In questi giorni di quarantena, la maggior parte delle persone pensa che per pulire e igienizzare gli ambienti domestici sia necessario un intervento diverso da quello fatto quotidianamente. In realtà, non è necessario stravolgere il proprio planning settimanale di economia domestica, ma basta adottare qualche precauzione in più e seguire alcuni piccoli accorgimenti in ambito di pulizie, valutando eventualmente anche una sanificazione degli ambienti domestici.
Tale procedura, fatta soprattutto di buone pratiche comportamentali e di una corretta pulizia degli spazi abitativi, permette di distruggere le cariche batteriche o di rendere “inattivi” i virus, per prevenire e ridurre ogni possibile rischio di contagio.
A più ampio spettro rispetto alla comune igienizzazione, la sanificazione non consiste solo nella semplice rimozione dello sporco, ma assicura un efficace abbattimento degli agenti patogeni attraverso l’utilizzo di detergenti specifici.
Quali prodotti scegliere
Si può ricorrere a prodotti monouso come la carta e le salviette igienizzanti, oppure a detersivi chimici idonei alla disinfezione delle superfici domestiche, ma in questo caso la scelta del prodotto dovrà tenere conto del tipo di superficie e di sporco su cui si vuole intervenire.
Per rimuovere il calcare, per esempio, è preferibile optare per un detergente a base di acido cloridrico; mentre per eliminare l’unto e i residui grassi è consigliabile usare la candeggina o un tradizionale sgrassatore. Ci sono, poi, i classici “rimedi della nonna”, ugualmente efficaci ma meno invasivi per il basso impatto ambientale e sulla salute umana. Rientrano nella categoria ingredienti “green” facilmente reperibili nelle nostre dispense come l’aceto di alcol, l’acido citrico e il bicarbonato di sodio.
Infine, per completare la sanificazione delle superfici domestiche, è buona norma utilizzare un buon ozonizzatore venduto online che – come il termine stesso suggerisce – altro non è che un apparecchio atto a purificare l’acqua e l’aria attraverso l’emissione di una certa quantità di ozono per eliminare germi, batteri, muffe e cattivi odori.
Piccole precauzioni quando si entra in casa
Aspetto sempre importante è mantenere una buona igiene personale e provvedere a una corretta pulizia degli ambienti domestici. Arieggiare di frequente i locali, pulire regolarmente i filtri dell’impianto di climatizzazione, disinfettare gli oggetti di uso quotidiano, come maniglie e tastiere, sono pratiche indispensabili per impedire la diffusione in casa di microrganismi nocivi per la salute.
Senza, però, farsi prendere dall’ansia e dagli eccessi, è possibile adottare piccole precauzioni: oltre al lavaggio frequente delle mani, è buona norma togliersi scarpe e soprabiti appena si entra in casa. Per quanto riguarda abiti e indumenti, a meno di non frequentare luoghi ad alto rischio di contagio (ospedali, case di riposo, ambulatori, ecc.), non è necessario disinfettare tutto al rientro ma sarà sufficiente lasciare i vestiti qualche ora all’aria senza entrare nel panico né spruzzare alcol o cloro sui tessuti, anche perché si tratta di sostanze potenzialmente irritanti e tossiche.
Pulire e disinfettare
È chiaro, dunque, come pulizia e disinfezione siano due pratiche assolutamente indispensabili per garantirsi un ambiente salubre e confortevole dove vivere. Tuttavia, è un errore molto comune pensare che le due attività siano fondamentalmente uguali tra loro, riducendosi a una mera operazione di igienizzazione dei locali.
In realtà pulizia, disinfezione e sanificazione hanno un significato diverso e identificano una tipologia di intervento a cui ricorrere in casi specifici. Quel che è certo è che una corretta igienizzazione ambientale rappresenta un rituale necessario per rendere sicuri gli spazi in cui viviamo e lavoriamo.
In linea di massima, potremmo dire che la pulizia presuppone la rimozione dello sporco e delle sostanze contaminanti dalle superfici domestiche, mentre la disinfezione permette l’uccisione degli agenti patogeni. Entrambe le pratiche andrebbero eseguite quotidianamente o comunque con una certa frequenza, soprattutto se in casa entrano ed escono più persone.
La prima cosa da fare, quindi, è pulire accuratamente le superfici rimuovendo polvere e sporco con acqua e sapone o un detergente indicato per quel tipo di materiale; dopo di che bisogna utilizzare un disinfettante specifico per eliminare germi e batteri che si depositano sugli oggetti con cui veniamo in contatto ogni giorno.
Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che i virus a diffusione respiratoria muoiono in pochi minuti a contatto con sostanze disinfettanti a base di alcol etilico (etanolo al 65%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) e candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%).
Una raccomandazione, però, è doverosa: mai mescolare più prodotti per la pulizia insieme per ottenerne uno più efficace contro le contaminazioni batteriche; il rischio che si corre, infatti, è quello di esporre se stessi e i propri cari al pericolo di un’intossicazione attraverso i gas sprigionati da queste miscele improvvisate. Insomma, meglio non fare gli “apprendisti stregoni”!
Infine, dal momento che non si può pensare di pulire e disinfettare gli ambienti da cima a fondo tutti i santi giorni, vi consigliamo di concentrarvi prima sulle stanze che necessitano di un intervento immediato – che possono essere quelle in cui generalmente trascorriamo più tempo o semplicemente quelle dove lavoriamo (anche con lo smart-working) – igienizzando gli oggetti che tocchiamo in continuazione, come maniglie, pulsanti, telecomandi, interruttori e dispositivi elettronici.
Sanificare con l’ozono
La cura e l’igiene degli spazi abitativi sono ora più che mai indispensabili per la salute, ma per avere un’arma in più a tutela della nostra sicurezza e di quella delle persone che ci stanno a cuore, si può procedere a una periodica sanificazione degli ambienti per prevenire ogni possibile rischio di contaminazione e contagio.
Si effettua diffondendo un gas naturale con proprietà uniche e 1.000 volte più potente di qualsiasi disinfettante, poiché capace di diffondersi nell’aria neutralizzando fino al 98,99% degli agenti patogeni presenti in un determinato ambiente.
Installare un ozonizzatore in casa, quindi, permette di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo e di sanificare persino l’acqua degli impianti idrici domestici, il tutto senza lasciare residui potenzialmente nocivi visto che le sue molecole si scindono dopo pochi minuti trasformandosi in ossigeno.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
0 COMMENTI