La nostra pelle inizia a invecchiare già a partire dai 25 anni. Si tratta di un processo fisiologico inevitabile ma che è possibile prevenire intervenendo sui fattori responsabili dello stress ossidativo.
L’invecchiamento è una trasformazione fisiologica inevitabile e irreversibile a cui vanno incontro tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo. Questo processo colpisce soprattutto l’epidermide che, in qualità di organo più esteso del corpo, è maggiormente esposta agli agenti esterni e più soggetta agli effetti del tempo che passa.
I primi segni dello stress ossidativo possono manifestarsi in modi ed entità differenti a seconda del sesso, dell’età e della genetica, ma sono tutti accomunati dalla stessa variabile: la progressiva alterazione delle funzioni e dell’aspetto della pelle.
Fortunatamente, si tratta di un processo graduale che ci permette di intervenire – laddove possibile – sui fattori responsabili del decadimento cutaneo per preservare più a lungo la giovinezza e il benessere del corpo.
Che cos’è l’invecchiamento cutaneo
È un dato di fatto: l’avanzare dell’età comporta una serie di cambiamenti fisici che possono avere riscontri negativi sia sulla sfera emotiva sia sul proprio equilibrio psicologico. Già al termine della crescita la pelle inizia a invecchiare e cominciano a fare la loro comparsa rughe e inestetismi.
In linea di massima, l’invecchiamento è la somma di tutti i cambiamenti fisiologici e genetici che interessano i tre strati cutanei: l’ipoderma, il derma e l’epidermide. L’ipoderma (o tessuto adiposo sottocutaneo) è lo strato più profondo del tegumento e, con l’avanzare dell’età, subisce una significativa perdita di volume.
Il derma, invece, è deputato alla produzione di collagene ed elastina, che formano una sorta di “impalcatura” che mantiene uniti tra loro gli strati cutanei, donando alla pelle le sue naturali caratteristiche di elasticità e compattezza.
Quando con il passare del tempo la produzione spontanea di queste proteine inizia a ridursi, il grasso sottocutaneo tende ad atrofizzarsi e la massa muscolare a rilassarsi, due condizioni che si ripercuotono inevitabilmente sull’aspetto esteriore.
La somma di tutte queste alterazioni si palesa soprattutto nell’epidermide, che essendo lo strato più superficiale dell’apparato tegumentario, va incontro a diverse problematiche: assottigliamento, scarsa produzione di sebo, alterazione del processo di rinnovamento cellulare e disidratazione. Di conseguenza, le cellule cutanee diventano più fragili e perdono la loro naturale capacità di rigenerarsi, rendendo la pelle meno tonica e più esposta agli effetti della forza di gravità.
Le cause scatenanti
I fattori principali che generano l’invecchiamento cutaneo sono il tempo, la predisposizione genetica e, per le donne, i cambiamenti ormonali. È anche vero, però, che non tutti invecchiano allo stesso modo, visto che ci sono persone che dimostrano meno anni di quelli che hanno in realtà e altre che sembrano più vecchie dei loro coetanei.
Questo perché, oltre ai fattori genetici, ci sono altre variabili esterne che possono incidere in maniera più o meno rilevante sul processo di invecchiamento cutaneo. Tra questi rientra sicuramente il photoaging, ossia il danno cronico provocato dall’esposizione alle radiazioni solari.
I raggi ultravioletti, oltre a determinare uno stato di disidratazione cutanea, danneggiano le cellule epiteliali, favorendo di conseguenza la comparsa di rughe e discromie. Pertanto, quando ci si espone al sole è fondamentale proteggere la pelle con un filtro solare adeguato che mantenga inalterata la naturale barriera epidermica.
Anche lo smog e l’inquinamento sono responsabili dello stress ossidativo, poiché le polveri sottili e le impurità presenti nell’aria si depositano sulla pelle, restando intrappolate nel film idrolipidico che la riveste naturalmente. Questo significa che se non si provvede a rimuoverle con una costante e corretta detersione, rischiano di penetrare negli strati sottocutanei e di favorire la proliferazione dei radicali liberi.
A metterci lo zampino è anche il fumo, che oltre a essere dannoso per la salute dell’intero organismo, accelera la degradazione dei tessuti connettivi generando la comparsa di macchie e rughe profonde, soprattutto in prossimità della bocca e del contorno occhi.
Come contrastare l’invecchiamento cutaneo
Come già sottolineato, la prevenzione gioca un ruolo chiave nel rallentare l’invecchiamento cutaneo, quindi anche se rughe e inestetismi non hanno ancora fatto la loro comparsa è bene adottare alcuni semplici accorgimenti che possono fare la differenza.
Oltre a prendersi cura della propria pelle con trattamenti cosmetici mirati, è necessario eliminare alcune cattive abitudini (come il fumo e il consumo di alcolici), bere molta acqua al giorno per mantenere il derma perfettamente idratato e seguire una dieta equilibrata a base di frutta, verdura fresca e altri alimenti naturalmente ricchi di minerali e vitamine antiossidanti.
Una beauty routine costante
Se seguirete alla lettera i nostri consigli i risultati non tarderanno ad arrivare e noterete già nel breve periodo un netto miglioramento dell’aspetto di rughe e segni d’espressione. Tuttavia, c’è un altro step che è bene non trascurare per avere una pelle sempre al top, ossia seguire una beauty routine costante che si inserisca all’interno di uno stile di vita salutare.
La prima regola da rispettare è fornire alla cute la giusta dose di nutrimento applicando regolarmente una buona crema idratante per renderla più sana, elastica e meno esposta agli agenti atmosferici.
Per rimuovere dalla superficie cutanea tutte quelle impurità che impediscono al derma di ossigenarsi e di avviare i suoi naturali meccanismi di autoriparazione è fondamentale detergere il viso ogni sera.
Utilizzare un buon tonico rivitalizzante o dell’acqua micellare formulata a base di attivi dermopurificanti aiuta a prevenire l’insorgenza dell’acne e la comparsa delle rughe, le cui cause scatenanti sono da ricercarsi nell’occlusione dei pori che impedisce l’ossigenazione dei tessuti sottocutanei.
Infine, un valido aiuto per la skincare quotidiana ci viene dato dalle maschere di bellezza, che rappresentano un vero e proprio toccasana per la pelle del viso e tra le quali ci si può letteralmente sbizzarrire.
Le migliori sono sicuramente quelle idratanti, che impediscono l’evaporazione delle particelle d’acqua dagli strati profondi dell’epidermide e creano un’efficace barriera protettiva che preserva la pelle dagli agenti atmosferici.
La maschera viso più venduta e apprezzata da chi ha una cute grassa è senza dubbio quella all’argilla, che grazie alle sue proprietà antibatteriche ed esfolianti si propone di purificare il derma in profondità, eliminando tossine e batteri; mentre le donne in età matura dovrebbero puntare sulle beauty mask rassodanti con acido ialuronico, dalle proprietà nutrienti e rigeneranti.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
0 COMMENTI