Ci sono una serie di accortezze da seguire per pulire e disinfettare i nostri capi in modo che siano sempre igienizzati, così da tenere lontani dalle nostre case e dai nostri cari, virus e batteri. Nulla di trascendentale, ovviamente, ma si tratta comunque di alcune sane abitudini che medici ed esperti consigliano di adottare sempre.
Cosa fare quando si torna a casa
Siamo tutti concordi, dunque, nell’affermare come una corretta pulizia del bucato – tra igienizzazione, sanificazione e pratiche domestiche di buon senso – possa certamente fare la differenza nel prevenire ogni possibile rischio per la salute.
Senza però farsi travolgere dall’ansia, è possibile impedire l’ingresso in casa di virus e batteri adottando alcune piccole precauzioni dopo essere usciti per la spesa o altri motivi di necessità. Oltre all’utilizzo di dispositivi di sicurezza e al lavaggio frequente delle mani, quando usciamo dobbiamo stare attenti alle superfici e agli oggetti con cui veniamo a contatto. E per quanto riguarda gli indumenti?
In linea di massima, le regole generali della prevenzione prevedono che quando si rientra da fuori si debbano togliere scarpe e vestiti, riponendoli in spazi dedicati, come un cassetto o uno scomparto apposito dell’armadio.
Se non avete intenzione di lavarli nell’immediato, sarebbe buona norma stenderli per qualche ora all’aperto per farli arieggiare, meglio se alla luce diretta del sole. A tal proposito, esistono piccoli “rimedi della nonna” che potrebbero aiutarvi a placare la fobia per germi e batteri, come per esempio quello di spruzzare sugli indumenti stesi una soluzione a base di acqua e olio essenziale di tea tree, ben noto per le sue proprietà igienizzanti e disinfettanti.
Ovviamente queste sono prescrizioni sempre valide, tuttavia in un periodo delicato come questo, dove l’attenzione e l’allerta sono ai massimi livelli, è chiaro che un’indicazione del genere, soprattutto se fatta da esperti del settore, può dare adito a inutili allarmismi in chi è particolarmente ansioso.
In effetti, scarpe e vestiti sono la nostra principale difesa contro gli agenti esterni; quindi, senza cedere alle fobie, è consigliabile toglierli e metterli da parte una volta tornati a casa, il tutto ricordando che oggetti e indumenti non sono la principale via di trasmissione dei virus.
Inoltre, a meno che non si frequentino ambienti ad alto rischio (come ospedali e case di cura), non è necessario lavare i capi indossati ogni volta che rientriamo a casa, ma basta semplicemente lasciarli per qualche ora all’aria.
Come eliminare germi e batteri dal bucato
Se si seguono alla lettera queste precauzioni è assai improbabile che i nostri vestiti possano essere contaminati da microrganismi patogeni provenienti dall’esterno. Tuttavia, per mantenere alti gli standard igienici, è sempre consigliabile lavare il bucato ad alte temperature – con un ciclo ad almeno 60°C e per un minimo di 30 minuti – utilizzando un detergente specifico per quella tipologia di tessuti.
Dal momento, però, che non tutti i capi possono resistere a questi tipi di lavaggi, in caso di indumenti che necessitano di un ciclo a freddo è possibile aggiungere al detersivo un po’ di candeggina, dell’aceto o del bicarbonato di sodio, che grazie alle loro proprietà disinfettanti permettono di rimuovere sia le macchie più ostinate sia potenziali cariche batteriche presenti sui tessuti.
È molto importante, infine, anche arieggiare le stanze tutte le mattine e pulire le superfici domestiche con acqua ossigenata, alcool etilico o ipoclorito di sodio allo 0,5%, oltre ovviamente a eseguire le pulizie con i guanti.
Sanificare gli indumenti con l’ozono
Un metodo infallibile per ottenere un bucato perfettamente pulito e igienizzato è anche il lavaggio con ozono, un gas naturale che agisce a basse temperature, permettendo di sanificare l’aria e l’acqua.
Inoltre, dal momento che dispone di un efficace potere ossidante, è in grado di agire su muffe, batteri, funghi e acari, oltre che sui cattivi odori. Grazie a questo rimedio ecologico potrete finalmente dire addio a prodotti e detergenti chimici non proprio amici della salute e dell’ambiente, ottenendo così anche un notevole risparmio di tempo e denaro.
In effetti, a dispetto di quanto si possa pensare, il lavaggio con ozono si può eseguire in casa affrontando una spesa minima: basterà, infatti, acquistare un ozonizzatore economico, collegarlo alla lavatrice, inserire la presa di corrente e il gioco è fatto!
Una volta acceso l’elettrodomestico, il generatore di acqua ozonizzata inizierà a produrre ossigeno attivo e si spegnerà automaticamente al termine del ciclo di lavaggio. In questo modo, i vostri indumenti saranno perfettamente puliti, sterilizzati e privi di batteri; senza contare il fatto che questi dispositivi influiscono anche sulla riduzione del calcare nella lavatrice, aumentandone l’efficienza e la durata.
May 20, 2020 at 10:28 am
ma come si collega un ozonizzatore ad una lavatrice pre-esistente? Grazie
Risposta
May 21, 2020 at 8:58 pm
Salve Paola,
da quello che capiamo, bisogna collegare l’ingresso dell’acqua al generatore di acqua ozonizzata e l’uscita dell’ozonizzatore alla lavatrice.
Saluti
Team BeE
Risposta
May 19, 2020 at 2:50 am
Potere “antiossidante”….ma non siete sicuri che sia “ossidante”…???
Risposta
May 19, 2020 at 8:26 pm
Ossidante, certo…errore nostro.
Grazie della segnalazione, Angelo!
Risposta