Il digitale terrestre di nuova generazione è ormai alle porte, per poter continuare a vedere i propri programmi TV è dunque necessario sostituire i propri dispositivi? Vediamo insieme cosa sarà necessario fare.
Da settembre 2024 ci sarà lo switch al nuovo standard televisivo, il cosiddetto digitale terrestre 2 o, per i più smaliziati, TV DVB T2. Cosa significa per i possessori di televisori o decoder della scorsa generazione? Cerchiamo di scoprire insieme se sarà o meno necessario sostituire il decoder prima di quella data.
Digitale terrestre
Questa tecnologia, anche conosciuta come TDT, ha sostituito il segnale analogico, migliorando nettamente la qualità delle trasmissioni TV in tutto il Paese. Il vecchio segnale era infatti soggetto a frequenti disturbi, bastavano delle condizioni atmosferiche poco favorevoli per iniziare a causare sfarfallii e perdite di segnale considerevoli che rendevano impossibile la visione di un programma. Il digitale terrestre doveva inizialmente entrare nelle case di tutti gli italiani nel 2006, tuttavia ritardi sulla tabella di marcia hanno fatto sì che entrasse in vigore definitivamente nel 2012 con lo switch-off.
Non è stata una transizione indolore, però, poiché molte persone non capivano come mai avrebbero dovuto comprare televisori di nuova generazione o spendere denaro per acquistare dei TV box che potessero ricevere il segnale del digitale terrestre. All’epoca furono stanziati anche fondi e bonus che permettessero anche ai ceti sociali meno abbienti di dotarsi di un sistema in grado di ricevere il segnale televisivo.
I vantaggi apportati dal digitale terrestre sono numerosi, a partire dai canali disponibili che sono aumentati a dismisura grazie alla compressione dati più efficiente, fino ad arrivare a un netto miglioramento della qualità stessa della trasmissione che non subisce più la stessa quantità di interferenze come accadeva con il segnale analogico. Nel flusso audio e video è inoltre possibile codificare numerose tracce, rendendo disponibile la scelta della lingua proprio come quando si guarda un DVD o un Blu-ray.
Nuovo digitale terrestre
Se il TDT o DVB-T è così efficiente, che motivo c’è di passare al digitale terrestre T2? Il motivo del nuovo cambio di rotta è da ricercarsi nell’utilizzo della banda di trasmissione, finora confinata ai 700 Mhz. Questa dovrà essere liberata poiché verrà occupata dalla nuova rete per servizi mobile 5G, spostando di fatto tutta l’infrastruttura TV su una nuova banda. Non si tratta però di un semplice spostamento, infatti con il DVB-T2 possiamo parlare a tutti gli effetti di una nuova tecnologia TV, che migliorerà ulteriormente la capacità del flusso audio e video con un bitrate più elevato.
Per il consumatore, però, cosa significa di preciso? Sarà necessario acquistare un nuovo decoder TV? Nella maggior parte dei casi, la risposta è no, poiché tutti i televisori prodotti negli ultimi anni sono già stati costruiti in modo tale da consentire il passaggio al DVB-T2 senza ulteriore spesa. Per assicurarsi però che il proprio dispositivo sia pronto al passaggio è possibile eseguire una semplice procedura.
Recandovi sul canale test di RAI e Mediaset, rispettivamente 100 e 200, dovreste visualizzare la schermata con la scritta Test Hevc Main 10, indice che il TV è pronto per ricevere il segnale del nuovo digitale terrestre. Qualora i canali 100 e 200 non fossero disponibili, non è detto che il vostro TV non sia abilitato, potrebbe infatti trattarsi di una mancata ricezione dei canali test. Se vengono trovati ma lo schermo resta nero, senza la presenza di alcuna scritta, allora il TV non è abilitato e dovrete procedere alla sostituzione del dispositivo o acquistare un nuovo decoder da collegare preventivamente.
Prima di correre ai ripari, ricordate comunque che tutti i televisori commercializzati a partire da gennaio 2017 dispongono di sintonizzatore per DVB-T2 e sono compatibili con il codec HEVC, successore di H.264. Questo nuovo codec renderà possibile la ricezione della definizione 8K, ovvero 8.192 x 4.320 pixel, ancora lontana all’orizzonte ma di cui sentiremo ben presto parlare non appena il 4K o Ultra HD diverrà una realtà consolidata. Se avete a disposizione un TV LED da 43 pollici, magari di brand conosciuti e internazionali come Samsung, LG o Sony, non dovrete preoccuparvi del passaggio al nuovo digitale terrestre poiché con molta probabilità sarà abilitato.
Quanto tempo ho prima di dover sostituire il dispositivo?
Come avevamo accennato precedentemente, lo switch-off dovrebbe iniziare a partire da settembre 2024, tuttavia si ciò avverrà, come successo per il primo digitale terrestre, in modo graduale e solo per alcune regioni d’Italia. Lo switch-off definitivo dovrebbe avvenire a giugno 2024, quindi dando un’occhiata alla tabella di marcia potrete rendervi immediatamente conto di quando si rivelerà necessario l’acquisto di un TV o un decoder abilitato.
Dal primo settembre al 31 dicembre 2024 toccherà a Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Dal primo gennaio al 31 marzo 2024 invece Campania,Toscana, Umbria, Lazio, Liguria e Sardegna. Infine le ultime regioni che passeranno al DVB-T2 dal primo aprile al 30 giugno 2024 saranno Puglia, Abruzzo, Molise, Marche, Sicilia, Basilicata e Calabria.
Meglio TV nuovo o decoder?
Dopo aver effettuato i vari test e valutato la data d’acquisto del vostro TV avete scoperto che non è abilitato: cosa fare adesso? Molti si staranno chiedendo se è meglio sostituire direttamente il televisore con qualcosa di più moderno o acquistare un più economico TV box/decoder che possa ricevere il segnale. Naturalmente la soluzione a basso costo è quella più invitante, tuttavia bisogna prendere anche in considerazione l’utilizzo che si fa del TV.
Se guardate molti programmi trasmessi dalle reti più popolari, potreste prendere in considerazione l’acquisto di un televisore nuovo che elimini del tutto la necessità di usare due diversi telecomandi. Se invece il display viene utilizzato essenzialmente con applicazioni smart o videogiochi, allora sostituirlo in toto potrebbe essere una spesa inutile, da affrontare magari più avanti quando avrete la necessità di usufruire di nuove tecnologie. Considerate dunque attentamente le vostre esigenze, eviterete così di sprecare denaro inutilmente.
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