Il miglior vino

Ultimo aggiornamento: 01.05.24

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Vini – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni del 2024

 

Qual è il giusto vino da abbinare alle carni rosse? E al pesce? Si fa presto a dire rosso o bianco, la verità è che esiste tutto un universo di sapori e combinazioni che esaltano il palato e possono rivelarsi una vera esperienza estatica. Tuffarsi a capofitto alla scoperta dei vini di un certo pregio è di certo un’attività esaltante, ma anche una sfida molto complessa. Anche acquistare il primo vino che inaugurerà la nostra collezione in cantina può rappresentare una grande difficoltà. Quali sono le caratteristiche organolettiche di ogni vino? E quale il miglior accostamento per coglierne a pieno tutte le sfumature di gusto e colore? Vogliamo proporvi una breve rassegna di vini da non trascurare se si vuole puntare sul sicuro senza rischiare di restare delusi. Oltre ad aver speso male il proprio denaro, visto che una buona bottiglia può avere prezzi molto importanti. La giusta combinazione di uve autoctone e di esperienza della cantina di produzione sono gli elementi che fanno un buon vino, anche se ce ne sono molti altri. Per cominciare vogliamo consigliarvi il Cannonau – Sard.Doc Costera Argiolas una tra le cantine storiche a produrre questo vino tipico sardo da generazioni. Offley Porto Rich Tawny è un vino liquoroso da dessert, realizzato in Portogallo nella regione di Douro e invecchiato in botti piccole di legno per assumere il suo gusto inconfondibile.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Come scegliere il migliore vino

 

Gli elementi che concorrono alla realizzazione di un buon vino possono essere infiniti. Per questo è cosa nota che non esiste vino identico a se stesso e che ogni annata si contraddistingue per una produzione a sé. Quello che possiamo fare per individuare un buon vino è puntare alla tipologia del vitigno e all’esperienza della cantina. Poi, quando saremo in grado di distinguere le differenze olfattive e organolettiche, potremo documentarci a fondo sulle caratteristiche di ogni singola annata.

 

 

Guida all’acquisto

 

L’importanza di scegliere vitigni autoctoni

Quando scegliamo una bottiglia da portare a tavola non dobbiamo guardare solo al prezzo. È importante considerare l’origine delle uve usate per la realizzazione di ogni vino. I vigneti locali sono meno soggetti ad ammalarsi perché si sono ben adattati alle condizioni climatiche tipiche. Per questo è così importante verificare le informazioni riportate in etichetta dalla cantina che lo produce.

Chi confronta prezzi, però, avrà notato che le produzioni locali più pregiate possono avere costi da capogiro. Questo dipende dalla produttività della pianta e l’invecchiamento del vino. Più è lungo e laborioso il processo produttivo meno saranno le bottiglie prodotte e il costo di ognuna tenderà a crescere man mano che invecchia.

 

Differenze tra le tante sigle

In classifica proponiamo bottiglie diverse, ma in commercio si possono trovare vini diversi caratterizzati tutti da sigle speciali. Le sigle danno informazioni specifiche sulle caratteristiche del vitigno, le tecniche di lavorazione e, di conseguenza, la qualità complessiva del vino.

Un tempo esistevano solo i vini DOP, d’origine protetta. Denota una certa attenzione della cantina nel processo produttivo. IGT, indicazione geografica tipica, è la sigla che dà maggiori informazioni riguardo il tipo di vitigno e la regione di coltivazione.

I DOCG, dove l’origine è controllata e garantita, sono sottoposti a controlli ristretti e le informazioni in etichetta sulle caratteristiche del vitigno, la sua esposizione e l’annata della raccolta sono puntuali e molto informative. Non stupisce che la recensione per questo tipo di vini sia sempre molto favorevole.

 

 

Ogni annata è diversa

Sul mercato si possono trovare bottiglie di tutti i tipi e tutte le annate. Per questo è importante decidere quale rappresenta la migliore marca in base al proprio gusto. Ma è anche importante tenere conto delle caratteristiche di ogni annata.

Se sceglieremo produzioni locali potremo essere più consapevoli delle condizioni climatiche che hanno caratterizzato l’epoca di maturazione dell’uva. Se ci sono state forti siccità, temperature troppo calde alternate a periodi di grande umidità, precipitazioni abbondanti, tutti questi elementi concorrono alla concentrazione degli zuccheri negli acini, responsabili della formazione del gusto di ogni singola bottiglia.

 

I migliori vini del 2024

 

Ecco adesso una preziosa carrellata di vini, di certo tra le nostre proposte si nasconde quella che fa per voi. Non vi resta che decidere quale sia l’abbinamento più indicato per la bottiglia che avrete scelto di portare alla vostra tavola.

 

Prodotti raccomandati

 

Cannonau – Sard.Doc Costera Argiolas

 

Principale vantaggio:

Un grande classico della cultura vinicola sarda. In particolare questa azienda lo produce seguendo una stretta tradizione familiare.

 

Principale svantaggio:  

Lo svantaggio dell’acquisto online rispetto all’enoteca è di non poter verificare di persona l’effettiva annata della bottiglia. È bene ricordare di contattare il venditore per accertarsi di quale stock sia in vendita al momento dell’acquisto.

 

Verdetto: 9.8/10

Ottimo vino, dal sapore corposo e intenso, così come la terra da cui nascono le viti e l’uva impiegata nella sua realizzazione. Si fa apprezzare per il gusto deciso, il colore intenso e le ricche proprietà organolettiche che rendono il Cannonau un vino indimenticabile.

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Descrizione Caratteristiche Principali

 

La scelta obbligata tra i vini sardi

Non è possibile pensare ai vini sardi e dimenticare di citare il Cannonau. Più che una tradizione rappresenta una vera e propria istituzione locale. Senza nulla togliere alle altre viticulture locali.

Si caratterizza per il fatto di essere realizzato a partire da vini locali e coltivati in aree precise e selezionate del territorio. In questo modo la pianta riesce ad assorbire nutrienti specifici della zona di coltivazione, trasferendoli al prodotto finale per renderlo irripetibile.

In particolare, l’azienda Argiolas produce un Cannonau che riceve la qualifica di vino DOC.

Terreni calcarei e clima mediterraneo tra gli ingredienti principali

Il vino Cannonau dell’azienda si caratterizza per la peculiarità di essere realizzato a partire da uve coltivate su terreni calcarei. Alcune caratteristiche in apparenza secondarie, come la composizione argillosa del terreno, associato a un impasto medio con ciottoli di piccola e media dimensione, non è solo una curiosità per agronomi.

Si tratta degli elementi che rendono irripetibile un vino. La capacità del terreno di trattenere acqua stagnante o di liberarne i depositi in eccesso, consente alla pianta di reagire in modo diverso durante la crescita. In questo caso, le viti possono contare su un terreno ricco di minerali e sostanze organolettiche che le permettono di crescere rustiche e robuste.

Anche il clima tipico mediterraneo, caratterizzato da estati intense e scarse precipitazioni contribuisce a rendere più zuccherino l’acino, e alcolico il vino.

 

Tutti gli elementi che concorrono a realizzare un buon vino

L’azienda a conduzione familiare che produce questo particolare vino, adopera una procedura standardizzata e frutto della lunga esperienza nel settore.

La macerazione del succo d’uva avviene a temperatura controllata, senza superare i 30° per un periodo di 10 o 12 giorni circa. Questa prima fase di fermentazione malo-lattica avviene all’interno di vasche in cemento vetrificato. L’innovazione dei materiali, in questo, caso gioca un ruolo fondamentale. Il tipo di cemento è quello più indicato per mantenere inalterate le condizioni della fermentazione del vino durante tutto il processo.

Il passaggio successivo prevede una evoluzione in fusti di rovere di piccole dimensioni. Il vantaggio dell’impiego del legno per lasciare riposare il vino per circa dieci mesi sta tutto nella capacità del vino di assorbire colore e intensità tipiche di questo materiale.

L’affinamento in bottiglia è breve, e consente di gustare entro l’anno dalla vendemmia un buon vino dal sapore ricco e intensamente vinoso.

 

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Offley Porto Rich Tawny

 

Tra i migliori vini del 2024 troviamo questa interessante versione di vino Porto. È proposta con l’etichetta del rinomato commerciante di origine inglese che tra i primi intuì l’importanza di far conoscere questo vino speciale anche fuori dai confini in cui veniva prodotto.

Offley è una ditta che nasce a Londra nel 1737 e da allora propone in vendita il delizioso vino tipico della regione di Douro nel Portogallo. Nella versione Tawny si fa apprezzare parecchio la rotondità del gusto di questo vino che si accompagna perfettamente alla fine del pasto e ai dessert. È la proposta ideale quando si deve scegliere quale vino comprare per chiudere una cena importante.

L’invecchiamento veloce in botti di legno di dimensioni ridotte dove maggiore è l’ossidazione rende inconfondibile e ricco il gusto di questo vino. L’invecchiamento fatto ad arte consente al vino di acquisire aromi intensi che vanno dal caffè al cioccolato e il miele. Il colore degrada dal rosso intenso dei vini più giovani a un ambrato delicato e che si scurisce con l’andare del tempo se fatto invecchiare in botte.

Quello di Offley è un vino indicato per il fine pasto e per accompagnare il dolce, che ha conquistato i pareri positivi di una grande fetta di utenti. Andiamo a ricapitolare i pro e i contro che lo caratterizzano.

Pro
Gusto:

Il sapore, rotondo e corposo, lo rende perfetto per concludere i pasti e da associare al dessert. Deriva da un invecchiamento in botti di legno più piccole, all’interno delle quali l’ossidazione è maggiore.

Bottiglia:

La bellezza di bottiglia ed etichetta, che riporta il nome del primo commerciante di questa bevanda, ne fanno un regalo ideale per un invito a cena importante. Di certo farete una bella figura.

Contro
Rapporto qualità/prezzo:

Nonostante si tratti di un vino molto apprezzato, il costo della singola confezione appare un po’ troppo alto in rapporto ad altri prodotti simili dal gusto più pieno.

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Montepulciano d’Abruzzo DOC Casale

 

La cantina Casale Vecchio Fantini Farnese propone un maestoso Montepulciano caratterizzato da un bouquet di sapori e aromi intenso e ricco. La cantina ha una storia antica e dà un’ottima misura su come scegliere un buon vino affidandosi in primo luogo all’esperienza di chi lo ha prodotto. Ha un costo ragionevole anche quando non è incluso tra le offerte disponibili e la resa al palato è molto appagante.

È un vino perfetto per accompagnare pranzi o cene a base di piatti corposi o con carni rosse come ingredienti principali. La sua breve permanenza in barriques gli permette di non perdere il carattere leggero e fruttato che caratterizza queste uve.

È un buon vino, equilibrato e dal sapore caldo e morbido. Una buona soluzione da scegliere per accompagnare i pasti quotidiani e quelli più importanti. Nella comparazione con le altre annate, quella del 2016 non pare presentare differenze organolettiche importanti rispetto alle annate precedenti o successive.

Se siete alla ricerca del vino più economico ma di gusto, probabilmente questo Montepulciano d’Abruzzo fa per voi. Chi vuole avere una visione più chiara può analizzare qui i pregi e i difetti che lo connotano.

Pro
Rapporto qualità/prezzo:

La qualità di questo vino appaga parecchi utenti, che ritengono la spesa da effettuare molto contenuta in rapporto alla sua bontà.

Gusto:

Fruttato e corposo, ben equilibrato e dal sapore morbido, questo articolo si presta bene a essere associato alle carni rosse o a piatti molto ricchi, dei quali esalta l’aroma.

Annata:

Quella del 2016 non presenta difetti ragguardevoli, ma è in linea con le altre prodotte dalla stessa azienda.

Contro
Confezione:

Probabilmente non è questo il vino da preferire se avete intenzione di acquistarne uno da regalare per una serata importante. Meglio optare per una bottiglia più curata.

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Falanghina Sannio Doc Feudi

 

Tra i nostri consigli d’acquisto fa bella figura anche questo buon bianco proposto dalla cantina Feudi. È un vino fresco, facile da abbinare a tutti i tipi di antipasto e alle portate a base di pesce. Piace per la sua freschezza e per il gusto equilibrato esaltante.

Lo troviamo tra quelli venduti online per via delle sue caratteristiche organolettiche che gli consentono di stupire positivamente chi lo prova per la prima volta.

La cantina che lo produce e commercializza è campana e, pur non essendo attiva da secoli è riuscita a conquistare la fiducia dei consumatori anche al di fuori del nostro paese.

Entusiasti pareri positivi spiegano perché il falanghina sia uno tra i più venduti di tutti i tempi. Colpisce per la ricchezza del gusto e la possibilità di goderne coi migliori abbinamenti.

Quello di Falanghina è uno dei vini più venduti: se vi piace e non sapete dove acquistare, date uno sguardo al nostro link, che ve lo offre a prezzi bassi. Intanto, ricapitoliamo ciò che ci ha convinto e ciò che non lo ha fatto di questo prodotto.

Pro
Fresco:

Una delle ragione per le quali questo vino è tra i preferiti degli utenti è proprio la sua freschezza, unita al gusto equilibrato, che lo rendono perfetto per abbinamenti con piatti di pesce.

Duraturo:

Dopo averlo stappato, qualora non venga consumato del tutto, mantiene il gusto inalterato per alcuni giorni, a patto di chiuderlo con molta cura.

Contro
Rapporto qualità/prezzo:

Non tutti apprezzano il costo, che ritengono un po’ troppo alto in rapporto alla generale qualità di un vino non troppo versatile. Se state cercando un prodotto del genere, dovrete optare per altro.

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Clemente Vini – Rosso sfuso Moro di Lucania 2017

 

Anche il vino sfuso e venduto in confezioni a scelta rappresenta una buona soluzione per tutti i giorni. Ideale per accompagnare i pranzi a tavola con tutta la famiglia, questo vino si fa apprezzare anche per la comodità di avere a disposizione una confezione in cartone all’interno della quale trova posto una sacca in polietilene con una capacità di 5 litri. Dopo aver ricevuto il box, dunque, potrete suddividere il liquido in varie bottiglie, in base a come siete più comodi.

È un vino rosso che deriva dalla selezione e la miscela di alcuni tra i vitigni più delicati e belli. In percentuale decrescente troviamo il Cabernet, il Merlot e il Sangiovese.

I pareri espressi dagli utenti che l’hanno provato lo promuovono a pieni voti. Si tratta di un vino per i meno pretenziosi che vogliono però portare a tavola qualcosa di buono per pranzi e cene di ogni giorno.

Esaminiamo di nuovo tutti i pregi e i difetti di questo vino di Clemente Vini.

Pro
Box:

Quello che vi arriverà a casa è un box contenente 5 litri di vino, che potrete imbottigliare oppure consumare direttamente, se avete intenzione di condividerlo con gli amici. Una soluzione perfetta per risparmiare qualcosa in più e per non trovarvi mai a corto di alcool.

Miscela:

Chi apprezza in particolar modo il vino rosso sarà entusiasta della miscela qui presente, che include Cabernet, Merlot e Sangiovese, vitigni perfetti per qualsiasi tipo di accompagnamento.

Contro
Senza pretese:

Non si tratta certamente di un vino pensato per accontentare i palati più fini, ma piuttosto una soluzione economica che vi consenta di mettere tutti i giorni sulla vostra tavola una bevanda da accostare a ogni piatto.

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Cannonau – Sard.Doc Costera Argiolas

 

Il migliore vino è di certo quello che meglio interpreta le caratteristiche organolettiche del vitigno da cui è realizzato. Nel caso del Cannonau della storica cantina Costera la capacità di trasferire alla bottiglia tutte le sfumature olfattive e la corposità tipica della vite che cresce nel proprio ambiente naturale.

Costera è una tra le migliori cantine sarde. Rinomata per la qualità delle sue coltivazioni e la scelta del giusto vitigno per realizzare vini indimenticabili. La coltivazione delle uve usate per questo vino è una lunga tradizione di famiglia. È il risultato del rispetto delle condizioni microclimatiche della zona destinata a questo vitigno.

Ci vuole grande esperienza sul campo e in fase di lavorazione per produrre questo vino indimenticabile e dal gusto corposo, rotondo che meglio si adatta alle carni rosse e di maiale tipico della regione sarda. L’annata del 2015 ha prodotto un vino dalle note molto fruttate, ricche di rimandi e sentori che esaltano il palato. È un vino ben strutturato e robusto, in grado di risvegliare i sensi e dare una grande impressione al palato.

Il Cannonau è uno dei prodotti più apprezzati dai cultori di questa bevanda. Nella nostra guida per scegliere il miglior vino lo abbiamo posto in cima, ma abbiamo voluto anche analizzare i suoi pregi e difetti, per farvi fare una scelta più consapevole.

Pro
Qualità:

Chi si avvicina a questo vino prodotto da Costera può assaporare un gusto che deriva da una scelta consapevole di vitigni di prima qualità. La cura sapiente di queste caratteristiche ne fa un vino di prima qualità.

Gusto:

Corposo e dalle note fruttate, che si abbinano bene alle carni rosse e di maiale. Questo non vi impedirà di gustarne un calice anche fuori dai pasti, come accompagnamento a un momento di relax.

Contro
Annata:

Molti utenti sostengono di non aver ricevuto l’annata del 2015 ma del 2014, con grande disappunto perché il sapore del vino cambia in base alla vendemmia.

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Consigli sul vino

 

Il vino è una delle eccellenze italiane. Chiaramente ci sono vini molto pregiati e altri meno del valore di pochissimi euro a bottiglia, che possono essere bevuti da soli (senza esagerare) o per accompagnare del buon cibo. Si possono usare dei comuni bicchieri oppure quelli dedicati. Poi è chiaro, nulla vi impedisce di servirvi di bicchieri usa e getta. Tutto dipende da quanto siete sofisticati. Ma siccome vogliamo che facciate le cose per bene, cominciamo proprio dalla scelta del bicchiere.

 

 

Quale bicchiere usare

Tutto dipende dal vino poiché ci sono bicchieri adatti a valorizzare un bianco, così come un rosato o un rosso. Il vino rosso, per esempio, va servito in un calice capiente con la sezione più ristretta nella parte superiore. Un bicchiere siffatto esalta i vini corposi dai sapori intensi.

Questi, infatti, hanno bisogno di spazio per sprigionare i loro profumi e al tempo stesso concentrarli nella parte più stretta. Un vino bianco, invece, va servito in un bicchiere con imboccatura più ampia rispetto al rosso. Il bianco non deve riscaldarsi per evitare di smarrire i suoi profumi. Anche il rosato ha il suo bicchiere adatto ed è quello che presenta un restringimento nella parte centrale e una maggiore apertura dell’imboccatura. Un bicchiere del genere fa sì che si raccolgano tutti i profumi che caratterizzano i rosati per poi liberarli all’olfatto.

 

Abbinare il cibo con il vino

Per ogni cibo c’è il vino più appropriato. Chiaramente bisogna avere le competenze necessarie per far ciò, essere veri intenditori. In linea generale possiamo dire che è fondamentale cogliere le componenti del sapore di un determinato piatto al fine di intuire quale vino lo valorizza e lo compensa. Fatto ciò, c’è da scegliere se si vuole un vino che valorizzi oppure attenui i sapori dominanti del cibo che si sta mangiando.

Ma perché è importante abbinare al cibo il vino giusto? Perché boccone dopo boccone, le papille gustative inviano al cervello segnali a intensità decrescente e dunque più si mangia meno si apprezza il gusto del cibo. Il vino perfettamente abbinato fa sì che ogni boccone sia buono come il primo.

 

 

La conservazione del vino

La conservazione del vino prevede una serie di condizioni da rispettare. La bottiglia deve stare in posizione orizzontale, non esposta alla luce, con una temperatura sui 10/12° e un tasso di umidità compreso tra il 60 e il 70%.

 

 

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