Come far fronte all’inquinamento provocato dall’eccessivo consumo di caffè in capsule? Da una startup, presentata al CES di Las Vegas, arriva la soluzione.
Amato da milioni di persone in tutto il mondo, il caffè è una delle bevande più gettonate fin dall’antichità. Da qualche anno sembra che avere una moka in casa sia un evento circoscritto principalmente alle famiglie del Sud Italia, e per molti è diventata un soprammobile da esporre in cucina.
Ma cosa ha messo nel dimenticatoio la cara e tradizionale macchinetta? Nestlè ci ha provato per decenni, brevettando e portando sul mercato i sistemi Nespresso. Più comodi della moka, basta inserire un piccolo contenitore all’interno dell’elettrodomestico per ottenere un espresso buono e cremoso come al bar.
La soluzione è piaciuta talmente tanto, che nel mondo si conta che un individuo consumi annualmente più di 370 capsule. Si pensi che solo nel 2014 l’azienda sopracitata ne abbia vendute più di 8 miliardi, producendo uno scarto di circa 8.000 tonnellate di alluminio non riciclato.
Materiale con il quale si sarebbero potuti costruire più di 1.000 stadi calcistici o 150 Tour Eiffel. Per fortuna Nestlé, rendendosi conto del grandissimo problema ambientale che stava creando, ha deciso di stilare degli accordi con alcuni dei più importanti consorzi mondiali per l’avvio al riciclo di tali capsule.
Recandosi in alcuni centri commerciali più all’avanguardia, è possibile gettare i contenitori esausti, che saranno successivamente separati dal caffè residuo, e riutilizzati per dare vita a nuovi oggetti.
Questa procedura può essere svolta anche negli stessi negozi Nespresso, dove i fondi della bevanda verranno trasformati in compost, che fertilizzerà le risaie.
Purtroppo però, non tutti hanno voglia di conservare in casa centinaia di capsule, né di recarsi nei negozi autorizzati o nei supermercati per gettarle, rendendo così poco fruttuoso il tentativo dell’azienda di andare incontro alla già ormai instabile situazione ambientale.
Le compatibili
Una volta scaduto il brevetto delle loro macchine per il caffè, Nespresso non ha frenato le altre aziende e torrefazioni, desiderose di produrre delle cialde compatibili con i loro sistemi originali. Tra le capsule Nespresso vendute online, troviamo numerosi articoli tra i quali poter scegliere, con gusti, grana e consistenze differenti.
Si pensi alle più famose ditte come Lavazza e Illy, produttrici di diversi tipi di miscele racchiuse in piccoli contenitori di plastica, da poter essere differenziate tranquillamente nei cassonetti dedicati a tale materiale.
Questa però, non si è rivelata la scelta più eco-friendly: per poterle riciclare, è necessario in ogni caso svuotarle dai residui, un’operazione che richiede tempo e voglia, due doni che sembra manchino alla maggior parte dei consumatori di caffè.
Per questo motivo, si sono cercate altre soluzioni, come le capsule in mater-b, un composto di plastiche biodegradabili e compostabili prodotto da Novamont, oppure altre tipologie di involucri riutilizzabili.
Quelle a marchio Lictin ne sono un esempio: con poche decine di euro avrete a disposizione sei capsule ricaricabili, da poter usare circa 60 volte. Una soluzione economica e rispettosa dell’ambiente, che consente inoltre di poter scegliere personalmente il tipo di miscela preferito.
Sembra però che non a tutti piaccia, a causa del fatto che la plastica, a contatto con l’acqua calda, irrorata dalla macchina automatica, potrebbe alterare il sapore del caffè.
La novità in acciaio
Nacque così Capsulier, che ha portato sul mercato le capsule in acciaio inox, tramite una raccolta fatta su Kickstarter, un sito sul quale è possibile promuovere idee, presentare progetti e richiedere finanziamenti da parte degli utenti.
Questa piccola azienda si è fatta strada ed è approdata al CES, il Consumer Electronic Show svoltosi a Las Vegas nel 2019. Capsulier non è stata solo la prima compagnia a cercare una soluzione alternativa alle capsule usa e getta: in realtà si sono succedute nei mesi successivi alla presentazione del loro progetto, anche altre opzioni proposte da ditte rivali.
Queste ultime hanno presentato la loro versione in metallo compatibile con le macchine Nespresso, poiché si tratta di quelle più famose e presenti sul mercato internazionale. C’è da dire però, che non si tratta di una soluzione propriamente economica, visto che una sola capsula può arrivare a costare anche 30 euro.
Questa cifra è troppo alta per i consumatori, se effettuiamo una comparazione con il prezzo di una moka Bialetti. Tuttavia, si potrebbe definire vantaggiosa se consideriamo l’impiego sul lungo periodo, proprio per la loro natura riutilizzabile un numero pressoché infinito di volte.
Uno dei maggiori concorrenti arriva dalla Svizzera: un noto ingegnere ticinese, Rivo Cortonesi, che nello stesso anno mette a punto e brevetta Capssana, un sistema che nasce proprio dalla consapevolezza del costo eccessivo e dell’impatto ambientale che hanno le capsule usa e getta.
Ma non solo: un’altra preoccupazione di Cortonesi, era quella relativa ai micro residui di alluminio, colle e plastiche che potrebbero trovarsi nel caffè erogati dalle macchine automatiche.
Basandosi sui suoi studi di ingegneria meccanica, ha ideato un involucro ricaricabile con qualsiasi tipo di miscela, che avesse un meccanismo a pressione quanto più possibile simile a quelli originali, ma in acciaio inox.
Tuttavia, il sistema di riempimento potrebbe essere paragonato a quello della moka, venendo a mancare quell’istantaneità tanto apprezzata, su cui Nespresso ha puntato fin dall’inizio.
Per questo motivo Capsulier, durante la startup, ha proposto una macchina riempi cialde automatica, chiamata Lite, con la quale bastano alcuni secondi e pochi grammi del vostro caffè preferito, per ottenere un contenitore pieno e pronto per essere utilizzato.
Non solo caffè
In commercio è possibile acquistare non solo capsule ripiene di miscela arabica, ma anche di tè e tisane. In tutti i casi però, si tratta sempre di soluzioni poco ecologiche, in plastica colorata e trasparente, da svuotare per poter essere smaltite correttamente.
Con le macchine Capsulier Lite, è possibile preparare in totale autonomia i più disparati mix di erbe officinali, camomilla, e persino orzo, da inserire tranquillamente all’interno dei sistemi Nespresso.
Anche in questo caso, il costo di tale elettrodomestico non è totalmente vantaggioso, tuttavia la spesa può essere recuperata dopo 400 utilizzi.
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