Con con l’introduzione della sua architettura CPU Zen nel 2017 e, forse in misura minore (per ora), della sua architettura per GPU Navi, AMD ha ridato entusiasmo e ottimismo ai fans dei i suoi prodotti, che ricordano gli ultimi anni di fulgore del brand ai tempi dell’Athlon 64.
Guardando al futuro, AMD sembra pronta a mantenere le promesse, sia con la sua prossima architettura CPU Zen 3 sia con RDNA 2, che supporterà le GPU di prossima generazione “Navi 2X” (altrimenti noto come “Big Navi”). Tuttavia, non si ferma qui. A partire dal lato CPU, l’azienda ha ribadito che le sue future versioni di Zen sono sulla buona strada. Zen 3 uscirà entro la fine dell’anno, mentre Zen 4 dovrebbe arrivare nel 2024. Detto questo, ci sono altri dettagli interessanti.
La versione iniziale di Zen è stata rilasciata nel primo trimestre del 2017 e comprendeva i processori della serie Ryzen 1000 AMD di prima generazione ed era realizzata con su un processo di produzione a 14 nanometri. Poi è arrivato Zen+ nell’aprile 2018, che è passato a 12 nm e ha costituito la seconda generazione della serie Ryzen 2000. Ora è la volta di Zen 2 (7nm), l’architettura dietro la terza generazione Ryzen 3000 di AMD.
Questo si riferisce solo alle CPU desktop: le cose diventano inutilmente confuse se si parla delle APU mobili perché non seguono lo stesso schema di questi modelli. La cosa interessante, tuttavia, è il passaggio di AMD alla designazione “+”. Ora l’azienda raggruppa la sua linea Zen+ nella famiglia Zen iniziale, anche se rappresentano due generazioni di prodotti differenti.
La buona notizia è che AMD è nei tempi previsti. Il produttore di silicio ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di avere sempre un prodotto competitivo in vendita, un altro in fase di sviluppo e un altro ancora in fase di progettazione. Zen 4 rientra in quest’ultima categoria e vedrà uno spostamento della sua realizzazione a 5nm. AMD non si aspettava di essere leader nella tecnologia di processo quando è passato a 7nm. Al momento è davanti a Intel, che sta lottando per ottenere rendimenti adeguati a 10 nm
Confrontare i processi produttivi di due diversi produttori (TSMC per AMD e Intel) non è semplice. Tuttavia, è chiaro che AMD è davanti a Intel in questo momento, almeno per quanto riguarda la dimensione delle proprie CPU. La società è anche fiduciosa di poter mantenere la sua supremazia attuale, che è una buona notizia per i consumatori. Se ciò accadrà, anche quando Intel produrrà CPU a 7nm o 5nm, AMD affermerà essenzialmente che non sarà come nel passato, quando i suoi prodotti erano semplicemente meno capaci e meno desiderabili di quelli di Intel.
Le schede Radeon di nuova generazione
Andando avanti, AMD crede che sia da tenere in considerazione anche la sua architettura grafica RDNA, che è ciò che alimenta l’attuale GPU Navi di AMD della serie Radeon RX 5000. Secondo AMD, ha portato un aumento del 50% delle prestazioni per watt rispetto alla sua architettura GCN di generazione precedente. RDNA 2 è dietro l’angolo. Sarà la base per la versione di prossima generazione di Navi. Sappiamo già che questo sarà presente nelle console Sony PlayStation 5 e Microsoft Xbox Series X e quest’ultima ha recentemente affermato che la GPU nel suo sistema fornirà 12 TFLOP di prestazioni grafiche.
Questo vuol dire più TFLOP di quello che offre la GeForce RTX 2080 Super di Nvidia: la Radeon RX Vega 64 è in grado di raggiungere 12.66 TFLOP, ma è più lenta a livello generale di un Super 2080. Anche il computer desktop più venduto potrà contare sulle GPU RDNA 2 quest’anno. Secondo AMD, RDNA 2 fornirà nuovamente un miglioramento del 50% per watt. AMD sta già guardando avanti a RDNA 3, ma al momento non offre troppi dettagli se non che arriverà entro il 2024.
Alla ricerca delle prestazioni
AMD non sta adottando la nomenclatura Big Navi, ma sta proponendo “Navi 2X” per le sue GPU RDNA 2. E il messaggio dell’azienda qui è chiaro: ha tutte le intenzioni di competere nell’estrema fascia alta rilasciando “GPU top-of-stack con prestazioni 4K senza compromessi”.
AMD sta creando grandi aspettative per Navi 2X (e successivamente Navi 3X). Oltre alle promettenti “prestazioni estreme con potenza efficiente”, le GPU Navi 2X offriranno supporto a livello hardware per ray tracing in tempo reale e shading a velocità variabile.
Se tutto questo si tramuterà in prodotti vincenti (secondo i consumatori), AMD sarà alla pari con le GPU Nvidia, sia in termini di prestazioni sia di funzionalità. Resta da vedere se ciò accada o meno, e ovviamente Nvidia non rimarrà a guardare: si vocifera che la sua nuova gamma “Ampere” porti grandi guadagni in termini di prestazioni.
Cosa significa tutto ciò per videogiocatori da PC? Se AMD può essere una buona scelta su entrambi i fronti (CPU e GPU), i gamers avranno comunque una vasta gamma di opzioni tra cui scegliere, non solo nell’immediato futuro ma anche oltre. La domanda più grande però rimane a livello di prestazioni grafiche. Abbiamo già visto AMD affermarsi mercato delle CPU, in particolare grazie ai i suoi processori Zen 2 di ultima generazione.
Lo stesso è vero solo in parte nel segmento grafico. Nvidia, a oggi, e senza troppi grattacapi, possiede la fascia alta del mercato, ovvero quella più redditizia dal punto di vista economico.. Dovremo aspettare ancora un po’ per vedere se questo cambierà e se AMD riuscirà a impensierire Nvidia nelle grafica per PC desktop come sta già facendo con Intel per quanto riguarda i processori.
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