Manutenzione climatizzatore: in cosa consiste e quando bisogna farla

Ultimo aggiornamento: 19.03.24

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In cosa consiste di preciso la manutenzione ordinaria del climatizzatore? E chi deve occuparsene? Facciamo chiarezza su questi e altri quesiti importanti sui climatizzatori.

 

Come succede per tutti gli altri impianti presenti in un’abitazione, anche quello dell’aria condizionata richiede una regolare manutenzione; nel caso dei climatizzatori, però, questa è finalizzata non solo ad assicurare l’efficienza e le prestazioni degli apparecchi, ma soprattutto a mantenere salubre l’aria che respiriamo in casa. Col passare del tempo, infatti, la polvere tende a depositarsi all’interno degli split e ogni volta che si accende l’impianto questa viene messa in movimento dal getto d’aria e sospinta nell’ambiente domestico.

La manutenzione condizionatori va fatta sia sugli impianti tradizionali, cioè quelli con unità esterna e split, sia sui climatizzatori senza unità esterna, e può essere eseguita anche da soli, a differenza della caldaia che richiede necessariamente l’intervento di un tecnico qualificato.

Gli interventi necessari, infatti, si limitano al controllo periodico dei filtri condizionatori e alla pulizia dei condizionatori; per eseguire gli interventi bisogna munirsi del manuale dell’apparecchio, all’interno del quale sono riportate le indicazioni sulla disposizione dei filtri e le procedure per la loro rimozione.

Bisogna inoltre fare chiarezza su un argomento che ha generato molti equivoci, e cioè la sanificazione dei climatizzatori; di recente, infatti, si è creata una certa confusione in merito a causa di un decreto legge che obbliga a eseguire un trattamento di sanificazione obbligatorio ogni due anni.

La manutenzione climatizzatore degli impianti destinati a uso residenziale, però, non è un’operazione che richiede certificazioni, di conseguenza può essere tranquillamente eseguita in proprio. Il decreto legge che impone la sanificazione obbligatoria a scadenza biennale, invece, interessa esclusivamente gli impianti di climatizzazione a uso commerciale e industriale, in quanto sono installati in ambienti di lavoro.

Come pulire filtri condizionatore

L’intervento più importante, e che richiede la maggiore attenzione e cautela, è la pulizia filtri condizionatore. Questa operazione dovrebbe essere eseguita almeno una volta al mese se l’impianto viene usato regolarmente; per accedere ai filtri dello split, di solito basta smontare il pannello anteriore, mentre per i filtri dell’unità esterna bisogna rimuovere la griglia principale di ventilazione. La procedura, però, cambia da modello a modello per cui è meglio consultare attentamente il manuale d’uso nella sezione dove sono riportate le istruzioni su come pulire i filtri del condizionatore.

Questi ultimi vanno rimossi dal loro alloggiamento seguendo le procedure di sblocco specifiche contenute nel manuale, ed eventualmente quelle relative ai prodotti consigliati per la loro pulizia. Di solito i filtri possono essere lavati semplicemente con acqua e sapone neutro, ma alcune ditte produttrici potrebbero fornire indicazioni particolari riguardo le sostanze detergenti più adatte. Periodicamente, inoltre, è bene sanificare i filtri usando dei prodotti disinfettanti, come spray biocidi o schiume igienizzanti.

Non appena rimosso, il filtro si presenterà pieno di polvere quindi bisognerà maneggiarlo con cautela; è consigliabile usare un aspirapolvere in modo da rimuovere il grosso della sporcizia senza disperderla nell’ambiente, soprattutto quando bisogna pulire i filtri degli split, e solo dopo procedere a un lavaggio più accurato. Anche l’asciugatura va fatta con un certo criterio, evitando di esporre il filtro all’esterno dove potrebbe sporcarsi subito con estrema facilità.

Prima di montarli nuovamente, inoltre, è importante eseguire un attento controllo in modo da verificare l’eventuale presenza di danni; bastano una piccola crepa o un foro nello strato filtrante, infatti, per vanificare la loro efficacia, in quel caso sarà meglio sostituirli con dei filtri nuovi. Lo stesso discorso vale nel caso in cui lo sporco resista ai lavaggi, perché significa che è penetrato in profondità ed è ormai impossibile da rimuovere; per questa ragione è importante pulire spesso i filtri, con una periodicità proporzionata alla frequenza d’uso dei climatizzatori.

Come pulire il condizionatore esterno

Per quanto concerne le operazioni di pulizia della scocca e delle altre componenti dell’apparecchio, bisogna premettere che gli impianti di climatizzazione dotati di unità esterne possono essere più o meno problematici a seconda della collocazione dei motori.

Se questi sono installati a livello del terreno oppure in posizioni facilmente accessibili senza dover ricorrere a una scala, allora è possibile eseguire la pulizia anche da soli. In questo caso bisogna sempre affidarsi al manuale d’uso in modo da essere certi di smontare la griglia e gli altri componenti nella corretta successione e senza fare danni; l’uso dell’aspirapolvere per rimuovere prima il grosso della sporcizia senza disperderla nell’ambiente è valido anche in questo caso ovviamente, così dopo risulterà più semplice e meno faticoso lavare l’esterno e l’interno dell’apparecchio. Per il lavaggio basta adoperare un panno inumidito in una soluzione di acqua e detergente sgrassante.

Se invece le unità esterne sono collocate in altezza, le cose potrebbero diventare alquanto complicate dal punto di vista della rimozione dei filtri e della pulizia delle componenti. In questo contesto la soluzione migliore sarebbe quella di incaricare una ditta specializzata, oppure la stessa che ha provveduto all’installazione dei condizionatori. Il costo di un intervento di pulizia interna ed esterna varia dai 50 ai 100 euro circa per l’unità esterna e il relativo split, e 30-40 euro in più per ogni split aggiuntivo; in questa cifra sono ovviamente compresi anche i costi per il trattamento di sanificazione.

Come pulire il condizionatore interno e le componenti da controllare

Le stesse raccomandazioni fatte nel paragrafo precedente sono da seguire anche quando bisogna pulire il condizionatore senza unità esterna o gli split collegati a quest’ultima. Se la pulizia la eseguite da soli, assicuratevi di seguire attentamente le indicazioni riportate sul manuale d’uso; smontate con attenzione la scocca dello split e prima di procedere oltre rimuovete i depositi di sporco con l’aiuto dell’aspirapolvere.

A parte i filtri, poi, nei condizionatori vanno controllati con una certa frequenza anche il condensatore, in modo da verificare che lo scambio termico avvenga correttamente, e il circuito del fluido refrigerante, per individuare eventuali perdite di gas. Per quanto riguarda questi ultimi due controlli, però, è meglio affidarsi direttamente alla ditta che ha eseguito l’installazione.

 

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