I 5 Migliori Rum del 2024

Ultimo aggiornamento: 02.05.24

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Rum – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni 

 

Rum è per tutti noi sinonimo di Caraibi, tortuga, pirati, spiagge bianche. A nulla servono gli sforzi degli storici che ne assegnano l’invenzione a inglesi o francesi e che mostrano, correttamente, le origini della canna da zucchero da cui il distillato prende vita: l’Asia. Ci sono tradizioni più forti di qualunque storia scritta, e in ogni caso è sicuramente vero che i Caraibi sono la culla del rum e lo hanno reso celebre nel mondo. Rum chiaro, rum scuro, liscio o in un mojito: sono tanti i modi di sceglierlo e degustarlo. Nella nostra guida abbiamo selezionato prodotti relativamente economici, se si pensa che esistono bottiglie che costano centinaia di euro, se non di più. Al primo posto il celeberrimo Zacapa Rum Centenario XO, in commercio anche in bottiglie meno invecchiate e più economiche. Al secondo posto abbiamo invece privilegiato il Matusalem Rum Gran Riserva, che vanta 23 anni di invecchiamento, a un costo decisamente più avvicinabile. 

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Guida all’acquisto – Come scegliere il migliore rum?

 

Gli esperti non hanno dubbi: il rum non può essere declinato al singolare. La varietà dei metodi di produzione, di materie prime e di destinazioni disegnano un universo complesso e articolato, che può perfino generare confusione. 

In questa guida per scegliere il miglior rum, vorremmo fornire una chiave d’accesso a un distillato carico di storia e di fascino.

 

 

Scuola spagnola e scuola francese

La prima grande differenza tra i rum in commercio la determina la scuola di distillazione, vale a dire la scelta della materia prima.

I rum più diffusi, non necessariamente di scarsa qualità o venduti a prezzi bassi, usano la la melassa, sostanza che si ottiene durante la raffinazione dello zucchero. 

Al contrario, le aziende produttrici fedeli alla “scuola francese” usano una tecnica nota come “agricola”, che prevede l’uso di succo vergine di canna.

Il rum da melassa avrebbe il vantaggio di reggere meglio l’invecchiamento, mentre quello agricolo, solitamente, non supererebbe i 10 anni di stagionatura. Ma le eccezioni, come leggerete, non mancano.

I distillati alla francese in regola con tutti gli obblighi e i divieti che normano la produzione possono apporre l’etichetta “Appelation Origine Controllee” (Aoc), simile alla nostra “Denominazione di origine controllata” (Doc), con l’indicazione del Paese d’origine: Martinica e Guadalupa, il più delle volte. 

Il metodo spagnolo, come detto, usa una melassa, detta “miel”, che può essere di differente qualità e sostanza. 

Si ottiene spremendo la canna da zucchero, quindi, previa centrifuga, il “nettare” ottenuto si lascia riposare fino a ottenere una polpa ambrata e zuccherosa.

Non è detto che il migliore rum sia quello agricolo, ma è una distinzione da conoscere per sapere quale rum comprare di fronte a questa strana etichettatura. 

 

Distillazione e invecchiamento

Dopo alcuni passaggi, la melassa è pronta per la distilleria, in cui avviene buona parte del miracolo che distingue un rum da un altro.

Molto dipende dalla scelta dei lieviti usati per la fermentazione, ma anche dalla velocità con cui avviene il processo: da un giorno a poco meno di una settimana.

Si può dunque passare alla distillazione, che determina diversi livelli di grado alcolico in questa fase della produzione.

Prima di arrivare nelle bottiglie, però, il distillato deve riposare, più o meno a lungo, in botti di legno. Perfino il rum bianco deve invecchiare sei mesi circa.

È una fase molto importante della lavorazione: nelle botti, spesso già usate per contenere whisky o bourbon, il rum assorbe sentori e aromi che ne caratterizzeranno il gusto dolciastro, con ricordi di vaniglia.

Un lungo invecchiamento è però un lusso costoso. Per rimediare, i produttori mescolano (blend) liquori di annate diverse, e sulle etichette spuntano nomi quali Reserva, Gran Reserva, Anejo ed Especial. Un rum anejo può contenere più di 50 rum diversi.

Gli anni di invecchiamento dichiarati sulla bottiglia possono riferirsi a uno dei rum usati nel blend, ma se leggete attentamente potreste scoprire che ne sono state introdotte quantità molto modeste.

 

 

Bianco o scuro?

La colorazione del rum dipende molto dall’invecchiamento. I bianchi sono spesso invecchiati in vasche di acciaio inossidabile, sono meno aromatici e usati più frequentemente nei cocktail. 

Tra i principali produttori di questa qualità troviamo Cuba, Panama, Guatemala, Porto Rico, Colombia e Venezuela. 

Il rum scuro (che potreste trovare etichettato anche come black e, più raramente, Red) è molto usato nei Paesi caraibici anglofoni, come la Giamaica, ma anche ad Haiti, nella  Martinica, nel Nicaragua e nel Guatemala. 

Esiste poi il rum ambrato, che è una via di mezzo tra i due sopra citati, ma con sentori e profumi del tutto particolari.

Esistono inoltre alcuni prodotti molto commerciali: rum aromatizzati e particolarmente dolci, spendibili in alcuni cocktail tropicali. È il caso, per esempio, del Malibu Rum, aromatizzato al cocco. 

Il distillato da meditazione e degustazione è tipicamente il rum scuro. Nella nostra selezione dei migliori Rum del 2024 abbiamo privilegiato i prodotti ambrati e scuri, senza avvicinarci, però, alle etichette con prezzi quasi proibitivi.

Piccola curiosità: sapete che esistono anche cocktail con rum e sciroppo d’acero?

 

I 5 Migliori Rum – Classifica 2024

 

 

1. Zacapa Rum Centenario XO Solera

 

Principale vantaggio:

Un rum strutturato, complesso, affascinante, realizzato con grande cura e amore per la tradizione: a un prezzo accessibile, si può acquistare un distillato di eccellente qualità, adatto ad appassionati e neofiti.

 

Principale svantaggio:

Sul mercato esistono bottiglie a prezzi più bassi, naturalmente, anche se di qualità francamente inferiore. 

Il forte a carattere aromatico lo rende inadatto all’uso nei cocktail estivi più famosi e sarebbe davvero buttato via in un Cuba Libre.

 

Verdetto: 9.7/10

L’edizione “centenario” del rum Zacapa è una bottiglia elegante e raffinata, che può soddisfare il palato esigente di chi ama il rum e introdurre nel migliore dei modi chi sta muovendo i primi passi nel mondo del prezioso distillato.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Miscela di successo

In cima alla classifica abbiamo scelto il rum Zacapa XO, tra i più venduti nel mondo. 

Il termine “centenario”, che appare su questa particolare edizione, non deve ingannare: non è rum invecchiato per un secolo! 

Si tratta di un distillato prodotto con metodo agricolo, che mescola rum di diverse annate, tra cui, sia pure in piccola percentuale, anche rum di 25 anni. 

È una bottiglia da degustazione, con un aroma complesso e inconfondibile, venduta a un prezzo avvicinabile, ma certo non proprio economico, in termini assoluti.

Il rapporto qualità prezzo qualità è comunque elevatissimo, se si pensa che se ne trovano venduti online a meno di 90 euro.

La sigla XO è tipica della classificazione dei cognac, usata spesso per i rum di scuola francese. Sotto questa etichettatura stanno i rum invecchiati tra i 6 e i 30 anni. 

 

 

Rum agricolo invecchiato in altura

Il prodotto Zacapa è il frutto di succo di canna da zucchero “puro”, spremuto e lavorato in Guatemala. 

Zacapa è infatti il nome di un piccolo centro guatemalteco dove da oltre un secolo si coltiva l’arte del rum.

Nel 1976, in occasione del centenario della fondazione del paese, nacque il prodotto che vi sottoponiamo, battezzato, per l’appunto, “centenario”.

Se volete capire come scegliere un buon rum, il palato è sempre la via migliore, ma anche la storia di un prodotto ha molto da dire.

Il rum Zacapa si produce con canna da zucchero che cresce sui colli guatemaltechi, non lontano dalle distillerie.

Invecchia in botti centenarie all’interno di cantine poste a 2300 metri sul livello del mare.

Qui è tutto nelle mani del master blender, l’abile artista che sceglie come e quali distillati mescolare tra loro per ottenere qualità e aromi coerenti. 

 

La solera

Nella fase di invecchiamento, per il rum Zacapa è adottato il sistema conosciuto come Solera.

Le botti sono affastellate una sull’altra a formare una piramide. Nel tempo, ogni anno, la fila che sta alla base (la solera) è svuotata di una piccola quantità e riempita con distillato proveniente dalle botti superiori, e lo stesso accade ai piani più alti.

 Questo permette una progressiva evoluzione dello spirito, che si mescola con annate differenti e trattiene aromi e suggestioni delle stagionature più vecchie, che raggiungono infine il palato di chi beve.

Anche a questa storica e paziente tradizione si deve l’ampio bouquet di sapori e profumi sprigionati da questo rum: spezie, frutta e cacao dialogano nel palato.

Anche per questo, ne è consigliata la degustazione con accompagnamento di cioccolato fondente. 

Il rum Zacapa XO è un prodotto adatto a chi già ama e conosce il distillato caraibico, ma anche, e forse anche di più, a chi comincia a esplorarne i profumi e la storia.

Un’ottima porta di ingresso, da cui, vi avvertiamo, potreste non volere più tornare indietro…

 

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2. Matusalem Rum Gran Riserva 23 Anni Ml700

 

Per il secondo posto della nostra cinquina abbiamo selezionato il Matusalem Rum Gran Riserva 23 Anni, un distillato probabilmente un po’ meno raffinato e complesso di quello che lo precede in classifica, ma che propone un ottimo rapporto qualità prezzo.

Venduto a meno di 50 euro, nel caso di speciali offerte, questo prodotto della Repubblica Dominicana affascina per il colore ambrato intenso e l’elegante bottiglia, ma non delude neppure quando lo si avvicina al naso e alla bocca.

Il profumo è dolce, con sentori di cocco, vaniglia e mandorla. Se ne avverte distintamente il gusto forte, legnoso e speziato, che può essere esaltato dall’abbinamento con una barretta di cioccolato fondente.

Gli anni di invecchiamento indicati sull’etichetta sono 23 ma si tratta di un rum blended, stagionato con il metodo solera.

La produzione del Matusalem iniziò a Cuba, ma si interruppe dopo la rivoluzione castrista e il proprietario del marchio dovette traslocare nella Repubblica Dominicana. 

Nella stessa famiglia si trovano prodotti più sofisticati, ma questo è un delizioso compromesso, un primo passo economico e soddisfacente nel complesso mondo del rum.

Si può anche usare nei cocktail, magari al posto di rum di bassa qualità spesso destinati a questo compito, ma non senza qualche rimpianto.

Nella tabella sottostante potete rileggere le migliori qualità e i limiti di questo prodotto, tra i migliori nella sua fascia di prezzo.

Pro
Rapporto qualità prezzo:

un buon rum a un costo avvicinabile, reperibile anche in forniti supermercati e venduto in Rete.

Da degustazione:

aromatico e gustoso, il Matusalem invecchiato 23 anni regge bene la degustazione semplice. 

Contro
Finale:

il finale ha una persistenza media, ma potrebbe lasciare insoddisfatti i degustatori più esigenti.

Dolcezza:

secondo alcuni utenti il sapore è un po’ troppo dolce, ma il giudizio è naturalmente soggettivo. 

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3. Diplomatico Rhum, Reserva Exclusiva, 0.70 lt

 

Al terzo posto, il rum Diplomatico, un distillato venezuelano ottenuto dalla miscela di oltre 50 rum differenti, realizzati con tecniche e materie prime diverse: dal succo di canna alla melassa. 

Questa edizione Reserva Exclusiva custodisce un distillato invecchiato almeno 10 anni dentro botti di legno di quercia.

Come avviene talvolta con i rum realizzati da melassa, durante la produzione è aggiunta una modesta percentuale di caramello. 

Per quanto riguarda i prodotti realizzati in Venezuela, la percentuale di caramello aggiunta non può superare il 5%.

Questa pratica serve a dare più morbidezza al distillato, ma anche ad alterarne il colore, per renderlo più simile ai rum con un lungo invecchiamento. 

C’è, insomma, un po’ di perdonabile furbizia, che in questo caso non determina un vistoso peggioramento della qualità.

Il profumo non è particolarmente denso: un pizzico di cannella e miele. Il caramello si fa sentire all’assaggio, ma senza infastidire, accompagnato da echi di noce moscata e una nota di cacao. 

Non è introvabile, i prodotti venduti online possono costare tra i 40 e i 45 euro. 

Il rum Diplomatico è una scelta relativamente economica, ma soddisfacente.

Riepiloghiamo i punti di forza e debolezza di questo interessante distillato venezuelano, ricco di storia e tradizione.

Pro
Prezzo conveniente:

per un rum di questa qualità, il prezzo è francamente molto interessante per un’azienda produttrice carica di premi e riconoscimenti.

Un blended di qualità:

la scelta di miscelare diverse qualità e annate di rum è ormai quasi un obbligo se si vuole saziare il mercato avido di prodotti invecchiati, senza spendere cifre da capogiro. In questo caso è fatto con maestria ed equilibrio.

Contro
Sconsigliato per i cocktail:

nulla vieta di usarlo in un mojito, se si vuole, ma secondo noi dà il suo meglio degustato liscio, accompagnato da cioccolato nero e... un sigaro?

Non è agricolo:

non è necessariamente un limite, ma se si cerca un rum realizzato completamente con sistema “agricole”, questo non lo è.

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4. Don Papa Rum Astucciato, 0.7 l

 

Ecco un rum che ci ricorda che la canna da zucchero arriva dall’asia. Il Don Papa, che qui proponiamo nell’edizione “astucciata”, è un rum invecchiato prodotto nelle Filippine. 

È sulle colline del Monte Kanlaon, sull’isola di Negros, dove la canna cresce rigogliosa, che avviene la produzione della melassa e la sua successiva fermentazione. 

Il distillato deve il nome a Dionisio Magbuelas, detto Papa Isio, uno dei padri della guerra di indipendenza dalla Spagna combattuta nel 1896, nonché coltivatore di canna. 

Dopo la fermentazione e la distillazione, la bevanda resta a invecchiare per sette anni in botti di quercia, già usate per il Bourbon.

In questa fase, il rum assume il suo colore ambrato scuro e raccoglie profumi di vaniglia e frutta.

Il raccolto di questa lunga lavorazione è un distillato che squilla sotto il naso con aromi molto dolci, forse perfino un po’ troppi.

Quando si assaggia, la dolcezza persiste, ma in maggiore equilibrio con note di tabacco, nocciola e spezie. 

Nel complesso, una bottiglia elegante che contiene un distillato pregevole, a un prezzo competitivo. 

Nella tabella che segue abbiamo riunito i punti a favore e a sfavore di questo rum leggero, ma affascinante, che non è il più economico ma ha un eccellente rapporto prezzo qualità.

Pro
Prezzo conveniente:

si può trovare facilmente in negozi specializzati e online, a un costo inferiore ai 40 euro. Un affare.

Giusto invecchiamento:

con i suoi sette anni di invecchiamento, il Don Papa in questa edizione garantisce un buon equilibrio e una interessante persistenza finale.

Contro
Troppo dolce:

è sempre questione di gusti personali, ma il rum Don Papa, secondo alcuni detrattori, ha un profumo al limite dello stucchevole e un sapore un po’ troppo dolciastro.

Non agricolo:

non è un rum realizzato da succo di canna vergine. Abbiamo già spiegato che non è in sé un limite, ma i puristi della produzione “alla francese” sono avvertiti.

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5. Pampero Rum Aniversario Ml.700

 

Pampero è una marca molto popolare di rum, facilmente acquistabile anche in negozi.

Internet potrebbe essere il luogo giusto dove acquistare, considerato che lo si trova in vendita spesso a prezzi bassi, al di sotto dei 20 euro.

Qui ne proponiamo la versione Aniversario, creata in occasione del venticinquesimo compleanno della distilleria.

Venduto in una gradevole bottiglia e confezionato in un pregevole sacchetto vellutato, propone una miscela di rum, frutto di tre processi di distillazione e messo a riposo per quattro anni in botti già usate per conservare whisky e sherry.

Il prezzo molto conveniente non deve trarre in inganno. È chiaro che non può competere con bottiglie di rum stravecchio, ma non è un distillato da sottovalutare.

Regge perfettamente la degustazione liscia, anche se alcuni clienti ne suggeriscono l’acquisto anche per l’uso in cucina.

Basta stappare la bottiglia e accostare il naso per riconoscere l’articolata profumazione dei rum venezuelani.

I nasi più addestrati potrebbero riconoscere vaniglia e cannella, senza dimenticare lo sherry che il rum ha lentamente assorbito nelle botti.

Una volta assaggiato, risulta denso e dolce, senza infastidire troppo. Come si legge in alcuni consigli d’acquisto, lo si può spendere anche nei cocktail, ma appare chiaro che non è la sua principale vocazione.

Proviamo a tradurre in punti le migliori qualità e i piccoli difetti di questo conosciutissimo rum, spesso tra i primi dieci nelle classifiche dei più venduti.

Pro
Prezzo competitivo:

è il rum più economico di questa nostra rassegna. A meno di 20 euro si può acquistare un distillato più che dignitoso. È un regalo gradito.

Per amici dello sherry:

gli amanti del distillato inglese apprezzeranno le sfumature di sherry che questo rum acquisisce durante la fase di invecchiamento. 

Contro
Non adatto a cocktail:

se lo scopo principale dell’acquisto è avere un rum da usare nei cocktail, è meglio orientarsi verso altri prodotti.

Un blended non troppo vecchio:

quattro anni di invecchiamento non sono pochi, per un prodotto venduto a questo prezzo, ma certo non compete con blended che accolgono anche rum invecchiato di 23 anni. 

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Come degustare e servire il Rum

 

Il rum è uno strano caso di distillato, molto amato sia per una degustazione lenta e meditata sia per arricchire cocktail freschi e frizzanti.

I rum scuri o ambrati sono spesso associati al consumo di cioccolata con alte percentuali di cacao, o all’abbinamento, non troppo felice per la salute, con sigaro o tabacco da pipa.

Dopo avere cercato di capire come scegliere un buon rum, proviamo a esplorare i modi per servirlo e berlo con la massima soddisfazione. 

 

 

Il giusto bicchiere

Tradizionalmente, si ritiene che il rum chiaro sia per i cocktail e il rum più scuro sia da bere liscio, ma i pareri degli esperti divergono: molti amanti della bevanda sostengono che sia sbagliato definire in modo così netto i ruoli e che ogni bottiglia faccia storia a sé.

Come abbiamo ricordato, non può esistere un canone di degustazione per il rum, sotto il cui nome giace un vero universo di prodotti molto diversi.

Quando si beve liscio, si può andare sul sicuro servendolo dentro i cosiddetti bicchieri a tulipano.

Non importa che abbiano uno stelo lungo o non ne abbiano affatto: la forma, che ricorda per l’appunto quella del fiore, è panciuta alla base e si restringe nella parte alta, per trattenere gli aromi cosiddetti volatili.

Gli esperti consigliano di non riempirlo mai troppo, e non solo perché di un distillato è bene fare un consumo moderato.

In alternativa, per quei rum che si avvicinano di più alle caratteristiche del cognac, si può usare un bicchiere detto “balloon”, molto largo alla base e con un deciso restringimento nella parte superiore. 

Come sempre, l’esperienza è la migliore maestra in questi casi. 

 

La fama del rum

C’è un antico legame tra consumo di alcol e letteratura, e il rum ha un ruolo da protagonista in questa storia.

“My mojito in la Bodeguita, my daiquiri in El Floridita”, si legge sotto l’insegna del celebre ristorante cubano Bodeguita del Medio. 

La frase è di Hemingway, che in quei locali cenava e beveva, trovando così ispirazione se dobbiamo credere al motto che gli viene attribuito: “scrivi da ubriaco e correggi da sobrio”.

Verità e leggenda si mescolano, ma non è un caso se la distilleria Zacapa organizza annualmente una serie di incontri letterari, dove si celebra il sodalizio tra rum e genere noir.

Un sodalizio che ne richiama inevitabilmente un altro: quello tra rum e sigari.

Corre l’obbligo di ricordare che non fa bene alla salute, ma i fumatori amano bagnare i loro sigari nel rum, e accompagnare le trame dense del fumo di un Cohiba o di un Montecristo al calore dolciastro di un bicchiere di rum.

 

 

I cocktail famosi

Il distillato è molto usato anche nei cocktail, e quelli citati da Hemingway, il daiquiri e il mojito, sono certamente tra i più noti e consumati.

Il daiquiri, che deve il suo nome all’omonima spiaggia cubana, è un classico drink estivo. Deve infatti essere servito in una coppa ghiacciata. Gli ingredienti sono pochi e semplici: quattro parti di rum bianco, due di lime e una di sciroppo di zucchero. 

Il suo parente più prossimo, il mojito, si differenzia per pochi dettagli, pur fondamentali.

Al rum bianco, al lime e allo zucchero (preferibilmente di canna) si devono aggiungere soda e, importante, la menta.

La rete è piena di suggerimenti sul modo di trattare la menta in un mojito, ma la cosa migliore è affidarsi ai consigli o all’opera di un barman esperto. 

C’è solo un cocktail che sia forse più noto di questi: il Cuba libre. 

Semplicissimo da ottenere, mescola Coca Cola e Rum con una spruzzata di lime.

Al contrario di quanto talvolta si legge, non ha nulla a che fare con la rivoluzione di Castro.

Sarebbe nato ai tempi della guerra di indipendenza dalla Spagna combattuta fianco a fianco da statunitensi e cubani nel 1889. 

 

 

 

Domande frequenti

 

Rum, Rhum o Ron, qual è il nome giusto?

Sono tutti giusti, dipende dal luogo di provenienza del distillato. Per semplicità in questa guida abbiamo usato sempre la grafia Rum, tipica delle ex colonie inglesi: Giamaica, Barbados, Trinidad e Guyana inglese. 

Il termine Rhum proviene dai territori caraibici di lingua francese. È usato nella Martinica, ma anche ad Haiti.

La Martinica è considerata politicamente un Paese europeo, e la Francia ha giustamente pensato di valorizzare e regolamentare la produzione di Rhum vincolandola all’uso di precise materie prime e stabilendo protocolli piuttosto rigorosi.

Ron è il nome che si dà al rum nelle ex colonie spagnole: Cuba, naturalmente, Nicaragua, Messico e altri.

La provenienza del rum, molto spesso, ne determina alcune caratteristiche sostanziali. Non stiamo parlando di qualità, ma di materie prime e metodi di fermentazione, distillazione e invecchiamento. Purtroppo, non esistono protocolli precisi come se ne trovano in Europa per i vini doc o i prodotti dop. 

Questa sostanziale anarchia rende più complessa una comparazione tra le etichette sul mercato.

 

Cosa si intende per spiced Rum? 

Con il temine Spiced Rum si è soliti definire rum molto commerciali, nella cui produzione si fa ampio uso di spezie e sciroppo di zucchero di canna. 

Si ritiene che questi elementi, oltre a semplificarne in parte la produzione, rendano più “smerciabile” il distillato.

Uno dei risultati indiscutibilmente più indovinati è il Kraken. Il nome si riferisce a un mitico mostro marino, simile a un calamaro gigante, che compare nell’etichetta, ispirata a illustrazioni settecentesche. 

La bottiglia con i doppi anelli sul collo ripesca la tradizione marinara dei primi contenitori in vetro e ceramica. Ne vengono prodotte diverse edizioni per solleticare il collezionismo.

I puristi storcono il naso, ma si tratta di bevande fondamentalmente oneste, che hanno avuto buon successo presso il pubblico. Un modo nuovo di proporre il rum.

 

Qual è il miglior rum per cocktail?

Come abbiamo accennato nella guida, i Ron di tradizione spagnola, più chiari e mediamente più leggeri, sono molto usati nei famosi daiquiri e mojito, ma esistono diverse e significative eccezioni. 

Per alcuni cocktail più forti, come il Dark and Stormy e il Planter’s Punch, si preferiscono rum aggressivi e speziati, come per esempio quelli giamaicani.

Il Dark and Stormy si prepara semplicemente unendo ghiaccio, rum e ginger beer.

Il Planter’s Punch è molto più complicato, per ingredienti e dosaggi. Occorre rum scuro, succo di arancia e di ananas, sciroppo di zucchero, ghiaccio tritato e Angostura, che è un bitter a base di genziana e spezie.

  

Dove è nato il rum?

Con un po’ di approssimazione, si può confermare che il rum è nato nei Caraibi. Francia e Inghilterra, non è storia nuova, se ne contendono la paternità.

Gli inglesi rivendicano la prima distilleria ufficiale nelle Barbados, ma i francesi contrappongano l’affascinante storia di Jean Baptiste Labat, che avrebbe per primo ottenuto un acquavite di canna da zucchero, applicando la tecnica usata per distillare il Cognac.

Gli ordini religiosi hanno un ruolo fondamentale nell’invenzione di liquori e distillati, dalla birra al rum. 

Il frate dominicano francese, illustre matematico presso l’Università di Nancy, lasciò gli studi per seguire la vocazione missionaria e, in Martinica, si dedicò alle anime dei parrocchiani, ma anche allo spirito, in senso alcolico.

 

 

 

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Rum – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Chi ha una predilezione per i liquori aromatici, non può fare a meno di avere una bottiglia di rum in casa. Potrete scegliere la preferita in base al processo di invecchiamento, che gli conferisce un colore ambrato o più scuro. Meglio l’agricolo o quello di melassa? Grande importanza ha anche l’aroma, composto da un insieme di spezie e da un retrogusto che può essere secco o dolce. Anche il packaging ha la sua importanza, specialmente se avete intenzione di fare un regalo. Nella nostra guida potete trovare suggerimenti su come prendere la decisione giusta: se non avete il tempo di leggerla, ecco qui una piccola anteprima dei prodotti che abbiamo messo in cima alla nostra classifica. Zacapa Ron Centenario 23 Solera è un rum agricolo, ideale da solo o con il ghiaccio. Il suo aroma è dovuto all’invecchiamento in fusti di rovere, dove erano precedentemente riposti liquori come lo sherry. Ci ha convinto anche Diplomatico Rhum Reserva Exclusiva, dalla bella bottiglia satinata. Il sapore, ricco di arancia e cannella, ha conquistato una gran fetta di utenza.

 

 

Guida all’acquisto – Come scegliere il miglior rum?

 

Se amate concedervi un momento di relax con un buon rum, dovete sapere quale scegliere per assaporare al meglio il suo aroma. Farne un regalo è un’idea intelligente, se si vuole colpire un intenditore. Date un’occhiata alla nostra guida, che ha come scopo quello di aiutarvi a individuare la migliore marca in circolazione. Nella classifica più in basso, invece, potrete mettere a confronto le caratteristiche delle tipologie da noi scelte.

 

Il processo di fabbricazione

Il rum può essere prodotto in due differenti modi: dal succo di canna o dalla melassa. Secondo la terminologia comune, uno tradizionale è sicuramente quello che ha un tasso di impurità uguale o superiore a 225 g/HAP.

Stabilito ciò, possiamo considerare due diverse tipologie di rum, in base al loro processo di fabbricazione. Il primo è il cosiddetto agricolo, sviluppatosi a partire dal 1870 e prodotto soprattutto nelle Antille francesi. Si ottiene essenzialmente dalla distillazione del succo di canna da zucchero fresco.

L’altro è quello di melassa, elaborato cioè da ciò che rimane dello zucchero di canna, dopo che è stato pulito dalle impurità. Se è ottenuto per fermentazione diretta, si chiama anche rum industriale, mentre lo si definisce rum Grand Arome se è prodotto in alcune zone geografiche, come la Martinica o la Giamaica.

Grazie al trattamento al quale sono sottoposti, quelli più prestigiosi vengono prodotti nei Caraibi o nell’America del Sud: se il prezzo conta poco, dovrete scegliere uno di questi per fare un regalo importante.

 

L’invecchiamento e il colore

Un altro aspetto che non potete assolutamente prendere sotto gamba, è l’invecchiamento al quale il rum deve essere sottoposto. Quelli delle Antille francesi devono invecchiare almeno per tre anni e in fusti di rovere, che assicurano la corposità dell’aroma.

Ciò che ne deriva è solitamente un rum bianco, dalla gradazione superiore ai 40 gradi e ideale come base per un cocktail. Se il colore è importante, potete anche optare per una tipologia ambrata, invecchiata per almeno 18 mesi e, a volte, colorata con del caramello.

Sul mercato sono presenti anche i rum da degustazioni, quelli scuri, che sono stati fatti riposare per almeno 4 anni nei soliti fusti di rovere e che hanno un aroma più intenso, per veri intenditori.

Altre tipologie in commercio sono gli overproof bianchi, che possono raggiungere una gradazione alcolica anche di 70 gradi, che li rende ideali per la realizzazione dei punch. Se amate gli aromi e le spezie, optate invece per quelli fatti macerare appunto con zenzero o cannella, dal colore bianco ma dal sapore molto particolare.

Confrontate i prezzi e le recensioni degli altri utenti per capire quale sia quello più adatto a voi o al destinatario del presente.

 

La qualità

Ricordate che il rum con il tasso di impurità più alto è quello più aromatico e quindi da degustare. Non sempre però il colore è sinonimo di qualità: si può stare sicuri solo con quello prodotto nelle colonie francesi, in quanto più regolamentato e quindi più facilmente lavorato nella maniera corretta.

 

I 5 Migliori Rum – Classifica 2024

 

Ecco qui i cinque prodotti che abbiamo preferito tra quelli venduti sul web. Date uno sguardo alle loro caratteristiche e fatene una comparazione per identificare il miglior rum in commercio.

 

1. Ron Zacapa 23, Cl 70 Ast

 

 

Tra i migliori rum del 2024 non possiamo non annoverare quello prodotto da Zacapa, che si presenta in maniera molto elegante ed è quindi indicato per un regalo d’effetto. La bottiglia da 0,70 litri contiene il liquido ottenuto tramite la distillazione del cosiddetto miel virgin, il succo della canna da zucchero.

Il processo di invecchiamento segue il sistema Solera, ovvero diversi tipi di rum vengono miscelati in botti di rovere, dove precedentemente erano contenuti liquori come il bourbon o lo sherry, a ben 2.300 metri di altezza.

Gli utenti ne apprezzano molto il retrogusto e consigliano di gustarlo anche in ghiaccio, accompagnandolo a un buon pezzo di cioccolato fondente e, per chi fuma, un sigaro. Il prezzo è nella media, ma per alcuni è troppo alto per la qualità offerta, per cui ritengono di poter trovare di meglio per la stessa cifra.

La nostra guida per scegliere il miglior rum include diverse bevande che potrete scegliere per voi o per un regalo importante. Un esempio ne è quello di Zapaca, che è uno dei favoriti dai consumatori. Se volete conoscerne pregi e difetti, analizzateli qui insieme a noi.

Pro
Invecchiamento:

Il metodo utilizzato è il Solera, ovvero diversi tipi di rum miscelati e fatti invecchiare in botti di rovere, dove precedentemente erano conservati liquori come lo sherry.

Gusto:

Viene apprezzato in compagnia di un buon sigaro o per esaltare il gusto della cioccolata fondente. Molto valido anche il retrogusto, che può essere percepito meglio se il rum viene servito freddo.

Confezione:

La cura della confezione rende questo prodotto molto pregevole e ideale per fare un regalo importante a un amico.

Contro
Prezzo:

Secondo alcuni utenti, la bottiglia da 0,70 cl ha un costo troppo alto per essere considerata conveniente. Per questa ragione preferiscono optare per un’altro prodotto.

 

 

 

 

2. Diplomatico Rhum, Reserva Exclusiva, 0.70 lt

 

 

Uno dei rum più venduti è quello di Diplomatico, dato il suo buon rapporto qualità/prezzo ma anche per la bottiglia dalle caratteristiche pregiate. Il vetro è infatti satinato e l’etichetta è costituita dalla riproduzione di un francobollo, che ne sottolinea la natura elegante.

Ciò che lo connota è la composizione, dato che si tratta di un blended di vari rum invecchiati tra i 2 e gli 8 anni, ricavati dalla distillazione della canna da zucchero. L’aroma, come fanno notare gli acquirenti, è molto corposo, ricco di arancia, cannella e noce moscata.

La confezione da 0,70 litri è valida anche per un regalo: tuttavia c’è chi sostiene di non aver ricevuto la scatola nel pacco, elemento indispensabile per proteggere la bottiglia e per dare un tono a un prodotto da portare come presente.

La soddisfazione generale ci ha però spinto a metterlo ai primi posti tra i nostri consigli d’acquisto.

Quello di diplomatico è un rum che ha convinto molti utenti, conquistando i loro pareri favorevoli, sia per il packaging, sia per il gusto. Andiamo a esaminare i suoi pregi e difetti, per farvene avere un quadro più completo.

Pro
Bottiglia:

Il punto di forza di questo rum è proprio la bottiglia, in vetro opaco e satinato, caratterizzata da un’etichetta che raffigura un bel francobollo.

Blended:

La sua composizione vede l’unione di vari rum invecchiati tra i 2 e gli 8 anni, che gli conferiscono un aroma corposo, pieno di arancia, cannella e noce moscata.

Costo:

Si tratta di un prodotto non molto caro, che potrete acquistare per voi o per gli amici.

Contro
Confezione:

Chi pensa di poterlo regalare facendo una bella figura, è stato deluso dalla mancanza di una scatola, che avrebbe funto da pacco nel quale conservarlo.

 

 

 

 

3. The Kraken, Black Spiced Rum, 700 ml

 

 

Una delle offerte più convenienti, tra i rum venduti online, è quella di The Kraken, che ha un buon costo in rapporto agli 0,70 l di liquido contenuto. Il punto di forza è la bottiglia, dalla forma particolare, arricchita da due occhielli che vi permetteranno di inserire le dita e prenderla con facilità.

Un altro aspetto molto apprezzato è l’aroma, arricchito da spezie come lo zenzero, e caramellato al punto giusto, che lascia in bocca un sapore liquoroso. Non tutti gli utenti ne lodano invece il retrogusto, ritenuto eccessivamente alcolico, ma che lo rende perfetto per un cicchetto anche in assenza di ghiaccio.

Dovete considerare che è un liquore da 40 gradi, per cui dedicato a palati forti e che amano degustare a pieno la fragranza.

Il complesso tra qualità, quantità e costo può risolvere i dubbi di chi non sa quale rum comprare tra quelli presenti nella nostra classifica.

Il rum più economico che abbiamo esaminato è proprio quello di The Kraken, che si distingue per la sua particolare bottiglia. Diamo uno sguardo ai pro e i contro che comporta il suo acquisto.

Pro
Rapporto qualità/prezzo:

Il costo di questo rum è molto conveniente, sia in rapporto alla quantità (la bottiglia è da 0,70 cl), sia alla qualità di una bevanda gradita da molti.

Bottiglia:

Richiama l’effige del Kraken, per cui ha due occhielli in vetro al lato, che permettono anche di prenderla inserendovi le dita.

Aroma:

Piace a tanti perché è speziato e fa sentire molto lo zenzero, lasciando poi in bocca un sapore caramellato e liquoroso.

Contro
Retrogusto:

non tutti lo apprezzano in quanto lo considerano un po’ troppo alcolico. Bisogna però considerare che la gradazione di questo prodotto è di 40 gradi, quindi dedicata ai palati che amano i gusti forti.

 

 

 

 

4. Damoiseau Xo Aged Rum 70 cl, Astuccio

 

 

Andiamo avanti con un rum agricolo di grande qualità, ovvero quello prodotto dalla famiglia Damoiseau dal 1942. Il grande pregio di questo prodotto è il suo invecchiamento di ben 6 anni, all’interno di botti di rovere, che gli conferisce un bel colore ambrato.

Il mix aromatico che ne deriva conquista olfatto e palato, grazie alla presenza del cioccolato, delle spezie e di una nota di tabacco che permette di accompagnarlo a un sigaro. Il retrogusto è invece di caramello e spezie piccanti, per un’esperienza molto piacevole.

Va bene se degustato dopo il dolce o semplicemente per un momento di relax in compagnia. La presenza dell’astuccio in metallo lo rende perfetto anche per un regalo importante, anche se non tutti gli utenti sostengono di averlo ricevuto.

il prezzo è un po’ più alto di altre qualità di rum, ma ritenuto accettabile da coloro che hanno intenzione di spendere pur di avere un prodotto di tale portata.

Quello di Damoiseau è un rum pregiato, che potrete trovare a prezzi bassi, per quanto possibile, consultando il nostro il link in fondo, che vi suggerisce dove acquistare. Intanto diamo un’occhiata ai pregi e ai difetti che lo contraddistinguono, a conclusione della nostra recensione.

Pro
Invecchiamento:

Il pregio di questo rum sta tutto nell’invecchiamento di ben 6 anni, all’interno di botti di rovere, che gli conferisce il tipico colore ambrato.

Gusto:

Il cioccolato e le spezie si uniscono a una nota di tabacco, rendendo il gusto un mix esplosivo, che può essere accompagnato da un buon sigaro. Il retrogusto vede invece protagonisti il caramello e le spezie piccanti.

Confezione:

Arriva a casa in una scatola in metallo, che lo rende perfetto per un regalo importante e per aiutarvi a fare bella figura.

Contro
Costo:

Non è un problema per tutti, ma teniamo comunque a dirvi che il costo di questo articolo è molto alto rispetto a quello di altri simili.

 

 

 

 

5. Legendario Ron Dorado 6540381 Rum, Cl 70

 

 

Se ancora non avete idea di come scegliere un buon rum ma non volete spendere una cifra esagerata, considerate l’idea di acquistare quello di Legendario. Il rapporto qualità/prezzo è infatti vincente secondo coloro che hanno potuto degustarlo.

Arriva in una bottiglia allungata da 0,70 litri, trasparente, che fa emergere subito il suo colore dorato, come dice lo stesso nome. Si ottiene tramite la distillazione in barrique e viene fatto invecchiare per ben 5 anni.

Il punto di forza, secondo molti, è il suo aroma profumato e dolce, che permette di gustarlo senza mescolarlo con altri liquori. Ottimo come accompagnamento con un elemento come il cioccolato fondente o con la frutta, ha un retrogusto secco che non convince proprio tutti.

Va bene per un uso casalingo ma non proprio come regalo, sia perché ci sono altre tipologie più pregiate in commercio, sia per l’assenza di una scatola in latta che lo renda più presentabile.

Esaminiamo di nuovo questo rum di Legendario, per capirne meglio caratteristiche positive e negative.

Pro
Rapporto qualità/prezzo:

Questo rum è gradito da molti per il buon rapporto tra la qualità del liquido e il costo abbordabile e alla portata di tutte le tasche.

Aroma:

Si tratta del suo punto di forza, dolce e allo stesso tempo profumato, che può essere gustato da solo o con il cioccolato fondente e la frutta. Grazie alla distillazione in barrique, viene fatto invecchiare per 5 anni, fino a raggiungere il suo bel colore dorato.

Contro
Retrogusto:

Non convince proprio tutti, per cui c’è chi preferisce non comprarlo di nuovo.

Confezione:

L’assenza di una confezione rende difficile, secondo alcuni utenti, sceglierlo come regalo per una serata prestigiosa.

 

 

 

 

Domande frequenti

 

Perché il cioccolato si abbina bene al rum?

Rum e cioccolato è uno degli abbinamenti più apprezzati dagli intenditori, soprattutto quando si tratta di prodotti di un certo livello. Per far incontrare al meglio due sapori così diversi bisogna considerare, innanzitutto, il tipo di rum: quelli dal retrogusto secco e rotondo si possono accostare al cioccolato bianco per ammorbidirne il gusto deciso ed esaltarne al tempo stesso le note più delicate. 

I distillati più intensi e dal carattere pungente preferiscono, invece, il cioccolato fondente, in modo da smorzare quel forte sentore di tabacco e frutta secca; mentre per i rum invecchiati per oltre cinque anni si può osare anche con del cioccolato speziato, accostamento gradito in particolar modo dai palati più esigenti che voglio raggiungere la massima gratificazione dei sensi.

 

Perché il rum si abbina bene con la pera?

Oltre che con il cioccolato, il rum viene spesso abbinato anche alla pera: lo scopo è principalmente quello di attenuare quel retrogusto forte e pungente dovuto all’alta gradazione alcolica.

A tal proposito bisogna fare una distinzione tra l’abbinamento rum e succo di pera, a cui fanno ricorso soprattutto i più giovani per affievolire il bruciore dell’alcol; e quello rum e pera, che viene preferito dagli intenditori per la capacità della polpa del frutto di esaltare al meglio l’esperienza gustativa con la sua particolare dolcezza.

 

Cosa significa rum agricolo e perché si chiama così?

Il rum può essere diviso in due grandi categorie: quello industriale e quello agricolo. La differenza sta tutta nel metodo di produzione, poiché il primo si ottiene dalla fermentazione della melassa di canna da zucchero, mentre per il secondo si utilizza il miele vergine o il vesou, ossia il succo puro ottenuto dalla spremitura delle canne da zucchero.

A seconda del tipo di rum che si vuole realizzare, viene preferita una lavorazione più o meno lunga, laddove un invecchiamento breve produrrà una bevanda più ricercata e dal retrogusto floreale, mentre con una fermentazione più lunga (oltre i cinque anni) si otterrà un distillato dal sapore persistente e deciso.

 

Com’è fatto e cosa contiene il rum?

Il rum non è altro che l’acquavite prodotta dalla distillazione della melassa o del succo puro della canna da zucchero. Proprio come accade per il vino, anche la qualità del rum è data dalla tipologia e dalla provenienza della pianta da cui si ottiene: dopo la raccolta, la canna viene frantumata e pressata per estrarre un succo ricco di zucchero che dovrà essere filtrato dalle impurità e poi lasciato fermentare con l’ausilio di lieviti scelti dalla distilleria in base al gusto e al profumo che si vuole ottenere.

 

Cos’è il rum X.O?

Esistono moltissime varietà di rum, ma la più ricercata dagli estimatori è quella che prende il nome di X.O, frutto di un’attenta selezione di distillati, provenienti dalle isole Barbados del Mar dei Caraibi, lasciati invecchiare dai cinque ai dodici anni in botti di legno precedentemente utilizzate per l’invecchiamento dello sherry.

Per quanto concerne le caratteristiche organolettiche, alla vista si presenta con un avvolgente color ambra mentre dalla valutazione olfattiva emergono delicati effluvi di caramello e vaniglia; al palato, un gusto robusto e persistente dato dal suo carattere forte e aromatico che ben si accompagna con del cioccolato fondente, acqua tonica e un buon sigaro cubano.

 

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3 COMMENTI

ale

March 31, 2020 at 6:10 pm

Caroni…avete fatto un articolo sul rum e non avete citato Caroni…in pratica un articolo che elogia i rum disponibili in ogni bar e dimentica i prodotti migliori…bravi.

Risposta
BuonoedEconomico

April 1, 2020 at 6:30 pm

Salve Ale,

riceviamo e volentieri pubblichiamo la tua preferenza.

Saluti

Team BeE

Risposta
Boris Bravaccini

August 15, 2019 at 4:15 pm

Tutto perfetto e molto interessante.Una piccola puntualizzazione per chi ha acquistato il Diplomatico e sostiene di non avere ricevuto la scatola utile per fare un bel regalo: il prezzo di 29,46 euro si riferisce infatti alla bottiglia senza confezione, che si può tranquillamente ottenere con prezzo maggiorato. Saluti e buon Ron a tutti.

Risposta

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