La nuova frontiera dell’IA

Ultimo aggiornamento: 21.11.24

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Il futuro è arrivato: smartphone pieghevoli, TV in 4K e assistenti vocali per la casa, l’intelligenza artificiale spopola anche tra le lavatrici.

 

Fino a qualche decennio fa avevamo solo lontanamente immaginato quanto il progresso tecnologico sarebbe avanzato da lì a poco, eppure, nel 2024, ci troviamo di fronte all’enorme diffusione di oggetti di uso quotidiano con una marcia in più: parliamo proprio dell’IA, la cosiddetta intelligenza artificiale. 

A molti di noi, quando la sentiamo nominare, riporta alla mente il famoso e strappalacrime film di Steven Spielberg, in cui il piccolo bambino robot David, si vede protagonista di una rivisitazione della storia di Pinocchio, questa volta però, alla ricerca della mamma perduta. 

In un futuro distopico in cui il cambiamento climatico ha distrutto gran parte delle città del pianeta, compaiono tra la popolazione i cyborg e i mecha, dei robot appunto, dalle fattezze identiche a quelle umane. Il nostro piccolo eroe però, ha qualcosa in più che gli altri suoi simili non hanno: i sentimenti. 

E come non citare l’inquietante computer HAL 9000 che, in “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, cerca in tutti i modi di prendere il controllo della nave spaziale e, a causa di uno strano guasto, va incontro a un paradossale conflitto mentale riguardo cosa sia più opportuno fare: se dare priorità alla missione per cui è stato creato, oppure salvare la vita di chi ha a bordo. 

Nel 2011 invece, il visionario regista Charlie Brooker ha deciso di rendere più interessanti le nostre le serate, rilasciando una particolare serie televisiva intitolata Black Mirror, anche questa incentrata sull’avanzamento tecnologico, in cui però, le macchine prenderanno il sopravvento, destabilizzando le nostre vite e la società di cui faremo parte. 

Purtroppo però, o per fortuna, il sognante Spielberg, l’enigmatico Kubrick e Brooker, ci sono andati abbastanza lontano (o quasi) ma, alla fine, l’intelligenza artificiale è entrata in qualche modo a far parte della nostra vita quotidiana.

 

Ma che cos’è l’intelligenza artificiale?

No, non è un robot con dei sentimenti, o almeno non ancora, ma è un software che riesce a elaborare in modo elettronico dei dati in una maniera così precisa, che solo un umano sarebbe stato in grado di fare. 

Il suo studio comincia nel 1956, grazie al genio dell’informatico americano John McCarthy, che diede un enorme contributo alla ricerca dell’intelligenza artificiale a cui diede il nome, all’interno del MIT, il più importante istituto della tecnologia del mondo. 

Basandosi su degli algoritmi, col passare dei decenni quelli che conosciamo come i linguaggi di programmazione basati sui calcoli, sono divenuti logici, e sempre più simili al pensiero umano. 

Grazie a ciò, ora ci troviamo di fronte a oggetti come Amazon Alexa e l’assistente vocale Google, con i quali possiamo comunicare verbalmente ciò che vogliamo, oppure le nuovissime auto dotate di pilota automatico, fino ad arrivare ai commessi umanoidi che iniziano a spopolare in Giappone.

Il tutto però, rimanendo ancora nei limiti di ciò che possiamo definire normalità. Perché il problema delle I.A., che molti scienziati e filosofi si pongono, riguarda l’etica e la sicurezza delle persone.

Non a caso, nel 2017, è stata redatto un codice approvato anche dall’Unione Europea, in cui ci si impegna nella creazione di intelligenze robotiche nel rispetto della popolazione, della democrazia e dell’uguaglianza, e che dovranno essere volti solo al benessere umano. 

La preoccupazione di menti di spicco come Stephen Hawking o Elon Musk, è che queste possano, un giorno, essere utilizzate con scopi bellici, e diventare potenzialmente molto pericolose. Ma fino ad allora, noi ci godiamo i nostri accessori all’avanguardia direttamente dal divano di casa.

 

Le novità dal CES

L’International Consumer Electronic Show, ogni anno allestisce un’enorme fiera dell’elettronica di consumo più in voga del momento.

Tra i droni dotati di software, che riescono a scansionare nei minimi dettagli l’ambiente che li circonda, alla serra smart proposta da LG simile a un frigorifero, con cui potrete coltivare la vostra verdura preferita, abbiamo trovato numerosi prodotti piuttosto interessanti.
Uno di questi è di sicuro il nuovo televisore 8K: entro il 2024, i vecchi decoder digitali saranno sostituiti dai DVB T2, che grazie alla presenza dell’intelligenza artificiale, miglioreranno di gran lunga la qualità delle immagini, portando la risoluzione video a 8000 pixel. 

Ci sembrerà, dunque, di rivivere una nuova versione della celebre scena dell’arrivo del treno dei fratelli Lumière. Inoltre, sembra che anche gli assistenti vocali come Alexa o Google Home cambieranno, ampliando il loro raggio di azione attraverso degli smart display, e dandoci la possibilità di interagire in modo sempre più preciso.
Buone nuove arrivano anche dal fronte casalingo: l’intelligenza artificiale, già approdata nelle nostre case grazie alle smart TV e alle caldaie dotate di termostati intuitivi capaci di autoregolarsi in base alle abitudini dei condomini, verrà inserita anche all’interno delle lavatrici. 

Uno dei prodotti più avanzati, nonché vincitore dell’Innovation Award, è il modello ThinkQ AI DD, marcato LG, che riesce a identificare il tessuto e creare più di 20.000 combinazioni differenti tra temperatura, giri di centrifuga e durata. 

Inoltre, è capace di dosare autonomamente il detersivo per evitare completamente gli sprechi e migliorare la qualità del nostro bucato. Le ThinQ AI DD sono già in commercio, e potrete trovarle tra le lavatrici Lg vendute online direttamente sul sito ufficiale.
Una novità che tanti attendevano, ma che molti altri temono, riguarda l’avvento del 5G: questa rete permetterà il potenziamento della connessione, portandola su una velocità di 250 megabit al secondo, e dando spazio a numerose funzioni, come le operazioni chirurgiche in video conferenza, o alla miglioria dello smart working. 

Peccato però che l’argomento sia ancora molto combattuto a causa della paura dei cittadini riguardo gli effetti che queste potentissime antenne potrebbero portare alla salute. Nonostante ciò, non c’è nessuno studio in merito che attesti la veridicità di tale preoccupazione. 

Sempre per quanto riguardo l’argomento smartphone, il 2024 vedrà l’uscita dei nuovi Motorola Razr, Huawei Mate X e tanti altri, tutti caratterizzati da tecnologia foldable, ovvero con schermo pieghevole, e con risoluzione in 8K.
Cosa ne pensate del rapido avanzamento tecnologico a cui siamo arrivati? Siete preoccupati oppure entusiasti? Speriamo, piuttosto, che le previsioni di Black Mirror, o quelle di Elon Musk, restino fantascienza ancora per un po’.

 

 

 

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