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  • Come creare una macchina virtuale Linux

    Ultimo aggiornamento: 21.12.24

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    Cos’è una macchina virtuale e come possiamo crearne una? Ecco tutti dettagli sull’utilizzo del programma VirtualBox e il modo più semplice e veloce per installare una virtual machine basata su Linux.

     

    Linux è un kernel, ovvero la parte più significativa di un sistema operativo, ed è tra i più famosi per la sua natura open source, che può quindi essere scaricata e modificata da chiunque abbia un minimo di competenza in ambito di programmazione. Tra i sistemi operativi Linux-based più popolari abbiamo per esempio Ubuntu, di cui anche voi avrete sicuramente sentito parlare. 

    Se siete incuriositi e volete provare a utilizzare questa tipologia di OS molto diversi da Windows, non c’è davvero bisogno di installarli su una partizione apposita creata ad hoc sul vostro PC ma potrete sfruttare un programma estremamente interessante chiamato Virtual Box, in grado di creare una macchina virtuale Linux. L’operazione è comunque laboriosa, per questo motivo vi invitiamo a leggere con attenzione le nostre istruzioni, partendo proprio dal download di Ubuntu.

     

    Ubuntu

    Per installare Ubuntu su Virtualbox è necessario scaricarlo, gratuitamente, dal sito ufficiale. Avrete due opzioni a disposizione: effettuare il download dell’immagine ISO o una macchina virtuale già pronta e configurata. Gli utenti meno esperti potrebbero preferire la seconda, tuttavia invitiamo comunque a selezionare la prima opzione, avrete così l’opportunità di apprendere qualcosa in più su questo sistema operativo.

    Troverete sul sito ufficiale non solo l’immagine ISO della build più recente del sistema, ma anche quelle precedenti, qualora vogliate una versione specifica di Ubuntu priva di alcuni aggiornamenti o anche accedere a quella a 32 bit. Non abbiate timore se il download non viene completato immediatamente, poiché l’ISO occupa circa 1,5 gigabyte, pertanto potrebbe richiedere qualche ora di scaricamento con connessioni più datate.

    Scaricare e installare VirtualBox

    Se utilizzate il sistema operativo Microsoft, dovrete procurarvi la macchina virtuale per Windows 10, scaricabile anch’essa gratuitamente tramite il sito ufficiale. Nella pagina principale potrete selezionare Windows hosts o, qualora abbiate bisogno di VirtualBox Mac, su OS X hosts.

    Dopo aver effettuato la scelta, inizierà il download dell’esecutivo che, al termine dell’operazione, dovrete avviare. Seguite quindi le istruzioni a schermo per completare l’installazione, premendo il pulsante Fine e selezionando la spunta di avvio quando vi verrà richiesto.

     

    Come usare Virtualbox

    Dopo aver completato la fase di preparazione e setup dei programmi, possiamo passare alla creazione della nostra Virtualbox Ubuntu. Nella schermata principale del programma bisogna cliccare sulla voce Nuova, che vedete in alto a sinistra, successivamente si aprirà un menu in cui dovremo inserire le informazioni principali come per esempio il nome della macchina virtuale (consigliamo per esempio Ubuntu oppure VirtualUbuntu), la tipologia, in questo caso Linux e la versione che può essere 32 o 64 bit (l’importante è che coincida con quella scaricate sul sito ufficiale Ubuntu). Quando sarete pronti cliccate su Successivo, al centro in basso tra “Modalità esperta” e “Annulla”.

    La schermata seguente vi chiederà di allocare un quantitativo di memoria RAM per la macchina virtuale. Il minimo che potrete scegliere è 1.024 MB, ma computer che dispongono di 8 o più GB possono selezionare un valore più alto. Maggiore sarà la RAM allocata e più reattivo sarà il software, a discapito però di altre attività eseguite sul sistema operativo installato, bilanciate dunque con attenzione il valore in base alle vostre esigenze, prestando particolare attenzione anche alle risorse offerte dai PC All in one, generalmente non molto elevate.

    Ancora una volta cliccate su Successivo e toccherà ora alla creazione del disco virtuale, lo spazio di archiviazione di cui la macchina virtuale disporrà. Il nostro consiglio è di selezionare la voce “alloca dinamicamente”, in questo modo anche se assegnerete 10 o più GB alla virtual machine, lo spazio verrà occupato solo ed esclusivamente quando se ne presenterà l’occasione. Completati questi settaggi non resterà che cliccare su Crea per completare la procedura di settaggio della vostra macchina virtuale.

    Installare Ubuntu sulla macchina virtuale

    Il passaggio successivo prevede l’installazione del sistema operativo sullo spazio virtuale appena creato, fate partire quindi la virtual machine cliccando sul nome che le avete assegnato e nella schermata che vi apparirà dovrete cliccare sulla cartella e cercare il file ISO di Ubuntu sul vostro computer. Avviando la procedura dovrete selezionare la lingua italiana e altre impostazioni di base, proprio come se eseguiste l’installazione su un nuovo computer. 

    La procedura guidata vi darà tutte le informazioni di cui avete bisogno, pertanto prendetevi tutto il tempo necessario per leggerle e completare autonomamente l’operazione. Alla fine dovrete premere il pulsante Riavvia ora e attendere che VirtualBox si riavvii per iniziare a sfruttare il vostro nuovo sistema operativo.

     

    Importare una macchina virtuale

    Se all’inizio della nostra guida avete optato per il download di una virtual machine Ubuntu già esistente, la procedura è leggermente diversa: dopo aver premuto il pulsante Nuova in VirtualBox, dovrete ripetere gli stessi passaggi fino alla creazione del disco virtuale. A questo punto, invece di allocare lo spazio e impostare autonomamente i valori, cliccate su “Usa un file di disco virtuale esistente”, cliccate sull’icona della cartella e cercate sul vostro computer il file VDI scaricato dal sito ufficiale Ubuntu, premendo infine il pulsante Crea. Ora non resta che cliccare sulla macchina virtuale creata e il sistema operativo si avvierà.

    Per settaggi aggiuntivi, come Guest additions, bisogna andare nel menu di VirtualBox e selezionare Devices e poi Insert Guest Additions CD image, vi apparirà un menu testuale dove dovrete inserire la password amministratore (qualora sia stata impostata) per il sistema Ubuntu e premere il tasto Invio. Il vantaggio nell’esecuzione dell’operazione sta nella possibilità di condividere le cartelle tra il sistema operativo nativo (Windows, per esempio) e quello virtuale appena configurato.

    Il processo di virtualizzazione di un operating system non coinvolge naturalmente solo quelli basati su Linux ma è possibile creare una macchina virtuale Mac, per chi vuole testare software e altre operazioni sul sistema sviluppato da Apple, ma volendo anche una virtual machine Windows 10. In questi casi, però, la RAM e lo spazio da allocare sul disco virtuale potrebbero variare significativamente.

     

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