Fotocamera Istantane – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensione
Comprare una fotocamera istantanea è davvero un’ottima idea. Vi farà scoprire il piacere di avere fra le mani le vostre fotografie pochi minuti dopo averle scattate. La apprezzerete per la sua unicità e per quell’aspetto vintage che piace davvero a tutti. Per aiutarvi nella scelta della migliore fotocamera istantanea, abbiamo stilato, come di consueto, la classifica delle migliori fotocamere istantanee del 2024 e spiegato gli aspetti tecnici da tenere in considerazione per scegliere il modello a voi più adatto. Se leggerete infatti con la giusta attenzione questa guida mercato, saprete quale fotocamera istantanea comprare senza sbagliare e soprattutto dove acquistare online a prezzi bassi. Al primo posto troviamo la Polaroid Originals OneStep 2 che riprende a distanza di 40 anni la filosofia e le caratteristiche della mitica Polaroid OneStep. Sul secondo gradino del podio c’è invece un prodotto di successo, la Polaroid Snap Touch, per la capacità di coniugare la fotografia digitale con la stampa istantanea. Segue la Fujifilm Instax mini 70, modello equilibrato e forte della diffusione ormai capillare delle pellicole Fujifilm Instax.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Immagini di buona qualità e dall’aspetto decisamente vintage, sotto molti aspetti paragonabili a quelle delle vecchie Polaroid. L’area immagine, in formato quadrato, con il suo lato da quasi 8 cm è la più ampia oggi disponibile.
Qualche funzione in più, in fase di scatto, avrebbe reso la macchina un po’ più versatile. Invece gli ingegneri di Polaroid Originals, con questo primo modello, hanno voluto puntare tutto sulla semplicità d’uso. Le pellicole al momento sono costose (circa 16 euro per 8 fogli).
Ha il merito di aver riportato in vita la vera fotografia istantanea Polaroid degli anni passati. È bella da vedere, facile da usare e si ricarica tramite USB. Non sarete quindi costretti ad acquistare continuamente batterie. Le pellicole al momento non sono economiche ed è forse questo l’unico compromesso da accettare.
La seconda opzione
Non sprecherete carte e fogli se qualche scatto non vi piacerà perché potrete decidere di cestinarlo prima di stamparlo. È questo il vero plus della Snap Touch basata su tecnologia Zink. Si connette inoltre allo smartphone (mediate app dedicata) e funziona come stampante esterna. La carte Zink sono abbastanza economiche.
Le stampa, buone nella definizione e nei colori, hanno davvero poco di rétro. La qualità costruttiva e nella media e il pulsante on/off integrato nella finestra pop-up del flash può risultare davvero scomodo.
Se accettate qualche compromesso e ambite a un modello di istantanea che vi garantisca il massimo della versatilità e del risparmio, la Snap Touch non delude. Potrete anche registrare video in formato Full HD.
Da considerare
Modello intermedio delle Fujifilm Instax, vanta un design più serio rispetto alle più economiche mini 8 e 9. La qualità delle immagini è buona e non è neanche troppo ingombrante. Lo specchio frontale per i selfie ha la sua utilità.
Peccato che la macchina non consenta di disattivare il flash. È questo uno dei pochi limiti di una istantanea caratterizzata da un buon rapporto qualità/prezzo. È inoltre alimentata da batterie di tipo CR2 diffuse ma non tanto quanto le stilo o ministilo.
Se volete esplorare il mondo delle istantanee analogiche Instax e non vi accontentate di un modello base, potete, spendendo poco di più, regalarvi la mini 70. Troverete praticamente ovunque le pellicole compatibili al costo ragionevole di circa 0,8 euro per foto. Per questo Fujifilm è considerata attualmente la migliore marca di fotocamere istantanee.
Guida all’acquisto – Come scegliere la migliore fotocamera istantanea?
Quello delle fotocamere istantanee è un segmento di mercato in continuo fermento. Lo dimostra l’introduzione, sempre più frequente, di modelli nuovi da parte dei più importanti player del settore, Fujifilm e Polaroid in particolare. Se le vendite delle fotocamere compatte digitali sono in costante calo, rimpiazzate dagli smartphone fotografici di ultima generazione (Apple, Samsung, Huawei, Xiaomi, etc…), il successo delle istantanee va invece assumendo dimensioni sempre più significative.
Il motivo? Da un lato la piacevole sensazione di ritorno al passato, per chi un tempo toccava le fotografie con mano e poi ha smesso di farlo con l’avvento del digitale; dall’altro i più giovani, nati nell’era dei bit, che per la prima volta hanno scoperto il piacere di avere una foto di carta fra le mani oltre che ammirarla, sotto forma di pixel, sul display di un telefono.
Che apparteniate all’una o all’altra categoria, non ha importanza. Seguite i nostri consigli d’acquisto prima di confrontare i prezzi e le offerte e scegliere la fotocamera istantanea più adatta ai vostri gusti e alle vostre esigenze.
Come al solito, vi diciamo come la pensiamo in merito all’argomento e ai modelli che si trovano sul mercato, tenendo strettamente in considerazione anche pareri e recensioni di chi ha già acquistato una o più fotocamere istantanee e che oggi sa bene come scegliere una buona fotocamera istantanea.
Due tecnologie: analogica e digitale
Si fa presto a dire fotocamera istantanea, come se tutti i modelli, dal più economico al più caro, fossero uguali e sfruttassero un’unica tecnologia. In realtà, le attuali fotocamere istantanee si dividono in due grandi categorie: le analogiche, che si ispirano fortemente alle Polaroid del passato, e le digitali, dette anche “ibride”. Queste racchiudono al loro interno una speciale stampante termica di tipo Zink e un sensore CCD o CMOS.
Alla prima categoria appartengono tutte le Fujifilm Instax, la nuova OneStep 2 e OneStep+ di Polaroid Originals, le Lomo di Lomography e la Leica Sofort. Nella categoria delle ibride troviamo invece le Polaroid Snap e Snap Touch nonché l’ultima nata in casa Kodak, ossia la Printomatic.
Le fotocamere istantanee analogiche vedono le immagini originarsi per sviluppo, più o meno lento, di un film fotosensibile, come le pellicole Instax di Fujifilm e le nuove i-Type di Polaroid Originals. Si ispirano al passato anche nel design e producono fotografie dai toni decisamente vintage che hanno contribuito, e contribuiscono, al loro successo.
Le fotocamere istantanee ibride non impressionano alcuna pellicola ma registrano le immagini nella memoria interna, oppure in una microSD opzionale, attraverso un comune sensore di immagini CCD o CMOS. Di solito, ma non sempre, le visualizzano su un display e soltanto dopo che l’utente ha deciso di stamparle, le trasferiscono su carta attivando una stampante interna che sfrutta le proprietà termo-chimiche di una carta speciale. Detta Zink, da Zero Ink (ossia “zero inchiostro”), questa assume in ogni punto determinate colorazioni in funzione della intensità del riscaldamento.
Fatta questa doverosa distinzione, aggiungiamo che lo sviluppo di un film analogico è più lento della stampa (trasformazione chimica) di una carta Zink. Le Instax per esempio impiegano circa 2 minuti per produrre un’immagine, la Polaroid Originals OneStep 2 ci mette addirittura 15, 20 minuti. Alle ibride di Kodak e Polaroid bastano invece circa 40 secondi per consegnarvi una foto bella e finita, da appendere in bacheca o attaccare all’album sfruttando il retro adesivo.
Le fotografie prodotte dalle istantanee sono belle?
Questa è forse la domanda a cui è più difficile rispondere quando si affronta l’argomento della fotografia istantanea. Per farlo serve un approccio nuovo alla fotografia. Se prendiamo come riferimento le stampe impeccabili ottenute con le migliori stampanti fotografiche e le fotografie scattate con le varie macchine reflex, compatte o mirrorless, il confronto con le fotografie istantanee è a dir poco spietato. Queste sono il più delle volte povere di dettaglio, hanno colori smorti e poi sono piccole.
Ciò che rende una istantanea irresistibile è il “concetto” che sta dietro a ogni singolo scatto, non la qualità. E per concetto intendiamo l’unicità e la irripetibilità delle immagini stesse, il fatto che esse vengano a formarsi sotto i nostri occhi, la possibilità di raccoglierle in album irripetibili, la necessità di pensare la composizione prima di premere il pulsante dell’otturatore. Non a caso, si dice che le istantanee siano fotografie “ragionate”.
Potrà sembrarvi un paradosso visto che le fotocamere istantanee sono scarne di funzioni e regolazioni manuali, eppure sono forse le macchine fotografiche più creative sul mercato. Ogni foto è intrinsecamente legata alle condizioni di luce, alla posizione del fotografo rispetto al soggetto, alla temperatura dell’ambiente in cui questi si trova, alle poche regolazioni effettuate prima di fare clic. Tutto questo rende il mondo delle istantanee a sé stante e affascinante al tempo stesso. Tenete quindi conto di questo quando vi accingete a scegliere la vostra istantanea: alcune, come le Lomography, vi permettono di creare ed esprimere liberamente il vostro estro creativo, anche grazie ad aggiuntivi ottici.
Polaroid e Polaroid Originals: facciamo un po’ di chiarezza
Leggendo questa guida mercato o cercando online la macchina fotografica istantanea che fa al caso vostro, vi imbatterete in modelli “Polaroid”, come le Snap, Snap Touch e Pop, e nelle nuove OneStep 2 e OneStep+ il cui brand è “Polaroid Originals”. Vi chiederete a quel punto se la marca sia la stessa o se, al di là del nome molto simile, ci siano delle differenze. Prima di raccontarvi un po’ di storia, vi anticipiamo che le aziende dietro i modelli citati non sono effettivamente le stesse. Potete dedurlo anche dal fatto che la Snap Touch e le OneStep 2 e OneStep+ sono digitale-ibrida la prima, analogica la seconda.
In effetti il brand Polaroid Originals è nato lo scorso 13 settembre 2017, parallelamente alla OneStep 2 e alle pellicole i-Type, a colori e in bianco e nero, da questa utilizzate.
Polaroid Originals succede nel nome e nei fatti a Impossible Project, realtà nata pochi anni fa per volontà di alcuni ex dipendenti della vera e originale Polaroid, tutt’altro che rassegnati a far dimenticare filosofia e gloria del marchio che ha fatto la storia della fotografia analogica istantanea. Nel 2008 infatti l’ultima fabbrica Polaroid – con sede a Enshede, nei Paesi Bassi – cessava ogni attività chiudendo per sempre i battenti. Questi ex-dipendenti ne rilevarono il sito produttivo appena dismesso, dando vita a Impossible Project. La proprietà del marchio passava invece all’azienda americana Plr IP Holdings la quale, lo scorso settembre, l’ha venduto alla stessa Impossible Project che, rinnovandosi nel nome, si presenta oggi al mondo come Polaroid Originals.
Dal giorno in cui l’ultima fabbrica olandese di Polaroid smise di funzionare, era logico aspettarsi che nessun prodotto recante quel prestigioso marchio sarebbe stato più introdotto sul mercato. Per fortuna del brand, non è andata così. L’azienda che ne deteneva i diritti ha ceduto in licenza il nome a società terze che hanno da un lato mantenuto vivo il ricordo, dall’altro inventato nuovi e interessanti articoli, anche in ambito fotografico. Le istantanee a marchio Polaroid (non Polaroid Originals) sono un chiaro esempio. Si spiega così l’esistenza contemporanea dei brand Polaroid e Polaroid Originals e delle relative macchine fotografiche istantanee.
Carte, pellicole e prezzi
Uno degli aspetti che maggiormente differenzia le fotocamere istantanee dalle compatte digitali e dagli smartphone è il costo di gestione. Macchine compatte e smartphone permettono infatti di scattare all’infinito senza spendere un solo euro. Le istantanee al confronto sono invece un vero e proprio lusso. Le pellicole e le carte costano parecchio e ogni foto riuscita male o scartata equivale a un foglio sprecato. Vediamo nel dettaglio quanto costano i film utilizzati dalle varie istantanee.
Le OneStep 2 e OneStep+ di Polaroid Originals utilizza fogli Polaroid i-Type o Polaroid 600, a colori o in bianco e nero. Ogni confezione di i-Type contiene 8 fogli e costa, a seconda delle offerte, all’incirca 15, 16 euro. Il costo di ogni scatto, bello o brutto che sia, è mediamente di 2 euro. Costo che sale se si comprano le Polaroid 600 perché dotate della batteria necessaria a renderle compatibili con le vecchie Polaroid serie 600.
Le Fujifilm Instax, in funzione dei modelli, adottano carte della stessa tipologia ma di formato diverso. Le Instax mini utilizzano le omonime carte Instax mini il cui costo è di circa 16 euro per un pacco da 20 fogli. Il costo per copia è quindi è di 0,8 euro.
La fotocamera Instax Wide 300 che trovate in questa guida all’acquisto sfrutta invece le pellicole Instax Wide, più care delle mini: un pacco da 20 fogli costa poco più di 20 euro. Il costo per immagine parte da 1 euro. Ancora più cari sono i film Instax Square, cioè quadrati, compatibili con la Instax SQ6 e SQ10: circa 18 euro per soli 10 fogli (ogni fotografia costa circa 1,8 euro). Le macchine Lomography, come la Lomo’Instant, e la Leica Sofort adottano le Instax mini di Fujifilm. Se per caso voleste dotare la vostra nuova Leica delle pellicole prodotte dalla stessa casa tedesca, le Leica Instant, preparate a sborsare ancora di più. Una confezione di Leica Instant da 10 pellicole in bianco e nero costa addirittura 24, 25 euro.
Si può spendere meno con le istantanee digitali o ibride. La Snap Touch di Polaroid e la Kodak Printomatic adottato, come già detto, carte termo-chimiche Zink. Una confezione da 50 fogli di Zink in formato 2×3 pollici costa in media 25 euro: ogni foto viene quindi a costare 0,50 euro, il prezzo più basso dell’intero segmento delle fotocamere istantanee.
Dati e presi per buoni, questi valori possono comunque cambiare nel tempo. Prima di scoraggiarvi e decidere di rinunciare al modello che avete sempre desiderato, eseguite una ricerca online che vi dia, in tempo reale, un’indicazione precisa del costo della fotocamera e dei consumabili con i quali è compatibile.
Piccola parentesi per chi ama vederle sempre, le foto: date un’occhiata a questa cornice digitale Braun.
Dimensioni delle fotografie istantanee
Le fotografie istantanee, almeno per il momento, hanno un’altra caratteristica peculiare: sono piccole. Non è una scelta quanto una necessità imposta dalle fotocamere le cui dimensioni devono restare, per quanto possibile, contenute. Si pensi, a tal proposito, che la Fujifilm Instax Wide 300, fotocamera istantanea che al momento produce le fotografie di più ampia superficie (6,2×9,9 cm), misura ben 167,8×94,7×120,9 mm e pesa 612 g. A primo impatto, se siete abituati alle compatte digitali ultra-tascabili, potrebbe lasciarvi davvero perplessi. Procediamo quindi con ordine.
Le pellicole i-Type della Polaroid Originals OneStep 2 misurano 8,8×10,7 cm per un’area immagine in formato quadrato pari a 7,9×7,9 cm.
Le pellicole Instax mini di Fujifilm adottate dalla Instax mini 70 misurano 5,4×8,6 cm per un’area immagine di dimensioni 4,6×6,2 cm.
Le pellicole Instax Square della Fujifilm Instax Square SQ6 misurano 8,6×7,2 cm per un’area immagine pari a 6,2×6,2 cm.
Le già citate Instax Wide adottate dalla fotocamera Instax Wide 300 misurano 10,8×8,6 cm per un’area immagine di 6,2×9,9 cm.
Le carte Zink, infine, da caricare nelle Polaroid Snap Touch e Kodak Printomatic misurano invece 5,08×7,62 cm. La stampa è senza margini per cui l’area immagine coincide con le dimensioni della carta stessa. Ricordiamo tuttavia che la Polaroid Snap Touch consente, in fase di stampa, anche di applicare bordi e cornici alle immagini ricreando il cosiddetto effetto Polaroid.
Siete amanti della lettura oltre che della fotografia? Abbiamo pagine specifiche, per esempio quella sui migliori libri di J.D. Salinger.
Le 10 Migliori Fotocamere Istantanee – Classifica 2024
1. Polaroid Originals 9003 One Step 2 i-Type Fotocamera Istantanea
Correva l’anno 1977 quando Polaroid annunciò la OneStep. Dopo quarant’anni, Polaroid Originals, nuova veste societaria di Impossible Project, rilancia un’istantanea analogica al 100% e la battezza OneStep 2.
Il motivo è presto chiaro: le due fotocamere sono molto simili, oltre che nel concept, anche per quanto riguarda il design. Bella da vedere, anche se un po’ ingombrante, dovrete portarla al collo utilizzando la tracolla in dotazione. Poche le funzioni a disposizione, visto che la macchina punta alla massima semplicità d’uso, quindi all’automatismo totale. Avrete però la possibilità di scattare fotografie senza flash e di compensare l’esposizione, agendo sulla levetta di colore che si trova sotto il flash, in avanti o indietro di mezzo EV (Exposure Value). Basta fare qualche prova per capire quando affidarsi all’esposimetro della OneStep 2 e quando compensare invece manualmente.
La fotocamera istantanea Polaroid non prevede invece la possibilità di eseguire esposizioni multiple, ma un semplice trucchetto individuato da chi l’ha già comprata consente di raggiungere anche questo risultato. Le fotografie di dimensioni pari 7,9×7,9 cm sono molto belle, poco fedeli dal punto di vista cromatico, ma irresistibilmente vintage.
Dovrete anche abituarvi a comporre le inquadrature con un mirino sì luminoso ma non disposto sullo stesso asse dell’obiettivo (come accade d’altronde con tutte le fotocamere istantanee trattate in questa guida all’acquisto). I film compatibili sono gli i-Type e i 600 di Polaroid Originals, entrambi caratterizzati da circa 10-15 minuti di tempo necessario allo sviluppo e da un’area immagini di forma quadrata. La fotocamera usa una batteria agli ioni di litio ricaricabile e si ricarica attraverso la porta microUSB.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: analogica
Dimensioni della foto: 7,9×7,9 cm
Dimensioni della pellicola: 8,8×10,7 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 10-15 minuti
Obiettivo: n.d. (gli angoli di campo orizzontale e verticale sono di circa 40°)
Autoscatto: Sì
Modalità: compensazione dell’esposizione da -½ a + ½ EV
Distanza di messa a fuoco: 0,6 metri – infinito
Disattivazione flash: sì
Alimentazione: batteria agli ioni di litio ricaricabile (1.100 mAh)
Autonomia: 16 scatti oppure 60 giorni (se la fotocamera non è utilizzata)
Dimensioni: 150x110x95 mm
Peso: 450 g
» Scheda Tecnica
Il mirino ottico è ampio e luminoso. Le dimensioni delle immagini prodotte dalla Polaroid OneStep 2 (7,9x7,9 cm) sono maggiori di quelle delle istantanee Fujifilm Instax Square, sempre di forma squadrata ma con lato pari a 6,2 cm. La qualità delle fotografie, se amate i colori vintage e poco fedeli a quelli reali, vi soddisferà.
Come dichiarato nella scheda tecnica e confermato dalle recensioni online degli utenti, la distanza minima di messa a fuoco è di 60 cm (altre fotocamere fanno meglio). Scordatevi quindi qualsiasi immagine macro. Mettete in conto di spendere circa 2 € per ogni foto che scatterete
2. Polaroid Snap Touch Fotocamera Digitale a Stampa Istantanea
Appartiene alla categoria delle cosiddette fotocamere istantanee “digitali” o “ibride” perché dotata di un sensore di immagine CMOS da 13 megapixel e di una stampante interna con tecnologia Zink (Zero Ink). La Polaroid Snap Touch, uno dei modelli più venduti online, può funzionare come normale fotocamera digitale, registrando le immagini nella memoria interna o nella scheda microSD (da comprare a parte) e al tempo stesso come stampante portatile. Si può infatti connettere allo smartphone via Bluetooth per stampare anche le fotografie scattate con il telefono Android o iOS.
Il grande vantaggio che la Snap Touch offre agli utenti sta nella possibilità di rivedere le fotografie prima di trasferirle su carta e di realizzare per ognuna il numero di copie desiderato. Come abbiamo spiegato nella parte introduttiva a questa guida mercato, i colori si generano per riscaldamento “punto per punto” della carta per cui non sono richieste cartucce o serbatoi di inchiostro.
La qualità delle immagini cartacee, di dimensioni pari a 2×3 pollici (ossia 5,08×7,62 cm), è buona, adeguata allo scopo per cui la macchina è progettata ma non paragonabili a quelle prodotte da una normale stampante a getto di inchiostro o a sublimazione termica (come le Selphy di Canon). Né hanno quell’aspetto vintage caratteristico delle fotografie istantanee delle altre macchine analogiche. In cambio però sono adesive, dettagliate e con una bella finitura lucida.
Dal punto di vista estetico, la fotocamera istantanea Polaroid Snap Touch si presenta bene anche se non restituisce al tatto una eccessiva sensazione di robustezza. Il termine “touch” sta a indicare la presenza di un monitor posteriore da 3,5 pollici sensibile al tocco, sul quale si navigano i vari menu e si operano le selezioni necessarie. Diverse le possibilità creative, le cornici (anche in stile classico Polaroid) e i filtri da applicare alle immagini, prima di archiviarle definitivamente in memoria o di trasferirle su carta con la stampante integrata. La qualità del display è però discreta.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: Zero Ink (digitale)
Sensore: 13 megapixel
Dimensioni della foto: 5,08×7,62 cm
Dimensioni della pellicola: 5,08×7,62 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 40 secondi
Obiettivo: 3,4mm (focale equivalente nel formato 35mm non dichiarata)
Autoscatto: Sì
Modalità: HDR (High Dynamic Range), sequenza rapida
Distanza di messa a fuoco: n.d.
Disattivazione flash: sì
Alimentazione: batteria agli ioni di litio ricaricabile
Autonomia: circa 25 film Zink
Dimensioni: 127x102x25 mm
Peso: 358 g
» Scheda Tecnica
Non sprecherete soldi nel tentativo di “indovinare” la fotografia che più risponde ai vostri desideri. Con la Polaroid Snap Touch potrete infatti visualizzare e modificare le immagini sul display prima di stamparle. Numerose possibilità creative grazie a filtri e funzioni decorative. Comprando confezioni da 50 fogli Zink, il costo per stampa si riduce a circa 0,5 euro. La fotocamera registra anche filmati fino alla risoluzione Full HD (1.920x1.080 pixel).
Dovrete accettare un minimo di compromesso sulla qualità delle stampe, soprattutto per quanto riguarda i colori che spesso non sono brillanti, né hanno quell’aspetto vintage tipico della fotografia a sviluppo istantaneo. La risoluzione del display da 3,5 pollici è bassa a discapito della qualità di visualizzazione. Spesso si preme per errore il pulsante on/off integrato nel flash a scomparsa, accendendo senza volerlo la fotocamera (davvero fastidioso).
3. Fujifilm Instax Mini 70 Stardust Gold Fotocamera Istantanea
Si pone a metà strada tra i modelli Instax di base, come le mini 8 e mini 9, e quelli più avanzati come la Instax mini 90. Rispetto ai primi due offre qualche funzione in più e una migliore qualità delle immagini, specie se le condizioni di luce sono buone. Rispetto alla seconda invece non ha quelle utili regolazioni manuali, come la compensazione dell’esposizione, che vi permettono di avere un maggiore controllo del soggetto.
La Instax mini 70 può quindi considerarsi un’ottima istantanea automatica, perfetta per chi inizia. Chi la usa da tempo, la apprezza per diversi motivi e conferma che, con un po’ di esperienza, si riescono a fare fotografie degne del più bel album fotografico. La trasporterete con una certa facilità, viste le dimensioni tutto sommato contenute e apprezzerete il design, secondo molti utenti ben riuscito. L’obiettivo ha una distanza focale di 60mm ma nel formato delle reflex full frame corrisponde a un 35mm.
Le inquadrature non sono quelle di un vero grandangolo ma sufficientemente ampie per contenere al loro interno buona parte parte dei soggetti. Per ottenere risultati prossimi a quelli desiderati, conviene prendere confidenza anche con il mirino ottico e con il pallino visualizzato al suo interno, che indica approssimativamente il centro della fotografia. Forse il più grosso limite, spesso sottolineato nelle recensioni online, è l’impossibilità di disattivare il flash. Al contrario, è possibile forzarlo (modalità fill-in flash).
» Scheda Tecnica
Tecnologia: analogica
Dimensioni della foto: 4,6×6,2 cm
Dimensioni della pellicola: 5,4×8,6 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 90 secondi
Obiettivo: 60mm (35mm nel formato equivalente da 35mm)
Autoscatto: sì
Modalità: selfie, macro, paesaggio, fill-in flash (flash di riempimento), Hi-Key (alte luci)
Distanza di messa a fuoco: 0,3-0,6 metri (macro) / 0,6-3 metri (soggetti vicini) / 3 metri-infinito (soggetti lontani e paesaggi
Disattivazione flash: no
Alimentazione: 2x batterie al litio CR2/DLCR2
Autonomia: circa 30 foto con due batterie al litio CR2
Dimensioni: 99,2×113,7×53,2 mm
Peso: 281 g
» Scheda Tecnica
Il design è un po’ più “serio” di quello che caratterizza i modelli base della stessa Fujifilm. Con un po’ di esperienza, si riescono a ottenere buone fotografie. Molto comodo lo specchietto posto di fianco all’obiettivo dentro il quale ci si inquadra per scattare i selfie.
Le batterie CR2 non sono facili da reperire ovunque come le normali stilo AA o ministilo AAA. Comprate qualche pacco di scorta se partite per vacanze in luoghi un po’ isolati o distanti dai grandi centri abitati. Non è possibile regolare la potenza del flash né disattivarlo quando lo si desidera.
4. Polaroid Originals 9010 OneStep+ i-Type Fotocamera Istantanea
Saremmo tentati di assegnare il primo posto della nostra classifica alla Polaroid Originals OneStep+, strappandolo al modello gemello OneStep 2. Dopo attente valutazioni, e soprattutto dopo aver letto recensioni e pareri online di chi la ha già acquistata, abbiamo deciso di premiare la versione analogica pura. Lasciamo a voi la libertà di scegliere la versione “+” che dalla prima si discosta per la possiiblità di essere connessa allo smartphone tramite Bluetooth. Per quanto riguarda le fotografie, in termini di dimensioni, carte utilizzate e qualità, le due fotocamere non presentano differenze. Vediamo da quali altri punti di vista si discostano.
La OneStep+ integra un modulo Bluetooth che la rende più appetibile al pubblico giovane. Una volta connessa allo smartphone Android o iOS, può essere pilotata a distanza da quest’ultimo, sia per quanto riguarda lo scatto (funzione comoda con le foto di gruppo), sia per la funzione timer (il tradizionale autoscatto). Ma non solo, l’interazione non si limita solo a questi aspetti. Sempre in remoto è possibile controllare la funzione esposizione multipla, per fotografie creative e composte in più momenti, la Light Painting che chiama in casa la luce Led del cellulare al fine di disegnare con la luce, il tempo di posa, l’apertura e l’intensità del flash.
Questo, nella nuova versione, risulta essere anche un po’ più potente. Infine, sfruttando il microfono incorporato nello smartphone, l’app di controllo della fotocamera permette lo scatto quando si battono le mani o, più in generale, quando si produce un rumore secco. Per quanto riguarda il look, le due macchine sono le stesse, fatta eccezione per una leva di colore rosso che si osserva nella parte alta della Polaroid Originals OneStep+: serve ad attivare un’ottica aggiuntiva che rende la macchina idonea alla realizzazione di ritratti ravvicinati.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: analogica
Dimensioni della foto: 7,9×7,9 cm
Dimensioni della pellicola: 8,8×10,7 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 10-15 minuti
Obiettivo: 106mm (gli angoli di campo orizzontale e verticale sono di circa 40°)
Autoscatto: Sì (tramite smartphone)
Modalità: compensazione dell’esposizione da -½ a + ½ EV; ritratto
Distanza di messa a fuoco: circa 30 cm
Disattivazione flash: sì
Alimentazione: batteria agli ioni di litio ricaricabile via USB (1.100 mAh)
Autonomia: 60 giorni (se la fotocamera non è utilizzata)
Dimensioni: 150 x 110 x 97 mm
Peso: 493 g
» Scheda Tecnica
Gli aspetti della OneStep+ da elogiare sono gli stessi del modello OneStep 2. Ciò che realmente l’evoluzione “+” aggiunge è l’ottica aggiuntiva da usare per ottenere foto di ritratto. Per il resto, continua a piacere l’aspetto vintage, la possibilità di ricaricare la macchina via USB e il flash potente, utile quando la luce scarseggia.
Costa di più del modello OneStep 2, almeno se lo si acquista senza sfruttare eventuali offerte, e offre funzioni di cui il fotografo nostalgico può anche fare a meno. Una fotocamera istantanea, nell’accezione di chi ha visto nascere il marchio Polaroid, può quindi fare a meno del Bluetooth.
5. Fujifilm Instax Mini LiPlay Blush Gold Fotocamera Ibrida Istantanea
Come per la OneStep+ di Polaroid Originals, anche la Mini LiPlay di Fujifilm Instax, da fotocamera “ibrida” quale è, tende a perdere quel carattere puramente analogico che piace ai nostalgici, per unire due mondi: quello della fotografia istantanea con quello degli smartphone. Come lo fa? Mediante un modulo Bluetooth, integrato nella fotocamera, che serve a instaurare una connessione wireless con il telefono.
L’interfaccia di tutto ciò è l’app Instax che potete scaricare gratuitamente dagli store di Apple e di Google. Premettiamo che la fotocamera si presenta molto bene dal punto di vista estetico – è forse una delle più eleganti e compatte fra quelle oggi sul mercato – e che dispone di un display posteriore e di una scheda microSD che la fa assomigliare più a una digital camera che a una fotocamera istantanea. Potete acquistarla in uno dei tre colori disponibili: blush gold (oro rosa), elegant black (nero) e stone white (bianco roccia puntinato).
Con questi presupposti, è possibile scattere, rivedere le immagini, modificarle e stamparle. Oppure, stampare le foto catturate con lo smartphone sfruttando la connessione fra i due dispositivi. Se usata così, la Instax mino LiPlay è a tutti gli effetti una stampante portatile. La somiglianza con la Polaroid Snap Char è evidente, ma non confondete le due tecnologie di stampa.
La fotocamera istantanea Fujifilm Instax Mini LiPlay crea immagini per impressione di una pellicola (esattamente come la Wide 300 e la SQ6); la Snap Touch sfrutta invece la tecnologia termica Zero Ink. C’è poi una feature a cui la casa madre tende a dare enfasi: la possibilità di associare a ogni scatto fino a 10 secondi di audio, ascoltabili inquadrando con lo smartphone il QR Code che viene impresso sulla fotografia scattata. La sua utilità è soggettiva: i tentativi di abbinare agli scatti commenti audio, fatti in passato dalle fotocamere digitali, hanno tutti riscosso scarso successo.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: Zero Ink (digitale)
Sensore: 5 megapixel
LCD: 2,7 pollici (230.000 pixel di risoluzione)
Dimensioni della foto: 62×46 cm
Dimensioni della pellicola: 86×54 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 12 secondi
Obiettivo: 28mm (focale equivalente nel formato 35mm non dichiarata)
Autoscatto: Sì
Modalità: legate alle funzioni offerte dall’app Instax
Distanza di messa a fuoco: da 10 cm a infinito
Disattivazione flash: sì
Alimentazione: batteria agli ioni di litio ricaricabile (via USB)
Autonomia: circa 100 film Zink
Dimensioni: 8,25×12,3×3,6 mm
Peso: 255 g
» Scheda Tecnica
Il design è di forte richiamo, soprattutto nei confronti del pubblico femminile che trova nella Instax mini LiPlay quasi un accessorio moda. La possibilità di rivedere le immagini e di modificarle con dei filtri prima di stamparle, accontenta chi considera uno spreco di danaro una fotografia istantane uscita male e quindi inutilizzabile. Il fatto di poterla usare come stampante portatile per lo smartphome, rende questa macchina istantanea particolarmente versatile. È compatibile con le carte Instax mini, fra le più diffuse e facili da reperire, sia nei negozi online, sia nei punti vendita fisici.
Alcuni utenti fanno notare che in condizioni di scarsa illuminazione, la fotocamera tende a sbagliare la messa a fuoco, producendo immagini sfocate. L’app per altri è migliorabile poiché non permette modifiche alle immagini, se non in un range molto ristretto.
6. Fujifilm Instax Square SQ6 Fotocamera Istantanea
Non confondete la più recente Fujifilm Instax SQ6 con la precedente Instax SQ10, ibrida che vi permette di visualizzare le fotografie scattate sul display, ed eventualmente modificarle, prima di svilupparle in analogico.
La Instax SQ6 è prettamente analogica e ripropone la stessa filosofia delle Instax mini riprendendo il ricercato e apprezzato formato quadrato. SQ6 e SQ10 condividono però l’utilizzo delle stesse pellicole: le Fujifilm Instax Square. Malgrado l’impossibilità di controllare le stampe, la Instax SQ6 ha subito conquistato il cuore degli appassionati di fotografia istantanea analogica. Sia per il formato quadrato (Polaroid ha costruito su questo il suo successo), sia per la buona qualità delle immagini stampate che esibiscono colori piuttosto vividi.
Altrettanto apprezzato è il buon mix fra l’automatismo, che gestisce in modo corretto ogni esposizione in funzione della luminosità ambientale, e le altre modalità di scatto: macro, paesaggio e selfie. Né manca la possibilità di compensare l’esposizione per gestire situazioni di luce più complicate e di esporre due volte sullo stesso fotogramma (esposizione multipla) per fotomontaggi analogici. Se lo desiderate, potete anche disattivare il flash.
Per quanto riguarda quest’ultimo, è da apprezzare l’idea dell’azienda giapponese di fornire in dotazione tre gel colorati per ottenere immagini virate al rosso, all’arancio o al verde. Dal punto di visto costruttivo, la macchina è convincente vantando un corpo abbastanza robusto. La tracolla in dotazione permette di trasportarla al collo agevolmente. Come abbiamo fatto notare con le altre Instax, le batterie al litio CR2 (o Duralock CR2) sono meno diffuse delle normali stilo (AA) o ministilo (AAA): procuratevene un po’ prima di partire.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: analogica
Dimensioni della foto: 6,2×6,2 cm
Dimensioni della pellicola: 8,6×7,2 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 90 secondi
Obiettivo: 65,75mm (focale equivalente nel formato 35mm non dichiarata)
Autoscatto: Sì
Modalità: selfie, compensazione dell’esposizione, macro e paesaggio, doppia esposizione
Distanza di messa a fuoco: 0,3 – 5 metri / 0,5 – 2 metri (modalità normale) / 2 metri – infinito (modalità paesaggio)
Disattivazione flash: sì
Alimentazione: 2x batterie al litio CR2/DLCR2
Autonomia: circa 3 cartucce da 10 film ciascuna
Dimensioni: 118,7×128,1×58,1 mm
Peso: 393 g
» Scheda Tecnica
Tre filtri colorati per il flash (rosso, arancio e verde) permettono di ottenere immagini cromaticamente virate. Le fotografie sono di buona qualità, con colori abbastanza vividi, mentre lo scatto è particolarmente silenzioso. È inoltre possibile disattivare il flash.
Per alcuni utenti, la forma quadrata del corpo macchina e il materiale plastico rendono, ai primi utilizzi, il grip poco confortevole. La compensazione dell’esposizione è possibile solo in modalità automatica e non in abbinamento ai modi macro, paesaggio e via dicendo. Le pellicole Fujifilm Instax Square (6,2x6,2 cm) sono un po’ più costose delle Instax mini di forma rettangolare (4,6x6,2 cm).
7. Lomo Macchina Fotografica Istantanea
Se si considera il prezzo, la dotazione di accessori e la compatibilità con le diffuse pellicole Fujifilm Instax mini, la Lomo’Instant si rivela subito un buon acquisto. Alla versatilità d’uso, che in un primo momento può rendere per alcuni la fotocamera poco intuitiva, rispondono tre aggiuntivi ottici con i quali realizzare immagini con diversi angoli di campo e alcuni gel colorati da applicare al flash per ottenere interessanti effetti cromatici.
Più nel dettaglio, i tre convertitori di focale che si avvitano all’obiettivo della macchina Lomo’Instant consentono di eseguire fotografie “vignettate” con effetto fish-eye (angolo di campo di 170°), ritratti e macro, ossia riprese ravvicinate di fiori e altri piccoli oggetti animati e non.
Il feedback di chi li utilizza è molto buono, in particolare per quanto riguarda l’obiettivo per i ritratti (da 35mm equivalenti) che diventa, già dopo alcuni scatti di prova, un accessorio irrinunciabile. La spiegazione della sua utilità si ritrova anche nella focale dell’obiettivo principale: 27mm equivalenti. Ciò significa disporre di un ottimo grandangolo che vi regalerà soddisfazioni con i paesaggi e i selfie singoli o di gruppo.
La possibilità infatti di inquadrare con un angolo più ampio non vi costringerà a lasciare fuori lo sfondo o addirittura alcuni amici. Nella composizione dei selfie vi sarà d’aiuto il piccolo specchio circolare che si trova in alto a destra rispetto all’obiettivo. L’aspetto del corpo macchina è originale dato il parallelepipedo in cui va a incastrarsi la parte contenente l’obiettivo, il flash e lo specchio per i selfie.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: analogica
Dimensioni della foto: 4,6×6,2 cm
Dimensioni della pellicola: 5,4×8,6 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 90 secondi
Obiettivo: 40mm (27mm nel formato equivalente da 35mm)
Autoscatto: Sì
Modalità: flash on auto, modo creativo (flash on e off)
Disattivazione flash: Sì
Alimentazione: 4x batterie AAA (6 V)
Distanza di messa a fuoco: n.d.
Autonomia: n.d.
Dimensioni: n.d.
Peso: n.d.
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Possibilità di eseguire esposizioni multiple (teoricamente in numero infinito) e di compensare l’esposizione fra -2 e +2 EV per ottenere i risultati migliori in funzione della luminosità ambientale. La dotazione, che comprende tre ottiche aggiuntive e alcuni filtri colorati per il flash, ne aumenta decisamente il valore. Obiettivo grandangolare da 27mm equivalenti. Alcune foto di prova, con relative spiegazioni, nella confezione.
Va trattata e maneggiata con la giusta cautela visto che la qualità costruttiva non è da prima della classe. Da questo punto di vista, si poteva fare meglio. Se siete alle prime armi, la troverete poco intuita: più di altre istantanee richiede tempo e continui perfezionamenti affinché tutte le foto scattate siano godibili. Difficoltà di reperire semplici informazioni tecniche come dimensioni, peso, autonomia e quanto dovrebbe essere espressamente indicato in una scheda tecnica.
8. Leica Sofort 19102 Camera Istantanea
Se proprio volete fra le mani una macchina fotografica Leica e non avete i soldi necessari per acquistarla, questa istantanea può farvi fare pace con voi stessi. Non ha infatti il prezzo stratosferico delle altre fotocamere della casa tedesca, ma costa molto di più dei modelli concorrenti istantanei. Diciamo quindi che è un buon compromesso.
Detto questo, la resa fotografica è buona, la qualità costruttiva altrettanto, anche se la macchina è realizzata interamente con materiali plastici. Ha un bel design – la forma squadrata con obiettivo decentrato è indovinata – e un display posteriore monocromatico che vi informa sullo stato della fotocamera (autonomia energetica, scatti rimanenti, flash e via dicendo).
Le impostazioni programmate, come party, sport, selfie e quant’altro, stando a quanto si legge nei pareri pubblicati online, servono a poco. Ciò che conta è l’esperienza che si accumula scatto dopo scatto, che permette di capire come reagirà la macchina alle varie condizioni di luce. I selfie per esempio, se realizzati con il flash, perdono un po’ in fedeltà cromatica.
La doppia esposizione, che però ha qualche limite, e la posa Bulb permettono di essere creativi. Il mirino è piccolo e in linea con quanto possa offrire un mirino ottico di base. Fa piacere infine che Leica abbia disegnato la sua Sofort sulle pellicole Instax di Fujifilm, a colori e in bianco e nero, dichiarandone la piena compatibilità. Esistono tuttavia i film Leica Instant, anche questi a colori o in bianco e nero. Potete quindi scegliere in funzione del prezzo.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: analogica
Dimensioni della foto: 6,2×4,6 cm
Dimensioni della pellicola: 5,4×8,6 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 90 secondi
Obiettivo: 60mm (34mm nel formato equivalente da 35mm)
Autoscatto: Sì
Modalità: automatico, selfie, party, azione e sport, macro, doppia esposizione e bulb
Distanza di messa a fuoco: 0,3-0,6 metri (macro) / 0,6-3 metri (soggetti vicini) / 3 metri-infinito (soggetti lontani e paesaggi)
Disattivazione flash: sì
Alimentazione: batteria agli ioni di litio ricaricabile BP-DC17
Autonomia: circa 100 scatti
Dimensioni: 124x94x58 mm
Peso: 305 g
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È compatibile con le pellicole Fujifilm Instax, diffusissime e facili da reperire ormai ovunque, nei negozi fisici e online. È facile da usare e il display a cristalli liquidi posteriore permette, in ogni istante, di conoscere lo stato della fotocamera. La qualità delle fotografie, soprattutto se riprese non troppo da vicino rispetto al soggetto, è da buona a molto buona.
Non è una macchina istantanea economica (costando quanto tre Fujifilm Instax), però è una Leica. Forse anche per questo, un corpo metallico sarebbe stato più che apprezzato. Dovrete rassegnarvi a buttar via qualche foto, ogni tot di scatti, perché il controllo sull’esposizione, come per tutte le istantanee analogiche, è abbastanza limitato.
9. Fujifilm Instax Wide 300 Fotocamera Istantanea
Se vi piacciono le istantanee della serie Instax mini di Fujifilm ma ritenete che le foto siano troppo piccole, l’alternativa c’è e si chiama Instax Wide 300. Le sue fotografie hanno dimensioni doppie di 6,2×9,9 cm avvicinandosi al classico e intramontabile formato cartolina (10×15 cm).
Chi l’ha comprata mostra entusiasmo soprattutto per la grandezza delle immagini e per la loro buona qualità. La fotocamera ha un look a metà fra il vintage e il moderno, con un obiettivo retrattile che, quando la macchina è accesa, fuoriesce parecchio, e un anello che permette di selezionare le due distanze dal soggetto: entro oppure oltre i 3 metri.
Il mirino è addirittura estroflesso il che, almeno con i primi scatti, crea qualche problema di parallasse. Serve infatti un po’ di confidenza per inquadrare in modo corretto, senza che l’immagine vista nel mirino si discosti troppo da quella impressionata dalla pellicola. C’è un aspetto che dovete assolutamente tenere in considerazione se volete comprare la Wide 300: le dimensioni (quasi) esagerate.
Non aspettatevi nulla che ricordi vagamente una fotocamera tascabile, perché la Instax Wide 300 è larga 17 cm, alta 11 cm e profonda quasi 10 cm. Senza la tracolla che permette di portarla al collo sarebbe quasi impossibile da trasportare. Escludete quindi di regalarla a un bambino o a una bambina in occasione del compleanno, comunione o cresima. Entrate quindi nell’ottica che con la Wide 300 non passerete affatto inosservati. Anche il peso è considerevole: oltre 600 grammi. Funziona in automatico e non offre alcun tipo di regolazione manuale. Nella confezione troverete una lente addizionale da fissare all’obiettivo per scattare fotografie macro e selfie.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: analogica
Dimensioni della foto: 6,2×9,9 cm
Dimensioni della pellicola: 10,8×8,6 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 90 secondi
Obiettivo: 95mm (focale equivalente nel formato 35mm non dichiarata)
Autoscatto: no
Modalità: automatico, compensazione dell’esposizione fra -⅔ EV e +⅔ EV
Distanza di messa a fuoco: 0,9 metri – 3 metri / 3 metri a infinito
Disattivazione flash: no
Alimentazione: 4x batterie alcaline AA/LR6
Autonomia: 100 scatti (10 confezioni da 10 film ciascuna)
Dimensioni: 167,8×94,7×120,9 mm
Peso: 612 g
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È una delle poche fotocamere istantanee analogiche a regalarvi immagini con dimensioni 6,2x9,9 cm. Nelle condizioni di luce ideali, la qualità delle fotografie è abbastanza buona, pur se i colori hanno i classici toni un po’ spenti delle camere vintage. Il costo della macchina è adeguato.
Le dimensioni sono tutt’altro che tascabili e il peso non è trascurabile. La possibilità di ottenere immagini di superficie doppia rispetto alle pellicole Instax mini ha un prezzo da pagare, in questo caso pratico piuttosto che economico. Manca la possibilità di disattivare il flash e manca l’autoscatto. Il costo per foto della Instax Wide è più alto di quello delle Instax mini.
10. Kodak Printomatic Fotocamera di Stampa Istantanea
Senza ricorrere a giri di parole, la Printomatic è una Polaroid Snap (modello che non abbiamo trattato in questa comparazione) rimarchiata Kodak. La casa di produzione Ammunition Group, su mandato C+A Global, licenziataria dei marchi Polaroid e Kodak, è infatti la medesima per entrambe le fotocamere. Le differenze risiedono solo in alcuni particolari: nella Kodak Printomatic per esempio il mirino è integrato e fisso nel corpo macchina mentre nella Polaroid Snap è di tipo pop-up.
Fatte queste premesse, è facile intuire come la Kodak Printomatic sia altrettanto simile alla Polaroid Snap Touch trattata in questa guida all’acquisto, rispetto alla quale rinuncia al display touch, alla connettività Bluetooth e a tutti i vantaggi che queste feature offrono.
Una scheda tecnica semplificata, quindi, che in parte spiega anche il prezzo più basso ma neanche troppo economico.
Scatterete quindi in digitale, affidandovi a un sensore di immagine da 10 megapixel di risoluzione, senza però avere la possibilità di rivedere le immagini su un display ma trasferendole direttamente su carta con la stampante integrata basata su tecnologia Zink (Zero Ink). La qualità delle fotografie è praticamente la stessa che si ottiene con le digitali Polaroid. Le stampe sono quindi resistenti all’acqua e all’umidità e sono adesive. La macchina offre la possibilità, prima di scattare, di scegliere fra immagini a colori (impostazioni di default) e in bianco e nero. Il nostro consiglio, se siete attratti dalla tecnologia Zero Ink, è di rivolgere la vostra attenzione alla Snap Touch di Polaroid perché molto più completa e versatile.
» Scheda Tecnica
Tecnologia: Zero Ink (digitale)
Sensore: 10 megapixel
Dimensioni della foto: 5,08×7,62 cm
Dimensioni della pellicola: 5,08×7,62 cm
Tempo di sviluppo della pellicola: circa 40 secondi
Obiettivo: 8mm (valore equivalente nel formato 35mm non dichiarato)
Autoscatto: No
Modalità: colori e bianco e nero
Distanza di messa a fuoco: n.d.
Disattivazione flash: no
Alimentazione: batteria agli ioni di litio ricaricabile da 7,4 V
Autonomia: n.d.
Dimensioni: 11,9×7,9×2,3 mm
Peso: 300 g
» Scheda Tecnica
Viste l’assenza di un display e l’impossibilità di connettere la fotocamera allo smartphone via Bluetooth per farla funzionare come stampante Zink esterna, l’unico pro che ci sentiamo di elencare è il basso costo delle carte Zero Ink rispetto a quelle analogiche.
La fotocamera istantanea Kodak Printomatic, non offrendo possibilità di connessione con lo smartphone, non può funzionare come stampante esterna. L’assenza di modulo Bluetooth integrato da questo punto di vista è limitante. Manca la funzione autoscatto. Il prezzo d’acquisto, viste le caratteristiche tecniche e le possibilità offerte, è secondo il nostro parere un po’ alto.
Come utilizzare una fotocamera istantanea
Per un apparato fotografico creativo qual è la vostra nuova fotocamera istantanea è quasi impossibile elencare regole e istruzioni d’uso. Al di là delle funzioni associate ai pulsanti e alle leve dei vari modelli, il resto è affidato all’abilità e alla fantasia del fotografo. Entrambe si affinano nel tempo in funzione della fotocamera istantanea acquistata.
Foto uniche e irripetibili
Fra i vantaggi della fotografia a sviluppo istantaneo vi sono infatti la sua “unicità” e la sua “irripetibilità”. Ogni foto di carta, a meno che non scegliate un modello digitale-ibrido come la Polaroid Snap Touch, è unica e irripetibile.
Ed è questo che ne accresce a dismisura il fascino. Potrete anche sforzarvi, di fronte allo stesso soggetto, di ricreare le stesse condizioni di luce: a scatti differenti corrisponderanno immagini altrettanto differenti. Per capire ancora più a fondo il concetto, basta pensare che la fotografia analogica, che si ottiene per sviluppo chimico di fogli fotosensibili, risente anche della temperatura dell’ambiente. Nulla di questa unicità appartiene invece al mondo digitale che ci propina immagini in quantità talvolta esagerata e riproducibili, per filo e per segno, infinite volte.
Gestite al meglio la luce
Visto che tra voi e il soggetto, quando usate una fotocamera istantanea, c’è soltanto la luce, è buona norma gestirla al meglio. Evitate quindi di fotografare controluce. Gli esposimetri delle macchine fotografiche istantanee sono piuttosto semplici e fanno fatica a gestire soggetti con alle spalle intense fonti luminose (paesaggi in pieno giorno, finestre, tramonti, etc…). Ponetevi sempre di spalle all’illuminazione principale, sia essa naturale o artificiale, e otterrete risultati migliori.
Seguite questo suggerimento anche quando usate il flash. Se invece inseguite un particolare risultato e volete riprodurre del soggetto inquadrato soltanto il contorno, allora ponetevi pure di fronte o quasi al sole. In queste situazioni, la disattivazione del flash (non prevista da tutti i modelli) può essere una feature di grande aiuto. Per questo motivo, nelle schede tecniche che accompagnano gli otto modelli di istantanee che compongono la nostra comparazione, abbiamo incluso la voce “disattivazione flash”.
Un mirino diverso da tutti gli altri
Dovrete inoltre abituarvi a usare il mirino ottico il cui asse si discosta da quello dell’obiettivo. In altri termini, ciò che vedrete in foto non corrisponde a quello che avete inquadrato dentro il mirino. Vi servirà tempo da questo punto di vista e dovrete anche accettare che in alcuni casi la fotografia risulterà sbagliata, con conseguente spreco di pellicole e soldi. Per venirvi incontro, diversi produttori inseriscono dentro il mirino delle linee guida che vi diano un’idea di ciò che vedrete sulla fotografia dopo averla sviluppata. È importante prendere confidenza con questo tipo di supporto.
Compensazione dell’esposizione e messa a fuoco
Molte macchine fotografiche istantanee vi permettono, esattamente come accade con le digitali, di compensare l’esposizione agendo su semplici leve e modificando (senza che lo facciate voi) i valori di apertura del diaframma e del tempo di posa. Contrariamente alle digitali, con le istantanee analogiche non avrete però modo di valutare il risultato della compensazione se non dopo aver scattato. Anche in questo caso, fare prove è d’obbligo. Non scoraggiatevi però, perché dopo aver preso confidenza con la vostra nuova macchina istantanea, sarete in grado di ottenere buoni risultati e immagini da incorniciare a ogni scatto, eliminando quasi totalmente gli errori.
Un po’ di attenzione, dovrete porla anche nella messa a fuoco. Scordatevi di premere a mezza corsa il pulsante di scatto per mettere a fuoco prima di scattare. Dovrete valutare a occhio la distanza che intercorre tra voi e il soggetto e spostare la levetta dedicata che in molti casi la fotocamera mette a disposizione. Molti modelli offrono tre opzioni che vanno dal macro all’infinito, altri soltanto due. Risulterà tutto molto semplice e le possibilità di avere soggetti fuori fuoco saranno con il tempo sempre più limitate. Merito anche delle ridotte aperture dei diaframmi installati nelle fotocamere istantanee, che garantiscono ampie profondità di campo.
Batterie e pellicole: meglio comprarle prima di partire
Se avete acquistato una fotocamera istantanea alimentata da batterie CR2 come le Fujifilm Instax mini 70 e Instax SQ6, vi consigliamo di dotarvi di pile di riserva prima di partire per le vacanze o raggiungere luoghi lontani. Le CR2, per quanto diffuse, non offrono la stessa reperibilità delle alcaline stilo (AA) o ministilo (AAA). E non poter fotografare perché le batterie si sono scaricate può essere davvero frustrante. Il problema non si pone se la vostra nuova macchina adotta pile stilo o, ancor meglio, batterie al litio ricaricabili.
Discorso simile può farsi per quanto riguarda le pellicole e le carte. Che siano Zink, Instax o i-Type, non date per scontato di trovarle in ogni negozio, soprattutto se viaggiate in paesi esotici e fuori dai classici circuiti turistici. Potrebbero inoltre costare anche di più. Acquistate online un buon quantitativo, prima di partire, per godere anche di prezzi bassi.
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