di scoprire insieme se lo strumento di Akai merita che mettiate mano al portafoglio, leggendone insieme i pro e i contro.
Ricca la dotazione di controlli per la gestione della musica, data la presenza di ben otto pad retroilluminati e altrettante manopole. Gli utenti, in particolare, hanno apprezzato il joystick che consente la regolazione del pitch bend e la modulation. Spazio alla creatività!
Non avrete alcun problema nell’utilizzo, visto che questa nuova tastiera è plug & play, dunque è sufficiente alimentarla con la porta Usb e collegarla a un computer per rendere la creazione ancora più semplice.
Ospita solamente 25 tasti, dunque è estremamente compatta e facile da portare sempre con sé, anche collocandola in una borsa a tracolla o in uno zaino. Non le mancano però feature di un certo livello, come l’ingresso per collegare un pedale sustain, caratteristica solitamente propria di strumenti di un altro range di prezzo.
La forza di dimensioni compatte rischia di essere anche la sua debolezza, soprattutto per chi ha mani con dita più grosse. In particolare c’è il rischio di attivare inavvertitamente un pad quando si preme quello adiacente.
Alesis Q49
Possiede 49 tasti ed è perciò più lunga delle precedenti quella che riteniamo essere la migliore tastiera MIDI del 2024 per qualità/prezzo.
Grazie alle sue medie dimensioni si configura come adatta sia a chi desidera comporre musica in studio che a chi desidera esibirsi dal vivo. Può essere usata da un principiante o da un professionista che può dare un tocco in più al suono tramite la ruota per le modulazioni e per il pitch e i pulsanti per la trasposizione delle ottave.
Essendo uno strumento plug and play non necessita di corrente ma viene a essere alimentato via USB dal computer al quale viene collegato. Tuttavia è dotato di un ingresso per cavo di alimentazione nel caso in cui volessi utilizzarlo senza bisogno di PC.
Gli utenti si dicono soddisfatti dalla sensibilità alla velocità di pressione dei tasti e dal software incluso che risulta facile da installare su un dispositivo esterno.
Nella ricerca di strumenti musicali dai prezzi bassi potrebbe capitare di imbattervi nella tastiera di Alesis e valutarne dunque l’acquisto, anche in virtù di offerte piuttosto stuzzicanti. Perciò ecco quali sono i suoi pro e i suoi contro, letti i quali potrete prendere una decisione più accurata.
I tasti sono 49, un numero che consente di sfruttare questo strumento sia per registrare e comporre la propria musica sia per esibizioni live che allietino parenti e amici. I tasti sono sensibili alla dinamica e dotati di synth-action.
Acquistando questa tastiera musicale si ha diritto a scaricare gratuitamente lo strumento virtuale Xpand!2, la versione Lite della famosa workstation Ableton Live e Ignite di Air Music Tech. Un corredo software indispensabile per facilitare la composizione musicale.
La risposta dei tasti alla pressione è soddisfacente e, come riportano alcuni acquirenti, non rappresenta un ostacolo all’espressione artistica durante l’esecuzione di un brano. Rotelle e controller sono tutti facilmente raggiungibili e non obbligano a contorsionismi per l’attivazione delle varie sonorità e funzioni.
Considerato il prezzo di vendita molto aggressivo è logico non aspettarsi prestazioni proprie di strumenti che solitamente sono commercializzati con costi molto più elevati. Pensata per i musicisti amatoriali non mancherà di gratificarne l’ego e incentivarne la creatività.
Come utilizzare una tastiera MIDI
Chi ama comporre musica al computer sa quanto è importante una tastiera MIDI, grazie alla quale, anche sfruttando gli appositi software musicali, si possono riprodurre praticamente tutti gli strumenti messi a disposizione dal programma che si utilizza, dunque non solo il pianoforte ma anche violini, chitarre, percussioni e quant’altro. Insomma, si può avere un’intera orchestra racchiusa in una manciata di tasti.
Che cos’è il MIDI
Per i meno esperti spieghiamo brevemente cosa si intende con MIDI. Innanzitutto diciamo che è l’acronimo di Musical Instrument Digital Interface ed è un protocollo standard che consente l’interazione degli strumenti musicali elettronici e non soltanto attraverso il computer.
La tastiera muta
Una tastiera MIDI, di fatto, è muta, ovvero, così com’è non può emettere alcun suono. Deve necessariamente essere collegata a un altro dispositivo che abbia dei suoni MIDI o, per l’appunto, un computer. Uno dei vantaggi di questo standard è che è sempre possibile intervenire sulle note suonate per correggere eventuali errori. Immaginate, per esempio di essere andati fuori tempo, agendo attraverso il software potrete sistemare tutto e apparire come musicisti impeccabili.
I tipi di tasti
Una delle caratteristiche che differenziano le tastiere riguarda la dinamica dei tasti. Possiamo distinguere in tastiere con tasti pesati, non pesati e semi pesati. A nostro avviso i risultati migliori si ottengono con i tasti pesati, che simulano quelli di un pianoforte, perché consentono di decidere l’intensità del suono, restituendo un feeling che garantisce interpretazioni migliori. Un altro discorso legato ai tasti, ma questa volta sotto il profilo numerico, riguarda le ottave. Diciamolo in modo semplice: più sono le ottave e più la tastiera è grande il che vuol dire poter suonare note sempre più alte. Diciamo che con una tastiera da cinque ottave si possono fare parecchie cose interessanti.
La scelta del software
Più volte abbiamo fatto cenno a come la tastiera MIDI, nel caso si interfacci con un computer, abbia bisogno di un software dedicato. È possibile trovarne gratuitamente alcuni ma difficilmente sono soddisfacenti e certamente non vanno bene per chi vuol fare musica in modo serio. Questi ultimi dovranno dunque mettere mano al portafoglio e spendere qualche centinaio di euro. Non staremo qui a fare nomi ma ci limitiamo a dire che software in grado di riprodurre in modo molto fedele gli strumenti musicali, non mancano. Poi è chiaro, tutta l’attrezzatura deve essere all’altezza della situazione.
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Controller MIDI – Consigli d’acquisto e Recensione del 2024
L’argomento che abbiamo deciso di proporvi immaginiamo farà felici tutti gli appassionati della musica elettronica, DJ o chi usa il computer per comporre o qualsiasi altra attività musicale. Il nostro intento e suggerirvi come scegliere un buon controller MIDI e possibilmente pagarlo a un buon prezzo. Come dite? Impresa ardua? Tutt’altro perché per realizzare la nostra guida sui migliori controller MIDI del 2024 disponibili sul mercato abbiamo vagliato con grande attenzione le diverse offerte e fatta una comparazione tra loro. Questo è stato il principio che ci ha portato all’individuazione degli articoli che abbiamo pensato di proporvi come la consolle Hercules DJ Control Instinct S Series, dall’uso intuitivo e il controller AKAI Professional MPK Mini MKII, compatto e comodo anche da portare in viaggio.
Come scegliere i migliori controller MIDI
Quando vi accingete a comprare un controller MIDI, soprattutto se si ha poca esperienza, ci si fionda sulla migliore marca del settore. È vero, in questo modo difficilmente si sbaglia ma altrettanto difficilmente si spende poco. “Poca esperienza” questa è una parola chiave secondo noi.
Se ne sapete poco o nulla sui controller MIDI, se avete bisogno di fare pratica, a cosa serve investire tanti soldi per un controller che probabilmente è anche più difficile da usare rispetto a un modello base? Meglio andarci piano, per un upgrade della strumentazione c’è sempre tempo, poi, magari, sarete pronti anche per un mixer a 24 canali.
Guida all’acquisto
Musical Instrument Digital Interface
Proviamo, adesso, a fare un po’ di chiarezza sul MIDI, che è un acronimo che sta per Musical Instrument Digital Interface e indica un protocollo standard inerente l’interazione degli gli strumenti musicali elettronici. Questa interazione può avvenire anche tramite un computer. Volendolo dire in parole povere, l’acronimo MIDI concerne sia il linguaggio informatico (che in questo caso sono le specifiche alla base del protocollo) e un’interfaccia hardware, per esempio una tastiera.
Scegliere il controller più adatto
Dopo aver compreso cos’è il MIDI, concentriamoci sul controller, ovvero l’interfaccia hardware cui abbiamo fatto cenno un attimo fa. Il controller permette di eseguire le note, e tutte le funzioni che un software mette a disposizione. Un controller può essere composto da pad, pensiamo alla batteria elettronica, una consolle per DJ oppure una tastiera; questi si collegano al computer mediante una porta USB. Come potete immaginare, dire controller MIDI è abbastanza generico.
Come abbiamo detto la batteria elettronica è un controller MIDI ma anche la tastiera. Si tratta di strumenti diversi ma attenzione, perché non significa che con la batteria non si possa riprodurre il suono di un organo così come la tastiera può riprodurre il suono della batteria. È possibile ma poco agevole, oltre che limitato. Ecco perché bisogna aver ben chiaro che tipo di controller MIDI vi serve. Possiamo però dire che la tastiera è lo strumento più versatile.
I migliori controller MIDI del 2024
Nello stilare la classifica con i nostri consigli d’acquisto abbiamo tenuto in considerazione il rapporto qualità/prezzo ma non solo. I controller che abbiamo selezionato sono tra i più venduti online e per scrivere la recensione di ciascun modello abbiamo dato grande importanza alle esperienze dirette di chi ha già comprato l’articolo. Chi confronta i prezzi non deve fare altro che soppesare i vari pro e contro e fare la propria scelta.
Prodotti raccomandati
Hercules DJ Control Instinct S Series
Principale vantaggio:
È una consolle da apprezzare, tra le altre cose, per la sua semplicità d’uso, dettaglio importante perché è destinata a persone che non hanno ancora l’esperienza necessaria a maneggiarne una più professionale.
Principale svantaggio:
Non c’è il selettore per scegliere tra il Cue, necessario all’assegnazione del canale di preascolto e il mix del canale cuffia.
Verdetto 9.4/10
Crediamo che questa sia una delle migliori consolle disponibili sul mercato per chi vuole imparare a fare il DJ e ha appena cominciato; oltretutto ha un prezzo molto interessante.
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Descrizione Caratteristiche Principali
Primi passi da DJ
Per quanti stanno pensando di avvicinarsi al mondo dei DJ, Hercules propone la Instinct S Series. È una consolle dal costo contenuto ma dotata del minimo indispensabile per prendere confidenza con lo strumento. E chissà che la Hercules DJ Control Instinct S non faccia da apripista a una fortunata e remunerativa carriera.
La prima cosa sulla quale vorremmo far concentrare l’attenzione dei lettori sono i due piccoli jog con sensore di pressione. Tale caratteristica consente di fare pratica con lo scratch, anche se a livello elementare. Per intenderci, scordatevi turntablism anche perché per tale scopo i jog non hanno le dimensioni adatte.
I tasti presenti sulla consolle sono trentaquattro; inoltre ci sono due leve per agire sul valore del pitch, due feeder per il volume e i potenziometri relativi agli equalizzatori.
Manca il selettore per il Cue
Trattandosi di una consolle entry level era tutt’altro che scontato che i tasti fossero reattivi, e invece è proprio così. Inoltre i pulsanti sono retroilluminati per meglio agire in condizioni di buio. La funzione Touch Wheel consente di cimentarsi nello scratch cui abbiamo fatto cenno nel paragrafo precedente.
Due led posizionati al lato del jog ci avvisano che la funzione è attiva. La calibrazione dei cursori del volume è soddisfacente. Dobbiamo segnalare l’assenza di un potenziometro del gain al quale si ovvia attraverso l’auto-gain del software in dotazione. Manca, inoltre, un selettore per il Cue necessario ad assegnare il canale di preascolto e il mix del canale in cuffia.
Buoni i materiali e la scheda audio
Tutt’altro che deludente la scheda audio, certo lo affermiamo tenendo conto che la consolle in esame è una entry level. La potenza dell’audio in cuffia ha pienamente convinto la maggior parte delle persone in possesso della Hercules DJ Control Instinct S. Chiaramente è preferibile servirsi di cuffie di buon livello.
L’estetica del dispositivo non è affatto male, anzi, la annoveriamo tra i suoi punti di forza. È compatta, ideale per chi ha poco spazio a disposizione. Abbiamo analizzato con attenzione i materiali e riteniamo di poter dire che sono di buona qualità.
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AKAI Professional MPK Mini MKII
Si tratta di una tastiera controller che, a discapito del nome, non sembra adatta a un uso professionale. Siamo partiti subito con le critiche ma non pensate a un’immediata bocciatura. I tasti sono 25 dunque non una grande estensione in termini di ottave ma ciò farà sicuramente comodo a chi è intenzionato a usare il controller in viaggio o che comunque cerca qualcosa di compatto.
Vediamo più da vicino i diversi controlli. Oltre ai tasti troviamo un joystick a quattro vie utili per il controllo dinamico di pitch bend e modulation, i pad, retroilluminati, sono otto i quali sono stati giudicati da diversi clienti come poco reattivi, un difetto non da poco se è vero che il vantaggio dei pad dovrebbe essere proprio la reattività. Infine ci sono otto manopole assegnabili. Una volta acquistato il controller, dal sito di Akai è possibile scaricare un software, procedura che però, secondo alcuni, è troppo macchinosa.
Nonostante qualche piccolo difetto, il modello di AKAI rimane tra i più venduti. Sono molti i pareri positivi dei diversi utenti che hanno gradito l’ottimo rapporto tra qualità e prezzi bassi. Nel caso non sappiate dove acquistare il prodotto nuovo, cliccate sul link qui di seguito.
Le dimensioni compatte del controller permettono di sistemarlo comodamente su una scrivania senza ingombrare troppo spazio. È molto comodo anche per il trasporto, visto il suo peso leggero.
Nonostante le misure ridotte, il controller dispone di utili funzioni come il joystick a quattro vie per il controllo del pitch bend e della modulazione. Non mancano i pad per i campioni e i loop.
Tra i controller venduti online questo è probabilmente il più economico, consigliato per chi vuole divertirsi nella produzione musicale senza spendere il proverbiale occhio della testa.
Non aspettatevi componenti di alto livello. Le manopole e i tasti del controller hanno la tendenza a rompersi facilmente.
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AKAI Professional APC Mini
Questo controller MIDI è stato pensato per lavorare con il software Ableton. Questo non significa che non possa interagire con altri programmi. La prima cosa che balza agli occhi è la matrice di pad 8×8 con differenti colori che aiutano a individuare rapidamente ciascuno di essi. C’è anche lo spazio per un mixer a 9 feder ai quali si possono assegnare i diversi parametri.
In apertura abbiamo detto come il controller sia stato pensato per lavorare con l’Ableton Live: basta collegarlo al computer e non serve configurare nulla.
I materiali ci sembrano discreti, nulla di eccezionale ma in linea con la fascia di prezzo nella quale rientra il controller. L’uso non è così intuitivo, almeno per i meno esperti. Bisogna esercitarsi un po’ prima di padroneggiare il controller.
Se conoscete il software Ableton e volete un controller pratico per poter comporre più velocemente le vostre tracce, allora questo prodotto può davvero fare al caso vostro. Se siete ancora indecisi vi invitiamo a leggere il confronto tra i pregi e i difetti in modo da avere un quadro completo del prodotto prima di acquistarlo.
Questo pratico pad si adatta perfettamente al programma Ableton, ideale per comporre diversi generi musicali. La configurazione veloce vi risparmia complicati settaggi e vi consente di usare immediatamente il controller.
Con ben 64 pad a disposizione potrete sbizzarrirvi nella composizione e configurare diversi strumenti o campioni. I diversi colori tornano molto utili per distinguere i pad tra di loro e trovare subito quelli giusti.
Oltre ai pad troverete un mini mixer al quale è possibile assegnare diversi parametri usando Ableton. Ideale per regolare i volumi e le frequenze direttamente dal controller senza dover usare il laptop.
Il prezzo del prodotto molto conveniente si adatta a tutte le tasche.
I neofiti potrebbero trovare non poche difficoltà nell’utilizzare correttamente il controller.
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Korg Nanokey 2
Korg propone un controller pensato soprattutto per tenerlo sempre nella borsa del laptop e tirarlo fuori all’occorrenza, magari quando viene un’idea musicale e la si vuole registrare subito per non perdere l’ispirazione del momento. In sostanza la praticità e la trasportabilità sono tra i suoi punti di forza.
È leggero, versatile e compatibile tanto con Windows quanto con i computer Mac. Si possono trasporre le ottave ma non i semitoni, nulla cui non si possa ovviare con un buon programma musicale.
Ciò che più ci ha delusi è la reattività dei tasti, a tratti davvero fastidiosa per il ritardo tra il tocco e il suono, aspetto che impedisce di apprezzare appieno il prodotto.
Praticità e prezzo conveniente sono i due punti di forza di questo modello di Korg, pensato per tutti i compositori incalliti dalla mente vulcanica che vogliono registrare le loro idee ovunque si trovino e che non poteva mancare in una guida per scegliere il miglior controller midi. Qui di seguito riportiamo i suoi vantaggi insieme all’unico difetto riscontrato dagli utenti che lo hanno acquistato e provato.
Il controller è la soluzione ideale per tutti i compositori in cerca di un dispositivo dove registrare al volo le proprie idee ovunque si trovino. Le misure ridotte permettono di portarlo nello zaino o in valigia senza ingombrare spazio.
Si può usare sia con PC Windows sia con Mac, quindi compatibile con svariati programmi musicali come il Pro Tools, CuBase o Ableton.
Sebbene ci siano solo 25 tasti sarà possibile trasporre le ottave facilmente grazie a comandi semplici ed intuitivi.
Da un prodotto di queste dimensioni non ci si può aspettare una reattività elevata dei tasti.
Non è proprio il controller più resistente sulla piazza, quindi consigliamo di maneggiarlo con cura.
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Behringer FCB1010
Behringer è uno di quei marchi da sempre apprezzati per il buon rapporto qualità/prezzo dei suoi strumenti. Ci troviamo al cospetto di un MIDI foot controller facile e intuitivo da usare. Si compone di dieci banchi e due pedali d’espressione assegnabili.
È una pedaliera compatta e di conseguenza si sacrifica un po’ lo spazio per il display mentre c’è sufficiente distanza tra un banco e l’altro dunque non c’è il rischio di pigiare accidentalmente uno per un altro… certo, se poi portate 46 di piede è un problema vostro.
I materiali ci sembrano buoni, la pedaliera appare solida e ben costruita. Interessante, almeno secondo il nostro punto di vista, anche il prezzo.
Questa pedaliera MIDI versatile e leggera si propone come soluzione ideale per tutti i produttori in cerca di un controller per chitarra o tastiera. Behringer d’altronde è una garanzia quando si tratta di attrezzature per strumenti o in generale di dispositivi audio. Vediamo quali sono i pregi e i difetti di questa sua nuova pedaliera.
Se cercate una buona pedaliera MIDI per chitarra o tastiera e non volete spendere troppo, allora potete puntare su questo prodotto molto valido. Nonostante il costo basso il controller si dimostra estremamente resistente.
Con dieci banchi di memoria sarà possibile impostare tantissimi effetti utili per le composizioni, ma anche per le esibizioni dal vivo.
I chitarristi potranno avvalersi anche dei due pedali per il volume e per gli effetti più conosciuti come il wah o il pitch.
A differenza di altre pedaliere che richiedono un adattatore AC spesso venduto a parte, questa dispone di alimentazione integrata.
Sebbene ci sia molto spazio tra i banchi, persone con piedi molto lunghi potrebbero trovare un po’ di difficoltà a usare la pedaliera con precisione.
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Hercules DJ Control Instinct S Series
In fatto di consolle Hercules è un marchio molto noto e ha sempre un occhio di riguardo per i principianti. La Instinct S Series si rivolge proprio a chi sogna di diventare DJ e vuole spendere una piccola somma per iniziare.
In questa piccola consolle c’è tutto il necessario per fare pratica, a cominciare dai jog con sensore di pressione che consentono di cimentarsi con lo scratch, anche se a livello base, anche perché servirebbero dei jog grandi mentre qui ci sono i mini.
I tasti della consolle sono 34 e li abbiamo apprezzati per la loro reattività. Inoltre abbiamo accolto positivamente la presenza delle due leve per intervenire sul valore del pitch, aumentandolo o diminuendolo. In definitiva abbiamo apprezzato la facilità di utilizzo ma non possiamo esimerci dal portare all’attenzione del lettore l’assenza del Cue che consenta di assegnare il canale di preascolto.
Diamo un’occhiata ai vantaggi e agli svantaggi del prodotto nella nostra consueta tabella dei pro e contro, dopo la quale potrete subito trovare il link della pagina del negozio online.
Il costo basso è un buon incentivo per tutti gli aspiranti DJ che vogliono cimentarsi nei loro primi mix senza dover spendere troppo per una buona consolle.
Le Jog Wheels sensibili alla pressione consentono di divertirsi con lo scratching, navigare nella traccia riprodotta e impostare il livello del pitch.
Il Cross Fader consente di passare da un banco all’altro per missaggi di precisione, mentre grazie ai pad sarà possibile aggiungere campioni ed effetti ai brani.
Manca il pulsante Cue che consente di impostare il punto di inizio della traccia in entrata.
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Come utilizzare un controller MIDI
Chiunque sia intenzionato a fare musica servendosi di un computer, deve necessariamente avere a che fare con i controller MIDI che, attenzione, non trovano solo impiego nella musica elettronica e tantomeno abbiamo a che fare con un argomento che possa interessare solo i DJ. Con lo sviluppo di software come Garage Band (ma ce ne sono a bizzeffe) anche i musicisti che ritengono la musica debba essere fatta di chitarra, basso, batteria e sudore possono servirsi di un controller MIDI per registrare le idee musicali che vengono loro in mente, ad esempio, mentre si è in tour. Non avete idea di quanti album siano nati tra una camera d’albergo e un’altra.
Cosa significa MIDI
MIDI sta per Musical Instrument Digital Interface, è un protocollo standard che l’interazione degli strumenti elettronici. L’interazione può avvenire servendosi di un computer. In sostanza il protocollo MIDI riguarda sia il linguaggio informatico sia l’interfaccia che, per esempio, può essere una tastiera o qualsiasi altro controller.
Il collegamento
Tutti i controller MIDI più recenti permettono il collegamento con un computer servendosi di un comune cavo USB. Tuttavia è importante sapere che esistono anche i cavi MIDI. Un cavo del genere porta un solo segnale alla volta, di conseguenza un solo cavo non è sufficiente; ne servono almeno due: uno va collegato nella porta MIDI Out mentre il cavo necessario a far tornare il segnale va inserito nella porta MIDI In.
Molto utile, poi, la porta MIDI Thru che, detto in parole semplici, serve per connettere più strumenti MIDI in cascata. In sostanza si può trasmettere lo stesso segnale a più dispositivi. Dunque, quando usare il cavo USB e quando fare ricorso ai cavi MIDI? Se il controller è uno solo, va bene la connessione via USB mentre se sono più di uno bisogna usare i cavi MIDI. La comunicazione tra più controller si chiama Master/Slave.
Master/Slave
L’argomento Master/Slave è meritevole di un paragrafo a parte. In sostanza lo strumento detto Master comunica i dati a quello impostato come Slave. In altre parole se abbiamo due tastiere, suonando i tasti del master attiviamo le note corrispondenti sull’altra. Ciò vale per tutte le operazioni come cambiare i preset e così via. Ma vediamo come va fatta la connessione tra due controller.
Usando i cavi midi si stabilisce un collegamento tra la presa Out del Master e quella in dello Slave. E se vogliamo collegare un secondo Slave? Molto semplice: un cavo mette in collegamento la porta MIDI Out del Master con quella In dello slave. Con un secondo cavo MIDI si mette in collegamento la porta Thru con la MIDI In del secondo Slave.
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