Coltello Giapponese – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni
Il coltello giapponese è concepito in modo molto diverso rispetto a quanto avviene in Europa. Il taglio ha una componente estetica che non può essere trascurata. La bellezza del gesto, la pulizia dell’affondo nella carne sono poesie che si consumano durante la preparazione del pasto, in un rituale attento che precede il momento di condividere le pietanze con gli altri commensali. Per potere eseguire tagli perfetti sono importanti i materiali usati e il giusto bilanciamento del peso di lama e manico per consentire un’impugnatura maneggevole ed efficace. Non tutti quelli che si autoproclamano giapponesi sono coltelli di alta qualità e non è facile per un occidentale comprendere fino in fondo quali sono le autentiche caratteristiche immancabili in un buon accessorio per la cucina. In questa guida proponiamo suggerimenti utili a muovere i primi passi in questo mondo, in questo modo è possibile investire bene il proprio denaro acquistando qualcosa di cui non pentirsi poi. Uno tra i migliori set di coltelli oggi disponibili per il mercato occidentale è Kai DM-0781EU67, completo e perfetto per iniziare a comprendere come usare ogni lama nei diversi contesti. Miyabi Santoku è un coltello versatile, adatto a tagliare carne, pesce e verdure in maniera impeccabile come un vero chef del Sol Levante.
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Il meglio del meglio!
Uno dei marchi più famosi in questo segmento di mercato offre un set di coltelli dalle diverse lame che potranno essere utilizzate per usi specifici, quali affettare carne, pesce e altri alimenti. Sono forniti anche di una pietra per tenerli sempre ben affilati e del pratico astuccio per conservarli e trasportarli.
Nessuno ha il “doppio filo” e quindi non sono il massimo per chi usa abitualmente la mano sinistra per affettare le cibarie.
Ottimo set di coltelli composto da cinque modelli con altrettante lame. L’impugnatura e la qualità dei materiali li rendono tra i migliori sul mercato.
La seconda opzione
Materiali di gran pregio uniti a una fattura ineccepibile rendono l'uso di questo Santoku un'esperienza esaltante.
Costa, parecchio. L'insieme di materiali di gran pregio e l'assemblaggio a regola d'arte di tutte le componenti contribuisce a far lievitare il prezzo.
Un coltello da veri intenditori, ideale per chi mette tutta la propria passione nella preparazione di piatti composti a regola d'arte.
Da considerare
È un coltello dal design intrigante e forgiato con acciaio Damasco, materiale famoso per la sua alta qualità e l’inconfondibile motivo a spirale che si forma sulla superficie della lama. È adatto a tagliare qualsiasi tipologia di alimento, dalla carne alla verdura.
Sembra che l’utensile risulti un po’ troppo pesante, ma non tanto da renderlo scomodo. Inoltre, non ha una lama molto affilata. Ciò è rimediabile levigando l’oggetto su una pietra apposita per l’affilatura.
Il prezzo non è eccessivo come si potrebbe pensare, considerando che lame giapponesi delle migliori marche, sono vendute a prezzi a dir poco superiori.
Guida all’acquisto – Come scegliere il miglior coltello giapponese?
Si tratta di coltelli speciali, a partire già dalle caratteristiche del materiale impiegato nella loro costruzione. Gli appassionati di cucina del Sol Levante conoscono bene le caratteristiche imprescindibili che devono avere i coltelli giapponesi, ma se per la prima volta ti avvicini a questo tipo di ricette e vuoi sapere cosa non può mancare in un buon utensile, segui i consigli di questa nostra guida introduttiva.
Un coltello per ogni uso
Il prezzo che si paga per acquistare i coltelli giapponesi è leggermente superiore a quello necessario per acquistare i tradizionali occidentali, anche per gli utensili di buona qualità. Ma quello che fa dei coltelli giapponesi un elemento tanto ricercato è la precisione con cui si adattano alle diverse preparazioni, che prevedono specifiche lavorazioni della carne, del pesce o delle verdure.
Ci sono poi modelli specifici tra cui scegliere che ben si prestano anche alla preparazione degli ingredienti per le ricette occidentali. Pensiamo al deba bocho, ideato per tagliare di netto il pesce in tranci, che non ha la classica forma della mannaia che conosciamo anche se può esserle accomunato. Ancora per il pesce hancho e oroshi hocho sono ideali per sfilettare il tonno, che in oriente si usa consumare crudo e freschissimo.
Ma la cucina giapponese non si esaurisce di certo col solo sushi o sashimi, per i quali sono indicati il coltello santoku, o lo yanagi ba e il tako hiki, anche la verdura è protagonista e il disegno della lama del coltello usuba è pensata proprio per offrire un taglio netto e pulito che non danneggia le fibre delle verdure a foglia verde.
Un taglio più preciso e netto
Confronta prezzi ma soprattutto la qualità della fattura: il filo dei coltelli cambia a seconda del tipo di lavorazione per la quale sono pensati.
Quelli per la verdura, per esempio, hanno una lama particolarmente sottile e sono estremamente affilati proprio per riuscire a tagliare le foglie senza rovinarle o farne annerire i bordi.
Del resto la precisione geometrica cui ci hanno abituati i filetti di sashimi non si può raggiungere se non con l’ausilio della giusta strumentazione. Nella classifica degli aspetti da non trascurare metti in primo piano la qualità della fattura dei coltelli e la loro rispondenza con i requisiti dettati dalla tradizione nipponica.
Per mancini o destrimani
Nella recensione di ogni modello offerto sul mercato si presta grande attenzione alla progettazione del coltello, se pensato per chi lavora usando la mano destra o la sinistra.
Questo per via della caratteristica tipica del coltello giapponese, affilato su un solo lato a differenza degli occidentali che spesso prevedono il doppio filo.
La migliore marca è sempre quella più fedele alla tradizione, ma non manca di fare contento chi ha necessità specifiche progettando impugnature per ambidestri o più specificamente pensate per i soli mancini.
Non si tratta di un elemento secondario: il disegno dell’angolatura del coltello è fondamentale per eseguire tagli esatti e precisi sfruttando arrotondamenti e spigoli dell’intera linea della lama.
I 5 Migliori Coltelli Giapponesi – Classifica 2024
Quali sono i migliori coltelli giapponesi a detta degli utenti che li hanno acquistati e provati nel quotidiano? Abbiamo redatto una classifica dei modelli che maggiore successo hanno avuto durante l’anno e che meritano una menzione speciale per aiutarti a capire come scegliere un buon coltello giapponese.
1. Kai DM-0781EU67 Set 5 Coltelli
Principale vantaggio:
Un bel set di coltelli da cucina ricco e su misura di chi ama la cucina orientale e quel tipo di lavorazione degli ingredienti.
Principale svantaggio:
Il set si colloca a metà strada tra il livello amatoriale di alto standard e un professionale entry level. Potrebbero costare più di quanto si è disposti a spendere per completare l’attrezzatura della cucina di casa.
Verdetto: 9.7/10
KAI è un marchio che sa raccogliere intorno a sé numerosi estimatori. Si fa apprezzare soprattutto per la fedeltà con cui propone al pubblico mondiale la qualità delle lame made in Japan. Il set è ricco, dotato delle lame necessarie per lavorare bene con carne, pesce e verdure e completare le preparazioni nello stile asiatico.
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Descrizione Caratteristiche Principali
Pezzi che compongono il set
Il set è piuttosto ricco, nella versione Wasabi si fanno apprezzare parecchio le lame di diversa misura e la possibilità di lavorare ogni ingrediente con il giusto strumento. Sono presenti pezzi più piccoli, da 10 e 15 cm, e altre lame più importanti, come quella da 20 e 23 cm. La loro forma è simile a quella dei set occidentali, forse con lame leggermente più corte rispetto al nostro standard.
Si sente la mancanza di alcune delle lame più caratteristiche, come il Santoku. Ma è possibile acquistarle a parte così da arricchire la propria dotazione con gli elementi che servono, oltre a quelli già presenti nel kit.
Maneggevoli e piacevoli da usare
Le lame sono davvero ben affilate, cosa che colpisce specie chi li usa per la prima volta e non ha ancora la sufficiente dimestichezza. Il coltello non perdona. Il taglio è preciso e richiede la minima pressione, ma deve anche essere ben calibrato per evitare di rovinare subito il filo e dover ricorrere presto alla pietra.
In questo set non è inclusa, e va acquistata a parte, una pietra per l’affilatura o un altro sistema in base alla propria dimestichezza con l’operazione.
Perfette per lavorare la carne, specie quella del pesce a crudo, le lame hanno una precisione nel taglio soddisfacente. Ideali per compiere i rituali della preparazione delle pietanze nel pieno rispetto della tradizione nipponica, consentono di ottenere tagli netti e senza sbavature. Che si tratti di verdure o carni dalle consistenze diverse.
Facile manutenzione
I coltelli si lavano bene anche in lavatrice. La cosa non è scontata, non tutti gli acciai adoperati per le lame sopportano bene l’esposizione alle alte temperature.
Qui invece la possibilità di lavarli senza rischiare che si macchino per colpa dei lavaggi anche a 70° rende semplice la manutenzione e la cura nel tempo.
Il manico è arrotondato, forse un po’ corto a detta di qualcuno, ma garantisce un buon bilanciamento anche se il peso di ogni coltello è minimo. Il sistema con cui sono saldati alle lame è resistente e impermeabile alle infiltrazioni di resti di cibo tra gli interstizi. Una garanzia in più per essere certi che non si usureranno prima del giusto tempo.
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2. Miyabi 34374-181-0 Coltello Giapponese
Santoku, che letteralmente significa “Tre virtù”, è uno tra i coltelli più diffusi in Giappone. Il nome deriva dalla sua versatilità in cucina, visto che va bene per tagliare carne, pesce o verdure, a regola d’arte e con la rinomata precisione che contraddistingue gli accessori usati in Oriente. Nella versione creata da Miyabi si può apprezzare la simmetria della lama, che ha una misura piuttosto generosa, con la sua lunghezza di 150 – 180 mm.
Questi coltelli riprendono con accuratezza la tecnica tradizionalmente utilizzata in Giappone per ottenere lame perfettamente taglienti. In più, la distribuzione del peso equilibrata e calibrata rende piacevole impugnare e usare lo strumento per lavorare con precisione e rapidità.
La ditta propone diversi tipi di coltello, ognuno con le proprie caratteristiche specifiche, ma non cambia solo la forma bensì anche il tipo di acciaio impiegato e la sua lavorazione incidono direttamente sulla qualità. La particolare durezza di questo attrezzo consente di ottenere un’affilatura impressionante, capace di penetrare le carni tagliandole con estrema precisione e facilità.
La lavorazione è speciale. Ha un cuore composto da polvere d'acciaio ricoperto da cento strati di due differenti tipi d'acciaio, per un risultato finale che conferisce una durezza senza eguali.
Necessita di particolare cura e attenzione nell'essere maneggiato, ma questo Santoku è tra le soluzioni più versatili perché taglia carne, pesce e verdura.
Il manico in legno d'abete, il disegno a D e il bilanciamento del peso calibrato al millesimo lo rendono gradevole da impugnare e esaltante l'uso.
Non è un prodotto di primo prezzo.
3. Shan zu Coltello di Damasco da Chef Giapponese Acciaio 67 Strati
Il coltello di marca Shan zu viene venduto all’interno di una scatola di cartone, è provvisto di una plastica protettiva sulla punta e di una pellicola trasparente sul resto dell’utensile. Gli oggetti forgiati con acciaio Damasco, hanno una lama formata da strati di metallo duro e metallo tenero disposti in modo alternato.
Questo serve a mantenere più tagliente il filo del coltello e allo stesso tempo di ammortizzare i colpi, rendendolo meno fragile. Vi sono in totale 67 strati, dicitura riportata anche sul prodotto, e ha un’impugnatura unica che serve a rendere l’oggetto più bilanciato. Nonostante ciò, riteniamo che sia un po’ troppo pesante. Riesce a tagliare senza resistenza anche gli alimenti più duri, come melanzane, carote o patate, verdure spesso difficili da tranciare.
Se siete alla ricerca di un coltello da chef, potrebbe essere un’alternativa a prodotti dal costo più elevato, soprattutto se non siete dei professionisti o se siete dei cuochi in formazione.
L’articolo è posto all’interno di una scatola di cartone abbastanza elegante. All’interno, troverete il certificato di autenticità e la garanzia della lama.
Questa tipologia di coltelli, è utilizzata per lo più da chef professionisti. Di norma, il costo di tali oggetti si aggira oltre le centinaia di euro, considerato ciò, il prezzo di questo articolo è decisamente basso, nonostante sia di buona qualità.
La lama è formata da 67 strati di acciaio Damasco, caratterizzati da un tipo di metallo duro alternati a un altro più tenero. Tale lavorazione, mantiene il filo più tagliente durante i continui utilizzi e ne attutisce i colpi. La qualità del materiale, consente il taglio di alimenti più duri, come potrebbero essere i tuberi.
In realtà non si tratta di un originale coltello giapponese: come si può intuire dal nome, Shan zu, parliamo di un prodotto proveniente dalla Cina. Nonostante ciò, è caratterizzato da un buon rapporto qualità/prezzo.
4. Sanelli Premana Professional Coltello Giapponese Olivato
Tra i nostri consigli d’acquisto compare anche questo bel modello prodotto da una coltelleria prettamente italiana ma specializzata nella realizzazione di attrezzi di alta qualità.
È tra i modelli venduti online quello che si distingue per il buon rapporto tra qualità e prezzo. Fa parte della linea Premana destinata all’uso da parte di professionisti, ha una lama lunga 18 cm ed è pensato per il taglio o la triturazione di verdure o frutta.
La speciale lavorazione della lama, detta olivatura, e cioè le piccole scanalature che ci sono proprio sopra il filo, consente una veloce separazione della verdura tagliata dal coltello. Un piccolo accorgimento salva tempo che evita che i succhi delle verdure o della frutta creino aderenza sulla lama.
A differenza dei modelli originali giapponesi, qui la lama è leggermente bombata, in questo modo velocizzando le operazioni necessarie per tritare in piccolissimi pezzi gli ingredienti da lavorare. Il manico è antiscivolo e disegnato in modo da offrire una presa salda e antiscivolo anche con le mani umide o unte.
Sicuramente non ti aspettavi un prodotto italiano all’interno di questa guida per scegliere il miglior coltello da cucina giapponese del 2016. Eppure, anche le nostre aziende vantano una grande tradizione nel campo delle lame. Vediamone insieme i vantaggi e svantaggi con particolare riferimento ai suoi concorrenti orientali.
È progettato apposta per essere utilizzato in ristoranti, sushi bar e altri punti ristoro. Unisce quindi economicità a efficienza e robustezza.
Questa speciale lavorazione della lama impedisce ai succhi della frutta o della verdura di appiccicarsi, con maggior comodità e velocità in fase di taglio.
Fondamentale per mantenere una presa salda e ferma anche con le mani unte o umide.
Anche con questo prodotto non siamo riusciti a trovare controindicazioni. Neppure il prezzo, essendo decisamente accessibile a tutte le tasche.
5. Ross Henery Professional Set di 9 Coltelli
È uno tra i kit più venduti anche se non prettamente Made in Japan, soprattutto per via del prezzo conveniente e la buona qualità dei coltelli.
Sono realizzati interamente in acciaio, manico compreso che è dotato di una speciale zigrinatura che ne facilita l’impugnatura ferma e resistente anche con le mani sporche.
I pezzi sono nove e comprendono anche l’affilatore per mantenere le lame sempre efficienti. Adatti a diversi scopi e per aiutare gli appassionati chef con gli utensili indispensabili per la lavorazione di qualsiasi ingrediente, sono molto graditi dagli studenti che possono portarli con sé nella comoda custodia.
La custodia ha la tela rinforzata ma i coltelli non sono dotati di protezione per la punta, quindi inevitabilmente finiscono con l’usurarla. Le diverse lame compongono un set completo per lavorare gli ingredienti grezzi direttamente e senza passare da altre mani: per esempio mannaia da 18 cm e coltellino per disossare con la lama da 15 cm permettono di lavorare su cacciagione o pollame in maniera precisa e autonoma.
Ecco un altro prodotto che non è originale giapponese. Si tratta di un kit di coltelli interamente realizzato in acciaio, manico compreso, da un’azienda inglese specializzata in coltelleria di qualità. L’esperienza del paese di più antiche tradizioni nella produzione di questo materiale si unisce alla raffinatezza del design orientale per creare un nuovo concept con caratteristiche peculiari. Vediamo quali.
Dai classici cinque qui si sale a ben nove elementi, contenuti in un comodo ed elegante astuccio. Se hai bisogno di un set da portarti in giro, questo modello è quello che fa per te.
Essendo realizzati da un unico pezzo di acciaio, sono assicurati resistenza, lunga durata dell’affilatura e igiene.
Questa batteria costa meno di modelli più blasonati, offrendo nel contempo di più sia in termine di numero dei pezzi che di accuratezza della lavorazione.
Col tempo le punte dei coltelli finiranno per usurare la custodia, nonostante la presenza di una protezione in tela grossa.
Kai DM-0781EU67 Set 5 Coltelli
Marchio ben noto tra gli appassionati di cucina che si ispira alle tradizioni del Paese del Sol Levante, Kai propone un set che non disdegna il titolo di miglior set di coltelli giapponesi del 2024.
In tutto sono cinque i coltelli disponibili e tutti pensati per svolgere adeguatamente un compito specifico. Ma la serie Kai Wasabi prevede numerosi elementi che possono essere comprati separatamente per ampliare la dotazione in base alle reali necessità.
I manici tondi sono più corti rispetto ai tradizionali modelli occidentali, ma i tanti pareri positivi premiano soprattutto la leggerezza e maneggevolezza anche delle lame più lunghe. Questi coltelli non sono disegnati per ambidestri, ne esistono a doppio filo proprio per rispondere alle necessità dei mancini, ma molti di quelli che lavorano con la mano sinistra confermano la facilità d’impugnatura e maneggevolezza dei coltelli.
Il filo è efficace e i coltelli sono subito pronti per l’uso, è possibile però scegliere il kit che comprende la pietra per provvedere alla periodica affilatura autonomamente e al bisogno.
Questo set, firmato da uno dei marchi più conosciuti del Sol Levante, merita certamente gli allori del miglior modello dell’anno per tutta una serie di caratteristiche, tra cui la qualità dei materiali. Per aiutarti ad averlo senza spendere un occhio della testa, segui il link in fondo che porta a dove acquistare il prodotto a prezzi bassi.
Ognuno dei cinque coltelli di cui si compone il kit è pensato per uno scopo specifico e un particolare tipo di lavorazione. Dal sushi alla bistecca, sarai in grado di affettare tutto con il giusto utensile.
Più corto di quelli europeo classico, consente maggior presa e comodità di lavorazione.
Sono già pronti per l’uso ed è possibile chiedere di includere l’apposita pietra per la rifilatura periodica.
In sostanza non sono per mancini, anche se chi lavora con la mano sinistra ne sottolinea la facilità di impugnatura in molti dei pareri espressi nei commenti al prodotto.
Come utilizzare un coltello giapponese
Il taglio di carne, pesce e verdure, passa da Oriente a Occidente, variando e mutando aspetto e portata. Per chi segue la tradizione del taglio con l’uso di coltelli giapponesi avere raccolte e riassunte alcune note fondamentali può aiutare ad avvicinarsi con rispetto e consapevolezza a questo universo ben codificato.
Scegliete il giusto arnese
La selezione del corretto coltello prevede che la scelta ricada sul taglio e l’utilizzo per lo scopo per cui questo è stato realizzato. Vi suggeriamo di non oltrepassare il confine degli alimenti o preparazioni dedicate. Il rischio di una rottura o un risultato sotto le aspettative è dietro l’angolo.
Prendete confidenza con il coltello
Ognuno di questi strumenti nasce con una linea e un peso differente. Fate pratica prima con porzioni ridotte, studiando il tipo di taglio e le azioni necessarie per sfilettare al meglio un pesce o creare tranci perfetti e senza sbavature.
Pulite con attenzione i coltelli
La manutenzione delle lame giapponesi necessita di accortezze e una cura differente rispetto alla controparte tradizionale. Nei modelli realizzati in acciaio ossidabile è fondamentale pulire al meglio ogni parte della lama e dell’impugnatura. Assicuratevi di asciugare il tutto in modo corretto e senza residui di gocce o altro.
Assicuratevi dell’affilatura
I modelli orientali di solito presentano un solo lato affilato. Verificate questo aspetto prima di procedere a operazioni sulla lama. In caso vogliate rimettere a nuovo il taglio affidatevi a dei professionisti o puntate su strumenti dedicati e studiati per questo scopo.
Riponete in una custodia gli oggetti
I coltelli giapponesi dovrebbero essere utilizzati e poi messi da parte nel caso di utilizzi successivi. Vi suggeriamo di non mischiarli insieme ad altre posate ma di dedicare loro una custodia rigida o morbida che possa tenerli al riparo da danneggiamenti e graffi.
Scegliete modelli per ambidestri
La maggior parte dei coltelli sono studiati per chi impugna l’arnese con la mano destra. Per i mancini e per allargare il ventaglio degli utenti che possono lavorare diversi alimenti, vi suggeriamo di cercare esemplari con impugnatura per entrambe le categorie.
Verificate la bontà dell’impugnatura
Una lama di qualità non può prescindere da un manico affidabile e dalla forma studiata per assicurare grip e fermezza al taglio. La presenza di una parte leggermente sporgente non è da ascrivere a un difetto di fabbricazione, quanto piuttosto riduce il rischio che la lama ruoti durante le operazioni.
April 1, 2021 at 11:55 am
Buongiorno, stavo girando sull’internet e ho visto i coltelli che avete messo. Ma è vero che quelli buoni sono senza la copertura del manico, cioè quelli con un solo materiale, tipo tutti in acciaio, in alluminio e così via? Perché ne avete aggiunti con il manico di plastica e quelli dicono che durano di meno. E’ la verità? e se è così, perché li avete aggiunti lo stesso? Scusate se vi sembra una domanda stupida, ma sono curiosa. Ciao!
Risposta
April 1, 2021 at 1:51 pm
Ciao Francesca,
la tua domanda è più che lecita perché è importante sapere come sia realizzato un coltello di qualità. Quando parliamo di coltelli professionali, la presenza di un unico corpo in metallo è sempre preferibile per il bilanciamento dei pezzi e perché così non si rischia che la copertura eventuale del manico si stacchi, se non ben fissata. C’è da considerare però anche chi ha bisogno di usare impugnature ergonomiche, magari perché ha problemi con le mani e necessita di un aiuto in più. Per questo abbiamo deciso di inserire diverse tipologie di coltelli, per venire incontro alle esigenze anche di chi non vuole usarli per professione ma ne ha bisogno nella sua cucina di casa.
Saluti
Team BeE
Risposta
March 31, 2021 at 2:09 pm
Ciao! Il mio compagno è un fan sfegatato del sushi e del sashimi e vuole a tutti i costi iniziare a preparare a casa onighiri, hosomaki e così via. Potete consigliarmi un buon set di coltelli giapponesi che lo aiutino a sfilettare bene il pesce senza farsi male, visto che è imbranato? Vi ringrazio in anticipo per la risposta, un caro saluto Chiara.
Risposta
April 2, 2021 at 6:06 pm
Ciao Chiara,
dato che non ci dai un budget di riferimento, partiamo con un set abbastanza caro ma che vale la spesa: https://www.amazon.it/dp/B002WIRQ5A?tag=buonobutt-21&linkCode=ogi&th=1&psc=1, non a caso occupa il primo posto della nostra classifica. Si tratta di un set pensato per un entry level, che però vuole ottenere risultati come un professionista, di facile manutenzione e di notevole durata nel tempo. In alternativa dai uno sguardo a: https://www.amazon.it/dp/B004CCSKIG?tag=buonobutt-21&linkCode=ogi&th=1&psc=1, un altro set completo, realizzato in acciaio inox e che consta in ben nove elementi, a un costo più basso e accessibile.
Saluti
Team BeE
Risposta