Il vino contiene alcool, che è uno dei suoi elementi principali, e quando si sente dire che faccia bene l’affermazione genera sicuramente stupore e interesse. Facciamo un po’ di chiarezza in merito.
Il vino rosso ha proprietà miracolose?
Che il vino rosso faccia bene è una cosa che ci sentiamo ripetere più volte praticamente dalla notte dei tempi. Tutti avrete avuto un nonno, un genitore o uno zio che durante un pranzo o una cena vi ha invitati a bere almeno un bicchiere di vino poiché si vocifera abbia proprietà miracolose. Dal momento che siamo nel nuovo millennio, è bene approcciare tradizioni consolidate e metterle in dubbio per verificarne personalmente la veridicità.
Il proverbiale bicchiere di vino rosso fa bene o no? Come è nata l’idea che possa essere una bevanda benefica? Il vino è composto da alcool, estremamente pericoloso per la salute se consumato periodicamente in quantità che superano la soglia di tolleranza dell’organismo, pertanto l’idea che assumerne poco possa in realtà fare bene è un concetto che potremmo far risalire addirittura a Mitridate VI del Ponto, sovrano ellenistico vissuto nel secondo secolo avanti Cristo.
Mitridate e il veleno
Il padre del sovrano, precedente re, sembra fosse stato avvelenato dalla moglie e questa, per eliminare anche il figlio sfavorito, Mitridate VI, iniziò a riservargli lo stesso trattamento, avvelenandolo quotidianamente. Mitridate, scoperto che la madre tramava contro di lui, decise di rendersi immune ai veleni, assumendone egli stesso un mix in quantità non letali a cadenza giornaliera. Il mitridatismo è divenuta da allora una vera e propria pratica messa in atto da altre figure importanti della storia come il consigliere degli Zar Romanov, Grigorij Rasputin, penetrando anche nell’immaginario comune e apparendo in romanzi e racconti.
Ma cosa c’entra Mitridate con il vino? Ebbene, proprio come per il mitridatismo l’assunzione di un po’ di veleno quotidianamente può rendervi immuni a dosi letali, allo stesso modo il consumo di vino, e quindi alcool, in quantità limitate ogni giorno, può prevenire i danni che questa sostanza causerebbe all’organismo. Aver scoperto l’origine della leggenda, però, non fa chiarezza sull’effettiva utilità della pratica, per questo dobbiamo rivolgerci alla scienza.
Il vino fa bene? Risponde la scienza
Per lungo tempo si è pensato che il resveratrolo, contenuto nel vino rosso, potesse avere qualità benefiche nella prevenzione dei vasi sanguigni e natura anti ossidante. L’idea nacque in seguito all’analisi di due comunità, una francese e una statunitense, che consumavano gli stessi alimenti a eccezione del vino rosso, che faceva parte della dieta dei primi. Le differenze tra questi due gruppi erano relative a una minore incidenza di problemi cardiovascolari nei francesi, dando vita al cosiddetto “paradosso francese”, termine coniato dallo scienziato Renaud che supervisionò l’esperimento. La conclusione a cui gli scienziati giunsero suscitò molte critiche poiché non basata su dati oggettivi ma supposizioni, pertanto dire che un bicchiere di vino al giorno fa bene è tecnicamente sbagliato.
Il resveratrolo, che avrebbe dovuto essere la chiave di volta per la comprensione dei benefici del vino, si è dimostrato presente in concentrazioni troppo ridotte per poter avere un impatto significativo sull’organismo. Basti pensare agli integratori che ne contengono centinaia di mg mentre il classico bicchiere che consumate durante i pasti ne ha appena 0,5 mg.
Presunti benefici del vino
La protezione dei vasi sanguigni e una migliore salute cardiovascolare sono solo alcuni dei presunti benefici del vino rosso, tra le numerose proprietà miracolose troviamo anche una correlazione tra vino rosso e colesterolo: sarebbe infatti in grado di ridurne i livelli nell’organismo. Innanzitutto, però, è bene capire cos’è il colesterolo dal momento che possiamo trovarne due tipologie: LDL è quello che potremmo definire cattivo, mentre HDL è quello buono.
L’accumulo di LDL nelle arterie può generare ostruzioni e dunque portare a infarti e problemi di varia natura. Il vino, così come altri alcolici, non contiene colesterolo pertanto la sua assunzione non influisce né positivamente né negativamente su un quadro clinico. Certo, alcuni scienziati hanno riscontrato la presenza di saponine nel vino, utili per ridurre l’assorbimento di colesterolo, tuttavia queste ostacolano anche altri nutrienti di cui l’organismo ha invece bisogno.
Vino e salute, quando consumarlo
Se non siete bevitori e non amate il bicchiere durante i pasti, allora non c’è alcun motivo per iniziare ad assumere alcool con regolarità, nonostante si parli di dosi minime. Tutti i presunti benefici e leggende metropolitane come il vino rosso che fa dimagrire, sono informazioni da prendere con le pinze. Gli unici a trarre beneficio dal consumo ridotto di alcool, sia esso vino bianco, rosso, rosè, o di altra natura, sono coloro che ne fanno abuso, pertanto ridurre le quantità ingerite a uno o due bicchieri al giorno, durante i pasti, può recare loro grande beneficio, ma per riduzione e non introduzione, due concetti estremamente differenti.
L’importanza di uno stile di vita salutare
È bene chiarire che non stiamo affermando che non dovete assolutamente bere alcool o vino rosso, ma bisogna farlo consapevolmente. L’alcool è dannoso per l’organismo, soprattutto se assunto in grandi quantità. Purtroppo non esiste una tabella univoca che vada bene per tutti poiché molto dipende dalla tolleranza dei singoli individui, tuttavia se volete comunque godervi un bicchiere del vostro alcolico preferito senza pentirvi troppo, è necessario seguire uno stile di vita salutare.
Questo significa ridurre la sedentarietà, praticare sport o attività fisica regolarmente e, soprattutto, attenersi a una dieta bilanciata e adatta al proprio stile di vita. Se non sapete da dove cominciare, potete rivolgervi a un nutrizionista, figura professionale in grado di guidarvi nella gestione di questi aspetti, evitando di prendere decisioni avventate come iniziare a bere uno o due bicchieri di vino al giorno solo perché qualche sito privo di fonti a sostegno delle proprie tesi vi ha detto che potrebbe essere una buona idea.
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