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  • Robot aspirapolvere: dalle migliori marche ai robot “no brand” venduti a basso costo

    Ultimo aggiornamento: 29.03.24

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    Cosa differenzia i robot aspirapolvere più costosi come i Roomba e i Neato da quelli (senza marca) venduti su Facebook e Instagram a prezzi molto bassi?

     

    Se siete interessati all’acquisto di un robot aspirapolvere e avete eseguito una ricerca online, spaziando da un sito di e-commerce all’altro, vi siete senza dubbio trovati di fronte a un’infinità di marche e modelli. Un mercato tanto ricco da confondere totalmente le vostre idee. Questo perché, negli ultimi anni, il settore merceologico dei robot aspirapolvere è cresciuto a dismisura. La scarsa disponibilità di tempo e la poca volontà con cui le nuove generazioni devono fare i conti, quando si tratta di pulire il pavimento di casa, hanno reso i robot aspirapolvere elettrodomestici molto ambiti e ricercati. Vediamo in questo articolo come far fronte alla crescente offerta e, soprattutto, cerchiamo di capire se conviene o meno acquistare un aspirapolvere robot a basso (o a bassissimo) costo.

     

    iRobot e Neato Robotics, le migliori aziende sul mercato

    Iniziamo col dire che al momento sono due le aziende realmente specializzate nella progettazione e sviluppo di aspirapolvere robot: iRobot, con i suoi famosi Roomba, e Neato Robotics. Concentrano tutte le loro energie sugli aspirapolvere robot, non puntando, almeno per il momento, ad altre categorie merceologiche (scope elettriche, aspirapolvere a traino e via dicendo). 

    Sono entrambe americane – iRobot ha sede a Bedford, nel Massachusetts; Neato Robotics a Newark, in California – ed entrambe offrono, anche se con filosofie diverse, il meglio a cui si possa ambire. Con team di ricerca dedicati, che in modo incessante sviluppano e collaudano le migliori tecnologie di navigazione intelligente (quelle cioè che determinano i movimenti automatici dei robot durante le pulizie) e di interazione tra robot aspirapolvere e smartphone, iRobot e Neato Robotics non solo offrono i migliori robot aspirapolvere che possiate acquistare (rispettivamente i Roomba e i Botvac Connected), ma supportano i loro clienti con centri di assistenza tecnica sempre pronti a offrire il miglior supporto e ad aggiornare sia il firmware dei robot, sia le rispettive app che permettono agli utenti di gestirli attraverso i loro smartphone. 

    I sistemi operativi Android e iOS si evolvono infatti di continuo: le rispettive case che li sviluppano, Google e Apple, presentano periodicamente versioni nuove e aggiornate. Per un robot aspirapolvere che si interfacci con lo smartphone, è quindi indispensabile disporre sempre dell’ultima versione dell’app, che sappia lavorare in sintonia, senza presentare errori o problemi di instabilità, con i sistemi operativi di ultima generazione. Da questo punto di vista, potete dormire sonni tranquilli: le app di iRobot (iRobot Home) e Neato Robotics (Neato) sono sempre al passo con i tempi.

    La storia e le competenze nel settore della robotica contano

    Se siete curiosi di sapere qualcosa in più di iRobot e Neato Robotics, vi anticipiamo che iRobot è stata fondata nel 1990 e che, prima di costruire robot aspirapolvere, ha maturato esperienza nella robotica militare e di servizio. Il marchio iRobot è stato per molti anni visibile su speciali robot utilizzati in aree di guerra a rischio, durante le operazioni di bonifica da mine antiuomo o di analisi dell’aria in centrali nucleari danneggiate. Una delle ultime operazioni condotte da iRobot, in tal senso, ha infatti visto i suoi robot misurare le concentrazioni di elementi radioattivi nelle centrali giapponesi di Fukushima, danneggiate dal tristemente noto tsunami di marzo 2011. Potete quindi capire come gli attuali Roomba si avvalgano di un know how davvero invidiabile, impensabile per la miriade di case costruttrici che affollano le pagine di ricerca dei vari e-commerce con robot aspirapolvere più o meno buoni.

    Neato Robotics è invece un’azienda più giovane, fondata nel 2015 (ben 15 anni dopo la nascita di iRobot) ma ugualmente focalizzata sulla ricerca e lo sviluppo di soluzioni robotiche di altissimo profilo. In circa un decennio, l’azienda californiana ha saputo costruirsi una clientela globale, proponendo robot in grado di ricambiare pienamente la fiducia di chi li ha acquistati. Molto di recente, nel mese di settembre 2017, Neato Robotics è stata acquisita da Vorwerk, la casa tedesca che tutti conoscono per lo storico aspirapolvere folletto. Malgrado l’acquisizione, Neato continua a produrre robot aspirapolvere in totale autonomia.      

     

    Le altre grandi aziende del mondo degli elettrodomestici impegnate oggi nella realizzazione di robot aspirapolvere

    Ai due grandi nomi delle pulizie robotizzate, iRobot e Neato Robotics, seguono brand anche più noti al grande pubblico, famosi per aver fornito a noi tutti gli strumenti di pulizia, manuali ma sempre all’avanguardia, negli ultimi cinquant’anni. 

    Con aspirapolvere sempre più performanti, scope a vapore, scope elettriche con sacco e cicloniche, con o senza filo, aspirapolvere portatili e via dicendo, case come Hoover (Stati Uniti), Rowenta (Germania) e, più di recente, Samsung (Corea del Sud), hanno da un bel po’ incluso nei loro cataloghi robot aspirapolvere di buona qualità e quasi sempre apprezzati dagli utenti. Non è il loro core business (si pensi a Samsung e alla diffusione mondiale dei suoi smartphone), ma per un’azienda il cui brand è conosciuto in tutto il mondo, annoverare almeno un modello di robot aspirapolvere nel proprio catalogo è ormai un imperativo.  

    Altre aziende importanti che si presentano oggi con offerte semplici ma di qualità, per lo più specializzate in produzione di piccoli elettrodomestici o in elettrodomestici da giardino, sono Ariete (De’Longhi, Italia), Kärcher (Germania), Philips (Paesi Bassi), Severin (Germania) e Bissell (Stati Uniti). Se leggete le recensioni dei robot aspirapolvere offerti da queste aziende, resterete colpiti dai tanti pareri di approvazione, espressi soprattutto da chi ha voluto acquistare, in funzione di un budget limitato, qualcosa di concreto ed estremamente facile di usare. Come le due aziende premium iRobot e Neato Robotics, anche queste sono in grado di fornire un buon servizio di assistenza e, quando la connettività Wi-Fi caratterizza il modello da voi acquistato, un supporto all’altezza. 

    Un discorso a parte meritano Vileda (Germania) e Xiaomi (Cina), due brand entrati di recente in questo mercato, ma che hanno saputo guadagnarsi subito la fiducia dei consumatori. Se la tedesca Vileda è da sempre nota per i suoi panni di pulizia, Xiaomi è un gruppo cinese molto giovane, fondato nel 2010 e specializzato nella produzione di smartphone e soluzioni tecnologicamente avanzate. Di recente ha strutturato la sua rete di distribuzione e vendita anche in Europa e in Italia. 

    I robot aspirapolvere Vileda sono per lo più essenziali e indicati per un’utenza che cerchi soluzioni facili da usare, senza troppe pretese e dal prezzo buono. I robot Xiaomi, pur vantando prezzi accessibili e tecnologie avanzate, sono in grado di strizzare l’occhio anche ai giovani che utilizzano con disinvoltura le app e le tecnologie più sofisticate e recenti.  

     

    Le aziende e i nomi di cui forse non avete mai sentito parlare e i robot aspirapolvere cosiddetti “no brand” 

    Forse, se volessimo elencare tutte le aziende (europee, asiatiche e americane) che oggi producono robot aspirapolvere, diverse dalle solite note, faremmo fatica a creare una lista che le comprenda davvero tutte. Sia perché sono tante, più di quante possiate immaginare, sia perché il loro numero è in continua crescita. Si rischia che un elenco stilato oggi, sia già datato domani. Il successo riscosso presso il pubblico dai robot aspirapolvere spinge infatti l’industria a progettare modelli sempre nuovi e, soprattutto, a investire in un settore fino a pochi anni fa sconosciuto. Qualcosa di simile, poco più di un decennio fa, è accaduto con i lettori DVD, quando il mercato fu invaso di brand, per lo più asiatici, di cui il consumatore medio non aveva mai sentito il nome.  

    Dal 2002, anno in cui iRobot ha ideato e messo sul mercato il suo primo robot aspirapolvere della famiglia Roomba, a oggi, sono passati meno di vent’anni. Se fino al 2014-2015 a sfidarsi erano stati in pochi – ad iRobot hanno fatto seguito Samsung, LG (che non produce più robot aspirapolvere), Hoover e altri pochi nomi del mondo degli elettrodomestici – negli ultimi tre, quattro anni, lo scenario dei robot domestici si è ampliato a dismisura. 

    In questo articolo vogliamo quindi parlarvi anche delle “nuove” marche, quelle che vendono i loro prodotti sui principali e-commerce a livello mondiale, e dei cosiddetti prodotti “no-brand”, la cui durata, come nome e distribuzione, dura giusto il tempo della promozione. 

    Questi i nome e le aziende in cui potreste imbattervi durante la ricerca online di un nuovo robot aspirapolvere: Aiper, Ikhos, Ecovacs, Lefant, Ziglint, Hosome, Proscenic, Bagotte, Lazmin, Lesgos, Aiibot, Zaco (ex iLife), Deebot, Deenkee, Tesvor, Annew, Beaudens, Bowai, Volwco, Albohes, Eufy, PureClean, Siqdak, Amibot, H.Koenig, Magicelec, Amymgll, Dirt Devil, Cecotec, Triniti, Midea, Venga, Muzili, Fmart, Nusgear, Medion, Dibea, Amazon Basic, V-Tac e Prixton.

    Quando il robot aspirapolvere è senza marca (o quasi)

    Quanto ai robot aspirapolvere “no brand”, le piattaforme che li vendono come prodotti super-economici e “miracolosi”, sono soprattutto quelle social (Facebook e Instagram in particolare, con annunci sponsorizzati). Con pagine, immagini e inserzioni create ad hoc, il più delle volte vaghe e ai limiti della legalità (le immagini e i video proposti si rifanno a volte a robot di marche ben più note), il potenziali cliente viene trasferito verso neo-siti di e-commerce, creati con lo scopo di vendere solo il modello proposto. Siti che, solitamente, di lì a poco scompaiono.

    Ecco, è qui che vogliamo arrivare. Senza avere la pretesa di decidere al posto vostro quale robot aspirapolvere dovete comprare, tenete conto di questi aspetti. Può anche darsi che un robot “no brand” funzioni bene non appena comprato e che dia risultati di pulizia tutto sommato buoni.

    Ma i casi di malfunzionamento dopo qualche mese o settimana d’uso non si contano. A quel punto, avreste senza dubbio difficoltà a contattare il venditore (ammesso che ne esista uno) e ancora di più un centro di assistenza tecnica. Per quanto tutti i prodotti venduti in Italia devono essere accompagnati da garanzia legale, il rischio di rimanere totalmente scoperti in caso di guasto o necessità è davvero alto. Considerate inoltre improbabili gli aggiornamenti delle app che servono a interfacciare i robot aspirapolvere “no brand” con gli smartphone. App che in quasi tutti i casi sono sviluppate in una sola e unica versione e dopo abbandonate a se stesse.    

     

     

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