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  • Aspirapolvere senza filo e con filo: quali le differenze e quale conviene acquistare

    Ultimo aggiornamento: 23.04.24

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    Sono sempre più al centro dell’attenzione di uomini, donne, giovani di ambo i sessi e di chiunque, volente o nolente, deve pulire casa per garantire al proprio ambiente decoro, comfort e dignità. Sono le scope elettriche senza filo, dette anche “cordless” o “ricaricabili”, perché prendono energia da una batteria agli ioni di litio ricaricabile e non dalla tradizionale presa di corrente a muro. 

    Sono comode, pratiche e non costringono ad avere, durante le pulizie, il filo fra i piedi. Con un aspirapolvere ricaricabile – sia esso una scopa elettrica, un portatile o un aspirapolvere a traino – si passa da una stanza all’altra senza pensarci su, si puliscono le scale senza rischiare di inciampare nel filo e, se serve, si va anche sul terrazzo. 

    Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi degli aspirapolvere senza filo e quali sono le differenze principali fra questi e i tradizionali aspirapolvere con filo.

     

    Vantaggi degli aspirapolvere senza filo

     

    Praticità massima su pavimenti, divani e poltrone

    Il principale vantaggio degli aspirapolvere senza filo è stato riassunto nella introduzione. Sta nella loro praticità assoluta, nella facilità con cui li si prende dal ripostiglio o dalla base di ricarica fissata al muro (quando prevista) e si inizia a pulire. 

    Pensate alle briciole che cadono dalla tavola durante la colazione, il pranzo e la cena: basta talvolta allungare il braccio per afferrare la scopa elettrica cordless e pulire il pavimento in men che non si dica. Non solo. Rimuovendo il tubo in plastica o metallico che collega il corpo motore alla bocchetta di aspirazione, la scopa si trasforma in un comodo portatile, assolvendo in tutto e per tutto il compito di aspirabriciole. Oltre a pulire il pavimento, potete anche aspirare le briciole dalla tovaglia. Una bella comodità insomma. Sempre come portatili, gli aspirapolvere cordless svelano la loro utilità nella pulizia degli imbottiti, dei divani e delle poltrone.

    È sufficiente utilizzare gli appositi accessori per rimuovere dalle trame dei tessuti polvere e allergeni, come gli acari della polvere o la forfora del cane e del gatto. Diversi modelli di scopa elettrica senza filo includono fra gli accessori una testina motorizzata pensata proprio per pulire divani e poltrone in tessuto. Grazie a una spazzola interna a setole, che ruota ad alta velocità a diretto contatto con la superficie da pulire, lasciano allo sporco ben poche possibilità di scampo. Un esempio è dato dalla Rowenta Air Force All-in-One 460 (mod. RH9286WO) che, fra gli accessori in dotazione, include una mini-spazzola elettrica pensata per rimuovere i peli di animali da divani, letti e poltrone. 

     

     

    Sicure da usare per pulire le scale e insuperabili sotto letti e divani

    L’assenza del filo rende comodi gli aspirapolvere senza filo anche per la pulizia delle scale. Muoversi lungo gli scalini senza il rischio di inciampare nel filo è un plus da non sottovalutare, soprattutto se chi usa la scopa cordless non ha più vent’anni. Cambiare presa, al di là della questione sicurezza, quando si passa da una stanza all’altra o da un piano all’altro, è una bella seccatura. Con un aspirapolvere cordless vi muoverete e pulirete pavimenti e altre superfici in tutta libertà.  

    Le scope elettriche cordless hanno ancora un plus: la forma. Se fate caso ai modelli tradizionali con filo e li mettete a confronto con quelli senza filo, noterete che questi ultimi hanno il motore integrato nel manico e quindi vantano un baricentro alto. Ciò da un lato rende queste scope maneggevoli e leggere da far scorrere sul pavimento, dall’altro consente di sollevarle con estrema facilità per raggiungere e aspirare anche nei punti più alti. Un utilizzo a cui, per esempio, si prestano le scope cordless le vede impegnate nella rimozione delle fastidiose e antiestetiche ragnatele che si formano fra pareti e soffitto o fra i libri ordinati su una mensola. Basta sostituire la bocchetta da pavimento con la lancia per le fughe, o con altro apposito accessorio in dotazione, e il gioco è fatto.

     

     

    Ancora, il posizionamento in alto dell’unità principale, che contiene il motore, la batteria e il contenitore della polvere, permette alle scope ricaricabili di infilarsi senza difficoltà anche in spazi angusti alti pochi centimetri, come sotto i letti e sotto i divani. Per raggiungere con facilità questi punti, se al contrario si vuole utilizzare un aspirapolvere a filo, si deve necessariamente ricorrere a un modello a traino. Lo spessore delle normali scope elettriche di solito non lo consente.

    Per facilitare le operazioni di pulizia sotto i letti e sotto i divani, le aziende cercano soluzioni innovative. Una delle ultime trovate, firmata ancora Rowenta, consiste nella serie Air Force Flex 560 caratterizzata da modelli con tubo dotato di snodo nel mezzo. Con questi, si pulisce sotto il letto, i divani e i mobili senza chinarsi ma rimanendo in posizione eretta. Un bel vantaggio per chi soffre di mal di schiena.    

     

    Svantaggi degli aspirapolvere senza filo

     

    Autonomia limitata a 60 minuti o poco più 

    Come tutte le medaglie, anche quella sotto esame ha il suo rovescio. Gli aspirapolvere senza filo, a oggi, non sono esenti da limiti e difetti, anzi. Il primo sta nell’autonomia limitata. Dimenticatevi di pulire in modo approfondito tutta la casa, tutta in una volta, compresi divani, poltrone, tende e superfici sopraelevate.

    A meno che non viviate in un monolocale di 30 metri quadrati o poco più, è impossibile pensare di dedicarsi alle cosiddette pulizie del week end senza interrompere almeno una volta per ricaricare la batteria.

    Le scope elettriche ricaricabili più avanzate – quelle proposte da Dyson, Hoover, Rowenta e De’Longhi per esempio, che nel settore sono dei leader – assicurano al massimo 60 minuti di autonomia. Potreste pensare che siano sufficienti a pulire in modo non superficiale, ma considerate che la massima autonomia dichiarata dai produttori si riferisce alla potenza/velocità di aspirazione minima. 

     

     

    Che, se basta per rimuovere la polvere e i capelli, può rivelarsi non adeguata alla ghiaietta dei gatti e, in generale, ai detriti di medie dimensioni. Se osservate con attenzione le schede tecniche di qualsiasi scopa ricaricabile, noterete che alla massima potenza l’autonomia si riduce a pochi minuti, anche a sei, sette minuti. I tempi di ricarica variano molto al variare dei modelli, ma molto difficilmente si attestano sotto le tre ore (superando in alcuni casi anche le cinque ore).

    Se considerate uno dei modelli top di gamma sul mercato, ovvero la Dyson V11, nelle sue diverse declinazioni, scoprirete che l’autonomia massima dichiarata è di 60 minuti alla minima potenza, valore che si riduce a 30 minuti se aspirate alla velocità intermedia, a soli 5 minuti se la usata alla massima potenza. 

     

    Potenza ed efficienza che si riduce nel tempo

    Il secondo limite sta nella potenza di aspirazione. Anche se gli aspirapolvere senza filo hanno compiuto in tal senso enormi progressi negli ultimi due anni, la potenza aspirante resta tuttavia inferiore a quella di un aspirapolvere a traino oppure scopa elettrica con filo. Non è un caso che la gran parte delle scope cordless utilizzi bocchette con spazzole motorizzate, ossia rotanti. La rotazione delle spazzole sopperisce infatti alla potenza aspirante talvolta limitata, determinando nel complesso una maggiore capacità pulente.

    Considerate che: i motori delle spazzole rotanti assorbono energia e che queste tendono in breve tempo a riempirsi di peli e capelli, che dovrete necessariamente rimuovere a mano o servendovi di appositi strumenti di pulizia. Questi sono talvolta compresi nella dotazione dell’elettrodomestico che avete appena comprato, altre volte vanno comprati a parte.   

    Il terzo e ultimo limite degli aspirapolvere ricaricabili sta nella durata della batteria, intesa non come autonomia, ma come capacità di mantenersi efficiente nel tempo. 

     

     

    Come tutte le batterie agli ioni di litio (vedi quelle adottate dagli smartphone), anche quelle utilizzate dalle scope cordless tendono con i mesi a durare sempre meno. I continui cicli di carica e scarica, anche se lentamente, finiscono per logorare la stessa batteria che, in alcuni casi può essere sostituita, in altri no. Alcuni modelli, come le scope elettriche Severin, permettono infatti di rimuovere la vecchia batteria e di acquistarne una nuova, donando una seconda vita alla scopa. Molte altre invece non permettono di estrarre la batteria usurata costringendo a cambiare elettrodomestico.

    Le scope a batteria removibile offrono un ulteriore vantaggio, ossia quello di poter disporre di un secondo pacco batteria che permetta di portare a termine interventi di pulizia approfondita senza interrompere per dover ricaricare. Quando la prima batteria si scarica, basta sfilarla e inserirne una seconda carica. 

     

    Altri piccoli svantaggi dei sistemi di pulizia cordless

    A onor del vero, ci piace sottolineare due ulteriori aspetti delle scope elettriche e degli aspirapolvere cordless: 

    1. sono in genere più rumorosi di quelli con filo, soprattutto se di questi ultimi si considerano i modelli più recenti. Complici motori di dimensioni assai contenute, che devono girare ad altissima velocità per creare depressioni degne di nota, la rumorosità che ne deriva, soprattutto alla massima potenza, è tutt’altra che trascurabile. Rumorosità che rientra nella norma quando si sfruttano invece la velocità più bassa o intermedia.

    2. quasi tutte le scope elettriche ricaricabili costringono a tenere premuto il pulsante On/Off durante il loro utilizzo. Basta lasciare il pulsante perché si spengano. A molti utenti questa soluzione non piace perché la continua pressione da parte del dito porta a provare del dolore dopo pochi minuti. Anche da questo punto di vista, alcune scope Severin fanno eccezione. 

     

    Quanti tipi tipi di aspirapolvere senza filo esistono in commercio?

    Anche se la stragrande maggioranza degli aspirapolvere senza filo è rappresentata da scope elettriche, le aziende più importanti stanno proponendo, per la categoria cordless, anche aspirapolvere a traino. È il caso di Hoover che di recente ha presentato i modelli Athos Cordless (mod. ATC18LI 011) e Prodige Cordless (mod. PRC18LI 011)

     

     

    Il primo è fortemente innovativo per un verso, tradizionale per l’altro. Se infatti rinuncia al filo, sostituendolo con evolute batterie al litio ricaricabili, si affida al sacchetto per raccogliere la polvere e lo sporco aspirato. Una soluzione che piace molto a chi non vuole mai entrare a contatto con la polvere, durante le operazioni di svuotamento, ma che entusiasma meno chi invece non accetta di dover acquistare i sacchetti di ricambio.

    Gli aspirapolvere senza sacco hanno infatti eliminato per sempre la spesa periodica necessaria ad acquistare i sacchetti di ricambio. Ne abbiamo parlato diffusamente, elencando pro e contro degli aspirapolvere con e senza sacco, nell’articolo: Gli aspirapolvere e le scope elettriche con il sacco hanno i giorni contati?. Il secondo modello, il Prodige Cordless (mod. PRC18LI 011), si affida alla tecnologia ciclonica e alla batteria ricaricabile, strizzando l’occhio a chi ha detto definitivamente addio ai sacchetti.   

     

     

    Con filo o senza filo? Quale aspirapolvere conviene acquistare?

    Non esiste una risposta definitiva a questa domanda. Dopo aver letto attentamente in nostro articolo, dopo aver valutato pro e contro dell’una e dell’altra categoria, sarete voi a decidere. Di sicuro, se amate fare pulizie approfondite che non tengano conto del tempo impiegato, le scope elettriche o gli aspirapolvere a traino cordless non fanno per voi. La limitata batteria e l’attesa necessaria alla ricarica potrebbe trasformarsi in frustrazione.

    Se al contrario, siete persone pratiche e stanche di avere il filo tra i piedi, un modello ricaricabile potrebbe essere il miglior acquisto. Come sostenevano i latini: “In medio stat virtus”, ossia “la virtù sta nel mezzo”. Potreste optare per entrambi i tipi, ricorrendo alla scopa elettrica senza fili per le pulizie veloci di ogni giorno, a quella alimentata a corrente per le operazioni dettagliate e del fine settimana.   

     

     

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