Quale può essere l’origine di un problema del genere? E come combatterlo? Scopriamolo in questo articolo.
L’arrivo della bella stagione comporta anche la necessità di riattivare i condizionatori del proprio appartamento, per evitare qualsiasi situazione asfissiante causata dalla calura estiva. Nonostante esistano ormai dispositivi utilizzati anche in inverno per la produzione di aria calda, l’impiego effettivo è proprio durante i tre mesi più caldi. Al via allora alla pulizia dei filtri, alle accortezze di manutenzione, quindi ai controlli e al cambio di componenti ormai vecchi o rovinati.
Però, una volta acceso, immaginate di accorgervi che il condizionatore puzza. E no, non è una vostra impressione, perché anche chi vive con voi riesce a sentire quell’odore sgradevole. Abbiamo una buona notizia: è un problema comune, e facile da risolvere, perciò non dovrebbe per forza sborsare centinaia di euro per acquistarne uno nuovo. Prima però dobbiamo fare un po’ il punto della situazione e capire meglio di cosa si tratta effettivamente.
Origine del problema
Quando notate il condizionatore che puzza, la prima cosa da fare è ovviamente capire il motivo. Questo può variare a seconda del cattivo odore che si percepisce con l’olfatto: puzza di acqua stagnante, di avariato, di aria viziata, di fogna. Ecco quindi alcune dei principali odori a cui si può andare incontro: quando sentite il classico odore riconducibile al cibo andato a male, allora vuol dire che, molto probabilmente, nella vaschetta di raccolta della condensa c’è dell’acqua stagnante da eliminare il prima possibile.
In caso doveste invece sentire un tipo di puzza di aria viziata, sappiate che ciò accade quando i filtri devono essere puliti più approfonditamente. Infatti, la pulizia effettiva di questi ultimi non può essere fatta poco tempo prima dall’accensione del condizionatore.
Bisogna invece farla preventivamente, e ripeterla una volta al mese durante i mesi estivi, perché lo sporco e la polvere si accumulano facilmente, perciò l’aria fresca che fuoriesce sarà sempre contaminata.
L’operazione da svolgere è per fortuna alla portata di tutti: basterà semplicemente smontare i filtri e lavarli con acqua e un po’ di sapone rigorosamente neutro, lasciandoli poi asciugare completamente prima di montarli sul condizionatore. A causa dell’eccessiva umidità, può capitare che si sviluppino nell’impianto anche funghi e muffe, che ovviamente generano un tipo di odore molto sgradevole quando c’è il ricircolo dell’aria. In questo caso, come in precedenza, il problema si può risolvere grazie a una manutenzione ordinaria effettuata da voi oppure da tecnici competenti.
Tra le peggiori, poi, c’è senza ombra di dubbio la puzza di fogna, che è probabilmente causata da un problema con lo scarico della condensa. Quando quest’ultimo è collegato con il dispositivo, si può verificare una risalita degli odori tramite la tubazione, che si diffondono poi nella camera e nell’appartamento. Per risolvere tale dilemma, si può procedere con l’acquisto e l’utilizzo di prodotti pulenti che sono appositamente pensati per la pulizia degli scarichi, sebbene non garantiscano un risultato definitivo. Infatti, qualora si dovesse ripresentare il problema, sarà necessaria contattare un tecnico e far installare un sifone, con cui poter controllare la salita.e la discesa delle esalazioni.
Insomma, se il climatizzatore puzza abbiamo capito che qualcosa probabilmente non sta funzionando come deve. Questo perché, forse, è stato a riposo per troppo tempo e quindi bisogna prima procedere con una pulizia e manutenzione precisa.
Manutenzione periodica
Se notate cattivo odore dall’aria condizionata in casa, allora è bene procedere, una volta ogni due settimane, con una manutenzione ordinaria dell’elettrodomestico, assicurandosi così un risparmio di tempo, salute ed energia, garantendo il benessere di tutta la famiglia.
Le cause principali, come anticipato, possono essere due: accumulo di sporco nella batteria oppure l’accumulo di sporco e puzza dallo split.
Chiedendo l’aiuto di professionisti, è possibile poi provvedere a smontare tutto l’apparecchio e quindi a estrarre con un getto d’aria tutto ciò che ostruisce le vie.
I filtri andranno ovviamente lasciati asciugare e rimontati, ma nell’attesa potrete pulire il resto dalla polvere, utilizzando uno spray igienizzante per evitare che si posi nuovamente.
La puzza dal condizionatore può provenire anche dallo split: in questo caso è perché o sono presenti tracce di muffa, oppure perché lo sporco ostinato contamina l’aria.
In tal caso, è consigliato impiegare sgrassatori e antibatterici per evitare che le spore finiscano un po’ ovunque con il getto di aria.
Ma se dopo questi interventi, il cattivo odore del condizionatore ancora non se ne va, può darsi che bisognerà passare a una sostituzione definitiva dei filtri e di altri elementi che compongono il dispositivo. A tal proposito, è bene avere sotto mano il numero del centro assistenza dell’azienda, per chiedere la consulenza e l’aiuto di un tecnico specializzato.
Cattivo odore dal condizionatore spento
Purtroppo può capitare che ovviamente la puzza si propaghi solamente quando il dispositivo è acceso. Ma quando è spento, non vuol dire che non esista e che non debbano essere puliti o sostituiti i filtri e altri componenti.
Per esempio, una buona soluzione può essere quella di acquistare un climatizzatore senza unità esterna. Questo tipo di dispositivo, essendo privo quindi di una cassa che si affaccia verso l’esterno della casa, si sporcherà il meno possibile.
Potrà essere pulito più facilmente utilizzando acqua e sapone neutro, e quindi asciugato e manutenuto rapidamente, senza impazzire cercando di togliere la polvere che, dall’esterno, inevitabilmente entrerebbe nella stanza tramite il getto d’aria.
Ciò vi permetterà quindi di evitare spiacevoli situazioni in cui il condizionatore continua a puzzare anche quando è spento e inutilizzato da settimane se non addirittura mesi.
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