Le migliori asciugatrici – Confronta prezzi e offerte

Ultimo aggiornamento: 21.12.24

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Tabella comparativa

 

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Difetto
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Qual e la migliore asciugatrice per il tuo portafoglio?

 

Chi non può contare sulla possibilità di stendere sempre i panni al sole deve cercare soluzioni alternative che non comportino grandi perdite, né per il portafoglio né per la qualità dei capi. Le asciugatrici a condensazione sono dei sistemi di asciugatura il più possibile efficaci e in grado di abbattere i tempi necessari per usare di nuovo i vestiti appena lavati.

A.1 Migliori asciugatrici (singura varianta)

Ci sono alcuni elementi da considerare prima di acquistare un’asciugatrice, tra questi il basso costo non sempre è il più facile da ottenere. Si tratta, infatti, di elettrodomestici che richiedono un esborso iniziale piuttosto importante e che non brillano certo per la loro capacità di contenere i consumi. Quindi è bene scegliere una lavatrice in primo luogo in base alla classe energetica di appartenenza, quindi dalla B in poi. Altro dettaglio importante riguarda la velocità con cui è in grado di completare un ciclo di asciugatura: apparecchi troppo lenti impattano non solo sulla bolletta, ma anche sull’usura dei capi.

La capacità del cestello è un altro aspetto da tenere in considerazione. È buona norma scegliere l’asciugatrice compatibile con quanto riesce a caricare la lavatrice, in questo modo è più semplice trasferire il bucato da un elettrodomestico all’altro per finire di nuovo in armadio nell’arco di una giornata anche quando il tempo è uggioso. Per ottimizzare lo spazio che occupano i dispositivi esistono pedane apposite che consentono di posizionare l’asciugatrice sopra la lavatrice, una manna soprattutto per chi vive in un monolocale.

Principale vantaggiogrammi di asciugatura non sono tutti uguali, così come non lo sono le fibre e i tessuti dei nostri vestiti. Assicurati di scegliere un’asciugatrice anche in base alla possibilità di selezionare il ciclo di asciugatura più adatto al capo che si vuole trattare. La lana di solito è quella che merita maggiore attenzione per non infeltrire o riempirsi di pelucchi.

 

Prodotti raccomandati

 

Bosch WTW84107IT

 

1. Bosch WTW84107ITLa cosa che salta subito all’occhio è l’appartenenza del modello Bosch alla classe energetica A++. Una prestazione davvero notevole se si considera che l’asciugatrice è uno tra gli elettrodomestici che comporta un maggior consumo elettrico. Il costo iniziale richiesto per l’acquisto, però, non è altrettanto accattivante: si tratta di un investimento consistente di cui molti si dichiarano pienamente soddisfatti.

La capacità di carico della macchina è di 7 chili, quindi sufficiente a contenere tutto quello che la lavatrice ha appena finito di pulire. Il moto interno dell’asciugatrice consente un’asciugatura omogenea ma delicata che non stropiccia eccessivamente i capi. Il getto di calore è regolabile in modo da servire per diversi programmi, quelli speciali sono il trattamento della lana oppure quello rapido di 40 minuti.

L’acqua si raccoglie in un apposito cestino piuttosto capace, e la presenza di un condensatore autopulente garantisce maggiore durevolezza alla macchina. Il livello di rumorosità è tutto sommato basso, si assesta su 62 decibel, e anche le caratteristiche progettuali volte a ridurre le vibrazioni sono pensate per minimizzare l’inquinamento acustico.

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Indesit IDCL G5 B H (IT)

 

2.Indesit IDCL G5 B HEcco una macchina che dà grandi soddisfazioni, soprattutto nel rapporto tra qualità e prezzo. Buona la capacità massima di carico che arriva a ben 8 chili per i capi di cotone, quindi più robusti e resistenti allo sfregamento.

È un’asciugatrice a condensazione, quindi in grado di asciugare i capi tramite getto d’aria calda, un dettaglio importante è che la capacità di condensazione e quindi il potere asciugante non varia che la macchina lavori a carico pieno o parziale.

Esce vincente nel confronto prezzi e offerte nonostante la classe energetica di appartenenza, la B, se si considera che è piuttosto rapida nel completare un ciclo di asciugatura, poco più di due ore per il pieno carico dei più impegnativi tessuti in cotone. Una volta terminato il programma selezionato è possibile riporre direttamente nell’armadio i vestiti completamente asciutti.

Per assicurare longevità e buone prestazioni, la casa madre consiglia di effettuare la pulizia del filtro alla fine di ogni ciclo di asciugatura, oltre a rimuovere sempre l’acqua che si accumula nell’apposito contenitore.

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Hotpoint-Ariston WMG 923BX IT.C

 

3. Hotpoint-Ariston WMG 923BXInteressanti prestazioni offre il modello della linea Aqualtis di Hotpoint Ariston. Un’asciugatrice dalla portata di ben 9 chili che consente diversi cicli di asciugatura.

È possibile trovare l’ottimo in base al tipo di tessuto scegliendo tra sette livelli automatici di asciugatura. In questo modo assicurandosi di non danneggiare i tessuti o di mantenere il grado di umidità preferito, in base ai gusti di ognuno: tanti non rinunciano a stirare i propri vestiti, altri preferiscono metterli subito via nell’armadio.

Quando le fibre dei capi mantengono un certo grado di umidità le pieghe che si formano inevitabilmente durante lavaggio e asciugatura sono più facili da stirare, a mano o con il ferro. Al contrario i capi molto secchi tendono a irrigidirsi proprio sulle linee delle pieghe che si sono formate durante l’intero processo.

Buone le prestazioni in termini di contenimento dei consumi: la classe di appartenenza energetica è la A+, un buon risultato per un modello che funziona a pompa di calore.

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Togliere le pieghe ai propri capi d’abbigliamento è una delle faccende più noiose e lunghe da portare a termine; soprattutto in estate, poi, diventa davvero difficile sopportare il calore.

 

Ferro da stiro: perché diventa il peggior nemico?

E’ veramente difficile al giorno d’oggi trovare una donna o un uomo a cui faccia piacere stirare; per quanto questa attività permetta di eliminare grinze e difetti ai vestiti, è tutt’altro che rilassante.

Il primo problema che salta subito alla mente, quando si impugna un ferro da stiro, riguarda il tempo: molto spesso se ne ha ben poco libero tra lavoro e impegni vari, per cui durante le pause è destabilizzante dover passare ore a spianare pantaloni e t-shirt.

Si tratta di un’attività che, tra l’altro, non può essere sbrigata in poco se la si vuole compiere in modo giusto; servono perciò ore, visto che spesso tendiamo ad accumulare la biancheria procrastinando la fastidiosa incombenza a quando possibile.

Il calore del ferro è veramente antipatico da sopportare: gli sbuffi di vapore, il riscaldamento lento e il passaggio della punta su ogni piega aumentano l’irritazione e accentuano la sudorazione, soprattutto in estate, quando ci si vorrebbe solo rilassare con una bella bevanda fresca.

Poiché l’asse da stiro è abbastanza alto, nel caso in cui non lo si possa regolare occorre utilizzare un apposito sgabello o rimanere in piedi stancando le gambe. Dopo una lunga sessione, capita di sentirsi spossati, di avere mal di schiena e dolore alle articolazioni, per la tensione e l’esercizio meccanico.

Anche in termini di risparmio energetico, il ferro da stiro risulta svantaggioso: in primis per il consumo di energia elettrica, che dopo diverse ore diventa piuttosto elevato. L’uso inoltre di acqua distillata e altri piccoli accessori comporta inquinamento e spreco per l’ambiente, che ovviamente ne risente.

 

Quanto è importante il lavaggio dei capi?

Lavare pantaloni, magliette e biancheria intima è utile a eliminare germi, batteri e sporco che si formano naturalmente dopo vari utilizzi, ma non solo. Se si effettua una buona centrifuga, si imposta una determinata temperatura e si sta attenti al tempo di asciugatura, il bucato uscirà dalla lavatrice praticamente già stirato e senza pieghe da dover eliminare.

Per questo motivo il lavaggio è uno dei primi step da seguire per ottenere un risultato soddisfacente e seguire consigli in merito può essere per voi solamente un vantaggio. I programmi per il bucato a tal proposito non devono superare una temperatura media di 30 o 40 gradi: i capi non saranno soggetti a restringimenti e verranno igienizzati a fondo.

La centrifuga non deve superare gli 800 giri: ottimale è impostare la funzione su 400, in modo che i vestiti risultino non troppo bagnati e incastrati tra loro, a causa della forza interna dell’elettrodomestico.

Di fatto quasi tutto si può lavare a basse temperature e con poca energia, a meno che non sia particolarmente sporco: anzi, spesso gradi molto alti rovinano i tessuti e aumentano di gran lunga i consumi.

A questo primo trucchetto ne potete aggiungere un altro, che è quello dell’ammorbidente. Usate poco detersivo, in modo che non rimanga la schiuma sui vestiti una volta terminato il lavaggio, e aggiungete acido nitrico oppure aceto. 

Queste due componenti hanno un effetto anticalcare che distende facilmente i tessuti all’interno della lavatrice. Evitate poi di riempire troppo il cestello: deve esserci abbastanza spazio tra un capo e l’altro, oltre che tra la parte bassa e quella alta del cestello.

I vestiti non si attorciglieranno tra loro nella fase della centrifuga e potrete tirarli fuori anche senza fare forza.

L’asciugatura: cosa fare per ottenere capi perfetti?

La fase successiva, e anche la più essenziale, è quella dell’asciugatura, che conferirà ai vostri capi una finale distensione del tessuto, evitando quindi di mettere mano al ferro da stiro.

Se non ne possedete già una, ci sono numerose asciugatrici vendute online che potrebbero fare al caso vostro; semplice da utilizzare e non troppo ingombrante, permette di indossare i vestiti anche dopo poco tempo dal loro lavaggio e senza aspettare che si asciughino naturalmente al sole.

Inoltre, gli agenti atmosferici molte volte complicano la situazione: con la pioggia è veramente difficile tenere i capi lontano dagli schizzi e dall’acqua, per non parlare del vento che tende a spiegazzarli e sporcarli.

Invece, con l’apposito elettrodomestico, non dovrete più preoccuparvi di queste incombenze. Funzionando in modo simile alla lavatrice, vi basterà impostare il programma giusto e addirittura, con le comode palline in lana, otterrete dei vestiti morbidi e senza l’accenno di una piega.

Se però, per un qualsiasi motivo, non avete l’esigenza dell’acquisto, esistono comunque dei validi consigli che potete seguire. Il primo è quello di tirare subito fuori la biancheria una volta lavata: se la lasciate nel cestello, oltre ad assumere un cattivo odore, il bucato risulterà stropicciato e rigido da stendere.

Per eliminare poi i residui o la formazione di piccole grinze, sbattete con vigore pantaloni e magliette per due o tre volte, prima di inserirli sullo stendibiancheria. Il segreto sta anche nel modo in cui posizionate i vestiti: per le camicie, che sono le più delicate e soggette a pieghe, dovete usare le mollette e pinzare nel modo giusto le spalle. 

Inoltre, allacciate bene tutti i bottoni. Per quanto concerne le magliette invece, stendetele con il collo verso il basso e posizionate le mollette ai bordi inferiori; una volta asciutte i segni non si vedranno nemmeno.

 

Infine la piega: le tecniche per riporre i capi senza lasciare segni

Ultimo, ma non meno importante, è la tecnica per piegare correttamente i capi: può sembrare banale, ma oltre a essere poco pratico perché ciascuno ha un suo modus operandi, è anche difficile evitare le pieghe che si formano mettendoli nel cassetto.

Importante, per le lenzuola e i piumoni, trovare il punto di attacco: facendovi aiutare dal partner, prendete i due lembi opposti e piegateli in modo che combacino tra loro. Sbatteteli un po’ per distendere eventuali grinze e continuate fin quando non otterrete un quadrato perfettamente sistemato da inserire nel guardaroba.

Per quanto riguarda il bucato in generale, è consigliabile toglierlo dallo stendibiancheria appena possibile, quando cioè è completamente asciutto. Non è bene lasciarlo troppo all’aperto, perché potrebbe sporcarsi o comunque raggrinzirsi; spesso rimane anche il segno della molletta.

Una volta messi all’interno, piegate subito i vestiti. Ammucchiarli in una pila disordinata accentuerà solo la formazione delle fastidiose grinze, mentre se li stendete da subito con le mani e li sistemate accuratamente, non ci sarà bisogno del ferro da stiro.

Se purtroppo non potete fare a meno del fastidioso apparecchio, che è necessario soprattutto per le camicie di tessuto più fine, allora potete facilitarvi il compito inserendole per dieci minuti nel freezer; le pieghe scompariranno in men che non si dica.

Quando acquistate, tenete bene a mente le vostre esigenze: qualora voleste evitare di stirare, è preferibile scegliere capi adatti a questa evenienza, come per esempio il tessuto elasticizzato.

 

 

 

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