Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
È un vero e proprio concentrato di tecnologia finalizzata a garantire le migliori prestazioni e i più bassi consumi energetici. Le modalità d’uso Eco e Boost si sommano infatti alla impostazione Auto che, abbinata alla nuova spazzola High Torque, regola automaticamente la potenza aspirante della scopa in base al tipo di superficie da pulire (pavimenti duri, tappeti, moquette e via dicendo). Il cassetto raccogli polvere si svuota con facilità, senza obbligare l’utente a toccare con le mani lo sporco. Il display integrato indice a un uso consapevole della scopa favorendone la preservazione nel tempo.
Non è un peso piuma visti i 3,05 kg che caratterizzano la scopa quando è vuota. La spazzola High Torque non è provvista di ruote. Si ha l’impressione, soprattutto durante i primi utilizzi, di dover spingere la scopa in avanti e indietro imprimendo con il braccio una spinta superiore a quella media. In modalità Boost e con la spazzola intelligente High Torque, l’autonomia massima si riduce a soli 8 minuti. Non inganni tuttavia questo valore perché a potenza media si riesce a pulire per oltre 40 minuti (un’ora esatta nella modalità Eco). Il prezzo, come per tutti i prodotti Dyson, è tutt’altro che popolare.
Se puntate ad avere il meglio in termini di aspirazione senza filo e senza sacco, compratela senza indugio. Vi farete spedire a casa il miglior aspirapolvere Dyson che possiate al momento acquistare. Ne apprezzerete l’efficacia, la capacità di scegliere automaticamente la potenza aspirante in funzione delle superfici da pulire (pavimenti duri e tappeti) e la ricca dotazione di accessori che fa della Dyson V11 Absolute un elettrodomestico molto versatile.
La seconda opzione
Riassume in sé tutto ciò che Dyson ha sviluppato in questi ultimi anni. Anche alla minima potenza di aspirazione (l’autonomia raggiunge i 60 minuti), la V10 Animal si comporta bene con la polvere e con lo sporco ordinario. È abbastanza leggera e comoda da usare, rivelandosi la scopa elettrica senza fili perfetta per chi vive con animali domestici o ha molti tappeti in casa o, ancora, per chi ha il pavimento rivestito di moquette. Delle versioni V10, la Animal è quella con il più capiente cassetto raccogli polvere.
Purtroppo l’autonomia a velocità massima si riduce notevolmente passando dai 60 minuti garantiti alla minima potenza ad appena 5 minuti (con la massima). Considerate quindi di ricorrere alla più alta potenza solo in caso di stretta necessità. Mancano, come su tutte le Dyson, dei Led sulla parte anteriore delle spazzole che facciano luce durante le operazioni di pulizia in stanze semibuie o negli angoli della casa più in ombra.
È un top di gamma e come tale giustifica (in parte) il prezzo abbastanza alto a cui è venduta. Compratela se avete animali e se volete risparmiare qualcosa rispetto alla più recente Dyson V11. Da questa, tutto sommato, non si discosta molto né in termini di aspetto, né di prestazioni. Rimarrete comunque soddisfatti delle sue performance, non solo sui pavimenti duri, ma anche (e soprattutto) sui tappeti e sulla moquette.
Da considerare
Maneggevole, leggero e ben bilanciato, permette di pulire sia il pavimento sia le parti rialzate. Con la lancia per le fughe e la spazzola multifunzione in dotazione si eliminano anche le ragnatele. In un attimo si trasforma in un comodo aspirapolvere portatile. Rapido ed igienico il sistema di svuotamente del contenitore in plastica.
Come per tutti gli aspirapolvere senza filo, l’autonomia dichiarata - 60 minuti nel caso del Dyson V10 - si riferisce alla potenza di aspirazione più bassa. La struttura esterna in plastica, così come i tubi e gli agganci, non sembra essere robusta. La spazzola rotante che si trova dentro la testina di pulizia va pulita spesso. Non sta in piedi da solo.
Se ambite a uno dei migliori aspirapolvere senza fili, potete allora rivolgere la vostra attenzione a questo Dyson. La leggerezza del corpo motore lo rende maneggevole e adatto anche all’utente femminile o a chi non ha più vent’anni. Peccato che nella dotazione manchi la spazzola adatta a pulire il parquet. Lo abbiamo messo in terza posizione perché a un prezzo pressoché identico a quello del V10 Animal, offre un parco accessori più ridotto.
I 3 Migliori Aspirapolvere Dyson – Classifica 2024
1. Dyson V11 Absolute Aspiratore Portatile Senza Sacchetto
Difficile imbattersi in una scopa elettrica senza filo e senza sacco tecnologicamente avanzata quanto la Dyson V11 Absolute. A prescindere dalle ottime prestazioni in fase di pulizia – tanto sforzo da parte degli ingegneri Dyson non poteva certo tradursi in un prodotto scadente -, c’è da riconoscere che pochi competitor possono al momento vantare:
• un display integrato che informa sullo stato di funzionamento della scopa, sull’autonomia residua in tempo reale, espressa in minuti, su eventuali inceppamenti e sulla necessità di fare manutenzione
• una spazzola intelligente (la cosiddetta High Torque) che abbina setole a filamenti in fibra di carbonio e che riconosce il tipo di pavimento su cui viene utilizzata, adattando in automatico la potenza del motore
• uno dei motori digitali, il V11 appunto, più performanti fra quelli oggi disponibili sul mercato.
La Dyson V11 esibisce l’eleganza tipica degli elettrodomestici Dyson ed è composta dal corpo motore, che ingloba il display, la batteria agli ioni di litio (l’autonomia dichiarata è di 60 minuti) e il contenitore raccogli polvere, di forma allungata come accade nei modelli Cyclone V10, e dal corpo spazzola, di importanza tutt’altro che secondaria, messi in comunicazione da un tubo di prolunga in alluminio rivestito internamente in plastica.
L’azienda inglese ripone infatti la massima attenzione nella progettazione delle sue spazzole perché, se è vero che la gran parte del lavoro spetta al motore di aspirazione, è altrettanto vero che il supporto meccanico delle spazzole rotanti è di fondamentale importanza per ogni scopa a batteria che si rispetti. Nella dotazione della Dyson V11 troverete, insieme alla spazzola classica bicolore e a una nutrita schiera di accessori (8 in tutto), la spazzola High Torque che, come appena spiegato, rende la scopa intelligente.
In pratica, al suo interno si trova una parte elettronica e alcuni sensori in grado di rilevare e misurare la resistenza alla rotazione che la spazzola incontra durante il suo funzionamento. Laddove la resistenza è maggiore, per esempio sui tappeti, il motore eroga più potenza in modo da mantenere immutata o da aumentare la capacità pulente. Laddove la resistenza è minore, per esempio sui pavimenti duri e lisci, il motore rallenta.
Lo scopo di una simile tecnologia è duplice: da un lato la Dyson V11 vuole garantire il massimo delle prestazioni in tutte le situazioni d’uso; dall’altro ottimizza il consumo di batteria la cui autonomia, come si sa, rappresenta il tallone di Achille di questo genere di elettrodomestici. In più, la High Torque affida alle setole disposte a spirale il compito di rimuovere la polvere, i capelli e i peli di animali, ai filamenti in fibra di carbonio carichi di forza elettrostatica quello di catturare le polvere più sottili. Il rullo della spazzola High Torque compie 60 giri al secondo (ben 3.600 giri al minuto).
Apprezzerete la scopa elettrica ricaricabile Dyson V11 anche sugli imbottiti grazie alla mini turbo spazzola: trattasi di una piccola spazzola motorizzata da applicare all’estremità del tubo o direttamente al corpo motore per aspirare e rimuovere in contemporanea la polvere da divani e cuscini: un altro esempio di accessorio in cui il potere aspirante espresso dal motore è supportato dall’azione meccanica di una spazzola che ruota ad alta velocità.
Conviene infine sottolineare che la Dyson V11 è una scopa multi-ciclonica – i cicloni in tutto sono 14 – in grado di sottoporre l’aria sporca in ingresso a una accelerazione pari a 79.000 G, quanto basta per separare anche il più piccolo granello di polvere fine fino a farlo depositare nel cassetto. La particolare struttura di quest’ultima fa sì che la scopa presenti una configurazione in linea in cui motore, contenitore e cicloni risultano allineati a garanzia della massima efficienza di funzionamento.
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Tecnologia: multi-ciclonica (14 cicloni concentrici in grado di generare una accelerazione di 79.000 G). Il motore della Dyson V11 Absolute raggiunge i 125.000 giri al minuto (oltre 2.000 giri al secondo)
Modalità di aspirazione: tre (Eco, Auto e Boost). In modalità Auto la scopa adatta la potenza aspirante in base al tipo di pavimento sul quale si trova a operare.
Sistema di filtrazione: esteso all’intero apparecchio per trattenere il 99,97% delle particelle con diametro pari o superiore a 0,3 micron (un micron è pari a un millesimo di millimetro)
Peso: 3,05 kg
Capacità del contenitore raccogli polvere: 0,76 litri
Autonomia: 60 minuti (alla minima potenza e con inserita una spazzola non motorizzata). Diverse prove hanno però evidenziato come con la spazzola Fluffy l’autonomia raggiunga addirittura gli 80 minuti. Alla massima potenza (modalità Boost) l’autonomia si riduce a 8 minuti con la spazzola High Torque montata.
Accessori: spazzola multifunzione, bocchetta a lancia per le fughe, mini turbo spazzola per gli imbottiti, mini spazzola delicata, stazione di ricarica a parete, spazzola a rullo morbido (Fluffy), spazzola per lo sporco difficile, spazzola motorizzata Direct Drive.
Dimensioni: 280 x 900 x 160 mm
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2. Dyson Aspirapolvere Senza Filo Cyclone V10 Animal
La scopa elettrica multi-ciclonica Dyson V10 ha preceduto di circa un anno il lancio della D11 e per molti aspetti assomiglia molto alla nuova arrivata. La D11 è leggermente più piccola – solo di qualche centimetro in altezza – ed è un po’ meno rumorosa. In realtà, dal punto di vista acustico la differenza fra i due modelli non è poi così accentuata. Va poi fatto un distinguo perché il rumore delle scope elettriche ricaricabili cambia parecchio a seconda delle velocità utilizzata. Da questo punto di vista le Dyson non fanno eccezione.
Il rumore prodotto dalla V11 è però meno acuto di quello della V10, risultando meno fastidioso. Altre differenze riguardano la capacità della V11 di adeguare la sua potenza in funzione del pavimento da pulire (superficie dura o tappeto) e la presenza della spazzola High Torque che abbiamo descritto nel dettaglio nella sua recensione. Guardiamo adesso la V10 più da vicino: il motore, sempre digitale, è il Dyson V10, capace di sviluppare una potenza adeguata a non far rimpiangere i sempre validi aspirapolvere a filo. Si basa sulla tecnologia multi-ciclonica con 14 cicloni concentrici il cui asse segue la stessa direzione di sviluppo della scopa, in favore di una maggiore efficienza in fase di aspirazione.
Alimentata da una batteria a 6 celle, la Dyson V10 raggiunge, alla minima potenza, la durata massima di 60 minuti, un tempo sufficiente ad aspirare senza troppa fretta anche un appartamento di medie dimensioni (90 – 100 metri quadri). Se la domande che vi state ponendo è: “basta la minima potenza per aspirare lo sporco ordinario?”, vi rispondiamo in modo affermativo se lo sporco che caratterizza la vostra casa è per lo più composto da polvere e lanugine. Se, al contrario, avete animali in casa, come gatti che spesso e volentieri trasportano al di fuori della lettiera un po’ di ghiaietta, dovrete necessariamente utilizzare la potenza intermedia o quella massima, con conseguente calo dell’autonomia. Merita un approfondimento proprio la questione animali visto che la scopa elettrica ciclonica Dyson V10 descritta in questa recensione è in versione “Animal”.
Quando si vive con cani e gatti, le operazioni di pulizia domestica si fanno un po’ più impegnative per il pelo che i nostri amici a quattro zampe costantemente perdono, sul pavimento, sui tappeti e sui divani. Molti di questi sono composti da tessuti le cui trame intrappolano i peli non rilasciandoli neanche al passaggio di un aspirapolvere con filo ultra-potente (da 1.600 watt e oltre). L’unico rimedia consiste in spazzole rotanti che rimuovano i peli in modo meccanico. Con la Dyson V10 Animal l’azienda inglese mette a disposizione degli accessori studiati ad hoc. Il primo è dato dalla spazzola Direct Drive dotata di motore indipendente.
Aggiunge del rumore a quello del motore, ma grazie alle setole di colore rosso e nero che la attraversano seguendo un percorso a spirale si insinua dolcemente tra le trame dei tessuti e della moquette asportando i peli di animali e i capelli umani in essi incastrati. Basata sullo stesso principio è la mini turbo spazzola che propone lo stesso principio di funzionamento ma su dimensioni ridotte. Il suo utilizzo infatti, se collegata direttamente alla unità motore, quindi senza il tubo di prolunga che faccia da raccordo, permette la pulizia approfondita di divani e cuscini, principali recettori di peli soprattutto per chi condivide i propri spazi con i felini.
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Tecnologia: multi-ciclonica (14 cicloni concentrici in grado di generare una accelerazione di 79.000 G)
Modalità di aspirazione: tre (minima, media e massima)
Sistema di filtrazione: esteso all’intero apparecchio per trattenere il 99,97% delle particelle con diametro pari o superiore a 0,3 micron (un micron è pari a un millesimo di millimetro)
Peso: 2,67 kg
Capacità del contenitore raccogli polvere: 0,76 litri
Autonomia: 60 minuti (alla minima potenza e con inserita una spazzola non motorizzata). Diverse prove hanno però evidenziato come con la spazzola Fluffy l’autonomia raggiunga i 55 minuti (non male). Alla massima potenza (modalità Boost) l’autonomia si riduce a 7 minuti con la spazzola Direct Drive montata.
Accessori: spazzola motorizzata direct drive, mini turbo spazzola per gli imbottiti, bocchetta a lancia per le fughe, spazzola multifunzione, spazzola delicata
Dimensioni: 250 x 1249 x 259 mm
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3. Dyson 230309-01 Cyclone V10 Motorhead Aspirapolvere senza Filo
È difficile trovare sul mercato una scopa elettrica ricaricabile e senza sacchetto, di altre marche, che offra le stesse garanzie del Dyson V10, aspirapolvere basato sul motore digitale V10 al quale sono affidati ben 14 cicloni. La forza di accelerazione impressa all’aria sporca in ingresso attraverso il tubo o la spazzola permette infatti una veloce e netta separazione dello sporco che andrà a depositarsi nel contenitore trasparente da 0,54 litri (il più piccolo in questa comparazione che vede invece la capacità della Dyson V10 Animal e della Dyson V11 Absolute salire a 0,76 litri). La leggerezza complessiva del prodotto è dovuta a questo speciale motore la cui parte centrale è realizzata in ceramica e non in metallo come avviene con gli altri aspirapolvere.
La V10 Motorhead è però la scopa più leggera fra quelle trattate in questa comparazione (solo 2,5 kg), caratteristica che la rende particolarmente idonea agli utenti di corporatura minuta e a chi vent’anni non ha più. Il potere aspirante nel complesso è ottimo ma ricordate che per godere dell’autonomia energetica prevista di 60 minuti, occorre usare la scopa alla sua più bassa potenza e senza la spazzola motorizzata direct drive che a sua volta necessita di energia per ruotare.
Contenuta la rumorosità, vero e proprio tallone di Achille per gli altri aspirapolvere a batteria, Dyson ha pensato di dotare anche questo modello della classica stazione a muro per la ricarica. Ciò vi consente di disporre sempre della massima carica e, al tempo stesso, di mantenere ordinato l’ambiente domestico. Staccando il tubo e montando la spazzola multifunzione o la lancia per le fughe, il Dyson V10 si trasforma in un comodo portatile con cui pulire i divani, le poltrone e gli interni auto.
Come per tutti i modelli di aspirapolvere a baricentro alto Dyson, manca un tubo corrugato che renderebbe la scopa molto più comoda quando usata come portatile.
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Tecnologia: multi-ciclonica (14 cicloni concentrici in grado di generare una accelerazione di 79.000 G)
Modalità di aspirazione: tre (minima, media e massima)
Sistema di filtrazione: esteso all’intero apparecchio per trattenere il 99,97% delle particelle con diametro pari o superiore a 0,3 micron (un micron è pari a un millesimo di millimetro)
Peso: 2,5 kg
Capacità del contenitore raccogli polvere: 0,54 litri
Autonomia: 60 minuti (alla minima potenza e con inserita una spazzola non motorizzata). Diverse prove hanno però evidenziato come con la spazzola Fluffy l’autonomia raggiunga i 55 minuti (non male). Alla massima potenza (modalità Boost) l’autonomia si riduce a 7 minuti con la spazzola Direct Drive montata.
Accessori: spazzola a propulsione diretta (direct drive), spazzola multifunzione, bocchetta a lancia per le fughe, stazione da muro per la ricarica.
Dimensioni: 280 x 800 x 160 mm
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Guida all’acquisto – Come scegliere il miglior aspirapolvere Dyson?
Il nome Dyson è sinonimo di aspirapolvere ciclonici e senza sacco. In effetti, il brand inglese, benché abbia a catalogo anche prodotti di altro genere come asciugamani ad aria, ventilatori che purificano l’aria, lampade e asciugacapelli, si è guadagnata la fiducia dei consumatori con i suoi aspirapolvere ciclonici.
A dirla tutta, la tecnologia ciclonica firmata Dyson si spinge un po’ oltre, presentandosi come multi-ciclonica. Ciò significa che l’aria sporca in ingresso, oltrepassato il tubo (se montato), non segue un solo percorso ciclonico, ma più sotto-percorsi a spirale. La forza centrifuga risultante che agisce sulle particelle solide risulta in questo modo maggiore a vantaggio di una più efficace separazione della polvere grossolana, media e sottile e di tutto quanto venga aspirato insieme all’aria. I 14 cicloni che Dyson usa con le sue attuali scope elettriche ricaricabili sono ben evidenti se le si osserva nel punto di attacco fra il motore e il cassetto raccogli polvere. Per dovere di cronaca, sottolineiamo tuttavia come Dyson non sia l’unica azienda a produrre aspirapolvere monociclonici, ma è quella che, in virtù di una massiccia campagna di marketing, riesce meglio a comunicarla.
Declinati in varie forme, fino a ieri li troviamo come scope elettriche, aspirapolvere portatili e aspirapolvere a traino. Mentre le scope elettriche e i portatili sono cordless, cioè senza filo (a batteria ricaricabile), gli aspirapolvere a traino dovevano la loro alta potenza di aspirazione alla corrente elettrica, essendo muniti di cavo da collegare alla presa elettrica a muro.
Usiamo il tempo passato perché da qualche mese Dyson ha deciso di smettere di produrre aspirapolvere con filo per dedicarsi alla sviluppo e alla progettazione degli aspirapolvere ciclonici senza filo e senza sacco. una scelta che evidentemente fonda sulla consapevolezza di saper produrre batterie ricaricabili sempre più performanti e in grado di garantire potenze aspiranti tali da non far rimpiangere quelle classiche cablate.
Ad accomunare le scope elettriche senza filo Dyson resta comunque la tecnologia ciclonica, quindi l’assenza del sacchetto e la capacità di depositare polvere e sporcizia in un contenitore da svuotare e riutilizzare infinite volte. L’efficienza della tecnologia ciclonica inoltre – si ricordi a tal proposito che Dyson è stata la prima azienda ad applicarla ai comuni elettrodomestici – fa sì che i filtri restino puliti a lungo, richiedendo interventi di pulizia e sostituzione poco frequenti. Filtri che peraltro garantiscono di trattenere oltre il 99% delle particelle più sottili, favorendo aria fresca e pulita in casa anche durante le operazioni di pulizia del pavimento, dei tappeti, della moquette, dei divani e degli imbottiti in generale.
Fatta questa premessa, vi invitiamo a chiedervi quali siano le vostre reali esigenze di pulizia. Se per voi è importare la libertà di movimento, quindi la possibilità di pulire spostandovi da un punto all’altro della casa senza avere il filo tra i piedi, una scopa elettrica ricaricabile Dyson è senza dubbio il prodotto che fa per voi. Vi presentiamo di seguito tre modelli molto recenti che sfruttano i due motori digitali nati in casa Dyson nell’ultimo anno: il V10 e il V11. Entrambi sapranno regalarvi enormi soddisfazioni.
Piccola parentesi: quando pulite il pavimento notate spifferi freddi che provengono da sotto la porta? Vi ci vuole un buon paraspifferi…
La decisione di abbandonare traino e filo, da parte del colosso inglese degli elettrodomestici, lo scorso anno, ha spiazzato un po’ tutti. Cerchiamo in questo articolo di capire se davvero gli aspirapolvere tradizionali da collegare alla presa a muro sono giunti ormai al capolinea.
Quando si parla di scope elettriche cicloniche senza filo e senza sacco, il brand verso cui la mente corre è quasi sempre Dyson. Grazie alla buona qualità dei suoi prodotti (gli aspirapolvere Dyson sono tra i più venduti online) e a costose campagne di marketing che negli ultimi anni non hanno conosciuto interruzioni, Dyson è l’azienda che meglio incarna, nell’immaginario collettivo, la possibilità di pulire la propria casa senza dover collegare il filo elettrico alla presa di corrente, quindi nella massima libertà di movimento.
L’ultimo modello di scopa elettrica senza filo e senza sacco firmata Dyson è la V11, disponibile in varie declinazioni e in grado di rappresentare lo stato dell’arte della categoria, grazie a un’autonomia di 60 minuti, a un minuscolo motore digitale di ultima generazione e alla capacità, quando utilizzata con la spazzola speciale High Torque, di adattare la potenza aspirante al tipo di superficie da pulire (pavimenti duri, moquette, parquet e tappeti). Ciò per limitare al massimo gli sprechi energetici.
Forse in pochi sanno che Dyson fino a marzo 2018, mese in cui ha presentato al pubblico la scopa elettrica cordless Dyson V10 (che ha appunto preceduto l’attuale V11), produceva anche aspirapolvere con filo, nella tipologia a traino. Erano gli aspirapolvere della serie Cinetic Ball, facilmente distinguibili dagli altri per la forma a sfera e caratterizzati, oltre che dalla tecnologia multi-ciclonica, dagli stessi colori che si ritrovano nelle scope del produttore inglese (viola, rosso e blu).
Prodotti che in realtà non hanno avuto negli anni un grande successo commerciale (per lo meno non paragonabile a quello riscosso dalle scope ricaricabili), vuoi per il corpo abbastanza ingombrante, vuoi per la capacità dei modelli senza filo e senza sacco di rubargli la scena (malgrado i prezzi tutt’altro che popolari). Fatta questa premessa, cerchiamo di rispondere a due delle domande che i consumatori più di frequente si e ci pongono, ossia:
1. Perché Dyson, anziché puntare su aspirapolvere a traino più performanti, ha deciso di sospenderne progettazione e sviluppo per concentrarsi solo ed esclusivamente sui modelli cordless?
2. Devono i consumatori smettere di comprare aspirapolvere a traino e scope elettriche con filo per rivolgere la propria attenzione ai modelli cordless?
Cercheremo di rispondere facendo forza sulla nostra indipendenza, cioè sul fatto di essere slegati dal punto di vista commerciale da ogni produttori di elettrodomestici, e sui segnali che il mercato e le tecnologie attualmente in atto inviano.
Perché Dyson, anziché puntare su aspirapolvere a traino più performanti, ha deciso di sospenderne progettazione e sviluppo per concentrarsi solo ed esclusivamente sui modelli cordless?
Per rispondere a questa domanda, bisognerebbe conoscere strategie e obiettivi commerciali dell’azienda inglese. C’è chi sostiene che i margini legati alla vendita delle scope cordless siano di gran lunga più alti di quelli derivanti dagli aspirapolvere a traino, più complessi da costruire e, soprattutto, più pesanti e costosi da trasportare. Da qui, una scelta che trova spiegazioni meramente economiche.
La versione ufficiale, quella che la stessa casa di elettrodomestici trasmette attraverso le parole di James Dyson, suo fondatore e testimonial, è che la tecnologia attuale delle batterie ricaricabili garantisce finalmente autonomia e potenza tali da consentire una pulizia approfondita di case e appartamenti di dimensioni medio-grandi. D’altronde, se le batterie ricaricabili di ultima generazione spingono bolidi come le autovetture Tesla oltre i 200 km/h, possono anche dar vita ad aspirapolvere ad alte prestazioni.
C’è poi la questione dei motori digitali (a controllo numerico) su cui Dyson sembra avere sempre qualcosa in più rispetto agli altri. Sono ormai veri e propri capolavori di micro-ingegneria viste le dimensioni e il peso. Pochi centimetri cubici e qualche etto di peso, per velocità di rotazione che a una prima lettura sembrano addirittura impossibili.
Per darvi un’idea di come questi motori funzionano, vi diciamo che il motore digitale Dyson V10 (precedente il V11) raggiunge una velocità massima di rotazione di 125.000 giri al minuto, ossia più di 2.000 giri ogni secondo. E che, per resistere al calore generato da simili velocità di rotazione, viene usata, per costruirlo, una speciale ceramica due volte più resistente dell’acciaio.
Attenzione però, perché spesso, a simili prestazioni velocistiche corrispondono rumorosità non proprio adeguate a un uso notturno dell’apparecchio. Per contenerla, Dyson, ma anche gli altri produttori che si avvalgono di tecnologie simili, adottano materiali fonoassorbenti con risultati più che positivi.
Noi di Buonoedeconomico.it preferiamo la via della cautela, dando il giusto peso sia alla motivazione economico-commerciale, sia a quella tecnologica. Riteniamo tuttavia che a oggi anche le migliori scope elettriche senza filo e senza sacco come le Dyson, le Samsung, le Rowenta, le Hoover e le De’Longhi, siano ancora distanti dai modelli tradizionali a filo. Ricordiamo a tal proposito che le autonomie dichiarate (e strillate) dalle varie case per spingere la vendita dei loro aspirapolvere ricaricabili si riferiscono alle scope utilizzate alla più bassa potenza. Quando si passa dalla minima alla massima velocità di aspirazione, queste calano vertiginosamente, riducendosi addirittura a meno di 10 minuti.
Per quanto, inoltre, le attuali scope elettriche cicloniche senza filo offrano prestazioni di pulizia apprezzabili, il potere aspirante dei motori alimentati a muro resta superiore e immutato nel tempo. Le batterie, al contrario, tendono a logorarsi e a perdere in efficienza con i continui cicli di carica e scarica. Non di rado si legge nelle recensioni che dopo circa 6 mesi di utilizzo quotidiano, l’autonomia delle scope cordless inizia a ridursi.
Devono i consumatori smettere di comprare aspirapolvere a traino e scope elettriche con filo per rivolgere la propria attenzione esclusivamente ai modelli cordless?
No, per noi la risposta è no. Una scopa elettrica cordless, sia essa Dyson o di altro produttore, resta il complemento ideale di un aspirapolvere tradizionale, ma non lo sostituisce ancora del tutto. Laddove la batteria si arrende, subentra il tradizionale e instancabile motore elettrico. Quando occorrono interventi di pulizia energici, l’aspirapolvere a filo è ancora insostituibile.
D’altra parte, quando lo scopo dell’acquisto è la comodità, le scope senza filo sono inarrivabili. Pensate alle pulizie quotidiane e veloci di un appartamento distribuito su più piani e alla necessità di aspirare e rimuovere lo sporco lungo le scale. L’assenza del filo rende le operazioni molto più facili e sicure, soprattutto quando a svolgerle sono persone anziane che non hanno quella agilità tipica dei ventenni.
Le nostre premesse sono confermate dal fatto che al momento l’unico brand ad aver abbandonato il filo sia Dyson, mentre tutti gli altri, pur con storie importanti alle spalle, continuano a credere e a sviluppare entrambe le categorie.
Le scope elettriche e, più in generale, gli aspirapolvere con il filo, hanno secondo il nostro parere ancora molto da raccontare. Il mercato di questi apparecchi continua a evolversi e se qualcuno pensa che acquistarli sia fuori tempo, o addirittura fuori moda, si sbaglia di grosso. Lo dimostrano marchi di primissimo ordine come Bosch, Míele e Rowenta che sviluppano scope elettriche e aspirapolvere a traino basati su motori di nuova concezione molto silenziosi e poco avidi di corrente (da questo punto di vista le ultime normative europee sono molto stringenti).
March 17, 2020 at 5:39 pm
salve io vorrei sapere la differenza tra aspirapolvere big ball multifloor 2 e cinetic ball animal pro 2 perché io ho tre gatti di razza Maine coon che vivono in casa e due cani che entrano poco. io sarei propensa per il multi floor per questioni di prezzo, ha lo stesso la spazzola pneumatica e poi ci sono eventualmente accessori da acquistare separatamente
grazie Monica
Risposta
March 19, 2020 at 11:13 pm
Salve Monica,
come vedi si tratta di due modelli non molto diversi, lo si capisce dalla struttura simile, essendo entrambi a traino, con la stessa spazzola autoregolante (a seconda del tipo di pavimento) alla base e il manico snodabile. Tutti e due, quando si capovolgono, recuperano la posizione da soli. In tutti e due i casi per svuotare il serbatoio basta premere un pulsante. Parliamo di modelli con tecnologia ciclonica su due livelli ma
il Cinetic Big Ball AnimalPro 2 non ha il filtro da pulire perché ha una tecnologia più sviluppata (cinetic) che promette di aspirare più efficacemente anche le microparticelle ed è infatti più indicato per chi soffre di allergie. Inoltre è dotato di più accessori. Valuta tu se vale la pena spendere di più per ottenere un risultato che dovrebbe essere migliore ma anche per il Big Ball Multifloor 2 la maggior parte dei consumatori si è detta molto soddisfatta.
Saluti
Team BeE
Risposta
March 20, 2020 at 12:56 am
grazie mile
Risposta