Bonus condizionatori 2024: cos’è, a chi spetta, come richiederlo

Ultimo aggiornamento: 30.10.24

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Siete intenzionati ad acquistare un climatizzatore? Ecco tutto quello che c’è da sapere riguardo alle agevolazioni fiscali previste dal Bonus 2024.

 

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato per tutto il nuovo anno le proroghe sul pacchetto dei Bonus per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica, incluso il Superbonus previsto dal Decreto Rilancio.

Per coloro che sono particolarmente interessati all’acquisto e all’installazione di un nuovo impianto di aria condizionata, oppure di un climatizzatore portatile, ecco quali sono i Bonus previsti e come fare per accedervi.

 

Il Superbonus 110% e la detrazione condizionatori ENEA 65

Come per l’anno 2020, anche nel 2024 la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti rientra a pieno titolo tra gli interventi agevolabili previsti dal Superbonus 110%; questo vuol dire che le spese per l’acquisto e l’installazione del climatizzatore possono essere detratte dalle tasse solo se il nuovo impianto va a sostituirne uno vecchio.

In determinate circostanze che approfondiremo più avanti, l’agevolazione può essere richiesta anche da coloro che si trovano ad acquistare il climatizzatore per la prima volta, inoltre è ammessa anche la detrazione del condizionatore senza ristrutturazione, ovvero senza la necessità di dover eseguire lavori di ammodernamento in casa.

 

Chi può accedere al bonus e per quali edifici

I soggetti che possono ottenere la detrazione fiscale condizionatori sono quei contribuenti che fanno fronte a spese per l’intervento di riqualificazione energetica e che possiedono un reale diritto sugli immobili che costituiscono l’edificio, quindi possono accedere ai bonus sia i proprietari dell’edificio o del singolo appartamento sia gli inquilini in possesso di regolare contratto di locazione.

Gli edifici o le unità immobiliari oggetto dell’installazione del condizionatore devono essere “esistenti”, cioè accatastati o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento dei tributi; inoltre devono essere già dotati di un impianto termico, il quale sarà oggetto di sostituzione o integrazione.

 

I requisiti richiesti

Come accade con il bonus caldaia, anche per il bonus climatizzatore bisogna rispettare dei requisiti tecnici per poter accedere alla detrazione fiscale. Tanto per cominciare l’intervento deve essere configurato come sostituzione integrale o parziale del vecchio impianto termico; in caso di nuova installazione, invece, non sono previste agevolazioni fiscali di alcun tipo.

Gli apparecchi oggetto dell’installazione devono garantire un coefficiente di prestazione e, nel caso in cui siano in grado di fornire anche la climatizzazione estiva, un indice di efficienza energetica che sia pari o superiore quelli stabiliti nella tabella dei coefficienti di prestazione per le pompe di calore elettriche, presente nell’allegato F EER COP GUE.

In altre parole il condizionatore deve essere un modello a risparmio energetico, altrimenti rischia di non essere ammesso all’agevolazione fiscale, inoltre bisogna tenere conto che i coefficienti di prestazione sono ridotti del 5% nel caso delle pompe di calore elettriche dotate di variatore di velocità inverter.

 

Situazioni in cui è possibile accedere al bonus

Nel paragrafo precedente abbiamo accennato al fatto che l’intervento di installazione del condizionatore deve essere configurato come sostituzione di un vecchio impianto o come integrazione dello stesso. In questo caso è possibile avere accesso alla detrazione dell’aliquota al 65%, ma esistono anche altre situazioni in cui è possibile accedere al bonus anche se con un’aliquota inferiore.

Nell’eventualità di una ristrutturazione edile, per esempio, è possibile installare un impianto di condizionatori a pompa di calore orientati al risparmio energetico, anche se non necessariamente ad alta efficienza, e accedere alla detrazione fiscale con aliquota al 50%, inoltre si potrà usufruire di una riduzione dell’IVA al 10% se l’intervento interessa unità immobiliari residenziali o parti comuni di condomini.

La detrazione al 50% è accessibile anche in caso di fruizione del bonus mobili in seguito a interventi di ristrutturazione edilizia straordinaria su singole abitazioni o condomini; il bonus mobili, infatti, è applicato anche ai grandi elettrodomestici con classe energetica a partire da A+, il che include i climatizzatori a pompa di calore.

 

Spese detraibili

Sono oggetto dell’agevolazione fiscale tutte le spese di smontaggio e dismissione del vecchio impianto, l’acquisto e l’installazione del nuovo impianto comprese le spese per le opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte, eventuali spese per interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di accumulo e trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione e su quelli di emissione.

Sono detraibili secondo l’aliquota prevista dal caso specifico anche le spese per le prestazioni professionali destinate alla realizzazione degli interventi e alla produzione della documentazione tecnica richiesta per accedere al bonus.

 

Documentazione necessaria per l’ottenimento del bonus

La documentazione è di due tipi: tecnica e amministrativa. Quella tecnica è costituita dalla certificazione attestante che l’impianto rispetta i requisiti tecnici richiesti per l’ottenimento del bonus; se la potenza nominale dell’impianto è uguale o superiore a 100 kW, allora bisogna allegare anche una asseverazione che illustra gli stessi requisiti tecnici, ma redatta da un tecnico abilitato e iscritto al proprio albo professionale.

Sempre nella documentazione tecnica, inoltre, sono incluse le schede tecniche dell’impianto e l’originale della scheda descrittiva inviata all’ENEA, debitamente firmata. I documenti amministrativi, invece, sono costituiti dalle fatture relative alle spese sostenute, dalla ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA come garanzia che la documentazione è stata trasmessa, e la ricevuta del bonifico bancario o postale che attesta l’avvenuto pagamento delle spese.

La modalità di pagamento mediante bonifico è uno dei requisiti richiesti per accedere al bonus; il bonifico deve essere “parlante”, in altre parole per ottenere la detrazione fiscale condizionatori la causale bonifico deve essere necessariamente compilata con i seguenti dati:

♦ “Acquisto climatizzatore”

♦ Codice fiscale dell’acquirente

♦ Partita IVA o codice fiscale della ditta beneficiaria del bonifico

♦ Numero di riferimento della fattura

♦ Riferimento alla legge del bonus

Se il bonifico parlante viene effettuato direttamente in modalità telematica mediante home banking, si possono sfruttare le apposite sezioni predisposte dalla banca per i bonifici SEPA per le detrazioni fiscali; la relativa opzione sarà eventualmente disponibile tra le diverse modalità di compilazione dei bonifici SEPA.

 

 

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2 COMMENTI

PIERONI Franco

May 6, 2021 at 2:39 pm

Buongiorno , ho sostituito il vecchio impianto di climatizzazione con uno nuovo di categoria A+++ potenza max 8 KW EER 3,90 COP 4,40. Domanda : per l’accesso al BOUNS (la Documentazione tecnica è costituita dalla certificazione attestante che l’impianto rispetta i requisiti tecnici richiesti per l’ottenimento del bonus) da chi deve essere emessa ? Installatore o …….. (al momento l’installatore mi ha rilasciato solo copia delle specifiche tecniche del nuovo condizionatore TRIAL). Dovendo elaborare il 730 prossimamente chiedo una vostra cortese e professionale risposta.
Cordiali Saluti

Risposta
BuonoedEconomico

May 7, 2021 at 5:59 pm

Salve Franco,

per gli impianti di climatizzazione è richiesta soltanto la scheda con le specifiche tecniche dell’impianto. Questa deve essere trasmessa all’ENEA come parte della scheda descrittiva dei lavori effettuati, per i quali viene richiesta l’agevolazione fiscale.

Saluti

Team BeE

Risposta

Buonoedeconomico fa parte del gruppo Seroxy che gestisce diversi progetti in vari Paesi: Germania, Francia, Olanda, Spagna, Polonia, Romania e Canada.

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